.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 7
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Inserito da il Inserito da Andrea Giorcelli il Dom, 28/09/2008 - 22:41
Dopo l'incredibile notizia secondo cui la Giunta ha sospeso l'approvazione delle piste ciclabili in centro, previste dal Piano della Mobilità ciclistica, perché toglierebbero spazio alle auto in sosta lungo le strade..., in C.d.Z. 7 la maggioranza in Commissione Traffico e Viabilità boccia la mia proposta di risolvere definitivamente e con una minima spesa (l'altra improbabile e costosa alternativa è la presenza fissa di almeno due vigili tutti i giorni!) la sosta di veicoli negli spazi di fermata A.T.M. in via Parri (Bisceglie M1), pemanentemente occupati da veicoli che intralciano l'accesso dei passeggeri (come si vede nelle fotografie allegate), costretti a infilarsi tra le auto per raggiungere gli autobus fermi in mezzo alla strada (si pensi alle difficoltà di disabili e anziani), perché la destinazione esclusiva di una corsia per senso di marcia ai mezzi pubblici, in una strada che ha oggi ben quattro corsie per senso di marcia, potrebbe creare problemi al deflusso del traffico!

No comment.

In allegato anche il testo della mia mozione.

Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (capogruppo Verdi)

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Inserito da il Inserito da Raffaele Mazzariello il Lun, 01/09/2008 - 10:09
Carissimi Concittadini

Nonostante le numerose campagne publicitarie ogni anno  il problema dell'Ambrosia artemisiifolia  si ripropone in modo sempre più incisivo.
La nostra zona come le numerose zone della cintura metropolitana Milanese ne é piena e per chi é affetto da allergie sono problemi seri.
La dove il Comune ritiene che sia suo obbligo lo sfalcio, viene eseguito regolarmente in base alle leggi stabilite. Purtroppo però negli argini dei terreni a fondo privato, spesso non viene fatto. Nel privato Dire che non frega a nessuno é dire poco eppure vi sono numerosi Cittadini che tutto il giorno starnutiscono centinaia e centinaia di volte e spesso devono rivolgersi a medici specifici.

L'Ambrosia artemisiifolia é una pianta infestante provveniente dal continente  Americano della famiglia delle "Asteraceare =  Compositae".  Nella nostra Città come in tante altre di varie regioni nasce spontanea, dove vi sono terreni o argini incolti.
Non é conosciuta da tutti spesso viene scambiata con un'altra pianta che a Milano gli anziani chiamano "San Carlino"  sempre della stessa famiglia ma completamente innoqua, pianta dal profumo aromatico  che fiorisce  a metà primavera con dei fiori bianchi.

Al contrario L’Ambrosia artemisiifolia è una pianta monoica, annuale, che si propaga per seme  grazie a due vettori; "insetti e vento" e quando é in fioritura i fiori sono posti a piramide su lunghi steli e sono di colore Giallo verdastro, gli steli come i rami sono molto pelosi e l'insieme di una pianta perchè di solito diventa un cespuglione da adulta può crescere fino a circa 2 metri di altezza con un diametro di 1 metro. Vive a una temperatura minima di 22°, ad altezze non superiori ai 300 mt S.d.M. ama climi molto caldi o torridi e diventa pericolosa nel momento della pollinazione e altamente allergenica, grazie alla dispersione tramite vento del suo polline.
Questo periodo dura in media da agosto a settembre ma può protrarsi oltre se la temperatura  esterna si mantiene calda.
Il nostro Paese già da anni sta subendo una metamorfosi che ci porta ad  un clima di tropicalizzazione e questo fenomeno aumenta il rischio di infestazioni di questa pianta. 
Le prime piantine, nelle campagne Trennensi quest'anno sono apparse a metà Giugno  e oggi sono in piena fioritura, nonostante che i padroni terrieri siano stati tempestivamente informati delle leggi vigenti nulla é mutato.
Le campagne di Trenno, di Baggio, di Muggiano, Figino, Pero, Settimo Milanese, Cornaredo, all'interno di essi racchiuno un pericolo enorme per coloro che soffrono di allergie ai pollini, che in particolari casi,   può portare perfino al coma

Eppure nonostante le leggi e i controlli si fa poco e nulla per combattere questo flagello, basterebbe strappare le radici e seminare quei tratti di  argini e di prati con semi di piante diverse é il problema sarebbe ridimensionato e sicuramente nel tempo portato alla completa sparizione. Forse molti non sanno che nel marzo del  1999 il Servizio di Prevenzione Sanitaria della Direzione Generale della Regione Lombardia in data 29/3/99 ha emesso un'ordinanza dal nome " Disposizioni contro la diffusione della pianta "Ambrosia" nella Regione Lombardia al fine di prevenire la patologia allergica ad essa collegata."
(decreto n.25552).

All'interno di essa vi si possono trovare gli obblighi richiesti ai Comuni, alle Province nonchè ai padroni terrieri.

1° sfalcio terza decade di Giugno

2° sfalcio terza decade di Luglio

3° Sfalcio seconda decade di Agosto

e da quest'anno incrementato pure a Settembre.

Se da un canto vi può essere ignoranza sulla conoscenza fisica di questa pianta,
(e in questo caso é scusabile) dall'altra parte vi é il menefreghismo totale di alcuni verso altri cittadini che  soffrono di questa grave patologia; (perchè quando noi parliamo di cittadini, spesso ci dimentichiamo dei nostri figli in tenera età, e dei nostri nipotini anch'essi cittadini di questa nostra bellissima Città).

Raffaele  Mazzariello

 

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Inserito da il Inserito da Raffaele Mazzariello il Dom, 03/08/2008 - 08:26

Buon giorno a tutti.

Oggi vi parlerò di tre cose che mi stanno molto a cuore.

Nel primo caso si tratta dei giochi dei bimbi che si trovano adiacenti alla via Ferdinando Giorgi.

Il secondo caso é il campo da tennis anch'esso adiacente alla stessa via.

il terzo é il problema delle aree cani.

Non si riesce a capire come mai l'area dei giochi dei bimbi adiacente alla via Ferdinando Giorgi sia sprovvista di una rete di protezione o di una cancellata che tuteli  il perimetro dell'area,  e vi spiego il motivo.

Il comportamento maleducato e sporcaccione di alcuni padroni di cani che abitano nelle vicinanze, compromette ogni giorno l'igiene dell'area con escrementi e urine, senza contare che poi, i suddetti giochi spesso nelle ore serali subiscono l'assalto di bambini che vanno dai 50 anni in sù con problemi di prostata, ora aggiungiamo  una manutenzione arborea mal studiata che ha posto l'area giochi completamente sotto al sole battente.
La dove un tempo alcuni ciliegi con le loro fronde davano sollievo alle mamme e alle nonne che accompagnavano i bambini ai giochi, ora   vi sono bellissime panchine ancorate a un tappeto di finta erba sporca di urine e escrementi di cane.

Numerosi pattugliamenti non hanno risolto il problema perchè questi signori scendono o al mattino presto o alla sera tardi, e per arrivare al parco attraversano l'area dei bimbi "fregandonese" di ciò che fanno i loro cani, i tutori del verde non hanno la bacchetta magica, e quindi il problema si aggrava,  in compenso numerosi cittadini hanno fatto segnalazioni e richieste scritte già da anni per ottenere un cancelletto agli enti competenti di zona...tutto ignorato, forse perchè lo hanno indirizzato a organi non competenti  mi rendo conto comunque che vi sono cose prioritarie.   

O forse malignamente pensando.... i nostri figli  ormai sono cresciuti e il problema non é più nostro.
Spesso vi sono state  risposte banali da parte di qualche consigliere della zona che abita li... tipo:..."Il Comune non ha soldi"   Signori non prendiamoci in giro basta vedere le feste dei parchi in comune e tutto il loro sfarzo.
Una protezione attorno ad un perimetro di 20 metri sicuramente non manda in ROVINA il Comune di MILANO.  Io credo   che sarebbe invece  molto utile, eviterebbe ai nostri e ai vostri figli e nipoti di ammalarsi.
Ora passiamo al problema del campo da Tennis posto a pochi metri dai giochi dei Bimbi dove l'ufficio tecnico della parchi e giardini ha posto un'alta rete per proteggere i bambini,  scordandosi però di mettere qualche panchina attorno al campo molto gettonato da sempre.
Il campo da tennis un tempo era il parcheggio della scuola Viscontini dove tutti i docendi parcheggiavano l'auto, poi divenne bivacco per  svariate attività compreso quello dello spaccio. Gli anziani e i meno anziani del quartiere si batterono per far trasformare quest'area ormai chiusa da molto e inutilizzabile, in qualche cosa di più costruttivo e gia da parecchio con una rete che attraversava l'area ci giocavano. 
Hanno spesso portato petizioni al consiglio di zona con la richiesta delle panchine ma purtroppo ritenendo che il Parco di Trenno fosse zona 8 lo hanno sempre portato al consiglio di zona sbagliato che a sua volta ha ignorato la richiesta.
Non sapendolo,Delusi e amareggiati hanno fatto il fai da te e con una catena avevano legato e ancorato 6 sedie da giardino ai piedi di un pino. (Perchè altrimenti di notte glie le rubavano).
Ovviamente dato che si parte sempre dal presupposto che le leggi dell'uso del verde non si conoscono, e che effettivamente i cartelli posti dal Comune sono distanti parecchio, se poi aggiungiamo che spesso noi cittadini consideriamo questi cartelli come sculture da ammirare da lontano  e nulla più, ecco che  sorgono problemi di incompatibilità con i tutori del verde.
Ovviamente anche in questo caso non si risale mai all'autore di tale gesto, e tutti fanno omertà,e sicuramente utilizzando la logica e il buon senso non si può sanzionare un intero quartiere che viene a giocare a tutte le ore.
Per mantenere intatto il tappeto erboso sarebbe consigliabile di poter inserire delle panchine, come  le ha il campo da bocce qualche centinaio di metri più avanti.
Ultimo tasto dolente...
E' inspiegabile come mai nella zona gallaratese tra l'incrocio di via Balla
con i caseggiati adiacenti vi siano a distanza di 50 metri l'una dall'altra 4 aree cani e nel Parco di Trenno nemmeno uno.    (già questo dice tutto).

I tutori del verde  agli occhi dei cittadini spesso passano per  persone senza cuore quando applicano il  regolamento, in effetti  però per la carenza di queste aree non é che gli si può dare proprio torto, non é che tutti quelli che vanno al Parco con il loro cane sappiamo le leggi dell'uso del verde, (molti le ignorano e altri agiscono di prepotenza) anche se sarebbe auspicabile che ognuno di noi "che abbiamo un quattrozampe" utilizzassimo un metro e una misura unica di educazione dimostrando di essere civili e ci attenessimo a raccogliere l'escremento del nostro beniamino, per garantire al Parco di Trenno di essere un parco più a misura di uomo che a misura di cane.
In tutti e tre i casi ovviamente non bastano solo le promesse e i cittadini di Trenno da molti anni si aspettano  qualche cosa di più.
Grazie per l'attenzione
R.M
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Inserito da il Inserito da Raffaele Mazzariello il Gio, 31/07/2008 - 11:47

Buon giorno a tutti.

Sicuramente in un passato non troppo lontano avete già parlato o discusso di quest'argomento.
Ovviamente per questione di tempo non mi sono messo a leggere tutti i post che sono stati scritti in questo forum, anche se devo dire che  sono argomentazioni molto interessanti sia dal punto di vista ecologico e sia dal punto di vista del privato cittadino che finalmente, può dare un  vero giudizio ed esprimersi sulle circostanze che vive quotidianamente.

In Via Boldini 10 c'è la sede territoriale della zona 7 del nucleo di Guardie Ecologiche Volontarie. Gia quest' ultima parola spiega il significato di questa funzione.
Siamo  dei cittadini innamorati della natura e facciamo di tutto per cercare di insegnare a vivere in maniera più civile  coloro che non danno una reale importanza a questa tematica.
La moda di ogni giorno si  focalizza sulle attività sportive, calcio (squadra del cuore) Ferrari,
Valentino Rossi  i REM e altre cose a cui noi siamo più legati...tutto é importante...il lavoro,il tempo libero, i festival, i saldi  ma alla natura difficilmente ci si pensa, anzi a molti non interessa affatto.

Eppure  io spesso mi chiedevo quando in primavera attraversavo il Parco di trenno e mi bagnavo le scarpe di rugiada, se altri come me apprezzassero quella magia che il sole con i suoi raggi ci regalava in bellissimi piccoli arcobaleni con le particelle d'acqua che evaporavano, mi chiedevo se provassero quel senso di felicità guardando le rondini volare basse, ascoltando il cinguettio dei passeri e il vagito di un bimbo in carrozzina mentre la sua mamma passeggiava nel Parco.
Di solito erroneamente si pensa che tutto ciò che non ha un recinto o un padrone ben visibile, sia qualche cosa che non appartenga a nessuno, e di conseguenza distruggibile.
Insegnare ai vecchi e nuovi cittadini del mondo come vivere nel rispetto della natura é un compito piuttosto arduo.

Nel primo caso; l'abitudine e l'ignoranza delle regole che gestiscono il patrimonio Ecologico mette il cittadino impreparato a doversi scontrare con realtà a volte dure da digerire ma sopratutto da capire. In Italia ci aspettiamo che vengano emanate leggi su migliaia di cose ma é dura poi volerle realmente rispettare, sembra quasi che le leggi siano state create solo per gli altri e mai anche per noi stessi.

Noi Guardie Ecologiche Volontarie siamo spesso presenti sul territorio di nostra pertinenza nelle ore e nei ritagli a cui noi decidiamo di donare il nostro tempo alla causa preventivandolo un mese prima.
Essendo un compito di natura "Volontaria" ovviamente non percepiamo uno stipendio che ci vincoli a determinati orari o a determinate zone  o quartieri.
Abbiamo un nucleo centrale di comando in via Silvio Pellico 8 dove giungono le varie segnalazioni e spesso anche le lamentele di molti cittadini.
Il nucleo centrale informa i referenti di zona che a loro volta  creano  il piano di accertamento su cui operare.

Durante i pattugliamenti fatti con i mezzi in dotazione si cerca di stabilire un contatto con i cittadini che stanno commettendo un illecito, da prima informativo spiegando loro le leggi che tutelano il verde  e anche alla sanzione  in cui si potrebbe incorrere se tale comportamento non cessa.

Le Guardie Ecologiche Volontarie sono presenti nei nosocomi a Milano presso il Fatebenefratelli in qualità di docenti di Educazione Ambientale e dalla fine di settembre probabilmente anche presso la Scuola Militare di Corso Italia.
Siamo presenti nelle scuole elementari e medie sia Provinciali che Cittadine, sia nei parchi Comunali e sia presso riserve dislocate in Provincia, dove intere scolaresche assistono a lezioni sul valore storico e reale del Patrimonio faunistico ecologico delle varie cinture metropolitane.

E errato pensare comunque che noi amanti della natura che abbiamo scelto di fare a tempo perso le Guardie Ecologiche Volontarie completamente a titolo gratuito, dobbiamo esser presenti in ogni posto e in ogni ora e sopratutto quando un cittadino si sporca le scarpe con escrementi canini.

Non abbiamo la bacchetta magica ne siamo Dei.

Siamo 9 gruppi che operano in 9 zone di Milano ben distinte.
dove dobbiamo garantire la nostra presenza in campo almeno con 14 ore al mese di servizio. Ovviamente una GEV ne fa molte di più ma comunque non possiamo esser presenti in ogni angolo e in ogni parco, tenendo presente che ognuno di noi ha un lavoro, in ufficio, in fabbrica, nei supermercati, perchè l'unica differenza che abbiamo nei confronti dei cittadini che non sono GEV  consiste nel fatto che per diventare GEV abbiamo fatto un corso di poche ore settimanali serali  moltiplicate per  4 mesi  e sottoposti ad un esame finale  lo abbiamo superato, diventando Pubblici Ufficiali con compiti di Polizia Amministrativa.

Ma poi quando torniamo alle nostre case e il servizio é terminato, torniamo ad essere i mariti, le mogli, gli impiegati, gli operai, i commessi di sempre.
Persone che amano la natura, persone che si documentano, che studiano, che si aggiornano e credono in ciò che fanno, sperando e a volte anche illudendosi che riusciranno a evitare che i nostri futuri figli e nipoti  non giochino in un'immensa discarica per l'egoismo e la stupidità di molti.

Ciao a tutti.

Per coloro che vorranno informazioni piu dettagliate di cosa siamo noi GEV  e dei nostri compiti sul territorio possono rivolgersi a:

Servizio Vigilanza Ecologica 
via Silvio Pellico 8 milano.
tel. 02 884.644.56/7/8
fax 02 884.644.67
aduv.gev@comune.milano.it

Raff  gev6458 gruppo7
aduv.gev7@comune.milano.it

gev6458@hotmail.it

 

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Inserito da il Inserito da Davide Greci il Gio, 24/07/2008 - 19:08

Risiedo da 6 anni nelle vicinanze di via Washington; ero abituato, proveniendo da una città di provincia (Legnano) ad avere l'ufficio postale a poca distanza (come tutti a Legnano) e raggiungibile a piedi.
Trasferitomi a Milano, vivo la situazione di un ufficio postale - dove viene depositata la posta raccomandata - a 6,5km, obbligandomi a percorrere ben 13km (!!) verso per ritirare un pacco o una raccomandata.

Ho esposto il disservizio a Poste Italiane ma non ho ottenuto risposta, se il problema è condiviso potremmo provare una richiesta comune.

Saluti
Davide

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Inserito da il Inserito da Marco Dotro il Gio, 17/07/2008 - 10:52
ESTRAZIONE DI RECLAMO INVIATO AL COMUNE DI MILANO IN DATA ODIERNA.

Buongiorno,
sono un genitore, che per necessità usufruisce del servizio a pagamento di scuola estiva per il mese di luglio.
Tale servizio lascia veramente a desiderare.
Il riferimento è per il nido di Via Forze Armate, 175 - Milano ; il quale ha esposto stamane l'avviso disservizi per i giorni 18; 21; 23 e 24.
Ricordo che i primi del mese è già stata fatta un'altra assemblea con la chiusura giornaliera.
Il disservizio vale anche per la scuola materna sita in via viterbo, 07 - Milano, ma in maniera meno accentuata.
Le mie riflessioni sono due :
1) Il comune di Milano non espleta un servizio a pagamento adeguato.
2) Una cosa fondamentale, che desidero trasmettere e che accudire dei bambini, come del resto le persone più deboli, dovrebbe essere una professione più che un lavoro, quindi NON si dovrebbe mai porre tali persone in condizioni di difficoltà di fronte ai propri interessi .

Il mio reclamo ha un fine di buona fede e di comprensione rivolto a quel personale, che da origine a tale disservizio.
Sperando che la presente abbia effetto inoltro a tutti i migliori saluti.

MARCO DOTRO

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Inserito da il Inserito da Massimo Milesi il Mar, 15/07/2008 - 20:02

Buongiorno a tutti i partecipanti al forum, vorrei porvi di fronte ad una ennesima cementificazione che sta avvenendo in via Beato Michele da Carcano, proprio dietro all'ufficio anagrafe di Piazza Stovani.

Più volte ho segnalato al presidente di zona Pietro Accame, diverse proposte per quel terreno retrostante l'ufficio, con destinazione d'uso a parco pubblico, presentando delle probabili idee, e se l'idea fosse stata accolta, insieme ad altre persone interessate quanto me al progetto, avremmo, con una buona raccolta di firme, potuto salvare uno di quei pochi pezzi verdi rimasti al triste destino del cemento, ma purtroppo non è stato così.

Inoltre, con il progetto da parte del politecnico di ristrutturazione del Marchiondi, che senso aveva realizzarne un'altra, tra l'altro, in una zona così poco felice? .

Non solo il presidente non si è neanche degnato di rispondere alla mia email, ma un bel giorno, passeggiando da quelle parti mi trovo un cantiere aperto, con ruspe, una bella buca e tanto di cartello con scritto "fabbricato ad uso residenziale per studenti e professori universitari".

Come si pretende, in una città come Milano, dove si parla tanto di dare la parola ai giovani, di tutelarli? Mi viene solamente da pensare che ancora una volta i soldi hanno la meglio e che i luoghi di destinazione pubblica tendono spesso ad essere come una cosa che bisogna guadagnarsi con proteste e sudore, invece di avere una idea che nasca spontaneamente dal comune stesso.

Inoltre nel progetto avevo richiesto la piantumazione, con qualche panchina, nell'area dell'ex capolinea 18, ora un bello spiazzo di cemento lasciato al sole.

Io personalmente sono deluso dal presidente di zona, perchè almeno una risposta positiva o negativa che sia, mi sembrava giusto che venisse data e spero che voi del consiglio di zona possiate fare qualcosa per tutelare il nostro territorio, valorizzando gli spazi verdi e non che si hanno di aggregazione e cercando di ascoltare e valutare le idee che anche i giovani hanno, che anche se non sembra, seguono tutto ma non vengono ascoltati.

Scusatemi lo sfogo,

un ragazzo - cittadino deluso.

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Inserito da il Inserito da Paola De Agostini il Lun, 07/07/2008 - 13:55
Il Piedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila: si tratta di un progetto nato in Danimarca, attivo da tempo nel Nord Europa e negli Stati Uniti e che recentemente si sta diffondendo anche in Italia.
Da aprile scorso anche la scuola elementare di piazza Sicilia ha aderito a tale iniziativa grazie alla disponibilità di un gruppo di genitori che ha acconsentito ad accompagnare a turno i bambini, contribuendo così ad alleggerire le vie antistanti la scuola dal traffico automobilistico e offrendo loro la possibilità di fare un’esperienza che stimola l’osservazione e il senso dell’orientamento, aumenta la fiducia in se stessi e l’autonomia, sviluppa la conoscenza dell’educazione stradale e – non ultimo – consente di combattere la sedentarietà.
Prima di dare il via a questa iniziativa sono stati distribuiti ai genitori degli alunni oltre 800 questionari da cui è emerso che oltre il 92% dei genitori condivide l’obiettivo di creare dei percorsi sicuri casa – scuola e che solo 12 bambini su 807 vanno a scuola da soli.
Ciò nonostante il 67% degli intervistati lascerebbe andare a scuola i propri figli in gruppo, a condizione di conoscere l’accompagnatore o comunque di aver modo di verificarne l’affidabilità.
Si tratta di un’iniziativa di “cittadinanza attiva” di facile realizzazione che consente di rivendicare i diritti dei nostri bambini e che – attraverso un impegno volto al bene comune – favorisce la creazione di legami di fiducia e reciprocità tra gli abitanti del quartiere, contribuendo a creare le premesse per una maggiore partecipazione civica.
L’iniziativa è stata infatti anche l’occasione di individuare una serie di criticità e di richieste dei residenti della zona per migliorare la vivibilità del quartiere. Speriamo che il Consiglio di Zona e gli Assessori comunali prendano in considerazione le segnalazioni dei residenti e che altre scuole della zona possano seguire l’esempio della scuola elementare Novaro-Ferrucci!
LE PROPOSTE DEI RESIDENTI
  • Realizzazione di piste ciclabili che arrivino in prossimità della scuola (non ne esistono neanche per le scuole medie del quartiere: Mauri e Monteverdi)
  • Realizzazione di una pista ciclabile su Via Washington
  • Possibilità di avere una rastrelliera e lasciare la bici protetta a scuola
  • In via Sacco manca un parcheggio per la sosta temporanea
  • Dissuasori di velocità per gli automobilisti che non fermano la corsa in prossimità della scuola e dell’attraversamento pedonale
  • Eliminazione dei parcheggi sui marciapiedi per dare spazio alle piste ciclabili
  • Parcheggi motorini e auto pagati dagli esercenti in base al fatturato
  • Riqualificazione piazza De Angeli
  • Chiusura al traffico di via Marghera
  • Restituire le aree ora occupare da tavolini di bar e ristorante in favore di piste ciclabili
LE SEGNALAZIONI DI PERICOLOSITA’
  • Mosè Bianchi – Piazza Sicilia: non esistono percorsi sicuri né ciclabili né pedonali
  • Da Romolo Gessi sono sei gli attraversamenti pedonali per raggiungere Piazza Sicilia. In tre di questi non c’è segnaletica adeguata (strisce pedonali)
  • Attraversamento Viale Ranzoni / Piazza Ghirlandaio
  • Doppio attraversamento Via Sanzio / Via Ravizza
  • Mancanza semaforo e vigile tra via Sacco e Piazza Sicilia
  • Settimio Severo angolo Via Washington: le macchine non danno la precedenza ai  pedoni col verde
  • Attraversamento Marghera / Sacco / De Angeli
  • Parcheggi non segnalati in via Sanzio con le macchine che escono su marciapiede
  • Parcheggio in costruzione su via Sardegna
  • Mancanza di semafori tra Pirandello / Washington e alta velocità automobilisti
  • Pericolosità generica delle vie: Marghera, Sacco, Faruffini, Parmigianino, Trivulzio
post pubblicato sul blog www.milano20145.it

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 28/06/2008 - 20:26

Dal sito Web del Comune di Milano:

Navetta per Baggio e nuova fermata della Linea 67

Quinto Romano: bus, sicurezza, risposte concrete

Il Sindaco Moratti all'inaugurazione di un nuovo collegamento richiesto dai cittadini e dal Consiglio di Zona: “Ascoltate le necessità del quartiere". Presente il Presidente di Atm, Elio Catania

"Abbiamo dato una risposta ad una necessità del quartiere. Un segnale concreto di attenzione per la qualità della vita dei cittadini”. Sono le parole del Sindaco di Milano Letizia Moratti, che questa mattina ha presentato, con il Presidente di Atm Elio Catania, i nuovi servizi di collegamento Atm tra Baggio e Quinto Romano.

“Un lavoro - ha detto il Sindaco Letizia Moratti – nato dalle richieste che mi sono giunte dal Consiglio di Zona 7, dalle Associazioni di quartiere e da tanti singoli cittadini. Soprattutto i cittadini, da tempo, lamentavano il difficile collegamento tra i quartieri di Quinto Romano e Baggio, che li costringeva a un cambio di mezzi per percorrere una distanza di circa 2 chilometri, impiegando fino 45 minuti”.

“Oggi – ha proseguito il Sindaco – presentiamo due risposte a questa domanda di collegamento. La prima è l’istituzione di una navetta estiva che, a partire da martedì prossimo, effettuerà una corsa ogni 30 minuti da Quinto a Baggio, dalle 7 del mattino alle 19.30. La seconda risposta sarà il prolungamento della linea bus 64 Lavagna (Corsico) – Quinto Romano fino a Baggio, a partire dall’entrata in vigore dell’orario invernale Atm il prossimo settembre”.

Per garantire sicurezza ai cittadini che usano il mezzo, il Sindaco ha spiegato che “il nuovo servizio di navetta sarà inserito nell’elenco delle linee per le quali Atm ha già aumentato i controlli. Ad oggi i tutor di linea che Atm ha messo al servizio sulle linee cittadine sono già 154, ma l’obiettivo è quello di arrivare a 240 entro la fine del 2008. La sicurezza dei passeggeri è un tema fondamentale per Atm. Per questo nel Piano d’Impresa 2008-2010 sono previsti investimenti di circa 20 milioni di euro”.

“Questo nuovo servizio – ha spiegato il Presidente di Atm Elio Catania - è necessario perché accoglie un bisogno reale. L’attenzione di ATM oggi ruota proprio sulla soddisfazione del cliente, lo stesso piano industriale triennale è stato sviluppato attraverso le segnalazioni dei cittadini e ruota attorno a sicurezza comfort, puntualità e tutti quegli elementi che caratterizzano un servizio di trasporto pubblico adeguato".

Il Presidente Elio Catania, su richiesta di alcuni cittadini, ha risolto immediatamente una richiesta di attivare una nuova fermata della 67 in Via Budrio angolo Via Frigerio, sarà attiva da lunedì primo luglio con l'avvio del servizio.

Il Sindaco Moratti ha poi incontrato alcuni soci dell'Associazione Amici contro la Droga che da tempo opera con coraggio e determinazione nel quartiere di Quinto Romano.

(28/06/2008)

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Inserito da il Inserito da Andrea Giorcelli il Gio, 19/06/2008 - 06:45

In allegato l'interrogazione che ho presentato sull'argomento: essa ripercorre tutta la vicenda e leggendola si comprenderanno le ragioni che infine mi hanno spinto a chiedere informazioni e sollecitare urgentemente l'avvio dei lavori.
 
 
Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (capogruppo Verdi)
 
Tel.: 3475393351
 
http://www.verdilombardi.org/zona7
 

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