dal sito Web del Comune di Milano:
Aree cittadine
Giornali, una preziosa risorsa per il territorio
Incontro tra l'assessore Colli e i rappresentanti dei periodici pubblicati nelle zone per dare inizio a un lavoro serio e approfondito di scambio di informazioni
I giornali di zona sono una risorsa per il territorio di Milano da valorizzare. L’assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona Ombretta Colli ha incontrato i rappresentanti di una decina di periodici di zona ascoltando le loro istanze e discutendo del ruolo svolto dai periodici dei quartieri, comparsi per la prima volta in città nel 1969, con la nascita del decentramento a Milano. L’incontro si è svolto con l’obiettivo di dare inizio a un lavoro serio e approfondito di scambio di informazioni legate al territorio.
“I periodici delle zone svolgono un servizio che – spiega l’assessore Colli - merita di essere valorizzato perché fornisce un’informazione approfondita e vicina ai cittadini. Per questo ritengo sia importante che le Istituzioni si mostrino sempre più disponibili, anche attraverso un sostegno concreto, e riconoscano il valore di questi organi d’informazione”.
L’assessore si è preso l’impegno di far da tramite tra queste realtà e l’Amministrazione cittadine, e di favorire i rapporti tra i Consigli di Zona e i periodici legati a quell’area, così da instaurare uno scambio di informazioni a oggi, come lamentano i direttori delle testate, ancora troppo frammentario.
“I giornali delle zone - continua Colli – possono darci una grande mano in termini di segnalazioni di problematiche e situazioni di disagio di cui sono vittima i quartieri, ma invito anche la stampa a non dare risalto solo alle notizie negative e che fanno discutere ma anche a ciò che di positivo vi è a Milano. Viviamo in una città dove tutto funziona, eppure stiamo sempre a lamentarci. Dovremmo imparare a essere più positivi”, ha evidenziato l’assessore.
Alcune ricerche hanno calcolato la diffusione dei periodici di zona, circa una ventina, che si attesta intorno alle 200 mila copie. Periodici che vengono consegnati gratuitamente agli abitanti dei quartieri o sono disponibili presso i negozi o le biblioteche comunali. Molti dei redattori sono dei volontari e, oltre che di pubblicità - spesso molto limitata - i fogli vivono grazie ad alcuni contributi volontari o agli abbonamenti.
All’incontro, tenutosi negli uffici dell’Assessorato Aree Cittadine e Consigli di Zona, hanno partecipato dodici testate a partire dalle più “antiche” come Il Diciotto di Zona 7, nato 29 anni fa, fino a Il Mirino di Zona 8, il cui primo numero è in distribuzione proprio in questi giorni.
(10/01/2008)
Riporto qui di seguito le riflessioni e i dati raccolti da Giovanni Agnesi, un cittadino di Zona 3 (ed ex consigliere di Zona per la Margherita, sempre impegnato nel sociale e nel civile), che sono di enorme stimolo per i residenti e i consiglieri di zona, ma auspico che lo siano molto di più per i consiglieri comunali, per gli assessori competenti (in primis Masseroli, ass. per lo "sviluppo" del territorio) e per il sindaco di questa Milano.
Non bastano infatti le parole, più o meno suadenti e piene di tante belle promesse, slogan e frasi fatte, che continuiamo a sentirci dire; contano i fatti e i dati ai quali finora questo governo cittadino non ha saputo replicare in maniera puntuale e convincente.
In particolare, l'assessore Masseroli ha in programma di fare un giro tra le zone per raccogliere i "bisogni" dei cittadini.... ma alle zone non ha fornito alcun dato, alcun parametro -non pretendo europeo, ma almeno nazionale, o regionale o provinciale o cittadino!- per valutare:
1) se i servizi esistenti nelle varie zone sono all'altezza dello standard di riferimento (quale?!?) e
2) se è possibile, alla luce delle caratteristiche delle singole zone (v. ad es. età degli abitanti, reddito pro capite ecc.) e nel caso in cui lo standard di riferimento sia stato già raggiunto (ne dubito: v. i dati sotto riportati), migliorare i servizi ai cittadini (bambini, giovani, adulti, anziani; donne, soprattutto se sole con figli).
Nulla di tutto questo è stato sinora fatto dall'assessore Masseroli che non ha posto le zone nelle condizioni di avere le informazioni necessarie per rispondere in maniera concreta ai bisogni sentiti dalla gente.
Leggere (qua sotto) per credere!
Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliere Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
"A seguito della mia ricerca sul Piano di Governo del Territorio di Milano, in attesa dell’incontro che si svolgerà a breve in Consiglio di Zona 3 con l’assessore Masseroli, al quale farà seguito una “passeggiata” in alcuni quartieri per ascoltare “democraticamente i cittadini per percepirne le sensazioni di bisogni, avrei bisogno di:
A pagina 4 si evidenzia un costante sviluppo della dinamica demografica dopo anni di fuga dalla città. A pagina 6 è indicata la densità urbana, insediativa, di abitanti e addetti, dove si rileva per la Zona 3 alti valori di densità abitativa (ben oltre i 100 abitanti/ha, a fronte della media cittadina di 72), inoltre in Corso Buenos Ayres abbiamo punte di oltre 130 addetti a fronte della media cittadina di 42 addetti /ha).
In Zona 3 la densità urbana, cioè l’intensità di uso del suolo utilizzato rispetto alla superficie comunale complessiva, nell’ambito 33 è pari al 100% mentre per l’ambito 34 è pari al 91% con la media del 92,2% a fronte della media cittadina del 78,1% (siamo terzi dopo le Zone 1 e 2). Pur avendo una superficie che ci colloca al 7° posto, occupiamo il 3° posto come densità urbana.
In zona 3 il verde è presente attorno al 10% grazie al Lambro e al suo parco.
La densità insediativa, cioè il rapporto fra insediamenti e servizi e le parti di territorio occupate da strade e verde urbano, in Zona 3 presenta i seguenti indicatori: 61,6 superficie fondiaria, 9,8 verde, 17 strade e ferrovie, a fronte dei valori medi cittadini pari a 53,9 fondiario, 7,8 verde e 15,3 superficie mobilità. La densità abitanti, cioè il rapporto fra residenti e superficie del territorio, si esprime in Zona 3 con 145.110 abitanti su 1.450,24 ha (ettari), pari a 234 ab/ha nell’ambito 33 e 80 ab/ha nel 34 con la media di 100 ab/ha a fronte del 72 ab/ha cittadino. La densità addetti equivale al rapporto fra gli operatori e la superficie territoriale che in Zona 3 evidenzia 47 addetti/ha, media data da 134 addetti nell’ambito 33 e 38 adetti nel 34, a fronte di una media cittadina di 42 add./ha.
- gli standard di legge relativi ai servizi socio-sanitari nelle diverse zone, dati che abbiamo constatato sono in effetti realizzati solo a metà, per confrontarli con quelli effettivamente presenti nelle singole zone.
- “L’indicatore dei Servizi pubblici, d’interesse pubblico e generale”
per avere un punto di riferimento preciso da cui partire per ogni approfondimento, per superare percezioni fuorvianti, studiando le disposizioni di legge, specialmente quelle della Regione Lombardia.
e io aggiungo: l'assessore Masseroli ha effettuato queste verifiche? ha fatto questi approfondimenti per perseguire il BENESSERE degli abitanti (attuali) di Milano?
Antonella Fachin
Dal sito Web del Comune di Milano:
Rapporti con le Zone
Tutti i servizi in una guida
Presentata la prima edizione di un opuscolo che raccoglie indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura di scuole, farmacie, uffici pubblici e molto altro ancora. Si incomincia da Zona 7, nel 2008 arriverando le altre otto
Facilitare la conoscenza della propria Zona attraverso una guida che raccoglie tutte informazioni relative ai servizi presenti. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alle Aree cittadine e Consigli di Zona del Comune e dall’Unione del Commercio di Milano è stata trasformata in realtà dall aAg Editore. Questo opuscolo conterrà informazioni utili e indispensabili come gli indirizzi , i numeri di telefono e gli orari di apertura delle farmacie, delle scuole più vicine, degli uffici pubblici e di molto altro ancora. Completano la guida lo stradario della Zona e la cartina della rete metropolitana milanese.
“Milano è una città viva e bella da vivere – spiega l’Assessore alle Aree cittadine Ombretta Colli. Troppo spesso, però, non sappiamo a chi rivolgerci, dove andare e non abbiamo idea di ciò che la zona in cui abitiamo può offrire. Così, il più delle volte ripieghiamo sul centro. Con queste guide, invece, vengono valorizzate le ricchezze e i servizi decentrati, compresi quelli dell’amministrazione che si fa sempre più vicina al cittadino”.
“Questa guida vuole essere un punto di riferimento per i cittadini ma anche per i turisti che arrivano in città e che potranno trovare, in poche pagine, tutto ciò che può loro servire – sottolinea Giorgio Montingelli, consigliere delegato al territorio dell’Unione del Commercio. Divertenti anche alcune piccole curiosità legate al territorio e alla tradizione”.
La prima guida ad essere distribuita sarà quella della Zona 7. Quelle delle altre 8 zone saranno distribuite nel 2008. Questa sarà stampata in oltre 60 mila copie e verrà consegnata alle famiglie attraverso il metodo “porta a porta”. Alcuni spazi per la distribuzione verranno allestiti anche all’interno del Consiglio di Zona e dei Cam (Centri di Aggregazione multifunzionali).
(03/12/2007)
Succede anche questo:
Se possibile, sarebbe interessante conoscere quale sia l'opinione dei Consiglieri di Zona 3 relativamente all'ipotesi di spostamento dell'Istituto Nazionale dei Tumori.
Il relativo accordo di programma, con l'ipotesi di spostamento, come già delineato per la discussione in Zona 8, presenta RILEVANTI vizi di legittimità.
Ad ogni modo, la discussione sulle prospettive future, che riguardano la Zona 3, dovrebbe riguardare se l'ipotesi di spostamento, dell'Istituto Nazionale dei Tumori, giovi, o meno, alla Zona 3. Cercando di coinvolgere anche i cittadini.
Tenendo presente che, secondo lo studio della RSU dell'Istituto Nazionale dei Tumori, il rinnovo edilizio, dell'Istituto Nazionale dei Tumori, in Via Venezian, fa risparmiare, alla collettività, almeno il 50% dei costi rispetto all'ipotesi di trasferimento in Zona Vialba.
Resterei in attesa delle rispettive opinioni...
Dario Galimberti
La sperimentazione sulle nuove rotte aeree è appena cominciata, ed è già diventata insopportàbile, in particolare per quelle linee che passano sulla stazione di Lambrate, in quanto il rumore degli aerei si somma al rumore dei treni che si somma al rumore dei tram, aggiunto al rumore degli autobus ATM che, per partire, devono per forza azionare le turbine al punto che sembra decollino anche loro.
Insomma un inferno per le orecchie e per l'umore, e in comune cosa fanno?.
Saluti nervosi a tutti/e.
Dal 15 ottobre, con posticipazione al 1 novembre, sono state inserite in alcune parti della Zona 3 le famigerate strisce gialle blu per il parcheggio. Questo ha avuto direi 2 principali conseguenze, di opposto segno:
1) molte macchine sono "sparite", quindi evidentemente pur di non dover spendere per il parcheggio molti proprietari di automobile hanno optato per soluzioni diverse rispetto a prendere la macchina. per la prima volta in tanti anni ho avuto il piacere di vedere via Carpaccio (dove le macchine parcheggiavano regolarmente in mezzo alla strada sulla riga continua)finalmente sgombra!
2) c'è un gruppo di irriducibili automobilisti che pur di non dover pagare il parcheggio si guarda bene dal parcheggiare nelle strisce blu e parcheggia la macchina nei posti più impensati. Vedi controviale di Viale Romagna dove la parte con strisce blu è praticamente vuota e le macchine sono tutte abbarbicate sul marciapiede del viale centrale.
In tutto questo non si è mai visto un agente di Polizia Municipale intento a far controlli e comminare le eventuali multe.
Ma se non esiste un controllo, una sanzione, a cosa è servito l'introduzione delle strisce? a peggiorare le cose e a lasciare la città in mano ai soliti furbi che parcheggiano ovunque, gratis, come diritto acquisito.
Per piazza Leonardo il futuro è incerto.
Da una parte c'è - forse anche da parte del Consiglio di Zona 3- la volontà di contribuire a renderla sempre più bella e accogliente.
D'altra parte pende, come una spada di Damocle, il progetto di un mega-parcheggio a rotazione.
Un parcheggio di grandi dimensioni come quello previsto, è in antitesi con qualsiasi progetto di valorizzazione della piazza, perchè richiederà l'eliminazione di buona parte delle alberature, la costruzione di rampe d'accesso e di grate di areazione.
I cittadini che amano questo luogo chiedono sia fatta chiarezza sul progetto del parcheggio:
chi lo ha voluto e per quali motivi.
La riqualificazione di Piazza Leonardo parte dalla cura e conservazione delle sue alberature di pregio.
Nessun progetto ha senso se questa condizione non è rispettata.
Marina Bozza
Come richiesto da alcuni utenti della Zona 3 che saluto cordialmente riporto di seguito il testo di una "lettera aperta" rivolta agli abitanti della Zona 2 (ma estendibile appunto anche alla Zona 3) che si sta divulgando presso portinerie condominiali ed esercizi commerciali allo scopo di raccogliere firme e riferimenti per prossime iniziative.
Milano, 12 Novembre 2007
A tutti gli abitanti della Zona 2 di Milano
Chi scrive è un cittadino qualunque che abita come voi in questa Zona 2 di Milano. E’ superfluo soffermarsi sulla situazione di crescente degrado in cui ci troviamo a vivere. Sia ben chiaro: razzismo o altre forme di discriminazione non c’entrano nulla. Qui parliamo di illegalità, criminalità, insicurezza, paura, violenza, maleducazione, sporcizia, abbandono, trascuratezza, disprezzo delle più elementari norme di convivenza civile. Sono questi i nemici che vogliamo combattere, a prescindere dai diversi schieramenti politici e culture.
In molti di noi, incluse purtroppo le forze dell’ordine a giudicare da certe testimonianze, sembra essere subentrata un forma di rassegnazione. Le istituzioni (qualunque esse siano) sembrano assenti. Giornali, televisioni, siti internet straboccano di articoli, servizi, discussioni: tutti parlano, tutti vedono, ma nessuno sembra poterci fare nulla.
Davvero non c’è più speranza? Dobbiamo veramente arrenderci? Le alternative sono:
1) cercare di sopravvivere sperando che quando (non se) qualcos’altro di brutto accadrà, non debba accadere proprio a noi
2) mollare tutto ed andarsene a vivere da qualche altre parte
3) cercare in qualche modo di reagire, evitando di isolarci e di cadere preda di esasperazione e depressione.
Riuniamoci, facciamo comunità, impegnamoci un po’ di più personalmente, partecipiamo ad iniziative. Sempre, ben inteso, nel rispetto delle leggi e delle regole civili.
Cosa fare in concreto? Innanzi tutto fare sentire la nostra voce. Ecco alcuni esempi di azioni già in corso:
- invio di continue segnalazioni ad autorità e organi di informazione;
- raccolta di adesioni per organizzare al più presto una assemblea del Consiglio di Zona 2 e magari, a seguire, una manifestazione;
- creazione di una rete che ci colleghi direttamente gli uni agli altri, lavoratori, commercianti e forze dell’ordine, possibilmente facendo leva su comitati cittadini già esistenti.
Se avete la possibilità di navigare in Internet, collegatevi al sito www.partecipami.it e accedete al forum di discussione della Zona 2: sono già pubblicate varie testimonianze che parlano di noi. Registratevi al sito ed intervenite nelle discussioni.
Sì, è un processo lungo ed impegnativo, ci vuole costanza, il tempo da dedicare è poco, si ha un po’ di paura ad esporsi, ci si sente sconfortati perché “tanto nessuno ci ascolta e/o fa nulla”, inoltre non vi sono garanzie di successo. Certamente da soli non possiamo fare molto, ma almeno proviamoci, facciamo numero, non soccombiamo passivamente. Svegliamoci noi e intanto speriamo che finalmente si svegli anche chi ci governa e ci amministra. In altre zone di Milano, come in altre città, qualcosa si sta muovendo. Muoviamoci anche noi, e se in passato è già stato fatto qualcosa, facciamolo ancora, e ancora, e ancora.
Se siete d’accordo sui contenuti di questa lettera firmate il foglio allegato: servirà intanto per verificare il numero di persone che vive i nostri stessi disagi ed è disposta a fare sentire la propria voce. E’ rivolta anche agli uomini e alle donne non italiani, onesti e di buona volontà, che abitano nella Zona 2 e che hanno davvero voglia di integrarsi nella nostra comunità.
Inoltre, se volete, indicate a fianco della firma un vostro riferimento (numero di telefono e/o indirizzo di e-mail) per essere eventualmente contattati di persona. Sempre se volete, scrivete nei fogli allegati i vostri commenti, suggerimenti, richieste. Ricordatevi comunque del sito www.partecipami.it, pubblicizziamolo e teniamo alta l’attenzione.
Per ora un grazie sincero e un grande augurio a tutti per un futuro migliore nella nostra Zona 2.