.: Discussione: Annunci e buone intenzioni non moltiplicano le biciclette
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Da ViviMilano:
Spazi da assegnare a chi gestisce servizi di pubblica utilità Bike sharing, via libera alla pubblicità Varato il nuovo regolamento sugli impianti e le affissioni. La gara per il servizio di bici in affitto rischiava di naufragare MILANO - Si è salvato per un pelo, il bike sharing. Tutto merito della pubblicità. O meglio: del nuovo regolamento sugli impianti e le affissioni, approvato ieri dal Consiglio comunale. Passaggio fondamentale. Perché senza un emendamento ad hoc al regolamento generale la gara per la concessione del servizio di bici in affitto rischiava di naufragare. Questione di spazi pubblicitari da assegnare a chi gestisce servizi di pubblica utilità. Come il bike sharing, appunto. Figuraccia evitata. «Non è possibile che i vari settori dell'amministrazione non comunichino. I due assessorati non hanno parlato tra loro e nessuno dei due s'è confrontato con Atm, che aveva indetto la gara», attacca il consigliere di FI, Fabrizio De Pasquale. Oramai ci siamo comunque. Entro la fine del mese, dovrebbero essere inaugurate le prime stazioni di affitto delle bici. Tutt'intorno spunteranno i cartelloni pubblicitari. Lo prevede il contratto di gara, d'altra parte. «L'altro rischio da evitare ora è proprio quello dell'invasione pubblicitaria. Su questo bisognerà vigilare», dice il verde Enrico Fedrighini. L'assessore Maurizio Cadeo preferisce concentrarsi sul nuovo regolamento. «Mancava da 14 anni e renderà Milano più bella». Piena di bici, sicuramente. Andrea Senesi 31 ottobre 2008 |
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