.: Al Consiglio Comunale vorrei dire che...
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Inserito da il Inserito da Giovanni Gronda il Ven, 27/03/2009 - 17:32

Ok, c'è scritto in copertina che è un "codice morale non religioso", ma perchè nel sacco della stramilano ho trovato un libricino di Ron Hubbard, quello di Scientology, intitolato "la via della felicità"?

Rifletterò mentre corro tra le auto su "VERITA'" come "cerca di vivere nella verità".
70 pagine di precetti che non voglio nemmeno stare a leggere.

MA CHE CI FACEVA NEL SACCO DELLA STRAMILANO QUESTO LIBRETTO????

il Comune lo sa?

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Inserito da il Inserito da Piero Carini il Lun, 23/03/2009 - 10:23

Perché il Cittadino-utente si deve interessare, e come
Il Sindaco di Milano potrebbe ufficializzare, pubblicizzare con sponsor, far insegnare e attivare dei Pensionati per mettere in funzione il Principio-norma di portata mondiale:
 OGNUNO HA IL DOVERE DI SALVAGUARDARE L'AMBIENTE E IL DIRITTO-DOVERE DI CHIEDERE CORTESEMENTE AI TRASGRESSORI UNA PRONTA AZIONE CORRETTIVA.  

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Inserito da il Inserito da Cittadino Anonimizzato a posteriori il Mer, 18/02/2009 - 15:35

Vorrei che venissero liberalizzati gli orari di bar e attività commerciali varie in modo da favorire una città più fruibile e sicura nell  'arco di tutte le 24 ore.

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Inserito da il Inserito da Elena Urgnani il Mar, 03/02/2009 - 20:41

All'inizio dell'anno scolastico ho fatto un po' di shopping per i corsi di inglese per bambini in età di scuola materna, ho trovato delle proposte interessanti, ma scomode, perché situate lontano da casa.

Un'agenzia formativa cui mi sono rivolta, la New English Teaching, mi ha detto che fino a qualche tempo fa alcune scuole materne comunali erano convenzionate con loro, nel senso che chiedevano corsi tenuti dal loro personale esterno, che i genitori avrebbero potuto scegliere in regime di copagamento.

Poi questo progetto è stato bloccato perché in sostituzione di questo l'ufficio del Comune ha proposto un progetto gestito dall'interno, con personale del comune, che avrebbe dovuto utilizzare una conversatrice, anche se soltanto per i bambini dell'ultimo anno. Risultato: nella materna di mio figlio il corso l'anno scorso non è partito perché la signora è andata in maternità e non è stata sostituita, quest'anno mi risulta che sia arrivata ma non prima di febbraio, e ai bambini di 4 e 3 anni non è offerto nulla. Per ammissione della stessa direttrice inoltre il corso ha un impatto praticamente nullo, tanto è vero che - a quanto mi dice lei stessa - i genitori che ci tengono mandano i bambini a seguire corsi altrove.

Ora io mi chiedo:

è logico che il Comune di Milano paghi per gli asili nido le lezioni di religione fin dai 3 anni (con fondi anche per eventuali sostituzioni di malattia), mentre fornisce un servizio così scadente per la diffusione dell'inglese? Mi risulta che nelle scuole europee non si sprechino questi anni che per l'apprendimento linguistico sono preziosissimi.

E poi chiedo: visto che le scuole materne sembrano sempre e comunque alla canna del gas e sempre destinate a tagli di personale e aumenti di retta, sarebbe possibile permettere alle singole scuole materne -  qualora ne facciano richiesta - di convenzionarsi con agenzie formative accreditate per organizzare corsi di inglese facoltativi A PAGAMENTO? Per noi mamme sarebbe certo più comodo e più economico piuttosto che assumere la tata che lo porti a fare il corso al British.

Lo so che ci sono anche asili privati in inglese, peccato che costino mensilmente poco meno del mio intero stipendio di insegnante.

Spero che qualcuno mi dia una risposta, perché a breve ci saranno le elezioni del consiglio di scuola e le altre mamme che ho consultato a proposito dell'inglese la pensano abbastanza come me.

Distinti Saluti

Elena Urgnani

 

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Mar, 03/02/2009 - 10:35

Il Comune di Milano ha tagliato del 10% i fondi stanziati per i disabili.

Riporto qui di seguito il comunicato delle famiglie e dei parenti di persone disabili.

Come al solito il nostro Comune, che "spende e spande" in viaggi all'estero, cene di gala ecc., sa essere "forte con i deboli e debole (rectius solidale) con i (poteri) forti".

Se si deve tagliare perchè non ci sono soldi per tutto, bisogna tagliare gli sprechi, le "consulenze" ad amici e simpatizzanti, ma non i diritti e i servizi alle persone!!!

Non è questa la Milano che desidero!

Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliere Zona 3
Uniti con Dario Fo per Milano
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Questo taglio si ripercuote su diversi servizi per persone disabili funzionanti già da diversi anni (SFA - Servizi di Formazione all’Autonomia, CAD - Centri di Aggregazione Disabili e inserimento lavorativo).
PERTANTO
al Sindaco Letizia Moratti,
al Presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri,all’assessore alla Salute
Giampaolo Landi di Chiavenna
NOI FAMIGLIE, CON I NOSTRI FIGLI DISABILI, CHIEDIAMO PIU’ RISORSE AL SETTORE HANDICAP
Se devono essere fatti tagli al bilancio comunale, non è giusto che questi vadano a discapito dei cittadini più fragili.
PIU’ STABILITA’ AI SERVIZI PER DISABILI
Riconoscete finalmente - come chiede anche la Regione Lombardia - i numerosi servizi SFA e CAD di Milano come una risorsa preziosa per le famiglie con figli disabili, e fermate l’attuale procedura (bando “Interventi di inclusione sociale per cittadini disabili”) che lascerebbe nella precarietà questi servizi e i nostri figli che ne usufruiscono.
ECCO IL TESTO COMPLETO DELLA LETTERA INVIATA AL SINDACO LETIZIA MORATTI, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE MANFREDI PALMERI, ALL’ASSESSORE ALLA SALUTE GIAMPAOLO LANDI DI CHIAVENNA
Chi Vi scrive sono i genitori di circa 200 cittadini milanesi con disabilità che frequentano i Servizi di Formazione all'Autonomia (SFA) o i Centri di Aggregazione per persone con disabilità (CAD) del Comune di Milano.
Tutte queste realtà hanno permesso in questi anni la costruzione di una rete sociale che ha evitato l’isolamento dei nostri figli - tra le prime nostre paure come genitori - nonché contribuito ad ampliarne le autonomie in termini di spostamenti sul territorio e di fruizione di servizi che esso offre. Il diritto dei nostri figli di vivere il territorio cittadino e le iniziative che esso offre è drammaticamente limitato più che dai limiti personali, dalla difficoltà di accedere alle risorse esistenti nonché dalla scarsa cultura e sensibilità sociale nei confronti delle persone con disabilità. I tanto auspicati sostegni e aiuti conquistati faticosamente nel tempo rappresentano per noi un imprescindibile punto d’arrivo che non vorremmo vedere sfumare. La frequenza del servizio da parte dei nostri figli ci ha permesso di trovare sia un sollievo nella loro gestione quotidiana, sia un valido supporto educativo. Forte, dunque, è il timore di un importante impoverimento delle proposte e delle occasioni di coinvolgimento e di integrazione per i nostri figli.
Ci siamo illusi che, con i nuovi standard che la Regione Lombardia ha emanato nel 2008, si potesse finalmente uscire dalla fase della sperimentazione per approdare alla legittimazione di un servizio che risponde in modo concreto ai bisogni di una precisa fascia di popolazione fragile. Ci troviamo invece oggi di fronte al fatto che il Comune di Milano, nella definizione del suo bilancio, ha previsto un taglio del 10% degli stanziamenti a disposizione del Settore Handicap; la diretta conseguenza è che i servizi di cui sopra (SFA e CAD, ma anche percorsi di inserimento lavorativo) sono resi ancora più precari da un bando del Comune di Milano (“Interventi di inclusione sociale per cittadini disabili”) che crea problemi sia dal punto di vista della continuità (essendo il bando annuale) sia dal punto di vista economico (essendo inclusi nel bando, oltre a SFA e CAD, anche Centri Socio Educativi e servizi per l'inserimento lavorativo).Inoltre, mentre per gli SFA è stata prevista una proroga nelle attuali convenzioni (e pertanto il servizio potrà continuare fino a marzo per poi confluire nel bando), per i CAD non è stata stabilita alcuna proroga e quindi gli enti gestori si vedranno probabilmente costretti a sospendere le loro attività con la fine del mese di gennaio, facendo mancare ai nostri figli uno strumento indispensabile per la loro integrazione sociale.
Alla luce di ciò vi esprimiamo la nostra forte preoccupazione ed il nostro profondo dissenso nel rimettere in discussione tutto ciò che, fino ad oggi, ha rappresentato una sicurezza e una fonte di benessere per noi, ma soprattutto per i nostri figli. Chiediamo pertanto:
1. di sospendere il bando sopra citato, in quanto non tutela adeguatamente i cittadini disabili che frequentano i servizi interessati;
2. di aumentare le risorse economiche del Settore Handicap, quale segno dell'impegno che la Città di Milano, che Voi rappresentate e che ha sempre fatto della solidarietà uno dei suoi tratti caratteristici, rivolge ai bisogni dei cittadini più fragili e delle loro famiglie.
3. di dare continuità e stabilità ai Servizi SFA e CAD, oltre che ai percorsi di inserimento lavorativo, soprattutto a fronte di una congiuntura economica non facile che colpisce in modo particolare che è già fragile. In particolare chiediamo che la città di Milano riconosca gli SFA come unità d'offerta prevista anche dalla Regione (D.G.R. 13/6/08 n. 8/7433) e dia continuità ai CAD come previsto anche dal Piano di Zona 2008-2009 (pag. 132).
Siamo sin d'ora disponibili a collaborare con voi e con gli enti del privato sociale per dare il nostro contributo nella ridefinizione di detti servizi.
Vi anticipiamo sin d'ora che per il giorno 2/2 p.v. organizzeremo come famiglie un presidio per manifestare pubblicamente i disagi che deriveranno alle persone con disabilità ed alle loro famiglie se l'Amministrazione Comunale non terrà conto delle legittime necessità dei sottoscritti.
Confidando in un Vostro positivo riscontro, porgiamo distinti saluti.
- Seguono firme -
Milano, 21 gennaio 2009

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 01/02/2009 - 10:20

Lo smog ed il traffico di Milano allarmano anche la UE:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/09_gennaio_30/moratti_piano_smog_ue_multa_polveri-150951312265.shtml

Tre sono le aree di intervento da attivare (con intelligenza e rapidità) in area urbana nelle ore notturne (dalle 20:00 alle 06:00) :

1. la raccolta di AMSA dei rifiuti e pulizia strade;
2. la distribuzione delle merci;
3. il trasporto di materiali ai cantieri edili di una certa dimensione.

Bisogna abituarsi agli appuntamenti per la consegna delle merci, per quanto riguarda i negozi al dettaglio, mentre per i supermercati la notte deve diventare una costante del servizio consegne/ricezione merci, lo stesso deve valere per i grossi cantieri e per la raccolta e pulizia AMSA.

Serve un piano per la città studiato nei minimi dettagli per misurare il livello di civiltà della città di Milano. Certo serviranno agevolazioni per colmare almeno in parte i disagi, e sarà importante puntare sul rinnovo del parco circolante dei mezzi commerciali per ridurre una delle principali fonti di inquinamento, e mettere paletti per l'utilizzo di mezzi progressivamente sempre meno inquinanti.

Si dica poi la parola fine finalmente a quei tanti troppi mezzi ultraobsoleti di artigiani marginali che con le loro impunite nuvole di fumo nero di particolato ancora diffusamente insozzano la città senza che le autorità competenti accennino a far regredire concretamente questo fenomeno che è un pericoloso malcostume colpevolmente tollerato; per questi mezzi non c'è TICKET che tenga, non c'è alternativa alla rottamazione coatta con rimborsi/compensazioni economiche di carattere straordinario.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 21/01/2009 - 22:23

Dal sito Web del Comune di Milano:

Palazzo Marino

Consultabili i redditi 2007 dei consiglieri

I cittadini potranno accedere a queste informazioni attraverso l'Albo Pretorio e il sito del Comune. Palmeri: "Obbligo pubblicità va esteso ad assessori, società partecipate e tutti i comuni"

Milano, 21 gennaio 2009 – Le dichiarazioni dei redditi 2007 dei consiglieri sono state pubblicate nell'Albo Pretorio, come previsto dalla legge (legge n. 441 del 5 luglio 1982 per la pubblicità della situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e direttive sia in essere che cessati), e anche sul sito del Comune.

“Per primi non ci siamo limitati a rispettare la legge – ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – ma abbiamo guardato alla sua sostanza, che ha come obiettivo la trasparenza tra elettori ed eletti. I dati reddituali e patrimoniali non devono essere solo pubblicati, ma anche pubblicizzati: la comunicazione attraverso la Rete, luogo virtuale, ma reale perché facilmente accessibile, è più efficace di quella attraverso l’Albo Pretorio, luogo reale, ma virtuale perché sconosciuto ai cittadini”.

Manfredi Palmeri porterà anche altre proposte in sede Anci, di cui è vice coordinatore nazionale per i Consigli comunali: “È urgente cambiare la legge del 1982, estendendo l’obbligo della pubblicità agli assessori (che prima dovevano essere consiglieri e oggi, con un sistema elettorale cambiato, non possono più esserlo), agli amministratori della società partecipate e controllate dagli Enti locali (che direttamente o indirettamente gestiscono risorse pubbliche), a tutti i Comuni italiani (perché serve visibilità anche ai dati di quelli sotto i 100mila abitanti)”.

Bollettino dei redditi 2006

Ripilogo redditi 2006 (alfabetico)

21 gennaio 2009

 

Guarda il video realizzato da C6 Tv:

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Inserito da il Inserito da Enrico Vigo il Dom, 11/01/2009 - 07:30

Se si vogliono mantenere i collegamenti aerei voli Milano-Roma dal City Airport di Linate, allontanando il paventato spettro della crisi anche per Linate (riduzione del business per SEA), per tutte le ragioni milanesi e romane finora addotte, non tutte trasparenti o in buona fede a seconda dell'affabulatore di turno, allora è opportuno spostare la maggior parte dei voli shuttle tra le due città sugli aeroporti più vicini al centro (CITY AIRPORTS), Linate e Ciampino, mentre altri collegamenti, ragionati e calibrati, tra Malpensa e Fiumicino avranno altra vocazione logistica.
 
Infatti, se davvero non si vuole affossare il sistema aeroportuale lombardo, per i voli che invece dovranno trasparentemente diventare di reciproco feederaggio tra i due HUBS oramai concorrenti, sia per l' HUB di Fiumicino che per l'HUB di Malpensa, in una logica di libero mercato in positivo (a vantaggio innanzitutto di prezzi calmierati in favore dei consumatori-clienti-cittadini-contribuenti-elettori) ma realmente sinergici, a beneficio del sistema-Italia, se davvero si è tutti in buona fede, andranno istituiti in modo serio anche voli Malpensa-Fiumicino.

Ecco dove la politica super partes deve essere interventista, nell'aiutare le parti a giocare con regole eque e trasparenti e, se davvero si vuole rilanciare Alitalia senza penalizzare Malpensa, questo è uno dei tasselli da realizzare prima possibile.

Se qualcuno a Milano sarà contrario a questa impostazione, allora avremo ben chiaro chi sta realmente distruggendo Malpensa, altrettanto dicasi degli ambienti romani e in casa CAI-AZ, dove le flebili insostanziose ed infingarde difese di Malpensa verrebbero definitivamente smascherate.

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Inserito da il Inserito da Hector Villanueva il Sab, 10/01/2009 - 19:13

Milano, 10 gennaio  2009
Eccellentissimo
Dott. Manfredi Palmeri
Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Milano

C.C. Dott.ssa Letizia Moratti
Sindaco di Milano.

Gentile Dott. Palmeri,
rinnovandoLe l'augurio di buon anno, desidero ringraziarLa per l'invito all'incontro del 19 dicembre scorso, presso Palazzo Marino, tra il Comune di Milano e le Comunità straniere.
Ritengo che l'avvio di questo progetto di "Dialogo Interculturale" sia estremamente utile perchè Milano possa diventare un modello d'integrazione sociale e presentarsi all'Expo 2015 come una vera “capitale internazionale”.
Colgo l’occasione per inviarLe il video realizzato durante l’incontro, con le interviste ad alcuni rappresentanti delle comunità straniere presenti.

Auspicando di poterLa incontrare presto per continuare a sviluppare insieme queste sinergie, La saluto cordialmente.

Héctor Villanueva 

Presidente
Via Domenico Veneziano, 6
20139 - Milano
Cell. + 39 338 3414438
CIRCLA - Centro di Integrazione Permanente di Rappresentanza della Comunità LatinoAmericana in Italia – UE
e-mail: hectorvillanueva@libero.it      
www.circla.org
www.migrazionesalute.eu
Festival “Lo spirito del pianeta”Modello di internazionalizzazione attraverso il “Dialogo Interculturale”
La nuova ottica sull'immigrazione, vede gli immigrati, come: ..."soggetti di cooperazione tra gli obiettivi del Millenium Development Goals", ...
"risorse indispensabili per la crescita del PIL nei loro paesi d'origine, .... grazie alle loro rimesse", ..."strumento  essenziale per lo sviluppo sociale, culturale ed umano del paese che li ospita"
la strada è quella giusta per sperare in un futuro di convivenza pacifica
tra nativi ed immigrati.
HECTOR VILLANUEVA

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Ministero dell'Interno
 
 
 
 
 
Dalle Prefetture
Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione
22.10.2007
A Sesto San Giovanni presentata la Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione alla comunità sudamericana
L'occasione è stata il primo Festival di Folclore e Musica delle Americhe
Il 12 ottobre il Prof. Carlo Cardia, Presidente del Consiglio Scientifico presso il Ministero dell’Interno che ha curato la redazione del documento, ha presentato la Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione.
L'evento si è tenuto nella cornice del 1° Festival di Folclore e Musica delle Americhe, organizzato dal Comune di Sesto San Giovanni in collaborazione con il CIRCLA, Centro di integrazione permanente di rappresentanza della Comunità LatinoAmericana.

Il presidente del Centro e animatore dell’evento, Hector Villanueva, si è soffermato sull'impegno del Prof. Cardia che nel suo discorso ha saputo comunicare ai tanti stranieri presenti lo spirito e la validità di questo nuovo strumento di riferimento rivolgendo parole di elogio alla comunità latino-americana per la fattiva collaborazione del gruppo di lavoro che l’ha rappresentata nella stesura della Carta dei valori.

Al termine dell’evento hanno avuto luogo canti e danze tipiche del folklore sudamericano, con esibizione di artisti originari del Messico, del Perù e della Repubblica Dominicana.

Hector Villanueva, nato a Lima - Perù, residente a Milano.
Coordinatore di CIRCLA - Centro d’integrazione permanente per l’integrazione della comunità Latino-Americana sotto egida di OCCAM, con Consortium e con la collaborazione di enti istituzionali, enti religiosi, consolati dell’America Latina, associazioni italiane e straniere che operano nell’ambito del settore dell’immigrazione.
Collabora nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale  con OCCAM (The Observatory for Cultural and Audiovisual Communication in the Mediterranean and in the World, was created in 1997 in Milan).
Collabora con le Amministrazioni Comunali per la discussione di tematiche relative degli immigrati e per l’organizzazione di seminari, incontri e manifestazione culturali.
Presentazione di Progetto CIRCLA :
«In Lombardia vive oltre il 25% della popolazione straniera presente in Italia. Negli ultimi cinque anni il loro numero è raddoppiato, passando dai 400 agli 800mila. Questo dato deve assolutamente far riflettere, anche per quanto riguarda i criteri con cui vengono ripartiti e assegnati i fondi nazionali che vedono la nostra Regione ancora oggi fortemente e ingiustamente penalizzata, a fronte di un impegno che ci distingue da tutte le altre Regioni d'Italia.
L'obbiettivo e dare risposta al bisogno di rappresentanza, integrazione e relazione dell’ampia comunità latino americana, presente a Milano, attraverso la realizzazione di un centro di rappresentanza in grado di dialogare a livello istituzionale, sociale e culturale con la comunità cittadina.
Tale centro contribuirà a rafforzare ed incrementare il processo di integrazione degli immigrati a Milano, raccogliendo utenze che gravitano intorno a servizi, sportelli, attività promosse da enti pubblici, associazioni di categoria, iniziative informali, ecc. e favorendo processi di scambio tra immigrati provenenti da vari paesi dell’America Latina, al fine di istituire un’identità comune e collettiva in grado di relazionarsi con il tessuto sociale, culturale e imprenditoriale milanese, in modo più efficace e significativo.
L’ideazione di questo progetto è in risposta all’analisi dei bisogni riscontrati nei contatti con le comunità latinoamericane a Milano, che evidenziano la necessità di collegare i servizi offerti ai cittadini stranieri, con percorsi di integrazione e di recupero dell’identità sociale e culturale della comunità latinoamericana. Molti sono, infatti, i servizi a cui l’immigrato può rivolgersi, pochi sono, invece, i contesti che stimolano i processi di autorappresentazione dell’identità comunitaria: la creazione del CIRCLA andrebbe in questa direzione.
Il centro di integrazione permanente di rappresentanza della comunità latinoamericana a Milano vuole essere un punto di riferimento per tutti i cittadini di origine latinoamericana e per la più ampia comunità urbana, con l’intento di coinvolgere ogni fascia di età nella proposta di servizi e attività che rispondano ai bisogni aggregativi, socializzanti ed integrativi.
CIRCLA, sarà un punto di riferimento in grado di offrire in primis una serie di azioni, ma capace anche di connettersi con le istituzioni già operanti a livello metropolitano, nell’ottica della rete.
Si propone, di essere un nodo, o uno snodo, importante in quanto luogo della rappresentazione e dell’identità delle comunità latinoamericane, nell’ampia rete di Milano.
Il progetto promosso dalla Provincia di Milano prevede, con il coinvolgimento dei Comuni, dei Consolati latinoamericani, dall'Associazioni degli immigrati, del Terzo Settore e dei Patronati sindacali, l'attivazione di una rete sei servizi terrioriali , che forniscano informazioni e consulenza agli immigrati in lingua spagnola e portoguese.

PROPOSTE:Comitato scientifico per la Carta dei valori

I seguenti “punti di attenzione” per la realizzazione di azioni concrete a favore degli immigrati di origine Latino-Americana al fine di favorirne l’integrazione, nascono dalla  consapevolezza che non esiste un unico modello vincente per realizzare l’integrazione. Ogni paese ospitante,  in base alle sue caratteristiche di contesto e di risorse, deve elaborare il proprio a partire dal dialogo con gli immigrati e dalla volontà di considerali parte attiva delle politiche a loro destinate
Passiamo ora ad illustrare le nostre riflessioni/proposte:
-       necessità di attivare corsi di lingua italiana collocati in momenti di riposo lavorativo quali il sabato,  la domenica (giovedì pomeriggio per le badanti) e i giorni festivi con moduli altamente flessibili e capaci di rispondere alle esigenza di ogni singola persona nella prospettiva del “servizio personalizzato”;
-       attività di accompagnamento scolastico per i bimbi con genitori di nazionalità estera. Tali attività dovranno integrarsi con la scuola e il curricolo scolastico ma nello stesso tempo dovranno tener conto delle esigenze di gioco ed espressività dei bambini;
-       valorizzare la lingua d’origine dei genitori affinché il bambino non perda il contatto con le proprie radici culturali e sia nella situazione corretta per poter integrare il contributo della cultura d’origine e quello della cultura italiana (che acquisisce a scuola) non dimenticando che l’integrazione permetterà un arricchimento reciproco  e un confronto positivo. E’ inoltre evidente che questo permetterà ai genitori di esprimere al meglio la loro competenza educativa in quanto potranno realizzarla nella loro lingua di origine;
-       attivare esperienze ludico creative  quali “il teatro per l’integrazione” a favore di bambini e adolescenti che altrimenti potrebbero avere quale unica alternativa la piazza con il pericolo di sviluppare forme aggregative quali “baby gang” (troppo spesso oggetto di cronaca). L’attenzione su questo fronte influirebbe, in positivo, sul fenomeno delle gravidanze precoci che vedono ragazzine di 13-14 anni già impegnate con una gravidanza. Proponiamo il teatro quale strumento fondamentale e non dimentichiamo anche le valenze educative formative dello sport in generale. A questo fine l’accesso a palestre, piscine e impianti sportivi di proprietà comunale o provinciale dovrebbero essere facilitati alla popolazione immigrata di questa fascia di età;
-       attività di counseling a favore dei bimbi e dei portatori di disagio psicologico derivanti dal processo di immigrazione e dalle sue influenze sull’identità soggettiva e culturale dell’immigrato che si sente per molto tempo non appartenente ad una comunità in quanto non si ritrova in quella di origine e non è ancora integrato in quella italiana;
-       corso di lingua destinato alle famiglie in modo che tra genitori e bambini non si crei un gap dovuto alla diversità di competenze linguistiche;
-       attivare attraverso l’azione degli Istituti di cultura italiana collocati nei paesi d’origine, dei corsi di lingua italiana ad uso dei soggetti (partner e figli) che intendono ricongiungersi al coniuge in Italia;
-       ancora attraverso gli Istituti di cultura italiana nei paesi di origine, attivare dei corsi ad uso dei lavoratori che, di conseguenza alle quote decise di immigrati in entrata in Italia, attendono nel loro paese sei mesi per poter entrare. E’ un periodo ideale per alfabetizzarli all’italiano in modo che al loro arrivo abbiamo una buona base, sufficiente a non farli sentire estranei;
-       per gli immigrati che già possiedono la  cittadinanza italiana o per nascita, come i figli, o per diritto acquisito, favorirne  l’accesso all’interno delle forze dell’ordine (Polizia Locale – Poliziotto di Quartiere). Questa operazione potrebbe risultare vincente al fine di prevenire e punire i reati commessi dalla malavita di origine straniera;
-       ammettere alla fruizione del “bonus bebè” anche i bambini di genitori stranieri che non erano inclusi come beneficiari nel provvedimento deciso dal governo passato. Per sanare la sperequazione occorre intervenire con  una sanatoria che possa incidere sui casi pregressi di genitori che hanno avuto i soldi e che dovranno restituirli nel caso in cui la sanatoria non sarà attivata;
-       messa a disposizione di uno spazio di proprietà della provincia da attrezzare con computer e mezzi di comunicazione (internet). Tale spazio dovrebbe servire prima di tutto alla comunicazione con le famiglie di origine e la propria rete di relazione,   e  alla ricerca di informazioni interessanti per giovani e non, riguardanti il paese di origine  (storia e cultura) e i temi più sentiti quali la ricerca del lavoro e dei servizi. E’ importante tener conto che i PC  sarebbero forniti gratuitamente e per i collegamenti telefonici si utilizzerebbe internet con la forma gratuita di SKIPE.  Il centro, che potrebbero funzionare da “chiosco” informatico, sarebbe in grado di erogare corsi di informatica e di e-learning in generale;
-       attivare corsi di formazione per gli imprenditori immigrati che devono essere in grado di crescere a partire dal possesso delle competenze non solo linguistiche (su cui occorre lavorare) ma anche specifiche quali la normativa, la gestione, le risorse umane, i canali di finanziamento ecc.;
-       impegnarsi affinché venga riconosciuta la cittadinanza finanziaria alla luce delle seguenti considerazioni:
1.      le rimesse economiche verso i paesi di origine seguono molto spesso dei canali irregolari; questo facilita un esproprio di ricchezza anche per i paesi destinatari in quanto queste rimesse sono a favore dei singoli e non portano reale ricchezza al paese di origine. Se la transazione fosse “regolare” si potrebbero arrivare – come già si fa in Messico – a trattenere per opere pubbliche, esigenze di pubblica utilità e attività di cooperazione internazionale, una parte della ricchezza entrante;
2.      il lavoro degli immigrati (ca. 4.200.000) contribuisce al PIL italiano nella misura del 7%. Abbiamo 180.000 imprese in Italia gestite da imprenditori immigrati che danno lavoro a ca. 30.000 operatori italiani. Queste realtà imprenditoriali potrebbero promuovere l’internalizzazione dei prodotti italiani nei paesi d’origine e viceversa. I vantaggi reciproci sarebbero rilevanti.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 10/01/2009 - 19:05

Dal Sito Web del Comune di Milano:

Piazza Fontana

Casa della Memoria. Appello di Palmeri per realizzarla nel 2009

Il Presidente del Consiglio comunale ha scritto una lettera ai 60 consiglieri in occasione della consegna di un libro scritto da un testimone della strage del 12 dicembre 1969

Milano, 10 gennaio 2009 – L’appello a “lavorare in uno spirito unitario per realizzare la Casa della Memoria nel 2009” è stato rivolto per iscritto dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri ai 60 componenti dell’Aula di Palazzo Marino, consegnando ai colleghi il libro Piazza Fontana: nessuno è Stato di Fortunato Zinni, testimone diretto della strage del 12 dicembre del 1969 e oggi Sindaco di Bresso.

“La dichiarata volontà dell’autore – ha scritto Manfredi Palmeri nella lettera di accompagnamento del volume, ricordando anche le celebrazioni del 39° anniversario della strage di Piazza Fontana in rappresentanza del Consiglio comunale – è di contribuire a rinnovare l’impegno di tutti per la memoria, la verità e la giustizia, mettendo il testo a disposizione di noi consiglieri della città: Milano è stata vittima di un attentato e di una vicenda giudiziaria che costituiscono una ferita per la storia dell’intero Paese”.

“Auspico che, con questo spirito e come emerso nel dibattito sul Bilancio, si possano portare utili mattoni alla Casa della Memoria – ha proseguito quindi Manfredi Palmeri – per unire e non dividere le coscienze di chi vuole continuare a rafforzare la nostra democrazia in nome di valori condivisi. Aiutiamo a combattere i terrorismi consolidando il ricordo delle vittime e dando voce ai loro familiari e ai sopravvissuti: le loro parole finora sono state ascoltate troppo poco e, paradossalmente, meno di quelle dei colpevoli”.

Sottolineando l’importanza per Milano e per i milanesi di un “luogo di testimonianza, documentazione e studio che aiuti a comprendere meglio e più da vicino la storia, la nostra storia”, il Presidente Palmeri ha formulato l’invito a predisporre il progetto “già nel 2009, affinché possa essere pronto per il giorno anche simbolico del 12 dicembre, 40° anniversario della strage di Piazza Fontana: da qui sono nate ulteriori pagine drammatiche e la ‘notte della Repubblica”.

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