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(già postato nella discussione "Centri estivi materne e graduatorie nidi: una vergogna!" in seguito ad altri due post sullo stesso argomento ma ricopiato qui in una nuova discussione dedicata, in considerazione della peculiarità di questo nuovo fatto rispetto a quanto accaduto a luglio)
Confido nel fatto che la nostra amministrazione comunale possa ritrovare il buon senso e fare un passo indietro.
Non hanno senso le motivazioni che hanno portato. Non hanno senso le risposte che hanno dato sui giornali e le giustificazioni che hanno cercato. Cito solo ad esempio quella secondo cui anche l'anno scorso la comunicazione era stata fatta a luglio e quindi non molto prima rispetto a quanto avvenuto quest'anno. Anche uno dei nostri bambini capirebbe che tra luglio e la seconda metà di agosto non c'è solo più di un mese, ma ci sono delle differenze abissali, tra cui il poter comunicare attraverso avvisi nelle bacheche mentre le scuole sono ancora in funzione invece che tramite un cartello su una scuola chiusa o su giornali che i cittadini per lo più in vacanza non sono tenuti a leggere. Inoltre, un conto è comunicare a luglio un giorno di apertura, come avvenuto l'anno scorso, e un altro è comunicarne uno a luglio e rettificarlo quasi un mese dopo attraverso i mezzi che abbiamo detto.
L'incompatibilità oggettiva tra l'essere mamma e lavoratrice con un servizio pubblico di questo tipo è evidente e strutturale. I giorni di ferie non coincidono con i giorni di chiusura degli asili. Devi avere delle alternative: tate (che non tutti possono permettersi e che non è detto che siano disponibili solo in alcuni periodi per coprire le chiusure degli asili), nonni (che non è detto che ci siano o che vivano nella stessa città). La situazione è già precaria per le mamme. La percentuale di lavoratrici italiane che lasciano il lavoro dopo aver avuto un figlio è tra le più alte d'Europa. Il perchè è evidente. Non ce la possiamo fare così. Non puoi coprire più di due mesi di chisure degli asili per la pausa estiva e per le festività + tutti gli scioperi e le assemblee con i soli giorni di permesso. La situazione è già difficilissima. Una settimana in più, comunicata con questo (non) anticipo fa saltare il delicato equilibrio organizzativo che ogni famiglia cerca di costruirsi.
Prima o poi cederò anch'io e manderò i miei figli al privato. Ho resistito finora, stringendo i denti. Perchè credo nel pubblico. Perchè credo che l'asilo pubblico debba essere uno spaccato di mondo e non solo il luogo per chi non può permettersi di andare al privato. Ho resistito finora. Pagando al pubblico praticamente quanto pagherei al privato. Ma temo che cederò.
Non si può lasciare tutto sulle spalle delle famiglie.
Spero che la nostra amministrazione comunale decida di fare un passo indietro.
In relazione alla lettera sul corriere della sera di oggi 23 agosto 2008 del signor Carra presidente di Italia nostra da cui emerge che gli ultimi orientamenti del comune di Milano sarebbero di sostituire lo specchio d ' acqua della darsena con un prato , mi auguro che ciĆ² non avvenga mai e che venga fatto il possibile per impedirlo .
Anzi auspico che i progetti di riapertura almeno parziale dei navigli vengano attuati e che la darsena possa diventare snodo di un possibile sistema di trasporto su acqua , o anche tornare ad essere il porto di Milano .
Invece e’ una persona che fa regolarmente ragionamenti sballati e assurdi, anche se i media (piu’ sballati e assurdi di lui) spacciano le sue esternazioni come oro colato.
Facciamo una carrellata dei ragionamenti sballati e assurdi di Sgarbi.
La pseudo “anti-ideologia” di Sgarbi., che invece e’ dittatura del relativismo.
Partiamo dalla sua dichiarazione di essere “anti-ideologico”, perche’ lascia passare tutto, anche le cose contro il senso del pudore o del buon gusto o della moralita’.
Ad esempio abbiamo tutti visto la mostra a PAC, dove ad accogliere i visitatori sul muro d’ ingresso c’ era una enorme decalcomania con pupazzi che cagavano e altri che mangiavano la merda.
Oppure abbiamo visto per un mese un pallone a forma di unomo con genitali fuori, in un parco pubblico.
Orbene, lasciar passare le volgarita’ e promuoverle col simbolo della collettivita’ sarebbe “anti-ideologico”?
No! E’ la peggiore delle ideologie: la dittarura del relavismo. Che sembra liberta’, ma e’ invece tirannite imposta a tutti.
L’ assurdita’ di affermazioni come ...“Non promuovere certe cose come assessorato significa censurarle ed essere fascisti”
Anche questo ragionamento e’ assurdo. Infatti la liberta’ di espressione non coincide con la promozione da parte dell’ Ente Pubblico, che invece riguarda semmai solo certe cose particolari. Sarebbe censura vietare “tout court” certe cose. Ma non “non promuoverle” come Ente Pubblico.
In un certo senso e’ piu’ vero il contrario. Sono le cose portate avanti dalle istituzioni “culturali” pubbliche a puzzare di Minculpop. La cultura di regime (decisa da qualche assessore) fa sempre schifo, sia quando viene impedita, sia quando viene promossa.
Se e’ fascista impedire una mostra fotografica perche’ ritenuta oscena, altrettanto fascista e’ patrocinare questa cosa da parte delle istituzioni, dando implicitamente ad un assessore la patente di “censore” che decide cosa e’ “bello” e “culturale”.
La confusione fra cose non-autorizzate e cose vietate.
Un altro capolavoro di confusione mentale sgarbiana e’ la dichiarazione post-imbrattamento della fonrana di Trevi.
Sgarbi diceva “il coloratore della fontana ha un’ unica colpa... non essere stato autorizzato... ma chi ha detto che tutto deve essere autorizzato?”.
Sembra un ragionamento serio. Invece e’ una idiozia. Buona solo per confondere le idee e difendere l’ indifendibile.
Infatti e’ vero che le cose non devono essere per forza “autorizzate” per essere lecite.
Se io mi gratto il naso o starnutisco, non ho chiesto il permesso per farlo, e non per questo devo essere considerato un abusuvo o un criminale.
Ma cie’ vale solo per certe cose.
Per altre cose, invece, l’ autorizzazione e’ necessaria. Ad esempio, se enteo in casa di un altro senza “autorizzazione” rischio la denuncia, o magari una fucilata. A meno che lo Sgarbi, colto da sacro furore libertario, venga a difendere il violatore contro l’ ingiusta persecuzione...
Chi ha gettato colore nella fontana pubblica e’ allo stesso livello di chi entra in casa altrui senza permesso. Magari sporca e basta. Roba che puo’ essere “lavata” nel giro di poche ore.... ma rischia lo stesso la querela o la fucilata.
Il motivo e’ semplice: gettare colore nella fontana non solo e’ una cosa “non autorizzata”, ma e’ anche una cosa “vietata”.
Ma evidentemente il famoso critico d’ arte non capisce una differenza cosi’ banale, che pure i bambini dell’ asilo capiscono.
Il Leoncavallo non e’ piu’ abusivo delle porcherie urbanistiche di Milano...”
Anche qui il “critico” tenta di fare confusione fra piani e concetti completamente diversi.
Che una cosa sia brutta, o fatta male, o frutto di politiche urbanistiche sbagliate... e’ un conto.
Se una cosa e’ abusiva e in stato di illegalita’... e’ un altro conto.
Pensare di benedire occupazioni abusive o illgalita’, e scaglairsi invece contro cose legittime, e’ veramente demenziale.
Non solo, ma e’ il tipico atteggiamento da tiranni e dittatori, i quali, come noto, si giustificano sempre in questo preciso modo.
Pure Bin Laden afferma che le sue azioni sono la “vera” moralita’ e sono la legalita’ “reale” ... e che i veri assassino sono i capitalisti, i crociati e gli americani...
Pure le Brigate Rosse affrmano di fare giustizia contro l’ ingiustizia “reale”.
E, appunto, i centri sociali” rubano edifici... ma non sarebbero veri ladri... perche’ i ladri sono gli altri.
Un modo di ragionare del genere e’ la cosa che piu’ distrugge al fiducia della gente.
Ora, Sgarbi rischia di tornare assessore di Milano... E la sfiducia della gente nelle istituzioni aumenta sempre piu’.
I cittadini di Milano non si meritano di essere amministrati da mine vaganti..
Vorrebbero gente di cui avere fiducia e che difende il proprio senso di giustizia e dignita’ invece che lavorare per le minoranze provocatrici e per il senso del paradosso.
Il mercato di Papinaino è interrotto da una strada di accesso al centro, sistematicamente i pedoni se ne infischiano del semaforo quando tocca alle auto e si formano intasamenti e rischi di toccare qualche passante.
Domanda: dove sono i vigili a vigilare ?
I mezzi pubblici di superficie sono sporchi, maleodoranti, frequentati da molti abusivi specialmente alle ore mattutine, imbrattati da scritte. Non c'è nessun controllo ne' per i portoghesi ne' per i maleducati che imbrattano.
Sosta in doppia fila sulle strade ad alta percorribilità come la circonvallazione della filovia. Al mattino è uno stillicidio di persone impunite che vanno a fare colazione con auto con le 4 freccie. Si forma una fila ad una sola corsia. Dove sono i vigili a vigilare alla mattina?
Ecc
Episodi differenti hanno in comume a mio avviso l'abbassamento del senso civico e del rispetto delle regole. Saranno anche gli esempi che ci vengono o dall'alto o dei casi di cui si sente parlare per i quali si tende sempre a giustificare.
Proposte:
Perchè chi ci amministra non prende i mezzi alle ore di punta per verificare di persona?
perchè gli stessi facciano in modo che si vedano in giro poliziotti e vigili
perchè gli stessi non fanno in modo che chi vigila sia meno intransigente ?
Tutti viaggiamo e all'estero le forze dell'ordine hanno il dovuto rispetto che si meritano e incutono il rispetto loro dovuto.
Vogliamo proprio dare il fianco a coloro i quali ritengono che a Milano non sia più bello vivere ?
Meno dichiarazioni di facciata e + fatti
Saluti
M R.
Dal sito Web del Comune di Milano:
Operazioni sui derivati
Creato gruppo di lavoro
“Si è costituito il gruppo di lavoro dei tre esperti (Nicolino Cavalluzzo, Paolo Chiaia e Cesare Conti) individuati dalla Commissione Bilancio e nominati dalla Presidenza per approfondire a livello tecnico-economico le operazioni sui derivati del Comune di Milano”.
Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio comunale Mabnfredi Palmeri, precisando che “gli esperti dovranno completare entro il 28 luglio i compiti loro assegnati, garantendo la partecipazione alle sedute di Commissione, e a quelle eventuali di Consiglio, che saranno convocate sul tema”.
“Oltre alla ricostruzione tecnica degli strumenti finanziari derivati utilizzati dal Comune – ha spiegato il Presidente Palmeri – il gruppo di lavoro effettuerà una valutazione finanziaria (mark to market) dei contratti tuttora in essere e di quelli conclusi dal giugno 2005 a oggi nelle date in cui furono sottoscritti. Saranno evidenziati gli effetti economici sul Bilancio comunale da tre anni a questa parte, con i possibili rischi finanziari e creditizi per l’Amministrazione fino alla scadenza dei contratti”.
“L’attività degli esperti – ha precisato il Presidente Palmeri che, come prevede il Regolamento, ha scritto al Sindaco per informarlo e condividere i necessari provvedimenti formali – è riconducibile al ruolo di indirizzo e controllo del Consiglio e, in particolare, alla sua responsabilità diretta sulle delibere di Bilancio preventivo e consuntivo. È stato chiarito, inoltre, che l’incarico conferito non contrasta con la scelta della Giunta di selezionare con gara un advisor con compiti di assistenza e consulenza nella valutazione di tutta la struttura finanziaria, passata e futura, del Comune di Milano”.
Il Presidente Manfredi Palmeri ha ricordato che “proprio il Consiglio comunale era stato invitato dalla Corte dei Conti della Lombardia, nella deliberazione del 17 aprile scorso sulla regolarità contabile e finanziaria dell’operazione sui derivati, a esaminare i risultati dell’indagine e ad adottare i possibili interventi correttivi ritenuti opportuni”.
“L’Ufficio di Presidenza – ha spiegato Manfredi Palmeri – ha stabilito di rendere contestualmente pubblico il compenso di 9mila euro da corrispondere a ciascun esperto: la cifra è stata giudicata inferiore ai valori di mercato delle consulenze e delle valutazioni finanziarie, ma congrua data la natura della prestazione a supporto dell’attività del Consiglio”.
(05/07/2008)
Milano è bella ?
Si, è bella per le tante iniziative , le tante opportunità , per le tante attenzioni che offre ai suoi cittadini.
Tra queste ci sono le scuole civiche di cui quelle di musica sono una risorsa culturale di primissimo livello
per la città ed i suoi abitanti : CEM-Centri di Educazione Musicale
http://www.scuolecivichemilano.it/on-line/scuoleciviche/Home.html
Ora accade che , per un'incomprensibile decisione, le classi di musica del prossimo anno scolastico,
verranno tutte concentrate in una sede, via Dalmazia ( dopo il ponte di Corsica-Forlanini), all'estremo confine Est della città,
difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
La sede che sta per essere abbandonata, quella di via Sant'Elembardo, grazie alla vicinanza della metropolitana rossa (Gorla)
è invece molto più comoda per un pubblico più vasto.
La nuova sede è raggiungibile solo affrontando il disagio del traffico di auto, tram o bus per studenti e docenti.
Questo spostamento è una pessima decisione che non giova ai cittadini e non è di supporto alle lodevoli iniziative culturali del Comune.
Cordialità
Giacinto Tortora
AVETE NOTIZIE SULLE AGOGNATE E PROMESSE BARRIERE ANTIRUMORE CHE DOVREBBERO VENIRE POSIZIONATE SUL TERRAPIENO?
MI SEMBRA FACESSERO PARTE DI UN PROGETTO CONCORDATO CON LE FERROVIE ITALIA.
CON LE FINESTRE APERTE PER IL CALDO IL RUMORE VA VERAMENTE OLTRE IL FASTIDIO!
I merci non hanno nulla da invidiare a quelli di Jack Kerouaq, e le frenate sono agghiaccianti e lunghissime.
NON SAREBBE IL CASO DI FARCI SENTIRE IN MANIERA PIU' INCISIVA?
Perchè dobbiamo sempre essere Milanesi di terz'ordine?
Da una precedente discussione nella Linea Diretta con il Consiglio di Zona 3, mi era sembrato di capire che sarebbe stata fatta un'interrogazione in Consiglio Comunale?!
Tra l'altro il progetto è stao approvato, ma la fase operativa richiede forse un po' di stimolo per partire
Grazie
Buongiorno,
sono la mamma di Camilla e Matilde, due bimbe di 4 anni e 1 anno.
Abbiamo iscritto Camilla al centro estivo, dato che per questioni lavorative né io né mio marito possiamo seguirla nelle prime settimane di luglio. Eppure, ancora stamattina non sappiamo se questo benedetto centro estivo partirà e se Camilla avrà le educatrici che ha avuto tutto l'anno o se il Comune tapperà il buco in qualche modo.
Chiarisco subito: sono totalmente dalla parte delle educatrici rispetto all'agitazione in atto, dopo averle viste lavorare con costanza, entusiasmo, passione e competenza nonostante le condizioni pressoché disastrose d'organico (ma il comune non era attento alle esigenze dei bambini? e perchè, in occasione della malattia di un'educatrice, le restanti si son dovute accollare un maggior numero di bambini perchè non era possibile alcuna sostituzione?).
Il problema, però, per noi permane: dove lasciare Camilla le prime due settimane di luglio? (ringraziando il fatto di avere un lavoro che mi permette di organizzarmi, la seconda metà di luglio starà con la mamma).
E' possibile che un'amministrazione come quella di Milano non riesca ad organizzarsi per tempo, nel rispetto dei diritti delle famiglie ma anche delle professioniste che quotidianamente si prendono cura dei nostri bambini?
Da settimana scorsa, poi, quotidianamente controllo sul sito del Comune: il 12 giugno sarebbero dovute uscire le graduatorie provvisorie degli asili nido.
Ancora oggi, 23 giugno, tutto tace, se si esclude un laconico messaggio che ci informa che le graduatorie saranno pubblicate il prima possibile.
Slittano le provvisorie, slitteranno per ovvie ragioni le definitive, slitterà con ogni probabilità la comunicazione sui tempi e i modi di inserimento.
Quando sapremo
- se i nostri bimbi sono stati ammessi
- quando cominceranno l'inserimento?
nel caso non venga presa, è necessario organizzarsi diversamente.
Una soluzione potrebbe essere quella di preiscriverla a un nido privato, ma chi mi rimborsa la quota versata nel caso venga poi presa? Il Comune di Milano, colpevole di non aver rispettato i tempi?
L'alternativa per noi sarebbe penso una babysitter part time alternata ai nonni (anziani e abbastanza malconci, ma si fa quel che si può), visti i costi proibitivi dei privati, ma anche qui, come si fa? si cerca una persona fidata, in gamba, e la si tiene in stand-by? con che pretese?
Insomma, è una vergogna!
Con Camilla ho pagato più volte la mora sulla retta del nido perchè i bollettini arrivavano in ritardo; solo il cittadino deve pagare per i suoi ritardi?
Alla faccia dell'amministrazione comunale attenta ai bambini e alle famiglie...