.: incontro "FARE (E DARE) UN VOTO DI LAICITA' "
Segnalato da:
Antonella Fachin - Venerdì, 22 Maggio, 2009 - 09:15
Di cosa si tratta:
"FARE (E DARE) UN VOTO DI LAICITA' - 

Proposte di riflessione alla vigilia delle elezioni 2009",


organizzato dalla Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni, alla quale ha aderito anche l'Associazione La Conta, 

avrà luogo giovedì 28 maggio 2009 alle ore 21,00, al
Tempio Valdese,  in Via Francesco Sforza 12/A a Milano

Parteciperanno all'incontro Carlo Alberto Delfanti, neurologo, che è stato anche il medico della famiglia Englaro, Roberta De Monticelli, filosofa, che ha insegnato a lungo a Ginevra e ora è Professore Ordinario di Filosofia della Persona all'Università Vita-Salute San Raffaele e Giulio Giorello, epistemologo, Professore Ordinario di Filosofia della Scienza all'Università degli Studi di Milano. Durante l'incontro una esponente della Consulta presentarà un documento articolato in 12 temi, sottoriportati,  che vengono proposti alla riflessione di tutti e che costituiscono la prima verifica tangibile di una larga consonanza tra le diverse associazioni aderenti. L'incontro sarà presieduto da Samuele Bernardini, coordinatore della Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni.
Sarà una serata dedicata alla laicità quasi alla fine della campagna elettorale, ma non sarà un'iniziativa elettorale.
Una manifestazione importante a dimostrazione che le differenze di convincimento non sono ostacolo alla collaborazione e al rispetto reciproco, alla sola condizione che si accetti il libero confronto.
I temi di riflessione

1. Le leggi dello Stato devono rispettare ugualmente le fedi religiose e le posizioni filosofiche, fungendo da garanti per il diritto dei cittadini di compiere scelte personali basate sulla libertà di pensiero e di coscienza.
2. L’esposizione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici e istituzionali non è rispettosa della laicità dello Stato né delle differenze culturali presenti nel paese.
3. La possibilità di rifiutare cure mediche è un principio già sancito dalla Costituzione. Alimentazione, idratazione e ventilazione artificiali devono essere considerate parimenti rifiutabili e non possono essere imposte per legge.
4. Il diritto di autodeterminazione riconosciuto alle persone in grado di intendere e di volere deve essere garantito anche quando si perda lo stato di capacità, rendendo vincolanti le volontà precedentemente espresse.
5. La ricerca sulle cellule staminali embrionali, nell’interesse della salute pubblica, deve essere consentita nell’ambito di regole condivise tra comunità scientifica, società civile e legislatori; in modo analogo è necessaria una regolamentazione della fecondazione assistita fondata sul principio dell’autodeterminazione riproduttiva attraverso le tecniche più idonee rese disponibili dalla scienza medica.
6. La prevenzione dell’aborto deve potersi avvalere di consultori pubblici o privati accreditati che rispettino pienamente le leggi 194 e 405, nel numero minimo di 1 ogni 20.000 abitanti, che garantiscano assistenza e informazione su tutti i metodi anticoncezionali disponibili.
7. La contraccezione d’emergenza costituisce una componente della prevenzione dell’aborto. La pillola del giorno dopo deve quindi essere disponibile in farmacia senza obbligo di ricetta e gratuita per minorenni.
8. La legge 194 deve essere efficace in modo eguale su tutto il territorio nazionale, con operatori sanitari non obiettori in numero sufficiente a garantire la continuità del servizio e deve potersi avvalere della pillola abortiva RU486.
9. L’orientamento sessuale non può costituire motivo di discriminazione dei cittadini di fronte alla legge.
10. Il fenomeno delle coppie di fatto, e l’esigenza di tutela che ne deriva, deve essere compreso nella sua interezza per procedere a mirati progetti di legge.
11. Il finanziamento delle scuole private sottrae risorse alla scuola pubblica, ma soprattutto sottrae ai cittadini la possibilità di avvalersi dello scambio interculturale indispensabile nella società moderna: il divieto costituzionale va pertanto riconfermato e rispettato;
12. L’esenzione dalla tassazione di attività commerciali e turistiche svolte in edifici di proprietà della Chiesa cattolica, è iniqua e va eliminata. Il meccanismo di calcolo dell’8x1000 deve essere corretto escludendo lo Stato tra le possibilità di scelta ma conferendo ad esso le quote dei cittadini che non si sono espressi.
La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni è una associazione di associazioni (vedi volantino allegato) ispirate a diverse concezioni del mondo, e si propone di diventare luogo di scambio e di confronto per coloro che operano in difesa della laicità delle istituzioni.
In Italia crescono le pressioni, sopratutto  della chiesa cattolica, per stravolgere la laicità dello Stato, mentre altre visioni del mondo subiscono uno soffocamento politico e mediatico. La Consulta  intende operare  - attraverso iniziative di informazione e formazione - per le pari dignità e libertà di espressione, contrastando privilegi e fondamentalismi. a laicità è al tempostesso  valore e metodo, essendo volta a difendere uno spazio pubblico neutro, comune atutti i cittadinie le cittadine, indipendentemente dalle loro convinzioni  etiche o religiose, come dettano  la Costituzione italiana e la Carta dei Diritti  Umani. La Consulta intende battersi affinchè  venga riconosciuto  il primato di libertà di scelta e della coscienza individuale  sui temi "eticamente sensibili" opponendosi all'approvazione di leggi che tendano a imporre a tutti la stessa morale. 
Dove:
Tempio Valdese, in Via Francesco Sforza 12/A a Milano
Quando:
Da Giovedì 28 Maggio - 20:00 a Giovedì 28 Maggio - 22:00
Chi organizza:
La Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni