Il Programma per Milano
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Ferrante Sindaco
20 maggio 2006 Presidio e Marcia per la Pace
DisarmiAmo la Pace
20 Maggio 2006 Presidio e Marcia per la Pace.
Nel giorno dell’ennesimo attentato in Iraq, che rende sempre più evidente l’insopportabilità della guerra, la maggioranza di centro-destra che governa la Regione Lombardia affossa la proposta di legge di iniziativa popolare per la rivitalizzazione dell’Agenzia Regionale per la riconversione dell’industria bellica e il disarmo.
La proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da 15.000 cittadini e cittadine della Lombardia propone un adeguamento della vecchia legge alle evoluzioni del comparto bellico avvenute negli ultimi anni.
Oggi la IV Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia, incaricata della discussione del pdl, ha assunto a maggioranza (con il voto contrario degli altri partiti dell’Unione e l’astensione della Margherita) un ordine del giorno che propone al Consiglio regionale non solo di bocciare la proposta di legge, ma anche di non discuterla e di non esprimersi nel merito della questione.
L’ordine del giorno proposto dalla commissione al consiglio impegnerebbe la Giunta Regionale a istituire il registro regionale delle industrie belliche al di fuori dell’attuale Agenzia Regionale per la riconversione, già fortemente svuotata delle sue funzioni da anni di inattività e di non finanziamento.
La scelta di affossare il pdl significa non solo rinunciare ad aggiornare al nuovo scenario del settore la precedente legge 6/94, che istituisce l’Agenzia Regionale per la riconversione dell’industria bellica, ma anche la volontà di chiudere l’esperienza dell’attuale Agenzia Regionale per la riconversione.
Un voto insopportabile che offende le 15.ooo cittadine e cittadini che hanno sostenuto la proposta di legge, che chiude le porte nella nostra regione a possibili percorsi di riconversione e di disarmo, cancellando, di fatto, quello che potrebbe essere un valido strumento utile sia per agevolare la riconversione delle produzioni militari verso prodotti civili e socialmente sia per la salvaguardia di posti di lavoro. Tanto più che tale legge non obbliga le aziende a riconvertire ma offre l’opportunità, per chi lo desideri, di riproporre una produzione civile piuttosto che militare. Diventerebbe così, da parte delle istituzioni, un serio segnale di pace.
Come Rete Regionale Disarmo continueremo il nostro impegno e la nostra azione, da una parte per creare pressione sociale per ottenere che il Consiglio Regionale discuta e prenda chiaramente posizione rispetto la proposta di legge avanzata da 15.000 cittadine e cittadini della Lombardia nonostante l’ordine del giorno della Commissione; che venga approvata la proposta di legge di iniziativa popolare e che venga riattivata l’Agenzia Regionale per la riconversione dell’industria bellica
Come Rete Regionale Disarmo continueremo il nostro impegno e la nostra azione per affermare sul nostro territorio una cultura di pace che si sostanzi anche nelle politiche di riconversione e disarmo.
Milano, 27-04-06
Rete Regionale per il Disarmo:
- Gruppo BastaGuerra Milano,
- Guerre & Pace,
- Sincobas,
- Como Social Forum,
- Coordinamento Pace Cinisello Balsamo,
- Donne in nero Como,
- Convenzione contro la guerra Lodi,
- Ecumenici newsletter,
- BastaGuerra Saronno.
Caritas Ambrosiana
Pastorale del Lavoro della diocesi di Milano
Rete Disarmo
Acli Milano
Comitato intercomunale per la Pace
Campagna La mia spesa per la Pace
Circolo Primo Levi di Busto Arsizio
Partito Umanista
Pax Christi
www.disarmolombardia.org
info.disarmolombardia.org
Reddito Sociale garantito
Contro la precarietà del lavoro:
Reddito sociale garantito!”
Di fronte al crescente divario tra ricchi e poveri, tra lavoratori e disoccupati, tra chi ha un contratto fisso e chi è precario, il Partito Umanista propone delle misure per ottenere una ridistribuzione equa del reddito” afferma Valerio Colombo, candidato a sindaco del Partito Umanista.
Il Partito Umanista propone, quindi, la creazione di un Fondo Comunale destinato ad assegnare un reddito di base garantito alle persone prive dei mezzi di sussistenza: disoccupati, precari, lavoratori in mobilità o cassa integrazione, studenti, anziani con pensioni minime. Agevolazioni sui trasporti pubblici e sull’ICI per chi è senza lavoro fisso.
Infine, la creazione di una Banca Comunale che garantisca prestiti a interesse minimo o nullo, finanziando attività di microeconomia e cooperative che operano nel campo sociale.
Fischi del 1° Maggio
Si è parlato tutto oggi delle contestazioni avvenute alla manifestazione del 1° Maggio contro la candidata sindaco del centro-destra Letizia Moratti.
Io credo che, nonostante i fischi siano da condannare perchè l'invito era stato rivolto dalla CGIL per dare un segno di svolta, siano anche più che normali in seguito ai disastri fatti dalla Moratti come Ministro dell'Istruzione, dell'Universtà e della Ricerca in tema di svolgimento di un lavoro sereno all'interno del mondo della scuola e della ricerca.
Io credo di conoscere abbastanza bene la realtà della scuola, dovendola affrontare ogni giorno, e vedo sempre più precariato all'interno di essa e questo non è un bene considerando il ruolo fondamentale che essa deve svolgere all'interno della società.
Infine ci tengo a precisare come i fischi avvenuti durante la manifestazione del 25° Aprile, condannati e da condannare sempre e comunque, erano figli delle alleanze del suo Governo con le forze di estrema destra come Alternativa Sociale, le stesse che purtroppo si sono rinnovate anche nella nostra Milano.
Anche per questo credo sia giusto dare una svolta alla città dopo 14 anni e dopo queste estreme alleanze.
A presto...
Ferrante Sindaco
Salve a tutti
Apro il blog per comunicare con voi. Per qualsiasi domanda o dubbio vi invito a inviarmi una e-mail all'indirizzo presente nella pagina personale e che vi ripropongo qui (ciccio87@fastwebnet.it).
Questo blog sarà lo strumento di comunicazione con voi, cercherò di aggiornarlo ogni qualvolta ci saranno notizie da dare o commentare.
A presto...
Federighi per l'Ulivo in Zona 8
Ferrante Sindaco
Intrevista a "Buongiorno Lombardia"
Ecco i link per guardare alcuni video tratti dalla trasmissione di Tele Lombardia, "Buongiorno Lombardia" del 26 Aprile scorso, in cui parlo della mia proposta contro il caro prezzi, di anziani, di sicurezza e immigrazione.
Milano dai Valori di Pace e NonViolenza
Pace e nonviolenza
Milano deve diventare promotrice dei valori della pace e della nonviolenza. Il primo passo è dare un riconoscimento istituzionale a questa tematica, istituendo per la prima volta un Assessorato alla “Pace e Nonviolenza”. Questo ufficio comunale metterà in moto attività culturali, istituirà corsi di nonviolenza nelle scuole e sensibilizzerà i cittadini attraverso incontri pubblici.
Proponiamo il gemellaggio di Milano con una città irachena.
Il Comune deve inoltre esercitare pressione sulle aziende belliche per la riconversione civile delle loro attività.
Dedicato a chi ha voluto la bicicletta...
In via Idro stiamo "smazzandoci" la campagna elettorale milanese almeno da febbraio; tutto è iniziato con grande entusiasmo, ma il rischio è di arrivare al momento cruciale con le gambe molli e finire fregati in volata.
Come si ragionava un po'di tempo fa, ci sono due difficoltà:
* in periodo elettorale non si trova nessuno che ti dica di no, in compenso ogni incontro, ogni discussione, dev'essere pietita con telefonate interminabili, agende impossibili, poca voglia di impegnarsi;
* i partiti e le liste da una parte si uniscono, dall'altra hanno una paura folle che uno rubi i voti all'altro. Così ognuno viaggia per conto suo.
Non so se nel resto d'Italia è così, questo è il clima che si respira a Milano (nessuna sorpresa se qui il centro destra governa dal tardo medioevo!)
Le prospettive per il mese di maggio sono ancora individuare degli interlocutori affidabili al Comune e in Provincia, e nel contempo ottenere il favore delle tante forze che si riconoscono nello schieramento dell'Unione.
Per il momento, si è fatto un piccolo asso avanti: Dijana Pavlovic, candidata per il comune con un'altra lista, è disposta a spendersi sulle nostre richieste
Nella foto, tre facce, un unico programma
Nello Statuto dei Consigli di Zona ( art.95)
Il Comune fuori legge
Nello statuto dei consigli di zona (art. 95) è prevista la promozione dell'informazione e la partecipazione dei cittadini delle zone, vengono previste indagini, verifiche e dibattiti sui problemi della comunità locale e su quelli di interesse specifico della zona. Il comune ha accentrato tutti i servizi di base, togliendo potere ed autonomia anche economica ai consigli di zona e non ha mai messo in pratica l'articolo 95 evitando la consultazione e la partecipazione dei cittadini. Per questo motivo il Comune può essere definito "fuori legge", nel senso che non applica e non rispetta il suo stesso statuto!
PRESIDIO IN PIAZZA CORDUSIO
VIA DALL'IRAQ SUBITO!
NO A UN ATTACCO NUCLEARE CONTRO L'IRAN!
PRESIDIO IN PIAZZA CORDUSIO
SABATO 6 MAGGIO, ORE 15
L'ennesimo attentato in Iraq, che pochi giorni fa invece che iracheni ha ucciso dei militari italiani e un rumeno, è l'ultima conseguenza di un'invasione criminale che continua a mietere vittime. Non dobbiamo dimenticare che i soldati italiani non sono in Iraq per mantenere la pace o ricostruire il paese, ma partecipano a una guerra illegale, al servizio di interessi molto lontani da quelli dichiarati e sostengono il terrorismo di stato di Bush. Ora la guerra rischia di estendersi all'Iran, contro cui gli Stati uniti non escludono l'uso di armi nucleari.
Un attacco del genere innescherebbe una spirale ancora più tragica e spaventosa della scia di stragi e attentati degli ultimi anni. Come per le armi di distruzione di massa (mai trovate in Iraq, ma utilizzate per giustificare la guerra), di cui gli Stati Uniti possiedono un nutrito arsenale, ci si muove in base a una logica arrogante e ipocrita, per cui Stati Uniti, Israele e vari paesi europei possono ampliare i propri arsenali nucleari, ma l'Iran no.
A questa logica perversa si può rispondere solo imboccando una direzione opposta, con l'obiettivo finale del disarmo nucleare globale e dell'eliminazione degli ordigni e degli arsenali nucleari.
Il primo passo è semplice e urgente: ritiro immediato delle truppe dall'Iraq e ferma opposizione alla possibilità di un attacco contro l'Iran.