.: Linea Diretta con il Consiglio di Zona 3
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 29/09/2008 - 10:36

Da ViviMilano:

Anche il Comune contro le imprese

Box senza permessi in piazzale Loreto

I proprietari: è uno scandalo. Ritardi giustificati con la pioggia, rincari sui prezzi dei posti auto. Gli acquirenti bloccano i rogiti

Bastava una pioggerella sottilissima, minima, quasi impercettibile. E l'impresa diceva: «Alt». Niente lavoro. Intanto i giorni passavano. I ritardi nella consegna dei box ai cittadini aumentavano. E col passare dei giorni, salivano i costi. Quel livello di pioggia non è mai stato un «giustificato motivo » di ritardo per nessun cantiere d'Italia. Tranne che per quelli dei parcheggi interrati di Milano. E ancora. Un giorno l'impresa decide di fare una variante al progetto già approvato dal Comune, invece di 305 box decide di costruirne 329. Alla base della modifica, un ipotetico parere negativo dei vigili del fuoco. Ma l'impresa ha chiesto il parere ai pompieri? No. Ha presentato al Comune un documento per motivare il cambio di progetto? No. C'è una qualsiasi pezza giustificativa? Niente di niente. Eppure quel parcheggio, tra via Costa e piazzale Loreto, è stato costruito così: 329 box invece di 305. E poco importa che i cittadini continuino a fracassare le fiancate delle auto perché le misure dei garage si sono «ristrette».

Oggi c'è un contenzioso aperto tra acquirenti dei box, Comune e Quadrio Curzio (ora Quadratec). I documenti rivelano nuovi particolari sulla gestione estremamente sciolta dell'«affare box» nell'epoca Albertini. «Interesse pubblico» di ridurre il traffico, duecento cantieri per parcheggi sotterranei (in parte oggi conclusi, in parte ancora da aprire) e un giro d'affari da oltre un miliardo di euro. Con un sistema di regole che ha lasciato ai costruttori sentieri e scorciatoie. Oggi, con le proteste dei cittadini e il cambio di rotta della nuova amministrazione, si scopre meglio come funzionava. Tanto che, in piazzale Loreto, circa 80 cittadini si rifiutano di fare il rogito pur avendo già pagato il box. I cittadini hanno contestato ritardi e aumento dei prezzi. Ecco come si è giustificata l'azienda (secondo la relazione del perito che dovrebbe dirimere la diatriba tra l'azienda e il Comune, che non vuole approvare il prezzo finale di vendita).

Il parcheggio di Costa-Loreto aveva come data di termine, sulla carta, il 26 giugno 2005. È stato completato il 14 dicembre 2006. L'azienda ha detto: «Per 108 giorni c'è stata pioggia». Secondo la Quadratec, un millimetro di precipitazioni, che equivale a goccioline impercettibili, è sufficiente a bloccare il cantiere. La regola generale degli appalti pubblici dice che la soglia critica di pioggia è 11 millimetri (con questo criterio i giorni di fermo sarebbero 28). Il Comune ha rifiutato: «Ritardo non giustificato». Fino a che il perito indipendente, ingegner Dario Previ, in una sorta di «volemose bene» ha stabilito di autorizzare solo una metà dei giorni. In gioco c'è molto più della forma: i ritardi ingiustificati significano penali, se sono più di 60 addirittura la revoca della convenzione.

Ma la questione più grave riguarda la variante con cui la Quadrio Curzio ha deciso di aumentare il numero di box come «risarcimento» per una costosa modifica del progetto (159 mila euro) che sarebbe stata richiesta dai vigili del fuoco. Peccato che i pompieri non abbiano mai espresso alcun parere che giustifichi quella modifica. Dice il Comune: «Scelte progettuali unilateralmente prese» dall'azienda. La variante «a sanatoria» è stata presentata a lavori quasi finiti (ottobre 2006) e non è stata ancora approvata dal Comune. Palazzo Marino la ritiene, appunto, ingiustificata. Infatti non c'è uno straccio di carta che la giustifichi. Forse, dice qualcuno, anche i costruttori si sentivano legittimati a una certa libertà d'azione vista l'impellenza dell'«interesse pubblico».

Gianni Santucci
29 settembre 2008
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Inserito da il Inserito da Simone Paleari il Ven, 19/09/2008 - 13:48
Buongiorno, scrivo per anticipare l'evento che sabato sera metterà a dura prova la resistenza dei cittadini che abitano intorno al parco Lambro. infatti il parco sarà "preso d'assalto" da una grande quantità di persone in quanto è stato organizzato un macro music festival

il MACRO MUSIC FESTIVAL prende spunto dal Botellon, termine relativamente nuovo per noi. Indica una tradizione nata tra i giovani spagnoli, precisamente andalusi. Giovani ragazzi che si ritrovano in una piazza e iniziano a bere alcolici preparati da casa: coca e rum per la maggiore, ma anche il famoso calimocho, ovvero coca e vino.  Una tradizione nata come rottura verso una certa Spagna trendy, quella dei lounge bar imperanti e dei prezzi alle stelle. Così per rivendicare la libertà al divertimento senza vincoli. E soprattutto per bere e sbronzarsi senza nessuna preoccupazione di sorta; un raduno oceanico e alcolico in nome di un solo dio: Dioniso. (NB dal 2006 in spagna è illegale)

E “La grande sbronza” arriverà anche da noi; 
qui di seguito il testo del manifesto della iniziativa:
20 settembre 08
Sulla scia dei botellon di piazza leonardo nuove realta' milanesi decidono di unirsi e di dar vita ad un nuovo ed unico grande evento,fatto di miscele sonore differenti, per fare vibrare tutti sotto le stelle del parco Lambro. (almeno 5 tipi di musica diversa(dal reggae-dancehall, all’hiphop, all’elettronica ecc).
I giovani di Milano hanno voglia di fare,di conquistare e di prendersi gli spazi della citta' che giustamente sono di tutti..
Perche' parco Lambro.
Parco Lambro per salutare l'estate in mezzo alla natura...
Parco Lambro perche' in citta' non ci sono solo locali e piazze..
Parco Lambro perche' cosi' non disturbiamo nessuno..
Il concetto e' quello del Macrobotellon, e' importante il contributo di tutti affinchè la festa riesca bene, perche' LA FESTA SIAMO NOI!!
Armiamoci di bottiglia casalinga e sacchetti della spazzatura..chiunque abbia voglia di portare musica aggiuntiva e' il benvenuto!
dalle 21:30 ingresso da via Feltre

Questa iniziativa non è stata autorizzata e, a mio parere, comporta diversi problemi:
1) a livello igienico in quanto non essendo una iniziativa organizzata ed autorizzata non sono stati previsti servizi chimici per i bisogni degli avventori
2) il cumulo di rifiuti che questa fiumana di gente lascerà nel parco
3)il disturbo per gli abitanti dei quartieri limitrofi al parco, che da diverso tempo lamentano il rumore dei "rave" che questa estate hanno funestato il parco
4) a livello sicurezza in quanto non sarà in alcun modo garantito nessun controllo nè dal punto di vista sanitario (ambulanze ecc) nè dal punto di vista dell'ordine pubblico.
io stesso insieme al consigliere Ancona (presidente comm sicurezza) siamo andati personalmente dal questore a parlare di questa iniziativa ma ci hanno dato da intendere che purtroppo hanno le mani legate e che sarà difficile per loro fare prevenzione a riguardo.
5)rilevo inoltre che per portare le strumentazioni dentro il parco dovranno usare automezzi e questo è severamente vietato
6) ovviamente e come sempre, quando c'è tanta gente avremo anche tanto spaccio (tutte cose già viste, anche al parco)

con preoccupazione

Simone Paleari

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Inserito da il Inserito da Marina Bozza il Ven, 19/09/2008 - 12:33
I giochi appena installati di piazza Aspromonte, come c'era da attendersi, sono stati presi d'assalto.

Nonostante già emergano le prime osservazioni su come e quanto si sarebbe potuto far meglio....io ritengo che sia stato un lavoro apprezzato da tutti, soprattutto dai tanti bambini, che finalmente possono correre e giocare in uno spazio protetto e più ampio.

Penso inoltre che, sempre di più, tocchi a noi tutti cercare di rispettare e far rispettare un bene comune come questo.
Un grazie sincero a tutti coloro che negli anni si sono attivati per salvaguardare e migliorare la vivibilità di questa piazza. E' per me sempre una gioia vedere una piazza che dieci anni fa faceva paura, rifiorire ed accogliere la vivacità di tanti bambini.

Marina Bozza

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Inserito da il Inserito da Ivan Campagna il Ven, 05/09/2008 - 08:40

Faccio parte di un gruppo di amatori che giocano a Pallavolo, visto l'alto numero di partecipanti, vorremmo quest'anno fare 2 allenamenti anzichè il solito monoappuntamento settimanale
Siamo tutti over 30 e per gli impegni lavorativi e familiari in palestra non ci troviamo mai prima delle 21.00, ma la nostra società sportiva non ha più disponibilità tra le palestre che gli sono state assegnate dalla zona
Chiedo a qualche consigliere se possa darmi informazioni di eventuali ulteriori disponibilità o almeno qualche indirizzo o numero di telefono cui poter rivolgere la stessa domanda
Grazie

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Inserito da il Inserito da Ivan Campagna il Mar, 02/09/2008 - 10:23

Innanzitutto un saluto a tutti i frequentatori di questo utilissimo forum che solo da poco ho scoperto ed un ringraziamento al moderatore
Al fine di ridurre i rifiuti plastici derivanti dai contenitori di acqua e latte, in diverse città di provincia ed in alcune zone di Milano sono stati creati dei distributori automatici per la fornitura di latte (ad un prezzo calmierato) e di acqua (gassata o liscia, in genere gratuitamente), all'utente non rimane altro che fornirsi del contenitore adeguato per avere un notevole risparmio economico ed inquinare meno

Esiste qualcosa di simile in zona 3 ?
Se non ci fosse, non si potrebbe pensare a qualche iniziativa per promuovere questi distributori nella nostra zona ?

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Inserito da il Inserito da Antonello Digo il Mar, 26/08/2008 - 14:40

buongiorno a tutti

sul sito di RFI, all'indirizzo

http://www.rfi.it/pianodazione.asp?lregione=LOMBARDIA&lcomune=MILANO&lstep=2

 è riportato il piano di azione relativo all'insonorizzazione dei tratti urbani della ferrovia.

Sono previsti pannelli alti fino a 7mt per assorbire i rumori dovuti al passaggio dei treni e agli altoparlanti in stazione, ma di questi interventi non c'è traccia nel concreto.

Qualcuno di voi sa se e quando inizieranno questi lavori?

La responsabilità è delle Ferrovie o del comune?

 

grazie

Antonello 

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Inserito da il Inserito da Marco Albertelli il Gio, 07/08/2008 - 13:34

Via Abano (traversa tra via Ingenioli e via Carpi).
E' spuntato un bellissimo manufatto, esempio di arredo urbano.
Sono rimasto decisamente stupefatto nel vedere passando per via Abano, un casotto spuntato improvvisamente ed alla chetichella, credo centralina elettrica, ronzante, che occupa tutto il marciapiede posizionato a 50 cm di fronte alle finestre della casa adiacente con somma gioia, immagino, degli occupanti.

La via Abano è una vietta, molto tranquilla (forse troppo), stretta, è ombreggiata da alberi, veramente carina, e questo "stupefacente" oggetto ne occupa tutto il marciapiede per la sua larghezza.

Le dimensioni approssimative del fabbricato sono c.a 3m per 3m per 3m di altezza, è orribile a vedersi.
Se veramente era necessario, vicino al terrapieno della ferrovia, non avrebbe disturbato così tanto.
Se poi non ci fosse stato del tutto avrebbe disturbato ancora meno, visto che è veramente un "pugno in un occhio"

Spero che sia provvisorio, ma ne ho concreti dubbi.

Come è possibile che sia stato dato il permesso se è stato dato?
Vi invito a venirlo a vedere, è veramente stupefacente, non avevo mai visto nulla di simile.
Appena possibile vi invio la foto.
Ne sapete qualcosa?
Ciao, grazie.
Marco

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Inserito da il Inserito da Giusy Calvi il Lun, 28/07/2008 - 17:15

Vi segnalo, con richiesta di urgenza, la collocazione di nuovi contenitori rifiuti, visto il degrado che incombe nei giardini del quartiere Feltre. Alcuni contenitori sono stati rimossi perche' rotti e incendiati e non sono stati piu' sostituiti (vedi zona centrale dei giardini con caratteristica montagnetta). Il servizio di pulizia parchi e giardini lascia molto a desiderare e spesso i contenitori sono stracolmi di immondizia. Aggiungo che sarebbe utile differenziare la raccolta rifiuti per le deiezioni dei cani (con appositi contenitori). Sperando in un vostro sollecito intervento ringrazio Giusy

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Inserito da il Inserito da Alberto Farina il Lun, 28/07/2008 - 10:27

Presso il Consiglio di Zona 3 è stata indetta l'ultima seduta di Commissione di Luglio il giorno 24. Non sono state convocate Commissioni per i giorni 25, 28, 29, 30, 31. Risultano invece convocate finora 2 Commissioni l'1 e il 4 agosto.
Un modo di operare davvero bizzarro! Come mai?

Alberto Farina - Consigliere di Zona 3 - PD

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Inserito da il Inserito da Giuseppe Larovere il Lun, 28/07/2008 - 09:33

Nell' Aprile 2007 scrivevo

Inoltre alla INNSE, realtà industriale inserita nel quartiere, c'è stata la commemorazione da parte del Presidente dell' ANPI , Pizzinato, per i caduti della INNSE durante l'ultimo conflitto. Questa fabbrica che dà ancora lavoro e fa profitti ed esporta la quasi totalità dei suoi prodotti non deve essere chiusa. Fa parte del PRU Rubattino. Potrebbe essere considerata come presidio di una zona industriale Innocenti /Maserati, che tanta importanza ha avuto nella nostra storia.

Mi auguro fortemente che industriali , con la i maiuscola, facciano continuare a vivere questa fabbrica e la rilancino . Innse si trova su di un 'area   industriale e tale deve rimanere secondo gli accordi stipulati con le amministrazioni locali.

Riporto il seguente articolo dal Corriere Vivimilano del 25 Luglio 2008

"""""

Nonostante il telegramma di licenziamento ,gli operai continuano a lavorare.

Sparito il titolare , fabbrica occupata da mesi.

Il 18 Agosto scadono i 75 giorni per trovare un accordo che scongiuri la cassintegrazione e per trovare chi rilevi l'attività

MILANO - Da fine maggio, tra il lavoro di giorno e il presidio di notte, si son fermati solo due ore. Mercoledì. Per partecipare ai funerali di Giuseppe R., 49 anni. Un collega. Uno dei cinquanta operai della Innse Presse che nonostante il telegramma di licenziamento spedito loro dall'ex padrone, continuano a lavorare e che salteranno le ferie, casomai qualcuno s'impossessi della fabbrica. La loro fabbrica, ormai, adesso più che mai: la autogestiscono, la occupano, la vigilano all'ingresso, gli operai; tengono viva la mensa; e sperano. Tutti Insieme. Senza Giuseppe R., morto lunedì per un infarto.
Bisognerebbe venire a farci un giro, in questi 25mila metri quadrati di padiglione, al Rubattino. Un padiglione che è storia (ospitò l'Innocenti, lo scorso secolo) e che vede la storia, drammatica e tenera, di un gruppetto di operai simili a indiani di una riserva con le bandiere dell'esercito nemico già sulle colline vicine all'accampamento. Il tempo stringe, arriva agosto, quando tutti, a cominciare dalla politica, vanno in ferie. E il 18 agosto, scadono i 75 giorni di tempo da regolamento per trovare un accordo che scongiuri la cassintegrazione e per trovare qualcheduno che rilevi l'attività e la rilanci.
Il proprietario della Innse Presse, il torinese Silvano Genta, dopo i famosi telegrammi, s'è dato per disperso. A Milano, l'hanno visto una volta, al processo per la causa intentatagli dalla Cgil. Il giudice ha dato ragione a Genta. Genta s'è presentato con quattro avvocati. «Non ha badato a spese, per i legali», osservano, ricordando gli ultimi due inverni, «teneva il riscaldamento a cinque gradi». Per risparmiare. C'è un programma immobiliare, sul luogo. Nascerà un'area residenziale o che altro. Per gli operai, non c'è posto. Qualcuno, che non ha visto il padiglione e l'immensità dei macchinari, dal peso di tonnellate, di quelli che si vedono in autostrada, avrete in mente, sui tir con il cartello «trasporto straordinario», ecco, qualcuno ha proposto: «Sposteremo altrove la produzione». Impossibile, dicono gli operai: «Quando ci annunceranno il trasloco, sarà arrivata la nostra fine». Bisognerebbe venire a farci un giro, al Rubattino. Non per altro: tra vicende di assenteisti, dipendenti che rubano lo stipendio, imboscati, sindacalizzati all'eccesso, i cinquanta, anzi quarantanove operai dopo la morte di Giuseppe R., macinano e macinano e ancora macinano.
Un elogio al lavoro. Ci son due turni, il primo 6.30-14.30 e il secondo 14.30-22.30. C'è la mensa, che funziona (ci badano tre operai). C'è la casupola all'ingresso un tempo occupata dalle guardie giurate e oggi presidiata 24 ore su 24 dagli operai. Ci sono i clienti che vengono, girano, stringono accordi. Ci sarebbero altri clienti che vorrebbero fare lo stesso ma un po' hanno paura. Cosa succederà dopo il 18 agosto? E il Comune? E la Provincia? Faranno qualcosa oppure no? Che strano, però. Nella Milano che dà la caccia spietata a chi occupa — i rom per primi, ovvio —, c'è un'occupazione che non importa a nessuno. Nessuno che tuoni, che faccia conferenze stampa, che mandi comunicati, che s'arrabbi, che polemizzi. Niente. Chissenefrega. Qualche giovane, e per il resto età media sui cinquant'anni, alla Innse Presse. Gente con una professionalità esperta, matura. E però difficile da ricollocare. Hanno mogli e figli. A proposito: lo stipendio di giugno, Genta l'ha pagato. Senza quattordicesima, senza festivo lavorato (2 giugno), senza straordinari — e quanti ne han fatti —, senza assegni mensili. Ogni assegno, sono 50 euro. Non hanno un soldo, gli operai. Ma non è per questo che passeranno le ferie qua in fabbrica.
Andrea Galli
25 luglio 2008

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