Navigli, cittadini e nuova amministrazione
COMUNICATO
Riteniamo necessario informarvi su quanto è successo nelle ultime settimane sul fronte della “movida”. E’ noto che la precedente Amministrazione aveva sospeso qualsiasi indicazione e decisione sulla manifestazione estiva dell’Isola pedonale sui Navigli. L’apertura e le modalità di svolgimento e di controllo dovevano essere proposte e attuate dalla nuova Giunta e, in primis, dall’Assessore alle Attività Produttive Dott. D’Alfonso. Con una serie d’incontri con le varie parti presenti nel quartiere (Associazioni dei gestori dei locali, Associazione dei Commercianti, Comitati di quartiere) l’Assessore e i funzionari del Settore hanno comunicato una bozza di proposta che è diventata documento di riferimento e che alleghiamo.
Segnaliamo i punti in cui la presente proposta differisce dalle precedenti con osservazioni nel merito.
1. Molti dei compiti di conduzione della manifestazione sono stati delegati ai nuovi Presidenti dei Consigli di Zona 5 e 6 (Pres. Ugliano per la Zona 5 e Pres. Rabaiotti per la Zona 6), che hanno l’incarico di organizzare anche una Commissione di Sorveglianza composta dai due presidenti dei Consigli di zona o loro delegati, Consiglieri di Zona e rappresentanti delle Polizie Locali. Possono essere convocati anche rappresentanti di altre istituzioni e delle associazioni dei gestori e dei Comitati. In pratica non è stata istituita la Commissione Monitoraggio che negli anni precedenti aveva il compito, con sopralluoghi notturni, di verificare la gestione e le eventuali trasgressioni alle normative vigenti e al contratto disciplinare. La Commissione di sorveglianza, per quanto c’è per ora dato di capire, avrebbe come principale compito quello di raccogliere le segnalazioni d’infrazione e di non rispetto delle normative (ad esempio quella di occupazione indebita del suolo pubblico o di fastidiose emissioni rumorose notturne) da parte degli agenti della Polizia Locale e di provvedere alla sanzione; le infrazioni, se ripetute, possono determinare anche la revoca immediata della cessione di suolo pubblico. Ci auguriamo che siano istituiti momenti di presenza sul territorio della Commissione di Sorveglianza con i cittadini e i referenti dei Comitati, il cui lavoro negli scorsi anni è servito a evidenziare carenze, mancato rispetto delle normative e a documentare puntualmente quanto accadeva nelle ore di svolgimento della manifestazione estiva. Chiediamo quindi la vostra collaborazione, rappresentandoci le valutazioni della manifestazione estiva, confrontandola con le precedenti edizioni e puntualizzando le eventuali positività e/o gli aspetti negativi. Ricordiamo ancora una volta che i due referenti della Polizia Locale che possono essere sensibilizzati dai residenti sui disagi e le irregolarità rilevate sono:
Commissario Aggiunto Walter Summo tel. 02-77270359 e-mail: walter.summo@comune.milano.it
Commissario Aggiunto Giuseppe Marano tel. 02-77270360 e-mail: giuseppe.marano@comune.milano
I due Commissari rispondono dalle 9,00 alle 19,00.
2. Non sono state concesse ai locali deroghe all’orario di chiusura (ore 2 del mattino).
3. Il suolo pubblico occupato dagli ambulanti sarà gestito direttamente dall’Amministrazione comunale che ha assegnato o assegnerà gli spazi secondo i criteri di un bando pubblico. In relazione alla cessione delle aree crediamo che con le modalità vigenti possano essere superati i problemi verificatisi nella precedente edizione in cui i gestori dei locali subaffittavano gli spazi pubblici avuti in concessione dall’Amministrazione in evidente contrasto con la normativa vigente.
4. Gli ambulanti sono stati scelti dall’Amministrazione Comunale soprattutto in base alla qualità merceologica del prodotto in vendita (prodotti artigianali o artistici, ecc.).
5. I gestori dovranno pagare all’AMSA le ore straordinarie necessarie per il potenziamento della pulizia delle strade e dei marciapiedi, tenendo presente che devono comunque garantire la pulizia dello spazio antistante al locale. Questo contributo non è stato versato per il 2010 ma, a nostro avviso, è discutibile l’interpretazione data alle norme previste nel Contratto disciplinare 2010 e nell’atto di concessione comunale e che ha comportato l’attribuzione di tale onere a carico della cittadinanza.
6. La sorveglianza attuata dalla Polizia municipale nello svolgimento della manifestazione non sarà pagata dai gestori dei locali, ma l’onere sarà assunto interamente dall’Amministrazione comunale. Nelle precedenti edizioni gli agenti della Polizia Locale addetti alla sorveglianza presso le entrate dell’isola pedonale erano stati pagati direttamente dai gestori dei locali. Questa nuova norma, secondo l’Assessore, non creerebbe un conflitto di interessi tra le due parti in causa (il controllato pagava il controllore).
7. Ai residenti del cosiddetto ambito 19 è concesso di sostare anche negli spazi blu delle zone limitrofe all’area destinata ad isola pedonale (di norma a pagamento), senza dover pagare la tariffa oraria, purché dotati di apposito contrassegno. Abbiamo rivolto all’Assessore la richiesta di aprire ai residenti, e gratuitamente, uno spazio nel parcheggio di Via Valenza; questo potrebbe attenuare i disagi per chi abita nelle vicinanze.
8. Programma culturale: non conosciamo in modo completo e nel dettaglio il programma culturale che anche quest’anno è stato proposto dalla Società dei Navigli Lombardi S.c.a.r.l. (ente pubblico). La spesa delle manifestazioni culturali sarà sostenuta interamente dai gestori dei locali con un costo di 40.000/50.000 €, ad eccezione di due manifestazioni musicali pagate da sponsor. Tale sponsorizzazione darà titolo, anche per il 2011, ad uno sconto del plateatico pari all’80%. Siamo stati interpellati dal Settore Commercio e abbiamo espresso perplessità sulla prima versione del programma che ci era stata proposta e che prevedeva molti spettacoli di tipo musicale. Abbiamo richiesto cambiamenti al fine di introdurre eventi di diverso tipo adatti a varie fasce d’età, teatrali o di musica classica da attuarsi anche in spazi piccoli o chiusi (ex tabaccheria, cortili interni, ecc.). Ci riserviamo un giudizio complessivo nel momento in cui conosceremo la nuova programmazione.
Abbiamo incontrato e discusso le problematiche dell’isola pedonale estiva anche con il Presidente di Zona 6 Rabaiotti e in un secondo incontro con i Presidenti di Zona 5 Ugliano e il Presidente di Zona 1 Arrigoni, che ha cortesemente accettato di partecipare all’incontro per verificare le proposte sulla “movida” in queste zone, poiché anche nella zona di sua competenza esistono, come ben sappiamo, situazioni analoghe anche se con differenze di organizzazione e di disposizione territoriale.
Abbiamo anche discusso in questi incontri con i Presidenti di Zona dell’attuale situazione di stallo in cui versa la Darsena nell’attesa del pronunciamento del T.A.R. al ricorso presentato dalla precedente Amministrazione Comunale contro la Società costruttrice del parcheggio. Ci auguriamo che il progetto di autosilo in darsena sia tolto al più presto dal Piano urbano parcheggi.
Milano, 7 luglio 2011: i referenti dei Comitati dei Navigli
Giù le mani dal referendum elettorale
Il referendum per abolire le liste bloccate e il premio di maggioranza non riguarda le questioni interne al PD ma la qualità della rappresentanza politica nella democrazia repubblicana. Riguarda tutti noi.
Svolta PE sugli OGM
Il Parlamento Europeo approva con 548 “sì” una proposta che apre una procedura legislativa che prevede che saranno i singoli stati a decidere se avere o meno coltivazioni Ogm e potranno farlo anche le regioni. Gli stati dovranno impedire che le coltivazioni Ogm contaminino piante convenzionali o biologiche. Il testo, che ora dovrà essere approvato a maggioranza qualificata dai governi, prevede, oltre che per motivi socio-economici, i divieti di coltivazione per motivazioni ambientali, come lo sviluppo di erbe infestanti e la protezione della biodiversità, o per una mancanza di informazioni per un’esauriente valutazione di rischi. Le società biotech, secondo il testo approvato, sono obbligate a rendere pubblici tutti i dati necessari per effettuare valutazioni indipendenti. L’innovazione giuridica che si è già prodotta risiede nel fatto che le nuove norme spostano la base giuridica di questa materia dal mercato interno, dove i vincoli europei sono forti, all’ambiente, dove la libertà degli stati è più ampia. Per l’economia agroalimentare “dal campo al piatto” del Made in Italy aumentano le tutele e le potenzialità di mercato. Ora l’Ue deciderà se un prodotto Ogm potrà essere coltivato, ma ogni stato, o regione, sceglierà se farlo sul suo territorio. Questa decisione del Parlamento Europeo è coerente con il Principio di Precauzione già adottato dall’Europa e avvicina la questione OGM ai cittadini che, a loro insaputa, potevano trovare una coltivazione transgenica proprio nel campo confinante. L’Europa sceglie una partecipazione informata dei cittadini produttori/consumatori alle scelte degli imprenditori agricoli, un diritto da usare perché sia efficace.
Richard Stallman a La notte della Rete
LEGA, PDL, PD, ecco la consociazione
LEGA, PDL e PD contro l'abolizione delle Provincie: questo è un esempio della consociazione omeostatica che impedisce l'innovazione in Italia.
AGCOM non può regolare Internet
Non è la Magistratura e un atto amministrativo non può sostituire una norma legislativa. La regolamentazione della rete o è partecipata dagli stake holders o non è. Ogni soluzione di controllo centrale e verticale sarà aggirabile in una realtà dalla natura reticolare, orizzontale e decentrata
Black block in Val di Susa?
Buoni Propositi
il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno (collegato alla delibera di approvazione della nuovaGiunta) che "impegna il Sindaco e la Giunta a porre in essere ogni azione e provvedimento per realizzare l'indirizzo espresso dai cittadini milanesi con i referendum"
Gianni Spina intervista Roberto Jonghi
Milano, giugno 2011
Intervistiamo Roberto Jonghi Lavarini, 39 anni di età anagrafica, 25 anni di militanza politica nella destra (MSI e AN), ora esponente del PDL. Non ricopre alcuna carica ufficiale ma è noto ed ascoltato per il suo attivismo, i suoi blog e le sue esilaranti comunicazioni email che fustigano la politica milanese, senza risparmiare critiche a nessuno, nemmeno ai vertici del suo partito.
Il centro-destra ha perso Milano, la sua roccaforte, un simbolo sia per Berlusconi che per la Lega. Quali sono le sue valutazioni?
A Milano non ha vinto la sinistra ma ha clamorosamente perso la destra per colpa di scelte e candidature sbagliate che hanno trasformato il crescente disagio del nostro elettorato in astensione. Abbiamo deluso i nostri sostenitori e sbagliato campagna elettorale, sia nei toni che nei contenuti, mentre Giuliano Pisapia è riuscito a unificare, entusiasmare e mobilitare tutta la sinistra. Il PDL ha bisogno di un vero rinnovamento politico, anche nominale e generazionale, che assicuri partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Il Presidente Silvio Berlusconi ha il diritto-dovere di governare, di attuare il programma elettorale e le necessarie riforme, istituzionali e fiscali, ma il centro-destra deve scegliersi, attraverso le elezioni primarie, un nuovo candidato ed una nuova classe dirigente. Unica riforma elettorale assolutamente necessaria è l’abolizione delle liste bloccate e la reintroduzione del sistema delle preferenze, a tutti i livelli.
Secondo Lei come sarà il nuovo governo di Milano?
Il nuovo Sindaco ha appena nominato la giunta comunale, escludendo gli estremisti (comunisti, radicali e Di Pietro) e premiando i cattolici progressisti ed i poteri forti. Nel futuro, il radical-chic Pisapia (mio vicino di ombrellone a Santa Margherita Ligure) sarà più influenzato dalla Curia, dai banchieri, dall’alta finanza e dai grandi costruttori, piuttosto che dai suoi vecchi compagni di Rifondazione e del Leonkavallo. Vedremo cosa faranno, la loro compagine politica è estremamente variegata, per ora hanno annunciato solo aumenti delle tariffe ed il sostegno economico al Gay Pride.
A Milano si è votato, oltre che per i quattro referendum nazionali, anche per cinque locali. Lei che scelte ha fatto?
Io sono andato a votare: due si a sostegno dell’acqua pubblica come bene naturale e primario, e due no, per difendere la ricerca nucleare e la stabilità del governo. Ora, in Italia non potremo costruire più centrali nucleari ma continueremo a comprare energia, a costi elevatissimi, dalle centrali dei nostri vicini che circondano la pianura padana, con il risultato di avere gli stessi rischi dei francesi, pagando l’energia più del doppio. Francamente mi sembra una cavolata… A Milano si è votato anche per altri cinque quesiti promossi da Edoardo Croci (liberale e ambientalista di centro-destra) ed io ne ho sostenuti quattro (tranne quello sull’Ecopass) perché erano tutti rivolti al miglioramento della nostra città, del nostro ambiente e della nostra qualità della vita.
Cosa mi dice dei risultati elettorali della estrema destra?
La Destra di Francesco Storace ha preso lo 0,3%, Forza Nuova lo 0,4%, la Fiamma Tricolore non è riuscita nemmeno a presentarsi: questi dati si commentano da soli. Le permanenti divisioni della destra radicale risultano inspiegabili e sgradite al potenziale elettorato che preferisce votare per altri o astenersi. Per me si tratta di un capitolo definitivamente chiuso.
Ma anche i suoi candidati di Destrafuturo sono andati maluccio.
Decisamente si, non lo nego, ne prendiamo atto e ci attrezzeremo meglio per i futuro. Sono però contento del risultato di diversi amici, soprattutto giovani, che sono stati eletti nei consigli di zona. In particolare meritano di essere citati, come esempio positivo di nuova classe dirigente del PDL, Roberta Capotosti e Niccolò Mardegan, due giovani consiglieri provinciali di Milano, che hanno dimostrato, sul campo, oltre di essere bravi e capaci, anche di avere un reale consenso politico e popolare. Il PDL dovrà tenerne conto.
Sui giornali si è parlato molto dei rapporti tra estrema destra ed istituzioni ma anche delle forti tensioni fra i militanti di gruppi diversi, sfociate persino in aggressioni, perquisizioni e denunce.
Le tensioni sono fisiologiche in un mondo giovanile, idealista, forte e sano come quello della destra radicale, ma non vi sono mai state aggressioni violente, tantomeno denunce: sono comportamenti che non fanno parte del nostro DNA, del nostro codice d’onore, etico e cavalleresco. Sono solo fandonie per gettare discredito sulla nostra comunità politica. Punto!
Cosa mi dice del fenomeno nazionale Casa Pound Italia?
A Milano vi è un forte presenza di gruppi di destra, non solo partiti ma anche circoli, associazioni e movimenti. Casa Pound è sicuramente una buona idea ma troppo “romano centrica” per attecchire a Milano, a differenza di altre realtà emergenti che funzionano bene come, ad esempio, Lealtà ed Azione che è un fenomeno militante tipicamente lombardo. Comunque, ripeto, io, oramai da tempo, ho intrapreso altre strade, senza rancori e senza rimpianti, anzi mantenendo rapporti di amicizia e di collaborazione con i miei “vecchi camerati”. Ho deciso di navigare in mare aperto, di portare le nostre idee nel PDL e nel centrodestra, radicandole, non solo nella politica ma nella società italiana. La battaglia più difficile ed importante che dobbiamo condurre è quella culturale, della buona informazione e formazione dei giovani.
Azione Anifascista ha realizzato un dossier di 70 pagine sulla estrema destra a Milano, dove Lei è uno dei principali citati.
Dossier sul mese nero di Milano (aprile maggio 2010)
Si tratta delle loro solite “seghe mentali”: metodi vetero comunisti, analisi tragicomiche, informazioni assolutamente imprecise e datate, quando non completamente false. Sinceramente non riesco proprio a capire come possano perdere così tanto tempo a spiarci e schedarci, costruendo fantapolitiche trame nere. Penso si tratti di un fenomeno psicologico e patologico: la nostra esistenza è l’unica motivazione del loro agire, non sanno più cosa dire al popolo italiano. I compagni sono degli sfigati che, per sentirsi bene, hanno bisogno dell’antifascismo come i neonati del ciuccio.
In internet abbiamo notato un suo super attivismo negli ambienti reazionari, blasonati e savoiardi come Patria e Libertà.
Sono vice-Presidente del Centro Studi Patria e Libertà, presieduto dal caro amico Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni, persona di straordinaria umanità, galantuomo d’altri tempi, uno dei massimi esperti di ordini cavallereschi in Italia. Dopo una rilettura critica di alcuni testi di Platone, De Maistre, Degrelle, Junio Valerio Borghese, Evola, Correa de Oliveira e Fisichella, ho, semplicemente, riscoperto le mie radici e la mia identità. Praticamente, sono tornato a casa, al punto di partenza, dal quale, a 14 anni sono partito per girovagare e conoscere tutta la destra italiana. Provengo da una antica famiglia Walser piemontese, legata alle proprie tradizioni, fedele alla Santa Chiesa Cattolica ed alla Corona, ho ripreso a frequentare vecchi amici di quel “piccolo mondo antico” che, nonostante tutti i suoi difetti, rappresenta ancora la Tradizione. Per me, ad esempio, essere Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, vuol dire, innanzitutto essere fedele ai principi spirituali di onore, cavalleria, aristocrazia ed impero della nostra tradizione europea e cristiana. Sono monarchico da un punto di vista meta politico, concettuale, filosofico, direi spirituale. In questa epoca ciclica di decadenza generale, rimango fedele a simboli e valori eterni, nonostante la loro incarnazione spazio temporale, non sia sempre all’altezza: si tratta di mantenere viva un fiamma ideale, trasmettendo questa fiaccola alle generazioni future, nella certezza che, prima o poi, verrà utile per appiccare l’incendio della rivoluzione restauratrice.
Intervista a cura di Gianni Spina
Dalla parte di Aung San Suu Kyi
Dalla parte di Aung San Suu Kyi http://www.avaaz.org/it/stand_with_aung_san_suu_kyi/?vl