.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 8
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Inserito da il Inserito da Maria Varga il Mar, 25/11/2008 - 09:36

Salve a tutti...............solo nuova qui, ho sbirciato le Vs. discussioni e vorrei fare solo una domanda, il Sindaco, oltre a riservare la zona centrale ai ricchi e benestanti, ha risolto almeno 1 dei Vs. reclami?. Io mi sono iscritta qui cercando di capire come e dove si fa la domande per l'aiuto che il governo ha approvato per noi poveretti?? Dicono che arriva a casa una comunicazione, ma come ci si puo' credere?? Il sindaco conosce noi cittadini fuori dalla zona centrale e magari senza portafoglio pieno? Non credo!

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Inserito da il Inserito da Igor Daldosso il Ven, 14/11/2008 - 16:42

Dal 2003, data di inizio dei lavori del raddoppio della FNM e l'apertura della nuova Stazione Domodossola, l'ex Stazione Bullona è uno stabile inutilizzato.

Ora, una volta finiti i lavori di risistemazione del suolo pubblico antistante, la Bullona è diventata un bel bocconcino per chi intende aprire l'ennesimo locale serale di via Piero della Francesca.

Gia nel maggio 2008 avevo presentato una mozione (allegato 1) per la riqualificazione dello stabile, corredata da proposte più o meno condivisibili (ma seppur proposte!).
Settimana scorsa, dati gli ultimi avvenimenti e il costante silenzio in merito alle intenzioni dell'Amministrazione Comunale, ho presentato un'interrogazione (allegato 2) al Presidente del Consiglio di Zona 8, richiedendo di fare al più presto luce sull'odierna situazione dello stabile.

Credendo nello spirito della compartecipazione, oltre che ad informare gli abitanti della Zona 8 sugli sviluppi del possibile futuro della storica ex Stazione Bullona, desidererei ascoltare ulteriori proposte per un migliore utilizzo della stessa, soprattutto in base alle esigenze maggiormente sentite dagli abitanti del quartiere Sempione-Firenze.

Cordiali saluti.

Igor Daldosso
Consigliere Zona 8
PARTITO DEMOCRATICO

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Inserito da il Inserito da Rosanna Montanarella il Gio, 13/11/2008 - 17:21

A tutti coloro che sono attenti ai lavori che interessano l'area di via Gattamelata per lo sbocco del tunnel segnalo che nel mese di ottobre 2008 si è costituito il Comitato di Via Gattamelata.
Maggiori informazioni si possono trovare c/o www.gattamelata.org.
Il Comitato neo costituito ha bisogno dell'appoggio di tutti coloro che vivono nel quartiere.
Il progetto prevede l'uscita del tunnel che parte da viale Kennedy in via Gattamelata, poco prima della Citroen, non è ben chiaro come cambierà la viabilità nelle strade circostanti considerando tutte le scuole che sono presenti in via Gattamelata ed i vari incorci regolati da semaforo (si prevedono file pazzesche che inizieranno da viale Kennedy).
Sembra che l'Amministrazione non abbia effettuato alcuno studio di impatto ambientale concernente gli effetti del tunnel sulla viabilità.
Sono tanti gli interrogativi posti.

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Inserito da il Inserito da Manuela Valletti il Dom, 09/11/2008 - 17:19

Vi ho scritto diverse volte a nome del comitato qt8, ho saputo che avete accuratamente cestinato le richieste che formulavo non certo a titolo personale, con un può di buona volontà, ricercando nei vostri archivi avreste forse trovato migliaia di firme a supporto, ad esempio, della richiesta delle barriere fono assorbenti e anche le rilevazioni della ASL. 

Vi riporto  una intervista ad alcuni abitanti del QT8 fatta dal quotidiano METRO il 3 novembre scorso, come vedete le voci sono diverse e tutte unanimi, il quartiere ha necessità di molte risposte. Simile informativa è stata inviata ai consiglieri comunali.

Manuela Valletti 

"Aiuole e siepi, vecchie casette popolari ma con il giardino ben curato, villette nuove, bambini, mamme e persone di ogni età che fanno footing. Poi palazzi di undici piani da risanare, edifici abbandonati, prostituzione a tutte le ore, giorno e notte. Questo è il QT8 alla vigilia dell’Expo 2015.

Il “Quartiere Triennale ottava” creato nel 1947, esemio di architettura razionalista, è ormai oggetto continuo di critiche da parte degli abitanti. «Il degrado è dilagante, i marciapiedi non sono curati – spiega Manuela Valletti, portavoce del comitato QT8 per la difesa del Monte Stella – Il mercatino comunale di viale Isernia ha dei prezzi esorbitanti. Vorremmo fosse sostituito da un supermercato. Inoltre, sono 20 anni che chiediamo barriere antirumore su viale De Gasperi».

E il rumore da traffico è uno dei problemi di Pinuccia Speranza, residente da più di 40 anni nel QT8, in via Cimabue: «Per riuscire a parlare al telefono devo chiudere le finestre». E Piero Colombo, altro residente, spiega «In viale Salmoiraghi ci sono scuole materne, elementari e medie ma solo tre dossi in strada per limitare la velocità. C’è prostituzione di giorno e di sera. I ragazzi delle scuole la vedono». I cittadini sperano, anche in vista dell’Expo, che le aree verdi siano recuperate oltre al bocciodromo in fondo a via Cimabue, chiuso da circa 5 anni. Giuliana Parabiago, portavoce del comitato Amici del QT8: «Tutta l’area ogni giorno diventa un grande parcheggio indiscriminato per chi va a lavorare in metropolitana».

L’assenza di particolari vincoli urbanistici, spiega ancora - fa sì che le nuove costruzioni siano più alte di quelle già presenti, creando disomogeneità nel quartiere. «Le operazioni di edificazione non sono negative – spiega l’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli – ma bisogna creare delle regole che evitino lo sfruttamento». Un altro residente, Gabriele Fondi, commenta: «Si sa che ci sono escamotage per mettere in piedi ecomostri, come quello di via Versilia. Ad agosto sono sorti cantieri nati per la ristrutturazione di alcuni edifici che però vengono innalzati anche di due o tre piani rispetto al progetto originale». Un bel biglietto da visita per uno dei quartieri meta degli studenti d’architettura di mezza Europa. (Federica Lombardo)"

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Inserito da il Inserito da Elena Sisti il Lun, 03/11/2008 - 13:55
Sto cercando di capire chi sa, se qualcuno lo sa, cosa accadrà a Via gattamelata quando sarà finito il tunnel che finisce prima di viale teodorico.

Dopo aver contattato numerose volte il consiglio di zona nel tentativo di evitare che nell'indifferenza di tutti via Gattamelata, che passa in mezzo ad un quartiere dove ci sono ben due elementari, due materne, due nidi e una scuola speciale diventi via Scarampo 2, provo di nuovo tramite partecipaMi.

A chi dobbiamo chiedere? Chi segue questi lavori?

Vi ringrazio infinitamente

Elena Sisti

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Inserito da il Inserito da Manuela Valletti il Ven, 24/10/2008 - 07:23

Scrivo a nome del Comitato qt8 per segnalarvi per l'ennesima volta i problemi del quartiere:

- da circa 20 anni abbiamo chiesto barriere fonoassorbenti per la via Cimabue lato De Gasperi, nel piano per la rilevazione del rumore verificate a che grado di inquinamento acustico gli abitanti di questa via sono sottoposti.

- i negozi sono inesistenti, il mercatino comunale è inadeguato, mi rivolgo a chi ha la delega per il commercio affinchè si pensi di sostituire il mercato comunale con un piccolo supermercato (formula mercato sottocasa) tipo UNES o SMA o ESSELUNGA. Gli abitanti del quartiere ne avrebbero un beneficio, tenete presente che è un quartiere di persone prevalentemente anziane e che l'attraversamento di Piazza Stuparich è pericolosissimo

- la prostituzione e lo spaccio imperversano, basta vedere il traffico a tutte le ore del giorno in Viale Salmoiraghi e soprattutto di sera dalle 9 in poi, quando protettori e prostitute si radunano per dividersi gli spazi e gli spacciatori di droga anche

- i parcheggi non regolamentati consentono a moltissimi furbi che non vogliono lasciare l'auto al parcheggio di Lampugnano di invadere le vie del quartiere, in special modo dove c'è l'ufficio postale, soffocandolo di auto , si richiedono le strisce blu e il pass residenti che comprenda anche la zona fiera, visto che in quartiere non abbiamo servizi

- camper di nomadi nel parcheggio per il Montestella e conseguenti furti in appartamento e scippi

- la rotonda Terzaghi è vergognosamente ancora ricoperta di erbacce ed esiste persino un orto privato. Inseriteci un'area cani con panchine, è la cosa meno dispendiosa che possiate fare per tenere in ordine un'area vasta e in disuso da secoli

ci sarebbe molto altro, mi sono limitata a segnalare le cose più importanti.

rispondetemi per favore

manuela valletti ghezzi

comitato qt8

 

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 20/10/2008 - 12:36
Caro Presidente, cari Consiglieri di Zona 8,
vi ricordo che il 24 aprile scorso la Fondazione RCM e Fiab Ciclobby onlus hanno avviato l'iniziativa congiunta www.sicurezzastradale.partecipaMi.it (vedi news di partecipaMi) e che su www.sicurezzastradale.partecipaMi.it dove i cittadini hanno già segnalato (e segnalano) sia:
- situazioni critiche localizzate sulla mappa di Milano;
- che problematiche generali non strettamente legate ad un punto della città.
Nella speranza che prendiate a cuore le segnalazioni dei cittadini, mettendo in atto nelle opportune sedi istituzionali tutti gli atti necessari a dare un seguito ai loro preziosi input, vi riporto di seguito le situazioni critiche localizzate sulla mappa di Milano relative alla Zona 8:

Via Mario Borsa - MM San Leonardo - Una via di quartiere o una chicane di circuito ad alta velocità?
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/319

Attraversamento in-ciclabile
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/318

Incrocio Scarampo-Teodorico: incidenti frequenti e gravi
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/316

Strade di periferia: mobilita' a Quarto Oggiaro
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/48

Via Monti ang via Nievo: attraversamento pericoloso
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/216
Una strada cittadina, o una variante dell’autodromo di Monza?
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/215
Via Eritrea: strada urbana o pista per prove di velocita'?
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/234
Urge pista ciclabile in via quarenghi, uruguay
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/208
Via pareto: macchine in doppia fila alle 17:00
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/182
P.le ai Laghi Via Barnaba Oriani 85: senza regole
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/179
Attraversamento pericoloso: Scarampo - teodorico
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/157
Attraversamento pedonale non rispettato
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/12
Attraversamento tranviario Via Varesina-P.zza Cacciatori delle Alpi
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/75
Via Pallavicino: dossi danneggiati e manto stradale disconnesso
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/23
Via A. Aldini: da senso unico a doppio senza segnalazione
http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/posts/view/55

Intanto, Eugenio Galli (Presidente di Fiab Ciclobby onlus), in occasione della seconda riunione del Tavolo sulla Sicurezza Stradale di Milano dell'01 ottobre scorso, ha consegnato all'Ing. Stefano Riazzola (referente "tecnico" del Tavolo) un documento riassuntivo di ciò che è stato segnalato/proposto su http://www.sicurezzastradale.partecipaMi.it sino al 29 settembre 2008.

Grazie per ciò che riuscirete a fare per la Sicurezza Stradale Partecipata a Milano!
:-)
Oliverio
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 17/10/2008 - 21:18

Dal sito Web del Comune di Milano:

Sviluppo Sostenibile

A ogni via una "classe" di rumore

Presentato il Piano di Azzonamento Acustico del Comune. Individuati 750 recettori sensibili dove la città abbassa la voce. L'assessore Croci: "Un importante strumento per il governo del territorio". Rafforzata l'attività di controllo

Milano, 17 ottobre 2008 - Presentato ai Consigli di Zona il Piano di Azzonamento Acustico che detta le norme in materia di inquinamento da rumore e stabilisce i criteri per la classificazione delle zone del territorio comunale con l’obiettivo di prevenire il deterioramento di alcune aree cittadine e fornire al tempo stesso uno strumento di pianificazione.

 

“Abbiamo compiuto un lavoro approfondito e importante che ci permetterà finalmente di mettere in atto una seria azione di prevenzione e di controllo sui danni provocati dall’inquinamento acustico in città - ha detto l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci –. Il piano esamina la città in modo capillare, tiene conto degli sviluppi urbanistici già pianificati e costituisce la base per il successivo piano di risanamento acustico e per attivare i controlli della vigilanza urbana”.

Il Piano è stato presentato ai Presidenti dei Consigli di Zona che trasmetteranno i loro pareri entro il 7 novembre. Successivamente passerà all’esame del Consiglio comunale e sarà poi oggetto di consultazione pubblica prima della sua adozione definitiva.

Il Piano, che è un “atto di governo del territorio” (stabilito dalla “Legge Quadro sull’inquinamento acustico” 447/95, dalla Legge Regionale 13 del 10/08/01 e dal documento tecnico regionale di riferimento), introduce una classificazione del territorio in zone omogenee, assegnando ad ogni porzione una classe acustica tra le 6 individuate dalla normativa.

All’interno di ogni classe acustica si applicano determinati valori limite di rumore: i limiti più bassi sono quelli stabiliti per la classe I, la più protetta, e vanno via via crescendo per raggiungere i valori più alti in corrispondenza della classe VI. Come unità minima territoriale, ai fini della definizione delle classi acustiche omogenee, è stato considerato l’isolato.

La più alta percentuale di territorio rientra nelle classi III e IV, che da sole rappresentano circa l’85% dell’intera superficie comunale, e sono le aree a più intensa attività umana e densità di popolazione. La percentuale di territorio compresa nelle classi estreme, I e VI, è molto bassa: si tratta di aree particolarmente protette (classe I) e di aree esclusivamente industriali (classe VI).

La classificazione acustica di ogni area tiene conto dei vincoli derivanti dalla normativa: struttura del territorio, densità di popolazione, presenza e densità di attività artigianali, commerciali ed industriali, vicinanza con le infrastrutture di trasporto, presenza di recettori sensibili, classificazioni acustiche dei comuni confinanti e da altri fattori.

Il piano individua anche i recettori sensibili, dal punto di vista acustico, che necessitano di una protezione elevata: si tratta di 750 tra strutture scolastiche di ogni ordine e grado e biblioteche, 52 strutture sanitarie con degenza, 64 Residenze Sanitarie Assistenziali e 78 tra parchi e giardini pubblici. L’individuazione delle infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali, ha inoltre permesso la classificazione delle aree limitrofe.

Il piano costituisce un elemento importante di una più vasta strategia antirumore promossa dall’Amministrazione comunale che prevede anche la stesura di un regolamento per la riduzione dell’impatto acustico, sulla scorta dell’esperienza già maturata la scorsa estate in occasione dei concerti allo stadio San Siro e con la definizione di un protocollo volontario con i gestori dei locali notturni. La strategia antirumore adottata dal Comune prevede anche il rafforzamento dell’attività di controllo da parte della vigilanza urbana per garantire il rispetto delle norme.

Dal gennaio di quest’anno, la Polizia municipale ha effettuato 8.686 controlli. Nel 2007 le verifiche sono state complessivamente 13.129.

SCHEDA - La mappa del Piano di Azzonamento Acustico del Comune di Milano

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 10/10/2008 - 22:16

Da ViviMilano:

Finestrini rotti e macchine ripulite degli impianti stereo

Il parking degli sprechi: 516 posti, zero auto

Il posteggio, dotato di 4 telecamere, costa 6,20 euro alla settimana. I custodi: sempre deserto. I clienti: troppi vandali

MILANO - Il custode si divide tra il giornale e i monitor dell'ufficio, ha un turno intero e quattro telecamere puntate sull'ingresso per sorvegliare l'unico mezzo che ha oltrepassato la sbarra. Il suo scooter. «Beh, nei giorni buoni capita anche di avere un'auto o due, e comunque mai insieme, la prima al mattino, l'altra al pomeriggio... ». Ieri, giornata tipo: 516 posti macchina deserti, il cartello elettronico che dà il verde e avvisa libero. Il guardiano del far nulla è pagato per controllare gli accessi nell'autosilo di via Amoretti, «parcheggio a raso» costruito dal Comune tre anni fa di fronte alla stazione delle Ferrovie Nord a Quarto Oggiaro. È aperto dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20.

Media dei veicoli presenti: zero. Solo l'utilitaria del custode del primo turno e lo scooter del collega che gli dà il cambio. «Ma non se la prenda con noi, facciamo il nostro lavoro, chieda all'azienda... ». Sì, lo sa. Sarebbe un parcheggio d'interscambio. Auto, treni e fermata degli autobus della linea 40. A Quarto Oggiaro lo scambiano per una dogana e farebbero volentieri a cambio con un'opera più utile al quartiere: «Questo è un monumento allo spreco di denaro pubblico».

Ultima periferia nord, dunque: l'autosilo si trova dietro al centro commerciale Metropoli, accanto alla multinazionale Henkel. Arco d'ingresso verde e blu in tinta con la ferrovia, pavimento grigio e arancione, strisce riservate a dipendenti e disabili, una trentina di alberelli secchi piantati tra le corsie e sorretti da stampelle, fotografia d'un parcheggio zoppo fin dalla vegetazione. È un'area di «sosta a pagamento non custodita» e l'avviso è sul cartello. L'ha costruita il Comune e l'ha data in concessione ad Atm.

Regole e prezzi sono stabiliti per ordinanza. Un euro per lasciare l'auto quattro ore, uno e sessanta se si arriva a otto, abbonamento settimanale da 6,20 euro e quindi non proprio un investimento proibitivo, anche in tempo di crisi. È il livello delle tutele, questo sì, a essere sfavorevole. Atm, per dire, «ha la facoltà di rimuovere i veicoli irregolarmente parcheggiati addebitando le relative spese all'utente». E, soprattutto, «l'utente si assume ogni responsabilità per danni arrecati per fatto proprio agli altri veicoli», né l'azienda è «responsabile» di eventuali furti, o incidenti. I custodi hanno altro da fare. E infatti: finestrini rotti e macchine ripulite degli impianti stereo sono stati, all'inizio, la cattiva pubblicità al parcheggio.

«Colpi a ripetizione », raccontano i residenti di Quarto Oggiaro. Risultato: certi di rischiare il loro, gli automobilisti-pendolari hanno deciso di farlo senza pagare pure il biglietto. Le macchine sono allora nel centro Metropoli, lungo e sopra i marciapiedi in sosta vietata e sugli sterrati, larghe piazzole ricavate a sgommate, campagna brulla e piatta. «Fino a poco tempo fa nel parcheggio Atm c'era l'erba alta un metro», racconta Emilio Gatti, attivista del comitato di quartiere e dell'associazione Vill@perta: «Stupisce questa assoluta mancanza di strategia e investimenti». Della serie: ormai l'hai fatto, il parking, prova a farlo funzionare. «È oggettivamente mal pensato per Quarto Oggiaro, ma potrebbe drenare parte del traffico di via Bovisasca, fermare i pendolari prima dell'ingresso in città».

I treni de Le Nord sono lì apposta, di fronte alla sbarra. Arrivano dritti a Cadorna. I custodi (due), le telecamere (quattro) e la manutenzione (periodica). L'acqua alle piante e la miscela al tagliaerba. Paga Atm e l'azienda ha iniziato a far due conti. Il contratto con il Comune prevede la «remunerazione in base al pagamento della sosta» e se nessuno ci mette l'auto, qui, i rimborsi non arrivano: «Stiamo valutando progetti per aumentare la redditività del parcheggio». Cosa, ancora non si sa. I custodi, in compenso, hanno avviato un piano straordinario: apertura notturna e gratuita dei cancelli. Quando loro dormono. Fuori turno.

Armando Stella
10 ottobre 2008

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Inserito da il Inserito da Patrizia Zanetti il Lun, 29/09/2008 - 14:08

Desidero informare il Consiglio della Zona 8, del mio totale disappunto in merito alla costruzione di un tendone adibito a moschea per i mussulmani vicino al Palasharp. Come cittadina italiana penso che la costruzione porti ad un degrado della zona, dopo tutti i sacrifici fatti per comprarsi una casa.

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