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.: Il Blog di Antonella Fachin
Martedì, 31 Maggio, 2011 - 10:47

Buon giorno Italia

Lo spazio politico si è riaperto: buongiorno Italia. La slavina che si è messa in moto interessa tutta la politica italiana, nessun partito e nessuna leadership è fuori discussione. La pedagogia demagogica di Vendola, con la sua onesta passionalità lo conferma: "Abbiamo espugnato Milano". No, Milano, come Napoli hanno visto un protagonismo politico sussidiario, dalle professioni al volontariato ai tantissimi giovani, che ha concorso in modo determinante agli esiti elettorali. Pensare di ricondurre questo straordinario processo di liberazione dalla teledipendenza personalistica/plebiscitaria/carismatica alla competizione e alle alchimie dei partiti attuali e dei loro aspiranti leader è velleitario e irresponsabile. Il caimano ha trovato una palude nella quale spadroneggiare: consociativismo in luogo di mercati aperti, nomine per fedeltà e non per competenza, rappresentanza negoziale solo per imprese/dipendenti/pensionati non riconoscendo i nuovi produttori di valore con partita IVA, risorse pubbliche finanziarie e normative usate per tesoretti e rendite di cordata e non per il pubblico interesse, consumo delle risorse naturali e del paesaggio senza riguardo ai limiti, alla sostenibilità e all'estetica, disprezzo per l'istruzione e la conoscenza perché non si coltiva l'intelligenza ma si esalta la furbizia. Non basterà togliere il caimano per bonificare la palude, occorre un'altra strada, occorre una partecipazione informata alla politica pubblica della riserva di intelligenza e di sensibilità sociale che ha costituito la slavina che sta travolgendo questa che sembrava una transizione infinita in un paese finito fuori dal tempo dell'evoluzione e dell'innovazione, una Bielorussia d'Europa. Si è aperto un nuovo giorno, usiamolo.

Martedì, 31 Maggio, 2011 - 10:43

Incontro-Dibattito sui risultati elettorali

DOMANI sera, MERCOLEDI’ 1 GIUGNO ALLE ORE 21.00

presso la sede del movimento DESTRAFUTURO nel Popolo della Libertà

in VIA STRAMBIO 9, a MILANO (in Zona Città Studi) - citofono SICIEMME

INCONTRO – DIBATTITO

“Analisi dei risultati elettorali e prospettive politiche per la Destra ed il centro-destra, a Milano e in Italia”

http://elezioni.comune.milano.it/index.html - http://www.interno.it/

Interverranno: Leonardo Bosi, Carlo Brignolo Gorla, Antonio De Simone, Guido Giraudo, Massimo Grecchi, Roberto Jonghi Lavarini, Dario Macchi, Elena Manzoni di Chiosca, Francesco Filippo Marotta, Mario Mazzocchi Palmieri, Flavio Nucci, Michele Puccinelli, Enrico Verga, Dario Vermi, dirigenti e consiglieri di zona.

Si parlerà di Politica e tutti i presenti potranno intervenire ed esprimere liberamente la propria opinione. La destra riparte dalla sua storia e dalla sua base militante, chiedendo ai vertici del PDL e del centro-destra: rinnovamento, partecipazione, trasparenza, meritocrazia, sobrietà, congressi ed elezioni primarie.

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE!

Martedì, 31 Maggio, 2011 - 08:58

Primi commenti ai risultati elettorali.

La sinistra ha vinto queste elezioni amministrative, non solo ha conquistato la nostra Milano, ma ha ottenuto sindaci in tutta Italia, da Trieste a Napoli.

Ha inequivocabilmente perso questo centro-destra berlusconiano, si tratta di una svolta politica storica ed irreversibile che impone a tutti di cambiare.

La gente è stufa dei bunga-bunga e delle battute di Berlusconi e, non vedendo alcuna riforma, non crede più al suo carisma ed alle sue solite promesse.

A ciò si aggiunge la motivata insofferenza per questa classe politica, condivisa sia dagli astensionisti che da coloro che hanno votato "turandosi il naso".

A Milano, per esempio, vicende come quelle della Minetti e del call-center di Paternò, hanno fatto perdere migliaia di voti sia al PDL che alla Lega.

A Milano, come in altre città, il popolo della libertà ha voluto punire i vertici del PDL, diventati vera e propria casta di potere parassitario e clientelare.

Ora, nel PDL, serve un vera rivoluzione: azeramento dei vertici nazionali e locali, partecipazione, trasparenza e meritocrazia, congressi ed elezioni primarie.

Silvio Berlusconi ha il diritto-dovere di governare fino alla naturale scadenza della legislatura, attuando il programma votato dalla maggioranza degli Italiani.

Il PDL ed il centro-destra, devono subito organizzarsi per il futuro, ricucire con l'UDC, aprirsi alla società civile e scegliere il successore di Berlusconi.

Abbiamo perso una importante battaglia, non la guerra! Ora riflettiamo, discutiamo, ragioniamo e riorganiziamo le forze per le prossime sfide politiche!

ROBERTO JONGHI LAVARINI
Milano, 31 maggio 2011

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L'EDITORIALE Grande psicodramma dopo le elezioni... - Interni - ilGiornale.it del 31-05-2011

A Milano Vendola ruba subito la festa a Pisapia E svela il suo vero programma su rom e islamici - Interni - ilGiornale.it del 31-05-2011

Una giornata surreale tra vecchi slogan e fantasmi del passato - Interni - ilGiornale.it del 31-05-2011

Rainews24.it - Il direttore Giuliano Ferrara - [ Il Foglio.it ]

Albertini: «Più legalità e meritocrazia: così si riconquista la città»

L'editoriale - ballottaggio, Napoli, Milano, Pdl, allarme, Pdl, Silvio Berlusconi, Cagliari, Novara, Maurizio Belpietro, Libero - Libero-News.it - L'editoriale - Letizia Moratti, Gianni De Magistris, Gianni Lettieri, Giuliano Pisapia, Idv, Pdl, lettera, Silvio Berlusconi, flop, Fli, Idv, Vittorio Feltri, Libero - Libero-News.it

Destra per Milano: Milano: previsioni azzeccate, purtroppo... :-(

Destra per Milano: Rinnovamento, Partecipazione, Trasparenza e Meritocrazia per un PDL più forte!

Destra per Milano: "Jonghi nel Mirino"... :-)

Destra per Milano: Intervista a Roberto Jonghi Lavarini

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Milano: previsioni azzeccate, purtroppo... :-(

Milano, 30 maggio 2011 - Ore 14.30
(a pochi minuti dalla chiusura dei seggi)

PISAPIA 53% - MORATTI 47%

Spero sempre di sbagliarmi ma queste sono le mie previsioni...

:-(

Il centro-destra perderà, Letizia Moratti recupera ma sarà sconfitta ed al suo posto avremo Giuliano Pisapia Sindaco di Milano. Non vince il centro-sinistra che praticamente conferma il suo elettorato ma perde il centro-destra punito dal forte astensionismo-autolesionismo della borghesia milanese.

La Moratti era una candidatura debole e contestata. Gli Assessori uscenti della Giunta Moratti non hanno prodotto consenso elettorale. Le liste ed i candidati di PDL e Lega non hanno convinto gli indecisi. Il PDL viene sonoramente punito per le sue divisioni interne e per come ha gestito il potere di sottogoverno locale e la selezione della classe dirigente (il caso Minetti ha fatto perdere migliaia di voti!). Viene sconfitto Berlusconi che ha sbagliato a politicizzare e personalizzare questa campagna elettorale amministrativa. Una campagna elettorale "contro e non pro", costosissima ma sbagliata nei toni e nei contenuti, spesso anche nella scelta dei candidati, della comunicazione e delle iniziative male organizzate.

Pisapia, a differenza della Moratti, è riuscito a suscitare grande e reale entusiasmo, a richiamare chi si era allontanato dalla politica, a coinvolgere giovani e giovanissimi, ad intercettare la voglia di cambiamento, a mobilitare il popolo della sinistra, portandolo fino alla riscossa. Queste fondamentali differenze, di stile e di clima, sono state evidenti per tutta la campagna elettorale, nelle strade e nelle piazze, fra la gente, ai mercati rionali dove, per la Moratti volantinavano solo vecchi (i seniores del PDL), pochi militanti (ciellini, leghisti ed ex missini) e squallidi mercenari, mentre per Pisapia decine di volontari pieni di entusiasmo, musica, colore, fiori e palloncini. E' la sconfitta del partito di plastica, degli impiegati della partitocrazia, dei raccomandati e degli opportunisti, degli "yes man" senza passione e senza consenso. Hanno perso la Moratti ed il PDL ma ha vinto la vera Politica, quella che suscita ancora emozioni!

E, parliamoci chiaro, al di là degli appelli elettorali anticomunisti, Pisapia è un vero borghese, moderato e garantista, che sarà condizionato più che dai suoi vecchi compagni di Rifondazione e del Leonkavallo, dai "poteri forti", dalla Curia e della banche, dal Corriere della Sera e dal Sole 24 Ore, da Assolombarda e Confcommercio. Probabilmente, essendo Milano un modello di governo per l'Italia, la Giunta Pisapia, almeno per i primi anni, sarà più ordinaria e legalitaria di quella precedente. Il danno sarà culturale e sociale, più che economico ed amministrativo. La sinistra entrerà, occuperà "militarmente" ed influenzerà tutti i settori del Comune di Milano, piazzando i suoi uomini e "non facendo prigionieri"!

Non sono affatto contento della vittoria della sinistra radicale, comunista e giacobina, sia ben chiaro, ma questa batosta, questa dieta forzata sarà utile al PDL ed al centro-destra per ripulirsi da veleni e tossine, da grassi e da zuccheri, da parassiti e zavorra. Ora vigiliamo sulla nostra città, meditiamo sulla nostra sconfitta, riorganizziamoci e prepariamoci per le prossime elezioni. Da domani incomincia una nuova stagione politica ed un pò di opposizione non ci farà certamente male: altre battaglie ed altre sfide ci attendono!

Roberto Jonghi Lavarini

Lunedì, 30 Maggio, 2011 - 09:11

Acqua e Referendum

Grande il vescovo di Locri "Andiamo a votare e votiamo sì, a favore dell'acqua come bene comune".E la Cei "L'acqua è un bene di tutti". Wow! Sorella acqua, fratello sole :-)

Sabato, 28 Maggio, 2011 - 10:52

Buon Compleanno Amnesty :-)


Sabato, 28 Maggio, 2011 - 10:51

Sono un senzacervello e mi sento leggero


Venerdì, 27 Maggio, 2011 - 09:33

Nucleare

E adesso aspettiamo che il 1° giugno la Cassazione ci dica se la ripresa del nucleare è solo sospesa o cancellata dal Decreto del Governo Berlusconi

Venerdì, 27 Maggio, 2011 - 09:22

Civiltà che vieni

Ieri in Corso Buenos Aires, dal gazebo per Pisapia ho attraversato la strada e sono passato davanti al palco del PDL dove stava parlando la Moratti con la mia spilla arancione x Pisapia Sindaco. Non è accaduto nulla. Sono rassegnati, hanno imparato la lezione o non se ne sono accorti?

Venerdì, 27 Maggio, 2011 - 09:21

Gli administrators maldestri?

Avevo già colto in fallo l'administrator del sito per Letizia Moratti cinque anni fa quando aveva registrato tutti i domini delle vie e delle piazze di Milano come .it. Così non solo si appropriava di ciò che è in condizione di pubblico dominio, ma con il solo .it si appropriava delle stesse vie e delle stesse piazze in tutte le città d'Italia. Anche quella volta si scusò, una volta beccata.
Quindi è recidiva perché i "Mi Piace" della fan page di Letizia Moratti su Facebook sembrano moltiplicati artificiosamente. Questo grazie ad uno script che sfrutta le vulnerabilità e  viola il regolamento di Facebook . La Moratti esclude il suo coinvolgimento. Saranno stati gli stessi amministratori maldestri della scorsa campagna a sua insaputa quindi?
Giovedì, 26 Maggio, 2011 - 12:22

Moratti divide, Pisapia unisce. Di Valerio Onida

Per opportuna riflessione e diffusione tra amici e conoscenti, con invito ad andare a votare al ballottaggio perché cambiare si può, se ognuno dà il proprio contributo al cambiamento! Cari saluti a tutti/e Antonella Fachin
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Moratti divide, Pisapia unisce. Di Valerio Onida

La Moratti divide.

Divide i residenti a Milano dai residenti nell’hinterland che vengono in città a lavorare. Ai primi promette l’esenzione dall’ecopass; i secondi continueranno a pagarlo (magari aumentato). Ma l’automobile del milanese che risiede alla periferia della città, quando entra nella cerchia dei bastioni, inquina forse meno dell’automobile di chi abita a Corsico o a Rozzano? Non intasa il traffico, come l’altra? L’ecopass, avevano detto, serve per ridurre l’inquinamento e il traffico. In questo modo aumenterà ancora l’inquinamento e aumenterà ancora il traffico, e l’ecopass sarà solo una tassa iniqua sui residenti nell’hinterland. In attesa che i Comuni di Sesto S.Giovanni, di Settimo Milanese, di Rozzano e di Corsico si “vendichino” facendo pagare una tassa agli automobilisti milanesi che attraversano il loro territorio.

Qual è la logica di tutto questo?

Ovvio: i residenti a Milano, a differenza dei residenti nell’hinterland, votano a Milano: e la Moratti ha un disperato bisogno di “comprare” i loro voti. Per questo sta studiando anche un “condono” delle multe stradali. Siamo ridotti a questo.

La Moratti divide.

Divide chi risiede da più tempo a Milano da chi vi risiede, vi abita e vi lavora, ma da meno tempo. Dal sito del Comune si ricava che per usufruire del “bonus bebè” durante il primo anno di vita del bambino è requisito richiesto “la residenza nella città di Milano da almeno tre anni di entrambi i genitori che hanno riconosciuto il bambino, ovvero della sola mamma se è l'unica ad averlo riconosciuto”; per usufruire del “bonus cicogna” per le donne in gravidanza i requisiti richiesti sono che “la richiedente deve aver perso il lavoro in gravidanza” (ma non era vietato licenziare le donne incinte?), e che “entrambi i genitori, o la madre se unico genitore, devono essere residenti da almeno tre anni nel Comune di Milano”. E sappiamo che la Lega, alleata e “padrona” della Moratti, ha già annunciato che vuole aumentare il numero di anni di residenza necessari per usufruire di certi benefici sociali. Ma perché, se risiedi e abiti a Milano da meno di tre anni (o di cinque, o di dieci) - e magari sei straniero, perché, si sa, gli stranieri fanno più figli - tuo figlio ha meno diritti? La madre ha meno bisogno? E’ questo il modo in cui Milano accoglie le “giovani coppie” con difficoltà economiche? Forse la Moratti non sa che la Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini (e anche agli stranieri con titolo di soggiorno) la libertà di circolare e stabilirsi in tutto il territorio nazionale. La Moratti divide. Divide i cittadini dagli stranieri. Non si parla qui degli stranieri cosiddetti clandestini, spauracchio della Lega, ma di quelli regolarmente residenti, che a Milano vivono e lavorano. L’assegno per le famiglie a basso reddito con almeno tre figli minori e conviventi, erogato dal Comune della Moratti, prevede come requisito “essere residente nel Comune di Milano nel momento in cui si presenta la richiesta; essere cittadino italiano, comunitario o extra-comunitario in possesso dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria”; “non possono presentare la richiesta i cittadini extracomunitari, anche se in possesso della Carta di Soggiorno” (fonte: sito del Comune). Ma perché, la famiglia numerosa straniera a basso reddito è meno bisognosa e meno meritevole di essere aiutata della famiglia italiana nelle stesse condizioni?

La Moratti divide.

Cerca di dividere cattolici da “laici”.

Il suo comitato elettorale scrive sui volantini che nel ballottaggio si contrappongono, niente meno, “due concezioni radicalmente diverse dell’uomo e della società”. Buttandola sull’ideologia, cerca di far dimenticare che non stiamo scegliendo fra due “concezioni dell’uomo” ma fra due candidati Sindaci chiamati a provvedere alla città dell’uomo, e alle persone che la abitano, rispettandole e trattandole egualmente, qualunque sia il loro credo e la loro posizione culturale o politica.
Non so quale sia la “concezione dell’uomo e della società” che piace alla Moratti: forse quella secondo cui è la ricchezza materiale ciò che conta e che fa la posizione dell’individuo nella società. (infatti la prima affermazione del suo programma è la promessa di non aumentare per cinque anni, a nessuno, tasse e tariffe. Poi uno naturalmente si chiede da dove pensa di prendere i soldi per tutti gli aumenti di servizi che pure promette: forse dal mitico “federalismo”, cioè, tradotto in soldoni, dal rifiuto dei “ricchi” milanesi di contribuire alla solidarietà nazionale?)

Ma ciò che è peggio è che, per denigrare l’avversario, la Moratti non esita a travisare la realtà.
Un esempio?
Scrive (o fa scrivere): nel programma di Pisapia c’è il “sostegno a chi vuole interrompere la gravidanza”. Oibò! Uno si immagina che Pisapia voglia incoraggiare e incentivare gli aborti. Poi va a leggere il programma e ci trova scritto: “Il diritto all’assistenza in caso di interruzione volontaria di gravidanza deve essere garantito attraverso la corretta attuazione della Legge 194”: la quale, come è noto, prevede sì la possibilità, a certe condizioni, di interrompere la gravidanza, garantendo l’assistenza sanitaria, ma prevede anche i consultori, fra i cui compiti c’è quello di contribuire “a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza”. La Moratti non vuole la “corretta attuazione della legge 194”?

Un altro esempio:
la Moratti scrive che secondo il programma di Pisapia “i redditi familiari sopra i 30.000 euro saranno più tassati”.
Poi vai a leggere il programma, e trovi solo che, parlando di tariffe dei servizi per l’infanzia (nidi e scuole materne) si prevede una “revisione della politica tariffaria, con una progressiva riduzione dei costi per le famiglie nell’arco dei prossimi cinque anni, differenziando in più scaglioni le quote contributive per le famiglie con Isee superiore ai 12.500, e aumentando il numero delle gratuità”: cioè, in concreto, tariffe più differenziate in base al reddito familiare. E perché, non è forse giusto?

Quale sarà la “concezione dell’uomo e della società” che si nasconde dietro queste affermazioni?

Pisapia unisce.

Dietro la candidatura di Pisapia ci sono cattolici e laici, liberali che un tempo si sarebbero detti di destra e socialisti di tutte le sfumature, prudenti conservatori e audaci progressisti, tutti accomunati dalla speranza di dare a Milano un governo diverso dall’attuale, un governo più giusto, più ragionevole, più efficiente, più imparziale.

L’unico vero “estremismo” concretamente in campo è quello di un Sindaco uscente prigioniera dell’ideologismo leghista fautore di egoismi territoriali , e prigioniera dell’ideologismo berlusconiano, che ad una visione equanime ed equilibrata dei problemi istituzionali (come quella espressa dal Presidente Giorgio Napolitano) oppone lo svilimento della funzione parlamentare e l’assalto all’arma bianca contro ogni istituzione di garanzia.

23 maggio 2011

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