
Da ViviMilano - caso del giorno
http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/02_Febbraio/03/caso.shtml
Mappa web in ogni quartiere per aiutare i consigli di zona
Spesso ci si chiede perché non amiamo più la nostra città; nell'articolo sui consigli di zona ho trovato la mia risposta. Ho sentito troppo spesso tanti cittadini criticare il lavoro svolto dalla nostra amministrazione e così, per non unirmi al gruppo già troppo numeroso, ho deciso di frequentare il consiglio della mia zona per cercare di capire il meccanismo. L'esperienza è stata a dir poco disarmante poiché: - I consiglieri, che hanno sicuramente un altro lavoro, arrivano alle convocazioni sempre all'ultimo momento, e una volta apposta la firma attestante la presenza, si disinteressano generalmente del problema che si va a discutere. Telefonano, rispondono alle chiamate, intavolano discussioni o parlano del più e del meno con gli altri consiglieri, vanno a bere il caffè, insomma la loro presenza è puramente fisica. - Il Presidente di turno comincia affermando «sappiamo che il nostro è un parere puramente consultivo che conta come il due di picche» siamo lo stesso chiamati dal/dai cittadini a discutere di questi lavori... e via a filosofeggiare su ciò che si dovrebbe o potrebbe fare, ma si sa come vanno a finire queste cose! (sic!). Ho presenziato per otto mesi, sacrificando le poche ore libere e le assicuro che oggi mi sento di avere buttato via il tempo. Basterebbero, infatti, una o due persone che possano riferire al Consiglio Comunale, o mettere in atto quello che anche lei suggerisce creando una mappa web in ogni quartiere.
Pinuccia Merli
Gentile signora, la sua sintesi è un funerale annunciato: i consigli di zona sono morti ma fingono di non saperlo. Milano deve avere il coraggio di dirlo, per scuotere un'afasia partecipativa che finisce il giorno dopo del voto. Con questo sistema la politica non attira, allontana. Se nessuno li ascolta, se non hanno poteri, se è difficile per chi lavora partecipare alle sedute bisognerà trovare il modo di farlo sapere, anche se nel grigio tran tran c'è chi se ne sta comodamente adagiato: è una comoda poltroncina. I consigli di zona non sono mai decollati. Neppure quando le giunte di sinistra li avevano eletti a modello di partecipazione dal basso. Decentramento, si chiamava. Ma spesso era semplice interdizione. E oggi che anche il consiglio comunale — con la riforma che rafforza i poteri del sindaco — ha un ruolo marginale, la debolezza si sente ancora di più. La replica in piccolo del dibattito del consiglio comunale si svolge nell'assoluta indifferenza dei cittadini. Eppure, ci ricorda Claudio Schirinzi, conoscitore come pochi della politica milanese, ciascuna delle nove zone della città, prese singolarmente, potrebbe essere — per numero di abitanti — la seconda città della Lombardia. Una giovane neoeletta ci ha fatto questa descrizione di una seduta, che somiglia a quella raccontata nel suo blog da Francesca Zajczyk, sociologa eletta in consiglio comunale. Cosa fanno i consiglieri di zona? «...Cavillano, punzecchiano, leggono chili di parole, parlano in austro-asburgico, citano, fanno riferimenti, si alzano in piedi come in Parlamento, fanno pausa come Celentano: con il solo obiettivo di perdere tempo e se possibile evitare la votazione». Perché continuare così? Perché non si trova il modo di rendere più utile il ruolo di chi dovrebbe essere un'antenna sensibile sul territorio? Io non sto dalla parte di chi spara sempre e comunque su Milano (caro Toscani, a volte esageri) e credo che anche i lettori siano animati dalla voglia di dare una spinta a questa città. Ma certe istituzioni rischiano di diventare anacronistiche, se non si aggiornano. Non sarebbe meglio ridurre il numero dei consiglieri e i relativi costi? Non sarebbe utile una sintesi moderna dei problemi, l'uso di internet, una mappa interattiva per segnalare i casi più urgenti? Si può cominciare a porre il problema? Io credo di sì. E presto bisognerà arrivare anche a parlare del grande sonno del consiglio comunale.
di Giangiacomo Schiavi


Oliverio
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Dopo i recenti fatti di via Triboniano,
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Via Mussi, traversa di corso Sempione. Al civico 4 c’è una banca e i clienti nell’orario di apertura, per non fare pochi metri e cercarsi un parcheggio regolare, piantano l’auto in seconda fila da ambo i lati e davanti ai passi carrai. Basta accendere le quattro frecce e ci si è messi la coscienza a posto. La via che è a doppio senso diventa un budello e crea colonne di vetture in cerca del passaggio zigzagando tra gli abusivi. I vigili urbani del vicino Comando di via Monviso sollecitati più volte non vengono perché pare siano super impegnati, gli ausiliari della sosta non battono questa viuzza. Che fare? Dalla foto allegata forse non si capisce ma anche la smart è in sosta con i 4 lampeggianti accesi!


Ritengo importante che venga data presto una vera dotazione boschiva alla città di Milano, la Montagnetta di San Siro è un simbolo riconosciuto e ben visibile da tutta la città, incuneato in una zona a grande sviluppo urbanistico e vicina ad importanti infrastrutture stradali a forte impatto ambientale e visivo e del tempo libero, un'area di grande richiamo capace di stimolare nell'immaginario collettivo emulazioni e cicli virtuosi.
Tutto attorno a Monte Stella ci sono radure e terrapieni a prato di grande estensione, che si prestano ad un piano di vera forestazione molto utile per riequilibrare l'ambiente. La messa a dimora dovrebbe comprendere in prevalenza alberi autoctoni, a rapida e a lenta crescita, sopratutto querce, aceri e platani insieme a cedri e abeti rossi che si adattano bene anche in pianura e resistono alle nevicate abbondanti (e danno tutto l'anno una visibilità concreta del verde).
Forestazione vera quindi, non radure a prato con alberi radi e sentati che danno quell'immagine del verde - "VOGLIO MA NON POSSO" di una Milano tutt'ora ancora troppo incerta a fare il salto di qualità verso un riequilibrio ambientale più concreto e significativo.
Abbiamo bisogno di forestazioni massicce diffuse e di meno chiacchere, da realizzare con grande impegno, affinchè prevalga nella civile Milano la cultura del buon vivere, contrapposta alle sub-culture che abbruttiscono il vivere civile, all'inciviltà, al degrado, al disordine, alla maleducazione, alla trasandatezza e all'incuria che diffusamente ancora offendono la pur buona cultura milanese, troppo repressa e sacrificata.
Con EXPO 2015 bisogna presentare al mondo una città completamente diversa, come da anni è nei sogni di tutti i milanesi, cominciamo presto il tempo stringe e gli alberi sono lenti a crescere.
Monte Stella, 20.000 nuovi alberi nel raggio di km.1 dalla sommità, a 360°.


Scrivo questo post quindi per far riflettere e per chiedere a tutti voi di controllare se il mio conto è giusto.
1) Ogni anno muoiono in media 8220 persone nelle 13 maggiori città italiane per problemi respiratori causati dal PM10 (vedasi allegato Articolo del Primario Dott Harari a riassunto di un importante quanto autorevole studio dell' Organizzazione Mondiale della Sanità OMS).
Il futuro sono ultra convinto in questo, della mobilità nella nostra città sta nelle corsie preferenziali per i mezzi pubblici (ora bloccati dalle auto private) e nelle biciclette, e questo non solo per lo smog: rumore, incidenti, pericoli guastano la nostra vita e ci impediscono la sacrosanta libertà di movimento (chi ha il coraggio oggi di lasciare i propri figli andare in bicicletta per il quartiere?)
Non fare più nuove strade e quelle che ci sono dividerle equamente tra auto, bus e bici: questo è il progresso.
Spero vivamente di aver clamorosamente sbagliato i conti.
Allego qui sotto l'articolo del Corriere con alcuni dati da me citati.
Ciao a tutti
Dott.Ing. Giovanni Gronda
Le malattie polmonari sono in crescita ovunque, l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel 2020 ci saranno 4 malattie polmonari nella nefasta «top ten» delle cause di morte nel mondo: bronchite cronica, polmoniti, tumori polmonari e tubercolosi. Sempre l'Oms ha recentemente condotto uno studio su 13 città italiane tra le quali Milano: tra il 2002 e il 2004 gli effetti a lungo termine delle concentrazioni di Pm10 superiori ai 20 microgrammi per metro cubo hanno causato una media annuale di 8.220 morti. Ai quali si aggiungono altri 516 decessi causati dall'ozono.
La diffusione della spirometria consentirebbe una diagnosi precoce di asma e di bronchite cronica, quest'ultima da sola responsabile di 25.000 decessi all'anno nel nostro Paese. La Regione Lombardia discuterà nei prossimi giorni il nuovo piano socio-sanitario 2006-2008. Il Corriere ha recentemente auspicato un'attenta azione di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie polmonari. Compito dei medici sarà quello di coadiuvare l'azione delle istituzioni avviando studi che misurino i danni conseguenti all'inquinamento e promuovendo azioni di diagnosi precoce e di sensibilizzazione che possano arginare la crescita esponenziale delle malattie polmonari in particolare a Milano e in Lombardia.
Direttore U.O. di Pneumologia
Ospedale San Giuseppe
sharari@fatebenefratelli


dal Sito Web del Ccmune di Milano
http://www.comune.milano.it/webcity/portale/homepage.nsf/vaTuperTu/DSEV-6VERRD
GIUNTA. I PRESIDENTI DEI CONSIGLI DI ZONA IN AUDIZIONE CON SINDACO E ASSESSORI
Dopo gli incontri avuti con il Presidente di Zona 1, Micaela Goren Monti con il Presidente di Zona 2, Luca Lepore e con il Presidente di Zona 3 Pietro Viola, oggi è toccato al Presidente della Zona 4 Paolo Zanichelli.
Da un mese, infatti, con cadenza settimanale, i Presidenti dei Consigli di Zona partecipano, su invito del Sindaco Moratti, alle sedute della giunta comunale.
"Si tratta di un lavoro congiunto, innovativo nel metodo che ha lo scopo di creare un filo diretto e una maggiore sinergia fra la Città, le sue zone e le varie componenti dell’amministrazione cittadina" ha spiegato l'assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona Ombretta Colli presentando la nuova iniziativa di Palazzo Marino. L'audizione dei Presidenti di Zona è il miglior strumento per conoscere e comprendere le problematiche della Città e consentire una maggiore identificazione dei cittadini con le diverse strutture operative del Comune.
La Giunta Moratti è intenzionata a muoversi nella direzione di un progressivo trasferimento di competenze e di poteri alle nove zone di Milano.
Nel corso dei precedenti incontri tra i Presidenti dei Consigli di Zona e la Giunta, le principali problematiche emerse hanno riguardato, in particolare, richieste per la sorveglianza di strisce pedonali, semafori e delle segnaletiche di stop, con un’attenzione particolare nei confronti dei bambini all’uscita dalle scuole. Una miglior programmazione per la raccolta dei rifiuti e della pulizia notturna delle strade, il riposizionamento di alcune fermate di autobus e tram; un maggiore coinvolgimento nella pianificazione dei parcheggi e il rinnovo dell’arredo urbano, oltre alla riqualificazione e ristrutturazione di piscine, anfiteatri, centri diurni e biblioteche.
Da tempo il Comune ha già avviato un'intensa attività di confronto fra i singoli consigli di zona su alcuni temi di particolare rilevanza per i cittadini, quali il tema della sicurezza nelle periferie, con particolare attenzione alle aree di maggior rischio e degrado e della casa.
"Rimane il problema però - ha concluso Colli - che la Finanziaria varata dal Governo prevede tagli per 2 miliardi e 800 milioni agli enti locali. Dopo l'approvazione definitiva della manovra, vareremo il bilancio del Comune e speriamo di avere la disponibilità economica per dar corso a questo progetto".
Lunedì 13 novembre, alle ore 18, l’assessore Ombretta Colli incontrerà i cittadini della Zona 4 residenti in piazzale Corvetto, piazzale Gabrio Rosa e via Monte Velino per discutere dei problemi legati alla sicurezza e al degrado della zona.


Cari Concittadini della Zona 8,
sono Claudio Consolini, il vostro nuovo Presidente del Consiglio di Zona 8. Approfitto di questo spazio per ringraziarVi per avermi dato la vostra fiducia. Io sono nato in questa Zona, ho sempre lavorato come insegnante in questa Zona e vivo in questa Zona: per questo credo di poter essere creduto quando Vi dico che amo la Zona 8 e insieme a tutti i Consiglieri eletti farò di tutto quanto sarà possibile per poterla sempre migliorare. Il mio impegno e la mia disponibilità non mancheranno mai.
Un grosso saluto a tutti Voi,
Claudio Consolini
