.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 3
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Inserito da il Inserito da Gianluca Boari il Gio, 08/02/2007 - 22:49

Grazie al Governo Belusconi è stata istituita la Legge 30 marzo 2004, n. 92 sulla celebrazione del 10 febbraio (di seguito il testo dei primi 2 comma dell’art. 1).
1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
2. Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.

Per quanto sopra esposto ho sentito il dovere quale presidente della Commissione Cultura del Consiglio di Zona 3 di promuovere un incontro (organizzato dall’Associazione Centro Studi Europa 2000) che si terrà lunedì 12 febbraio presso la Sala di via Sansovino 9 alle ore 21.15. Un omaggio ai tanti nostri connazionali massacrati dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito, vittime della pulizia etnica avvenuta tra 1943 e il 1950.
La tavola rotonda prevede un’ introduzione storica alla tematica affrontata, nonché la trattazione specifica dei seguenti argomenti: le insorgenze e l’idealità nazionale in Friuli, Venezia Giulia, Istria e Dalmazia - il dramma degli esuli Istriani: 1945 – 2006 - la tragedia delle foibe. Interverranno: Guido Cace, Giovanni Grigillo, Giancarlo Loforti, Alfonso Indelicato.

Gianluca Boari
tel. 392 0319092
www.gianlucaboari.it

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Dom, 04/02/2007 - 14:54

dal sito Web del Comune di Milano:

http://www.comune.milano.it/webcity/portale/homepage.nsf/vinEvidenza/DSEV-6Y2N3K

ILLUMINAZIONE. IL PIANO DEL COMUNE PER STRADE E PALAZZI

Risparmio energetico e armonia con il contesto urbano sono alla base del nuovo piano di illuminazione attualmente allo studio dell'assessore ai Lavori Pubblici Bruno Simini. L’obiettivo è arrivare a un sistema "intelligente" che consente di accendere e regolare automaticamente i punti luce.

"Stiamo studiando un sistema di illuminazione che sia in grado di regolare l’accensione e l’intensità dell’illuminazione in base alle esigenze del luogo e del momento – ha spiegato Simini. – Ciò permetterà all’Amministrazione di ottenere anche un risparmio energetico".

"Ho intenzione di consultare i Consigli di Zona e ascoltare i milanesi - ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici - per capire in quali quartieri e in quali vie i cittadini provano maggior disagio o paura quando viene buio. Tutti possono intervenire, segnalando le situazioni di maggior pericolo. La collaborazione tra Amministrazione e residenti è importante, perché illuminazione vuol dire sicurezza: la luce tiene infatti lontane le attività illecite che godono solitamente della complicità del buio".

Il nuovo piano della luce è frutto anche del lavoro di squadra. "Sto lavorando - ha proseguito Bruno Simini - con i colleghi di giunta Maurizio Cadeo (Arredo Urbano), Vittorio Sgarbi (Cultura), Ombretta Colli (Periferie) e con il vice sindaco Riccardo De Corato per definire le priorità di intervento: partiremo dai punti di accesso alla città, come la Stazione centrale, l'aeroporto di Linate, i Cimiteri Maggiore e Monumentale e le vie limitrofe. Luoghi che rappresentano il biglietto da visita della città per chi viene da fuori e che spesso sono aree di ritrovo della piccola criminalità".

Infine, una particolare attenzione sarà data all’estetica: "Luce vuol dire sicurezza, comfort per i cittadini, ma anche estetica e appeal - ha concluso l’assessore Simini. Perciò i nuovi interventi terranno conto del contesto urbano circostante. Questa filosofia vale per i monumenti ma anche per le zone interessate da interventi di riqualificazione e per i quartieri di nuova edificazione".

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Inserito da il Inserito da Stefano Andreoli il Sab, 03/02/2007 - 19:07

Lotta all'inquinamento, risparmio energetico e adesione all'iniziativa "M'illumino di meno 2007"

Ciao a tutti,

giovedì 1 febbraio, d'accordo con tutti i consiglieri dell'Unione, abbiamo presentato in Consiglio di Zona 3 la mozione in allegato per sollecitare il Comune a promuovere degli interventi efficaci e di lungo periodo per la lotta all'inquinamento e il risparmio energetico.

Abbiamo inoltre proposto che il Consiglio di Zona 3 aderisca ufficialmente all'iniziativa "M'illumino di meno 2007 - Giornata Internazionale del Risparmio Energetico", patrocinata dai Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole e promossa dal programma di Radio2 Caterpillar (vedi volantini allegati), attuando delle azioni simboliche di risparmio energetico il giorno  16 febbraio 2007 (come ad esempio abbassare il riscaldamento di tre gradi e spegnere tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche non strettamente necessarie nella sede del Consiglio di Zona).Mi sembra una bellissima iniziativa e invito anche tutti voi ad aderire.

Migliorare la qualità dell'aria sempre più tossica che respiriamo in città (vedi intervento postato il 6 Dic 2006 da Giovanni Gronda, "Morti per Smog, a Milano e in Zona 3"!!!) e contibuire a combattere l'inquinamento globale e i suoi disastrosi effetti sul clima è possibile e tutti possiamo contribuirvi tramite delle scelte tecnologiche e degli stili di vita (e di consumi) più responsabili e virtuosi.

Chiediamo al Comune di Milano di promuovere questi comportamenti virtuosi: 
- con un sistema di vincoli e incentivi (per case meglio isolate termicamente, per l'uso di pannelli solari termici e fotovoltaici, per la trasformazione a metano dei veicoli...)
- con la realizzazione di piste ciclabili e il miglioramento della rete dei mezzi pubblici (più numerosi e più ecologici!)
- con la realizzazione dell'annunciato progetto di creare una cintura verde intorno alla città (il "Metrobosco", per la Zona 3 significa costituire con un parco nel nuovo quartiere Rubattino un'unica fascia verde che va dal parco Lambro al parco Forlanini )
- con il buon esempio a partire dagli edifici comunali (caldaie più efficienti e a metano, uso ragionevole di riscaldamento/condizionamento, pannelli solari sui tetti...)
- con la sensibilizzazione dei cittadini

Sono sicuro che questi temi siano di interesse assolutamente bipartisan, e quindi spero che giovedì la mozione venga votata anche dai consiglieri della maggioranza.

Saluti a tutti,
Stefano Andreoli

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 01/02/2007 - 10:54
Cari consiglieri e cittadini partecipanti a www.partecipaMi.it,
porto alla vostra attenzione la lettera al Corriere della Sera del cittadino Stefano Paveri-Fontana e la risposta del giornalista Giangiacomo Schiavi... ci adoperiamo, con il supporto della telematica, per far riacquistare la fiducia perduta ai cittadini?

da ViviMilano - caso del giorno

http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/02_Febbraio/01/caso.shtml

I cantieri di Città studi e i silenzi dei consigli di zona

In Città Studi, le vie Botticelli e Strambio e la piazza Gorini sono grosso modo al confine fra una zona abitativa ed una zona di edifici universitari (Politecnico e Università Statale) e sanitari (Istituto dei Tumori, Istituto Besta, Asl, Centro Analisi, Istituto di Medicina Legale) con un certo numero di negozi e bar. Sia le strade che i marciapiedi sono assai larghi. Vi sono però durante il giorno moltissime auto parcheggiate (in modo più o meno legale). Adesso alcuni operai stanno conducendo una specie di rivoluzione nella disposizione di marciapiedi, parcheggi e segnaletica stradale. Ma quello che soprattutto ci colpisce è la totale assenza di informazione. Né noi dell’Università, né i negozianti, né i condomini sono stati non dico consultati, ma neppure informati di quanto stava per avvenire. Neppure un volantino informativo nelle buche della posta o un manifesto illustrativo sui muri. E neppure una riga di informazione o spiegazione sul sito web del Comune e del Consiglio di zona. Ma che modo è mai questo di trattare la popolazione? Democrazia è anche il diritto di essere informati (per non dire consultati) su quanto ci riguarda. A che servono i consigli di zona se non riescono neppure ad informare i cittadini di quanto viene deciso?
Stefano Paveri-Fontana

Caro Paveri-Fontana, il senso di certe ristrutturazioni a volte ci sfugge, ma quando le decisioni vengono calate dall’alto abbiamo il sospetto che ci sia sotto qualcosa. Perché se anche il consiglio di zona tace o non è interessato a conoscere il parere dei residenti e di chi nel quartiere ci lavora, delle due l’una: o non è stato informato della decisione (e può essere), oppure (e questo sarebbe grave) cerca di minimizzare tutto con il silenzio. Ci siamo già occupati del caso: senza esito. Le risposte sono state vaghe e sfuggenti. Quella del Comune è una disattenzione rimediabile con poco: un foglietto nella casella postale, come suggerisce lei. Ma nell’età della democrazia in diretta, che utilizza Internet su tutto, basterebbe stornare un po' di fondi dal budget per l’immagine per creare una mappa web in ogni quartiere, uno clicca sulla propria via e il Comune gli dice che cosa lo aspetta. Forse il ritorno di fiamma della sindrome di Nimby (tradotto: non nel mio giardino) scoraggia la politica ad aprire una finestra per il cittadino, ma questo è un clamoroso errore. Che si paga con la sfiducia. Sappiamo di lavori interminabili, di operai che non si vedono, di transenne qui e là, di parcheggi già avviati e di altri in fase di realizzazione. Milano ci cambia sotto gli occhi e, va detto, non sempre in peggio. Ma siamo legittimati a chiedere di più a chi ci governa, per non trovarci come in piazza Schiavone (ricordate il muro in mezzo alla strada?) o in piazza Meda (scavi per il parcheggio bloccati, cantiere che andrà all’infinito). E poi, allargare i marciapiedi già larghi senza prevedere una pista ciclabile, ha un senso? A questo punto il discorso bisogna spostarlo sui consigli di zona. Parliamone, suggerisce il lettore. Ok. Servono a qualcosa o sono, con rispetto parlando, una ciofeca? Per quel che ne so, sono una delle tante rivoluzioni mancate del nostro sistema politico, come i consigli comunali che la riforma Bassanini ha ridotto a pura coreografia. Potere decisionale zero, riproduzione in scala delle distorsioni che paralizzano il consiglio comunale, area protetta per supporter di partito (i consiglieri hanno un gettone di 60 euro a seduta ma il presidente a tempo pieno ha uno stipendio di 3.500 euro al mese). Lei invoca trasparenza e maggiore informazione al cittadino. Giusto. Ma se un consiglio di zona non si occupa nemmeno di questo, che cosa ci sta a fare?

di Giangiacomo Schiavi

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Inserito da il Inserito da Gianluca Boari il Sab, 20/01/2007 - 13:33
Giorno della Memoria in Zona 3 - Dibattito sul tema delle donne nei lager
In occasione del “Giorno della Memoria”, istituito dal Parlamento italiano con la Legge del 20 luglio 2000, il Consiglio di Zona 3, su indicazione della Commissione Cultura, è lieto di dare il suo patrocinio alle Associazioni FIAP, ANED ed ANPI della Zona 3 promotrici della realizzazione di un dibattito sul tema “Le Donne nei Lager”. L’incontro si terrà venerdì 26 gennaio alle ore 21.00 presso la Sala del Consiglio in via Sansovino 9. Durante la serata sarà proiettato un documentario riguardante il campo di sterminio di Ravensbruck, in Germania, dove morirono 95000 donne.
 
Interverrà la Prof.ssa Giovanna Massariello, membro del comitato internazionale di Ravensbruck.

Ricordare le vittime innocenti dei totalitarismi è un dovere morale che coinvolge da tempo anche il Consiglio di Zona 3.
Occorre inoltre sottolineare che in un periodo quale quello che stiamo vivendo, in cui l’antisemitismo è un fenomeno in ripresa negli ultimi anni in Italia come testimoniano anche le bandiere di Israele date alle fiamme durante alcuni cortei e manifestazioni, si ritiene quanto mai opportuno sostenere questa iniziativa e ribadire con forza la condanna dell’odio etnico.

Gianluca Boari
Vicepresidente Consiglio Zona 3
Presidente Commissione Cultura

Tel. 3920319092
www.gianlucaboari.it

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Inserito da il Inserito da Riccardo Mentaschi il Mar, 16/01/2007 - 22:38

Come facilmente intuibile da tutti, abitando in una delle vie (Via giuditta Sidoli) che sfociano sulla piazza che ora non é più utilizzabile per i parcheggi, vivo una situazione di parcheggio della mia auto insostenibile (sopratutto nelle giornate di lavaggio strade del Lunedì e del Martedì).

La situazione è ancor più aggravata e critica per l'improvviso acuirsi del passaggio di ausiliari che improvvisamente, da quando sono iniziati i lavori, hanno intensificato il loro passaggio (prima si vedevano una volta l'anno, "se" si vedevano) e appioppano multe a man bassa a destra e a manca.

Già eravamo "costretti" a parcheggiare due volte la settimana l'auto sul marciapiede per il lavaggio (e questo alla lunga causa, anche facendo attenzione, il danneggiamento dei copertoni, dei cerchioni, dei semiassi e dei differenziali).
La mattina eramo spesso "costretti" ad attendere delle mezz'ore per andare a lavorare perchè qualcuno che aveva nel frattempo parcheggiato all'alba se ne andasse per poter scendere dal marciapiede.
Ora quest'operazione siamo spesso "costretti" a compierla talvolta anche altri giorni della settimana dopo aver vagato come tutte le sere per un oretta in cerca di parcheggio.
Ma per di più ci viene anche elevata contravvenzione !!!!!!!!

Ricordo nel caso sfugga a qualcuno, che nelle spese condominiali pago la portinaia del mio palazzo e la portineria. Tra gli incarichi per cui è pagata la portinaia c'è quello di pulire tutto il marciapiede antistante il palazzo.
Pago le tasse, pago l'ICI, pago la portinaia, pago la netezza urbana e pago il bollo auto. Tutto questo in seppur minima parte per il marciapiede davanti a casa mia.
Però se ci metto la mia auto, mi viene elevata subito contravvenzione (anche la Domenica mattina ore 8:00)
Se NON ci metto l'auto nei due giorni di lavaggio (perchè magari sono con l'influenza e febbricitante a letto) mi viene elevata subito contravvenzione.

Ora come ben capite il cittadino vive sulla propia pelle e sul proprio portafoglio questa situazione come un ingiustizia se non addirittura come un vero e propio soppruso ed abuso e si chiede se ciò sia scientemente voluto per rimpinguare le casse del comune e forse degli ausiliari stessi.
(Non mi è chiaro se gli ausiliari percepiscono percentuali sul numero e/o sul valore delle multe elevate ?).
Perchè altrimenti quest'improvvisa intensificazione dei loro passaggi ?

Non ho idea se il sindaco Moratti sia informato della situzione di queste "rapine" ai danni dei propri cittadini (so per certo di non essere l'unico ad essersi lamentato della situazione), stà di fatto che sono inizate quasi contemporaneamente al suo insediamento.

Ringrazio anticipatamente chi riuscisse a farmi vedere le cose da un'ottica più positiva, convincendomi a votare in futuro lo stesso sindaco.

Riccardo Mentaschi

PS: Non avendo ricevuto nessuna proposta d'acquisto dei box in costruzione pur abitandoci quasi "sopra" (prelazione) ed essendo ormai tutti venduti (a quanto mi dicono), comunque questi lavori e il conseguente disagio non mi saranno di alcuna utilità in futuro.

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Inserito da il Inserito da Gianluca Boari il Mer, 20/12/2006 - 12:14

Il Consiglio di Zona propone la 14° edizione del “ Concorso Presepi ” intitolato alla memoria del vigile urbano Alessandro Ferrari, vittima dell’esplosione di via Palestro e che coinvolgerà, come sempre, sia le scuole che le famiglie della zona.

Il Concorso è ormai un appuntamento fisso per la Zona 3 e ha sempre riscontrato un grande successo in termini di partecipazione da parte di tutti.
Quest'anno l'importanza della sua realizzazione è ancor più evidente perchè più che in passato vi è la necessità, al di fuori dell'aspetto religioso che comunque resta predominante, di sottolineare con forza il meglio delle tradizioni italiane e della sua storia in un momento in cui il relativismo culturale potrebbe contribuire a determinare lo svilimento delle nostre radici in funzione di un'idea abbozzata di multiculturalismo inteso come appiattimento generale.

Quest'anno abbiamo avuto meno tempo che in passato per pubblicizzare il Concorso a causa del ritardo con cui il Comune ha approvato l'assestamento di bilancio e quindi reso disponibili i fondi necessari.
Le iscrizioni, già comunque aperte, si chiuderanno il 23 dicembre. Per iscriversi occorre compilare la scheda che potete trovare presso le scuole e le parrocchie della Zona, presso il Consiglio di Zona e presso il Circolo Acli Lambrate di via Conte Rosso 5 che è l'organizzatore dell'evento. (Inoltre a chi di voi interessa partecipare e preferite ricevere la scheda via mail sono disponibile ad inviarvela a richiesta, dovrete comunque consegnarla voi)

La commissione giudicante, composta da consiglieri di Zona visionerà i presepi in concorso a partire dal giorno 28 dicembre sino al 5 gennaio.
Una telefonata degli organizzatori confermerà la visita presso la vostra casa in base alla vostra prenotazione.
Verranno premiati i primi tre presepi in concorso di ogni categoria e consegnato un attestato a tutti i partecipanti, le categorie sono: Famiglie, Scuole, Chiese.

Le premiazioni si effettueranno nella sala del Consiglio di Zona 3 in gennaio, la data precisa sarà in seguito comunicata.

Per ulteriori informazioni e per inviare le schede via fax occorre chiamare il Cicolo Acli al numero Tel/Fax 022157295, via mail ad acli.lambrate@libero.it 

A presto e Buon Natale a tutti!

Gianluca Boari
Presidente Commissione Cultura, Manifestazioni e Tempo Libero - Comunicazione
Consiglio Zona 3

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Inserito da il Inserito da Gianluca Boari il Mar, 19/12/2006 - 16:17

In occasione della seduta del 14 dicembre il Consiglio di Zona 3 ha deciso di rivedere la propria decisione del 2002 di avallare la proposta del Comune di realizzare box sotterranei in via Canaletto.
La decisione, anche da me sostenuta, è stata presa alla luce dell'ipotesi di poter realizzare l'opera nella vicina viale Argonne che già dovrà essere interessata dagli scavi per la costruzione della Linea MM4.
Il progetto in questione è uno dei 26 (su tutta la città) soggetto al riesame da parte del Sindaco.
Nella mozione, che ha espresso parere negativo alla realizzazione dei box, è stato anche inserito per mia richiesta un punto riguardante la richiesta di penali a carico della società realizzatrice in caso di danni e ritardi nell'esecuzione dell'opera.

Chi desiderasse avere il testo della delibera può scrivermi e sarà inviato via e-mail

A presto.
Gianluca Boari
www.gianlucaboari.it

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Inserito da il Inserito da Giovanni Gronda il Mer, 06/12/2006 - 08:20
Tutti sanno che a Milano si muore di smog ma non tutti si rendono conto di quanta gente effettivamente muoia ogni giorno.
Scrivo questo post quindi per far riflettere e per chiedere a tutti voi di controllare se il mio conto è giusto.

1) Ogni anno muoiono in media 8220 persone nelle 13 maggiori città italiane per problemi respiratori causati dal PM10 (vedasi allegato Articolo del Primario Dott Harari a riassunto di un importante quanto autorevole studio dell' Organizzazione Mondiale della Sanità OMS).
2) Nelle 13 maggiori città italiane vivono 8 836 000 persone (circa).
3) Siccome a Milano vivono 1 200 000 persone questo significa che ci sono a Milano (1200000/8836000)*8220=1113 morti all'anno (molti di più considerando che Milano è più inquinata di Catania, Genova ecc).
4) I PM10 sono causati per il 70% dalle emissioni dei veicoli su gomma (auto, moto, motorini e camion) (FONTE ARPA).
5) Dal punto 3 e 4 si deduce che a Milano muoiono almeno 3 persone al giorno per smog e, di questi, 2 sono causati dalle emissioni di auto, camion, ecc.
6) Nella Zona 3 abitano 130 000 persone circa (1 decimo della popolazione Milanese circa). Questo vuol dire che in zona 3 muoiono poco meno di 100 persone all'anno a causa dei PM10.
7)A questi morti (1113/365=3 al giorno) si devono aggiungere i morti a causa dell'ozono e della bronchite cronica ostruttiva (esclusa dallo scopo dello studio dell'OMS) che da sola causa 25000 morti/anno in Italia (è la 4a causa di morte nei paesi industrializzati) ma per ora "trascuriamoli" come tracuriamo i malati di malattie polmonari che non muoiono ma che vivono con malattie croniche.
L'abuso di utilizzo dell'auto ci sta uccidendo tutti (in particolare bambini e anziani sono i più sensibili) e noi non facciamo nulla, anzi.
Il futuro sono ultra convinto in questo, della mobilità nella nostra città sta nelle corsie preferenziali per i mezzi pubblici (ora bloccati dalle auto private) e nelle biciclette, e questo non solo per lo smog: rumore, incidenti, pericoli guastano la nostra vita e ci impediscono la sacrosanta libertà di movimento (chi ha il coraggio oggi di lasciare i propri figli andare in bicicletta per il quartiere?)
Non fare più nuove strade e quelle che ci sono dividerle equamente tra auto, bus e bici: questo è il progresso.
Ovviamente a tutti e 3 i concittadini deceduti oggi per smog auguro di riposare in pace.
Spero vivamente di aver clamorosamente sbagliato i conti.
Allego qui sotto l'articolo del Corriere con alcuni dati da me citati.
Ciao a tutti
Dott.Ing. Giovanni Gronda 
Milano per molte caratteristiche urbanistiche e ambientali ha una situazione di traffico inquinante e di veleni da riscaldamento affine a quella delle sei città degli Stati Uniti per le quali già nel 1996 l’autorevole rivista medica «American Review for Respiratory Diseases», aveva pubblicato i risultati di uno studio sugli effetti dell'inquinamento atmosferico. La ricerca documentava un aumento del 26% dei casi di asma nelle aree più inquinate. Qualche settimana fa la stessa rivista ha pubblicato i risultati ottenuti controllando la stessa popolazione per tutti questi anni. I morti per tumori polmonari e malattie cardio-vascolari sono risultati direttamente proporzionali ai livelli di particolato fine: tanto più particolato tanti più decessi e viceversa. Altri studi hanno provato un ritardo di sviluppo polmonare nei bambini cresciuti in aree inquinate. Sappiamo poi che l'aspettativa di vita di un uomo che vive in una città molto inquinata è ridotta di un anno e mezzo. Possiamo affermare che ciò che vale per le sei città americane è purtroppo temibile anche per Milano.
Le malattie polmonari sono in crescita ovunque, l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nel 2020 ci saranno 4 malattie polmonari nella nefasta «top ten» delle cause di morte nel mondo: bronchite cronica, polmoniti, tumori polmonari e tubercolosi. Sempre l'Oms ha recentemente condotto uno studio su 13 città italiane tra le quali Milano: tra il 2002 e il 2004 gli effetti a lungo termine delle concentrazioni di Pm10 superiori ai 20 microgrammi per metro cubo hanno causato una media annuale di 8.220 morti. Ai quali si aggiungono altri 516 decessi causati dall'ozono.
La diffusione della spirometria consentirebbe una diagnosi precoce di asma e di bronchite cronica, quest'ultima da sola responsabile di 25.000 decessi all'anno nel nostro Paese. La Regione Lombardia discuterà nei prossimi giorni il nuovo piano socio-sanitario 2006-2008. Il Corriere ha recentemente auspicato un'attenta azione di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie polmonari. Compito dei medici sarà quello di coadiuvare l'azione delle istituzioni avviando studi che misurino i danni conseguenti all'inquinamento e promuovendo azioni di diagnosi precoce e di sensibilizzazione che possano arginare la crescita esponenziale delle malattie polmonari in particolare a Milano e in Lombardia.
Direttore U.O. di Pneumologia
Ospedale San Giuseppe
sharari@fatebenefratelli

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Mar, 05/12/2006 - 13:37
Desidero segnare a tutti/e voi un post di Enrico Vigo su questo sito:
"La città non rispetta i patti stipulati con i cittadini relativamente  alla costruzione dei box sotterranei, patti che dovrebbero indurre i costruttori a rilasciare le aree in superficie, previste dalle licenze edilizie, alla collettività in buon ordine. Sono mesi, anni che denuncio in Zona 6 lo scempio di ben tre cantieri lumaca (Vie De Nicola, San Vigilio, San Paolino – Zona 6 Milano) e non succede nulla, le aree non vengono completate e i patti non vengono rispettati. Nessuna credibilità quindi al Comune di Milano, alla Giunta Moratti,  che come quella del suo predecessore Albertini non sa far rispettare i patti sottoscritti per le iniziative di costruzione dei box sotterranei,, neppure quelli previsti per legge dalle licenze edilizie che dovrebbero essere vincolanti. Credibilità zero quindi per questa Amministrazione Comunale, per ogni futura iniziativa fino a che non verranno sanate le situazioni vergognose in Zona 6, e che non verranno ristabilite le regole non osservate e infrante con troppa leggerezza a danno dei cittadini lasciati soli con i loro problemi. Le preoccupazioni dei comitati hanno quindi ben ragione di essere, non c’è rispetto né per i cittadini milanesi, né per la stessa Città di Milano, questa vergognosa situazione contrasta con la volontà solo chiacchierata di voler emancipare la città di Milano, chiacchere al vento, ne è dimostrazione lampante quello che da anni accade in Zona 6.
Enrico Vigo"

condivido in toto le considerazioni di Enrico Vigo.
Purtroppo l'inerzia dell'Amministrazione centrale riguarda non solo la zona 6, ma tutte le zone di Milano, tra cui anche la nostra zona 3
Contravvenendo alle più elementari regole della partecipazione, le scelte delle localizzazioni sono piovute dall'alto senza alcuna verifica sull'idoneità delle medesime, anche dal punto di vista geologico (vedi progetto di via Canaletto dove la falda è a meno di 10 metri dalla superficie) e statico degli edifici circostanti.
Le localizzazioni non sono state condizionate all'idoneità dei luoghi e alle effettive necessità dei residenti della via.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: disagi per anni ad abitanti non interessati dagli scavi (nella maggior parte dei casi i soci prenotatari delle cooperative che si sono aggiudicate l'area non abitano nella via e neppure nelle immediate vicinanze) e danni (crepe, distacchi di calcinacci e di pareti, infiltrazioni, rotture delle fogne ecc.) agli edifici "frontisti" (gravissimo è il caso degli edifici di via Ampere/via Compagni), non solo a causa della maldestra esecuzione dei lavori, ma anche per la scelta delle metodologie di scavo più economiche e quindi anche meno sicure: vedi tiranti sotto le case (... ma con quale autorizzazione invadono la proprietà altrui?!?!), anziché il ricorso al metodo "top down" ecc.
La gestione nel suo complesso del "piano parcheggi" del Comune di Milano è stata -ed è tuttora- troppo superficiale e, purtroppo, al momento nessuno ha sinora risposto -anche dinnanzi all'autorità giudiziaria- del suo operato.
Last but not least la responsabilità dei Consigli di Zona: quanti nella precedente consigliatura hanno espresso parere NEGATIVO alla realizzazione di questo o quel parcheggio per le tante carenze di documentazione ecc.
 I cittadini non si devono dimenticare di avere nei loro governanti, sia a livello comunale sia a livello zonale, degli interlocutori  istituzionali, degli amministratori pubblici che hanno il potere di decidere, se vogliono, nel rispetto della volontà dei cittadini.
Perché le istituzioni invece di migliorare e semplificare i problemi ai cittadini ne creano dei nuovi a causa della cattiva gestione del bene pubblico? Il numero di comitati costituitisi a Milano non Pro qualcosa, ma Contro qualcos'altro (i box  i poli della moda, dell'innovazione ecc.) dimostra l'incapacità di questa amministrazione di giungere a scelte condivise non solo con i poteri "forti" dell'economia , ma anche  e soprattutto con la cittadinanza che quelle scelte dovrà subire sulla propria pelle, ossia nel suo quartiere, nel suo territorio.
La nuova amministrazione ha avviato la fase di riesame di alcuni progetti (non di tutti quelli che i cittadini vorrebbero: v. anche piazza Leonardo da Vinci, la Darsena ecc.!). Spero che voglia tenere in considerazione i commenti, le osservazioni e le proposte dei cittadini direttamente interessati.
Un Cordiale saluto a tutti/e.
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo
Uniti con Dario Fo per Milano
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