Oltre tutto se si mette la macchina sulle blu'(perche' chiaramente non abbiamo altra scelta) si rischia la multa.
E regolarmente mi e' successo sabato.
Ma non dovevano favorire i residenti.....?
O e' un altra forma per spillare soldi e renderci sempre piu' intolleranti verso il nostro comune.
saluti e spero di trovare qui' del conforto e soluzioni.
Volevo agganciarmi alla discussione avviata della sig. Bianchi. Anche noi abbiamo chiamato più volte la questura e anche i l113 ma non abbiamo avuto riscontri. Avete presente la Piazzetta di via Crescenzago? Ecco, qui di notte passiamo dai campi di calcio con porta nelle saracinesche dei negozi alla discoteca con escursioni nei litigi di gruppo, di coppia, di trii; e quando la nottata è passata ecco giungere quelli che partono in macchina per l'aeroporto per seguire la squadra del cuore e pensano bene di scaldare le corde vocali sotto la mia finestra... Cosa manca per concludere in bellezza queste nottate? Un bel vespasiano! Infatti al mattino troviamo pozzanghere di uno strano giallo paglierino! Arriva l'estate e noi abbiamo paura di quel che il nostro cuore dovrà subire.. Grazie PS quando racconto queste cose mi sento dire che con tutti questi marocchini... No nemmeno uno straniero, italianissimi cafoni!!!
E' passata come l'acqua la notizia del via libera alla cittadella della salute voluta da Formigoni tra Milano e Nova milanese, portando là l'Istituto Tumori di via Venezian e il Besta. (vedi vivimilano)
Mi chiedo se i lettori hanno un'idea di cosa si sta combinando.
Presi dalla foga di fare tutto nella zona nord ovest della città (come se il resto di Milano fosse di scarsa considerazione) si è inventato un po' di tutto, dall'Arcimboldi alla Bicocca, dalla nuova fiera dai centro di ricerca all'Expo. E fin qui pazienza. Ma quando per caricare un'area delle città già stracarica si rapinano le altre zone per portar via quel che c'è già, mi sembra che si esageri.
L'Istituto Tumori e il Besta oggi sono a Nord Est: ve lo immaginate le migliaia di dipendenti che tutti i giorni devono attraversare Milano mattina e sera per andare a Nord Ovest, a cavallo tra il confine di Milano e quello di Nova Milanese?
Ma non sarebbe logica una crescita equilibrata della città senza imporre un nuovo pendolarismo artificiale che sovraccarica i mezzi già sovraccarichi?
Ad aggravare la situazione due cose:
1-gran parte dei soldi messi provengono dalle casse dell'INAIL . Ma l'INAIL non ha altre idee di dove investire a livello istituzionale? Mancano gli incidenti sul a lavoro in Italia per mettersi a fare speculazioni edilizie?
2-Seconda cosa: il Comune ha fatto uno studio per cui quella zona non regge l'aumento di traffico, e questo non aiuta a desistere, ma ad aggravare i costi e le complicazioni con bretelle e laminazioni di corsi d'acqua. Spese folli per spostare a Nord-Ovest degli istituti nati e che vivono a Nord-Est, area in qualche modo abbandonata e dove (se si vuol riedificare gli Istituti di cui sopra) vi sono molte enormi aree vuote (una per tutti, l'ex Maserati di Rubattino o molte altre) e a cui nessuno pensa.
Non nutro più il metus reverentialis rispetto agli "esperti" visto che di errori madornali ne sono stati fatti. Il discorso sarebbe lungo, ma questa "cittadella della salute" mi pare pura follia.
Sono allibito da questa foga al limite del maniacale di accatastare tutto a Nord Ovest anche sulla pelle dei lavoratori, del buon senso e a scapito dei soldi pubblici.
saluti
MM
Da ViviMilano - caso del giorno
http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2008/03_Marzo/29/caso.shtml
Il caso del giorno
Gli orti di via canelli meritano la par condicio
La cura orticola è un mezzo di contrasto del degrado in tutti i sensi,
e anche una traccia di poesia nella nostra frenesia urbana
Caro Schiavi, le scrivo a nome degli ortisti della zona 3 di via Canelli. Ci sentiamo presi in giro da Consiglio di zona e Comune per il diverso trattamento che subiamo rispetto alle zone 4, 7 e 9: noi paghiamo due euro al metro quadrato per l’affitto del terreno, mentre gli altri ortisti ne pagano uno. Inoltre ci sono lavori previsti dagli accordi che vengono eseguiti senza logica: serviva un muretto con rete antisiringhe per delimitare gli orti e invece è stata messa una rete comune che si taglia con una forbice. Il tutto per 30 mila euro. Non è una spesa eccessiva? Il responsabile dei lavori ci ha detto che la scelta è stata fatta perché l’architetto voleva fare pendant con un’altra rete interna... Ci sentiamo penalizzati dalla sperequazione ma ancor più dall’incapacità di eseguire quei lavoretti che in altre zone hanno esaudito le piccole richieste degli ortisti.
Luciano Rizzardi
Caro Rizzardi, il suo appello è chiaro: par condicio. Nell’affitto simbolico che lei e gli altri 75 ortisti di via Canelli, zona Lambrate, pagate al Comune e nella messa a punto dei servizi previsti dalla convenzione. Non mi sembra una missione impossibile per il Consiglio di zona o per l’assessore responsabile delle periferie. Perché si devono avvelenare i rapporti con degli arzilli cittadini che si prendono la briga di presidiare una zona infelice coltivando insalata e carote? La cura orticola è un mezzo di contrasto del degrado in tutti i sensi, e anche una traccia di poesia nella nostra frenesia urbana. C’era una discarica abusiva prima in via Canelli, e se un colpo di vanga affonda più del previsto vengono ancora fuori dal terreno stracci e flaconi vuoti di shampoo. La bonifica lascia un po’ a desiderare, ma questo non ha impedito ad altri cittadini di candidarsi alla cura dell’orticello di guerra: 40 sono già in lista d’attesa. Un buon motivo per accelerare i lavori auspicati: ve li meritate, visto che pagate anche il doppio dei vostri vicini di casa.
Giangiacomo Schiavi
29 marzo 2008
Primo: nella seduta del consiglio di Zona di giovedì scorso 13 marzo era in discussione una mozione presentata da alcuni consiglieri di opposizione (prima firmataria la Consigliera Fachin della Lista Fo) che chiedeva all'Assessore Moioli il ritiro della circolare che impediva l'iscrizione nelle scuole materne comunali dei figli degli immigrati irregolari. Come è noto, infatti, tale circolare, evidentemente discriminatoria, (e anche un po' vendicativa visto che se la prende con coloro che non hanno nessuna colpa se non quella di essere figli di immigrati irregolari) era stata rigettata dal Ministro della Pubblica Istruzione, Fioroni, e dichiarata illegittima da una sentenza emessa dal Tribunale di Milano. Nonostante sia il buon senso sia gli organi terzi rispetto al Comune di Milano avessero preso una posizione chiara rispetto alla vicenda, quando si è arrivati al voto della mozione, senza che per altro nessuno dei Consiglieri della maggioranza avesse, forse per un senso di pudore e di vergogna, preso la parola, il risultato del voto è stato negativo.
Secondo: oggi nel primissimo pomeriggio in Commissione Servizi Sociali si discuteva la programmazione delle iniziative del secondo trimestre; fra di esse ve ne era anche una del CEAS (Centro Ambrosiano di Solidarietà) che consisteva nell'organizzazione di un torneo di calcio a cinque: non un torneo di calcio qualsiasi, ma tale da vedere contrapposta ad altre squadre quella formata da disabili psichici creata nell'ambito delle attività svolte dal CEAS a favore delle persone svantaggiate. Nonostante l'iniziativa fosse rivolta a persone in una situazione di evidente difficoltà e mirasse a creare una maggiore consapevolezza nella cittadinanza delle problematiche che vedono coinvolti i malati psichici, la maggioranza dei Consiglieri presenti alla Commissione dei gruppi della Lega, di An e Forza Italia (i consiglieri Ancona, Angeloni, Borrelli, Cagnolati, Di Vittorio, Negri, Vescovi) hanno votato negativamente, nonostante il finanziamento proposto dal Presidente della Commissione Berti fosse del tutto irrisorio rispetto alla cifra richiesta (1000 euro in luogo di 6900 ). Le motivazioni addotte per gisutificare tale presa di posizione erano legate al fatto che il CEAS a suo tempo aveva ospitato i rom provenienti da Opera (si veda a riguardo la precedente discussione La presenza dei Rom al Ceas: la vera storia) e che l'azione del Centro è difforme dalla sensibilità politica su questi argomenti della maggioranza che governa Milano.
Che dire di tutto cio? Si prova una grande tristezza nel vedere che siano tratti così proprio gli "ultimi", coloro i quali invece dovrebbero godere delle maggiori attenzioni da parte delle istituzioni. La tristezza diventa ancora più grande quando ci si rende conto che questo atteggiamento si colora di cinismo come nei due casi citati. Il diritto all'educazione e all'istruzione è fondamentale e dovrebbe valere la considerazione che, prima che di fronte a figli di immigrati irregolari, siamo di fronte a persone a cui tale diritto va riconosciuto. Perché poi far pagare al figlio la colpa dei genitori (ammesso che colpa vi sia)?
Il Ceas ha ospitato dei Rom, (per altro su richiesta del Comune di Milano!). E' forse una colpa questa? E se anche lo fosse, che c'entrano con essa i malati psichici ospitati e seguiti nel centro? E la sensibilità politica del Ceas (ma la solidarietà dovrebbe essere un valore prepolitico) ha qualcosa a che fare con questi soggetti più deboli, la cui condizione non viene assolutamente tenuta in considerazione?
Alberto Farina - Consigliere di Zona 3 - Partito Democratico
N.B. Per conoscere meglio le attività del Ceas si veda il sito http://www.ceasmarotta.it/
12 Marzo 2008
Ai sigg.
Componenti la Commissione Istruttoria Zonale
Ai sigg.
Consiglieri del Consiglio di Zona 3
Al
Direttore del Settore Zona 3
Al
Presidente
!
All'Ufficio
Servizio Gestione Amministrativa
All'Ufficio
Supporto Attività Istituzionali
Ai sigg.
Cittadini iscritti Sicurezza
LORO SEDI
Oggetto: convocazione Commissione Istruttoria Nr 11 Sicurezza
Si comunica che la Commissione Istruttoria in oggetto è convocata,
Martedì 18 Marzo p.v., dalle ore 18.00 alle ore 20.00,
presso il Consiglio di Zona.
Sono all'ordine del giorno i seguenti argomenti:
1) Comunicazioni del Presidente;
2) Sicurezza nei luoghi di lavoro (cantieri);
3) Sicurezza e degrado nel quartiere ex Lazzaretto;
4) Problematiche cantiere via Noè;
5) Varie ed eventuali.
Distinti Saluti
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ISTRUTTORIA
Ancona Andrea
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI ZONA
Pietro Viola
Partito Democratico: “Chiesa Cattolica fondamentalista” su Legge 194
La decisione del Partito Democratico di Prodi e Veltroni, nato dall’unione di Ds e Margherita, di imbarcare i Radicali e Di Pietro ci era sembrata unicamente dettata dal tentativo di acquisire un maggior numero di consensi, tale da perdere le elezioni con uno scarto più ridotto nei confronti del Popolo della Libertà.
Non volevamo credere a coloro che di questa scelta danno un’interpretazione più profonda, legata ai principi che il PD si vuole dare. Tuttavia da ieri dobbiamo ricrederci, ritenendo che la " cultura " radicale abbia pervaso lo spirito del Partito Democratico , diventandone parte integrante. Giovedì 6 marzo in Consiglio di Zona 3, in occasione della votazione di una mozione sulla Legge 194 (in allegato) presentata dalla consigliera radicale, il Partito Democratico si è reso protagonista di un assurdo attacco nei confronti della Chiesa Cattolica, approvando un documento nel quale la si definisce “prigioniera di una grave forma di bulimia fondamentalista”.
Per un giorno, preferiamo non entrare nel merito della legge 194 (che peraltro merita un'analisi e un'attenzione ben superiori a quelle che un Consiglio di Zona può offrire) e ci soffermiamo su un problema a monte: il diritto della Chiesa di essere rispettata nelle proprie opinioni, senza essere fatta oggetto di ingiurie o scherno. Riteniamo sia grave che un partito che vorrebbe governare il Paese offenda il comune sentire di gran parte degli italiani ed utilizzi toni che possono far pensare ad una Chiesa non più libera di esprimere i propri principi.
La consigliera Rossin, capogruppo del PD, è addirittura arrivata ad affermare che l'obiezione di coscienza dei medici in merito alla pratica dell'aborto non dovrebbe essere consentita.
La mozione è stata fortunatamente respinta grazie ai voti dei consiglieri del Popolo della Libertà. Hanno invece votato a favore: PD (Andreoli, Farina, Casati, Casadei, Rossin, Scarinzi), Lista Ferrante (Tedesco, Monzio), Radicali (Celauro).
Gianluca Boari
Francesco Bosi
Gruppo Forza Italia - Popolo della Libertà
“Solo l’Azione può ordinare il caos” (Von Clausewitz)
ROBERTO JONGHI LAVARINI
(Presidente del Comitato Destra per Milano)
Vi invita al Libero Incontro e Dibattito
“DESTRA-FIAMMA un progetto politico per l’Italia”
MERCOLEDI 5 MARZO 2008 – ORE 21.00
VIA CADAMOSTO 2/A – MILANO (Porta Venezia)
Interverranno:
ON. ALBERTO ARRIGHI
(Dirigente Nazionale de La Destra)
ATTILIO CARELLI
(Dirigente Nazionale della Fiamma Tricolore)
ROBERTO PERTICONE
(Presidente de La Destra di Milano Provincia)
OMAR FRANCO TONANI
(Segretario Provinciale Fiamma Tricolore di Milano)
ANGELO BERTOGLIO
(Presidente de La Destra di Lodi e Provincia)
EMANUELE SAVINI
(Segretario Provinciale Fiamma Tricolore di Lodi)
EVELYN CEOLA
(Militante dei Giovani della Fiamma Tricolore)
MAURIZIO MURELLI
(Opinionista ed Editore Orion - Barbarossa)
ALESSANDRO TODISCO
(Presidente della Associazione Cuore Nero)
MATTEO PISONI
(Responsabile Culturale di Cuore Nero)
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Informazioni, adesioni e prenotazione degli interventi:
www.robertojonghi.it - roberto.jonghi@libero.it
cell 333.4333920 – fax 02.31801315