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Il primo giorno d’inverno al Filmmaker Festival di Milano
Il primo giorno d’inverno
al Filmmaker Festival di Milano
Il primo giorno d'inverno, opera prima del regista Mirko Locatelli, presentato in anteprima mondiale alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, sarà presentato al pubblico nella sezione Milanometropoli del Festival Internazionale FILMMAKER Doc 13, a Milano presso lo Spazio Oberdan.
Dopo aver partecipato al 30° Cinemed: Festival Cinéma Méditerranéen de Montpellier e all’8° Marrakech International Film Festival, il film prosegue il suo giro del mondo attraverso i più grandi festival di cinema, ricevendo apprezzamenti significativi dalla critica internazionale.
La proiezione sarà mercoledì 26 novembre alle ore 22.00 presso lo Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano.
IL FILM
Il film racconta la storia di Valerio, un adolescente solitario che osserva il mondo dei suoi coetanei stando in disparte. Valerio ha una sorella di dieci anni, un vecchio motorino e due nemici che lo tormentano. Un giorno però gli si presenta una possibilità, finalmente può vendicarsi provando a combattere con le stesse armi del nemico. Ma ad attenderlo troverà solo il dolore e la disperazione.
“La storia è ambientata nella provincia lombarda perché volevamo discostarci dall'idea che il bullismo riguardi solo le periferie delle grandi città – ha dichiarato il regista in conferenza stampa alla 65a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – tra gli adolescenti del mio film c'e un rapporto quasi tribale, e volevo associarlo alla natura, per mostrare il contrasto fra la bellezza del territorio e il tema trattato".
Un altro tema portante centrale è l'omosessualità in adolescenza "perché – continua Locatelli – l'omofobia è molto diffusa tra gli adolescenti. Abbiamo scoperto che i tentativi di suicidio fra ragazzi gay sono molto più alti che tra gli eterosessuali. Ci sembrava importante portare questo argomento in superficie e parlarne".
Locatelli nel cast ha mescolato interpreti d'esperienza e non professionisti: "Ho chiesto a tutti un atto d'umiltà, di non recitare e di portare pezzi di realtà all'interno del film, dimenticando lo stile di recitazione delle accademie o da fiction. Se vuoi portare la vita vera nel cinema, un film di fiction deve essere per forza contaminato dalla realtà e un documentario dev'essere contaminato da un po' di fiction".
Dove
Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, angolo via Tadino – Milano
Il primo giorno d’inverno al Filmmaker Festival di Milano