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Milano , 08/02/2007 La Scuola e la Pace parlano la stessa lingua ------------ --------- --------- --------- --------- --------- - ---------- di Retescuole
ReteScuole, coordinamento di genitori ed insegnanti delle scuole di Milano e provincia, in sintonia con il coordinamento delle scuole di Vicenza e provincia aderisce alla manifestazione di Vicenza del 17 febbraio, indetta dal Presidio Permanente e dal Coordinamento dei Comitati Cittadini contro il Dal Molin.
La Scuola e la Pace parlano la stessa lingua. Come genitori ed insegnanti impegnati per una scuola improntata al dialogo e all'incontro, alla convivenza civile e alla valorizzazione delle diversità, portatrice di una cultura di pace tra i popoli, rifiutiamo totalmente qualsiasi scelta funzionale alle politiche di guerra e di servitù militari che contrastano con tali principi e con l'articolo 11 della nostra Costituzione, tanto bistrattato, che sancisce il ripudio alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Vorremmo che decisioni così importanti venissero prese dopo aver ascoltato le popolazioni sulle quali tali scelte ricadono. Così, come per la base del Dal Molin non si vuole tener conto della volontà delle comunità locali, altrettanto, per la nostra esperienza e per la scuola in generale, non si vuole tener conto delle istanze e delle proposte per una buona scuola per la Repubblica che giungono da chi nella scuola vive e lavora. In solidarietà con la stragrande maggioranza dei cittadini vicentini, rifiutiamo l'ampliamento della base di Vicenza anche perchè questa nuova servitù militare deprimerebbe ulteriormente il territorio dal punto di vista ambientale e lo renderebbe più povero, sottraendo le risorse idriche ed energetiche necessarie ai bisogni delle popolazioni locali.
Nella Finanziaria il Governo ha deciso un aumento complessivo delle spese militari che ammontano a 20,354 miliardii di euro. Inoltre il 41% delle spese per il mantenimento della base statunitense in questione, come per tutte le altre sul territorio nazionale, sono a carico dello Stato italiano. Riteniamo questo un incredibile spreco di risorse economiche che potrebbero essere destinare ad altri servizi essenziali per la collettività. Tanto per rimanere solo nel campo della scuola, il settore della Pubblica istruzione viene sottoposto ad un taglio complessivo di 3 miliardi di euro in tre anni di cui 448 milioni nel 2007, che portano a peggiorare le già critiche condizioni della scuola pubblica di tutte e di tutti, per tutte e per tutti.
A chi ci chiede: ma cosa c'entrate voi di ReteScuole con la base di Vicenza noi diciamo: la scuola c'entra sempre con la pace e vorremmo che i soldi delle nostre tasse fossero impiegati più saggiamente nell'educazione e non nell'acquisto e nel mantenimento di macchine da guerra.
rete scuola e pace parlano la stessa lingua
La Scuola e la Pace parlano la stessa lingua
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di Retescuole
ReteScuole, coordinamento di genitori ed insegnanti delle scuole di
Milano e provincia, in sintonia con il coordinamento delle scuole di
Vicenza e provincia aderisce alla manifestazione di Vicenza del 17
febbraio, indetta dal Presidio Permanente e dal Coordinamento dei
Comitati Cittadini contro il Dal Molin.
La Scuola e la Pace parlano la stessa lingua. Come genitori ed
insegnanti impegnati per una scuola improntata al dialogo e
all'incontro, alla convivenza civile e alla valorizzazione delle
diversità, portatrice di una cultura di pace tra i popoli, rifiutiamo
totalmente qualsiasi scelta funzionale alle politiche di guerra e di
servitù militari che contrastano con tali principi e con l'articolo
11 della nostra Costituzione, tanto bistrattato, che sancisce il
ripudio alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali.
Vorremmo che decisioni così importanti venissero prese dopo aver
ascoltato le popolazioni sulle quali tali scelte ricadono.
Così, come per la base del Dal Molin non si vuole tener conto della
volontà delle comunità locali, altrettanto, per la nostra esperienza
e per la scuola in generale, non si vuole tener conto delle istanze e
delle proposte per una buona scuola per la Repubblica che giungono da
chi nella scuola vive e lavora.
In solidarietà con la stragrande maggioranza dei cittadini vicentini,
rifiutiamo l'ampliamento della base di Vicenza anche perchè questa
nuova servitù militare deprimerebbe ulteriormente il territorio dal
punto di vista ambientale e lo renderebbe più povero, sottraendo le
risorse idriche ed energetiche necessarie ai bisogni delle
popolazioni locali.
Nella Finanziaria il Governo ha deciso un aumento complessivo delle
spese militari che ammontano a 20,354 miliardii di euro. Inoltre il
41% delle spese per il mantenimento della base statunitense in
questione, come per tutte le altre sul territorio nazionale, sono a
carico dello Stato italiano.
Riteniamo questo un incredibile spreco di risorse economiche che
potrebbero essere destinare ad altri servizi essenziali per la
collettività.
Tanto per rimanere solo nel campo della scuola, il settore della
Pubblica istruzione viene sottoposto ad un taglio complessivo di 3
miliardi di euro in tre anni di cui 448 milioni nel 2007, che portano
a peggiorare le già critiche condizioni della scuola pubblica di
tutte e di tutti, per tutte e per tutti.
A chi ci chiede: ma cosa c'entrate voi di ReteScuole con la base di
Vicenza noi diciamo: la scuola c'entra sempre con la pace e vorremmo
che i soldi delle nostre tasse fossero impiegati più saggiamente
nell'educazione e non nell'acquisto e nel mantenimento di macchine da
guerra.