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Lunedì, 10 Marzo, 2008 - 09:58

DUE PROGETTI PER LA VIABILITÀ A MILANO SUD

DUE PROGETTI PER LA VIABILITÀ

 

La 'bretella Merula-Chiodi' e un nuovo collegamento con Assago mirano a risolvere i problemi del traffico cittadino

 

Buccinasco, come sanno i suoi abitanti, ha un problema di traffico. Le necessità sono in sostanza due: migliorare i collegamenti con Milano ed evitare i flussi di attraversamento tra ovest (Nuova Vigevanese, MM1 Bisceglie) ed est (Milanofiori).

Le due questioni irrisolte determinano lunghe code in orario di punta sulle principali vie di collegamento con Assago e Milano, e mezzi di ogni tipo, anche pesanti, che passano a tutte le ore da piazza San Biagio, entrando insomma nel cuore della città. Non a caso le rilevazioni dell'ARPA hanno mostrato che la qualità dell'aria nell'abitato di Buccinasco è ai livelli di quella di Milano.

Per la prima volta dopo tanti anni, si profila in questo periodo la possibilità di risolvere il problema del traffico di attraversamento. Non certo con la dirompente strada-parco, che tanto assomiglia al ponte di Messina per ottusità progettuale, spreco di denaro pubblico e possibili interessi privati. Bensì con due strutture più piccole ed economiche: il collegamento via Merula-via Chiodi, in Milano, e un nuovo collegamento Buccinasco-Assago nella zona di Buccinasco Più.

Il primo intervento è già deciso e finanziato, si attende solo il via libera ai lavori. Il secondo è in discussione.

Ecco in dettaglio le implicazioni dei due progetti:

         Collegamento tra le vie Merula e Chiodi

Nota come “bretella Merula-Chiodi”, è una nuova strada di cui si parla dagli anni Novanta. Utilissima, perché collegherà direttamente via Merula, all'altezza della cascina Corio, con via Chiodi, all'altezza della scuola Tre Castelli. Il tracciato resterà vicino all'abitato, riutilizzando la stradina in parte non asfaltata già esistente. Due corsie complessive, per evitare possibili gare di velocità. Il Parco Teramo, situato allo sbocco della nuova strada, subirà una limatura per la necessità di non lambire con la strada la scuola Tre Castelli.

Gli automobilisti in arrivo dal cavalcavia Giordani, quindi dalle zone ovest e nord-ovest di Milano, invece di girare a destra e addentrarsi in Buccinasco potranno svoltare a sinistra, percorrere la bretella, le vie Faenza e Famagosta, lo svincolo di piazza Maggi e il collegamento alla A7.

Un percorso quasi rettilineo, su strade periferiche a basso indice di riempimento. Per andare dal Giordani a Milanofiori e viceversa basteranno 10-15 minuti, senza spingere particolarmente sull'acceleratore.

La bretella Merula-Chiodi è già in fase attuativa. Il comune di Milano ha approvato da tempo il progetto esecutivo, stanziando circa 20 milioni di euro. I lavori dovevano iniziare a fine 2007 e concludersi nel 2009. Non sono ancora partiti perché si attende la disponibilità di un ultimo appezzamento di terreno, per il quale non è stato raggiunto l'accordo economico con il proprietario. La palla è ora al TAR, la sentenza o l'accordo tra le parti sbloccheranno in qualche modo la situazione.

 

- Nuovo collegamento con Assago

Le amministrazioni di Buccinasco e Assago stanno valutando di collegare il nuovo insediamento Buccinasco Più con l'autostrada A7.

Due le ipotesi sul tavolo: una strada che giri 'dietro' Buccinasco Più, al confine con Assago, per arrivare a un nuovo scavalco della tangenziale all'altezza del Carrefour, anch'esso da realizzare. Oppure partire da via Guido Rossa con una nuova strada che raggiunga Assago.
La seconda ipotesi costerebbe meno. Entrambe resterebbero non distanti dall'abitato, evitando di consumare il territorio agricolo.
Con questa strada gli abitanti di Buccinasco Più, Milano Più e dei vicini insediamenti di Assago non avrebbero più bisogno di andare verso piazza San Biagio per raggiungere Milano in tempi decenti negli orari di punta. Uscendo di casa potrebbero imboccare il collegamento e da lì essere rapidamente alla MM2 o allo svincolo di piazza Maggi.

- Confronto con la 'strada-parco'
Il collegamento diretto tra il cavalcavia Giordani e l'autostrada A7 è definito strada-parco perché passerebbe per ben 5,5 km nella fascia agricola del Parco Sud che ancora resiste tra Milano e Assago. La fascia sarebbe spaccata in due, compromettendo l'ecosistema interno, fatto delle cascine storiche, delle attività agricole, dei laghetti e degli animali che è ancora possibile osservarvi (è stato censito anche un falchetto), e aprendo alle colate di cemento.
Al momento la strada-parco esiste solo sulla carta, però è prevista nel Piano di coordinamento provinciale. Andrebbe concordata tra Milano, Assago e Rozzano, più l'ente Parco Agricolo Sud e la Provincia stessa.
Per farsi un'idea dei costi, tale infrastruttura sarebbe cinque volte più lunga della Merula-Chiodi, 4 corsie contro due, nessun riutilizzo di tracciati esistenti, più tutti i costi e le complicazioni legate agli espropri e al coordinamento degli enti coinvolti. Parlare di 150 milioni e 5-10 anni di tempo non è, probabilmente, lontano dalla verità.
A parte gli interessi edilizi della criminalità organizzata nel Parco Sud, e senza neanche sottolineare l'importanza di tutelare il territorio vergine nel posto più inquinato d'Europa (la Lombardia), con una semplice calcolatrice appare chiara l'insensatezza economica della strada-parco. La bretella Merula-Chiodi risolverà la stessa esigenza con una frazione del tempo e dei costi.
La speranza è che Milano ora insista per iniziare finalmente i lavori.

A cura di Alessandro Franco e Angelo Valdameri, consigliere zona 6 Lista Fo

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