.: Per una Milano sostenibile...
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Inserito da il Inserito da Fiorello Cortiana il Ven, 09/07/2010 - 10:58

In queste settimane gli italiani stanno affrontando giornate e nottate con temperature elevate e i consumi energetici per rinfrescarli raggiungono picchi a volte preoccupanti per il sistema della distribuzione di energia. Ha fatto quindi notizia ciò che pochi giorni fa è accaduto ai cugini d’oltralpe, Lì in alcuni dipartimenti si teme il black out energetico perché la produzione di energia supera la domanda con la sovratensione conseguente. Lo squilibrio è dovuto al fatto che gli allacciamenti alle installazioni fotovoltaiche sono cinque volte superiori al consumo di punta del dipartimento, come ha reso noto ERDF, la società francese di distribuzione.

A fronte di un quadro economico e finanziario globale caratterizzato da incertezza e speculazioni a differenza del restante comparto energetico l’energia da fonti rinnovabili mostra un maggiore equilibrio sui mercati.  I dati relativi all’Italia per Irex Annual Report evidenziano per il biennio 2008-2009, investimenti in impianti per 6,5 miliardi di euro, pari a 4.127 MW.  Gli scenari di sviluppo delle fonti d’energia rinnovabile al 2020 mostrano un beneficio netto per l’Italia compreso tra 24 e 27 miliardi di euro e un indotto occupazionale tra 72mila e 86mila nuovi posti di lavoro. Nell’analisi costi-benefici il minor impiego di combustibili porterà  a una diminuzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera e a una minor dipendenza dalla fluttuazione monetaria quindi dal costo dei combustibili sul mercato internazionale.  Il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato alle associazioni di categoria il Piano di azione nazionale (Pan) per le energie rinnovabili, finalizzato a conseguire l’obiettivo di produzione di energia da fonti rinnovabili indicato dalla direttiva 2009/28/CE , il17% di produzione da fonti di energia rinnovabile  sul consumo totale di energia e il 10% sul consumo totale di carburanti.

 Si prevede il raggiungimento nel 2020 di una quota complessiva di fonti alternative sul consumo finale di energia elettrica del 28,97%, equivalente a una capacità installata di 45.885 MW e a una produzione lorda di 105.950 GWh.  Sono obiettivi ambizioni e coerenti con gli indirizzi europei. Entro il 2020, in base al Pan dovremo produrre da fonti rinnovabili più di 105 miliardi di kWh/anno in energia elettrica, occorre tenere presente che nel 2005 ne abbiamo prodotti per 56 miliardi. Si prevede di triplicare la produzione di energia termica (caldo/freddo) e moltiplicare sette volte la produzione di biocarburanti. Si prevede di contenere i nostri consumi di energia primaria ai livelli attuali, pari a 131 milioni di TEP(tonnellate Equivalenti di Petrolio). Per questo il settore che si sta sviluppando richiede di rimuovere gli attuali ostacoli di tipo burocratico/autorizzativo e relativi allo sviluppo della rete elettrica, che impediscono la certezza e la stabilità delle prospettive di investimento nel settore. Per raggiungere questi obiettivi e, conseguentemente, per sviluppare un settore ad alto contenuto tecnologico con un significativo indotto occupazionale è necessaria una politica coordinata conseguente sia sul piano normativo che per l’organizzazione amministrativa. Ad esempio, la stima relativa all’installato del solare fotovoltaico per il 2020, quantificata nel documento in 8mila megawatt, equivale ad un tasso di crescita del 5% annuo quando il tasso di crescita del mercato mondiale è compreso tra il 30 e il 40% all’anno. L’Università di Padova ha rilevato che con un tasso di crescita del 16% circa all’anno nel 2020 in Italia si raggiungerebbe un parco installato di almeno 15mila megawatt. Per le biomasse occorre una definizione chiara di priorità e di incentivi, che diano certezze agli operatori e agli agricoltori sugli investimenti da qui al 2020. Premiando così la multifunzionalità della produzione agricola e l’efficienza energetica delle filiere di una fonte energetica legata all’uso del suolo e al lavoro agricolo, quindi alla produzione di cibo, alla fertilità e agli stock di carbonio nel terreno, nonché alla qualità delle acque di falda.  Questo ambizioso Piano Nazionale e l’economia innovativa e di qualità che può sviluppare rischia di essere compromesso da interventi legislativi incoerenti e contraddittori, come l’articolo 45 della Legge  Finanziaria sul ritiro dei certificati verdi da parte del Gestore dei Servizi Energetici. Fino ad ora il GSE ha avuto l’obbligo del ritiro dei certificati verdi prodotti in eccesso rispetto alla quantità che i produttori di energia convenzionale sono tenuti ad acquistare. Una misura introdotta nel 2008 per assorbire l’eccedenza di offerta di energia rinnovabile rispetto agli obblighi d’acquisto cui erano tenuti i produttori di energia da fonti non rinnovabili, da qui il nome “certificati verdi”. Se il ritiro dei certificati verdi in eccesso venisse eliminato si avrebbero come conseguenze sia il crollo del prezzo dei certificati verdi che, con un mancato ritorno dagli investimenti effettuati, l’interruzione degli investimenti in un settore in sviluppo, squilibrando così totalmente il principale strumento di mercato a sostegno delle rinnovabili elettriche e portando al raddoppio il canone idroelettrico

Per altro una misura di soppressione non aumenterebbe di nulla le entrate dello Stato, dato che i finanziamenti relativi vengono prelevati dalla bolletta e non dalla fiscalità generale. L’unica conseguenza per le entrate dello Stato sarebbe negativa a causa della non riscossione dell’IVA legata ad investimenti che non si farebbero più. Infine, togliendo incentivi alle fonti energetiche rinnovabili l’Italia si porrebbe in contrasto con gli indirizzi europei esponendosi a un nuovo contenzioso e a prevedibili sanzioni. Se continuano le politiche di incentivazione fiscale, si prevede entro il 2020 una piena competitività dell’energia da fonti rinnovabili anche senza aiuti. Le detrazioni hanno una funzione decisiva, infatti anche per le detrazioni relative agli interventi per il risparmio energetico ci sono stati risultati fin qui importanti, che suggeriscono di protrarre il 55% di sgravio anche per i prossimi anni,dato che gli interventi di riqualificazioni energetica per i condomini sono interventi economicamente pesanti che interessano più anni di interventi. L’ENEA in un quadro di sintesi preliminare ha rilevato che nel triennio 2007/09 sono stati realizzati oltre 590.000 interventi di riqualificazione, dalla coibentazione al solare termico, di cui 120.000 in Lombardia, 85.000 nel Veneto, 67.000 in Piemonte e 64.000 in Emilia-Romagna. Con un risparmio energetico di 3.404 GWh. 

Per questo occorre un Piano di Azione Nazionale coordinato e coerente sia per l’aspetto normativo e fiscale, sia per le azioni delle amministrazioni locali e delle Regioni nonché dell’Europa.  

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 06/07/2010 - 21:55

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

SALUTE.  LANDI: “MILANO, ALTRO CHE CITTA’ INQUINATA. E’ STATA PROMOSSA UNA DELLE 7 AREE METROPOLITANE SANE”

Milano,  6  luglio 2010 –  E’ con soddisfazione che l’assessore alla Salute del Comune  Giampaolo Landi di Chiavenna accoglie la promozione di Milano come una delle 7 aree metropolitane sulle 98 città sane del nostro Paese.
A  promuoverla è stato il rapporto “Osserva salute sulle aree metropolitane italiane”,  presentato  oggi  all’Università  Cattolica  di  Roma,  che  ha riconosciuto  come  il  capoluogo lombardo  rientri nella lista delle città considerate virtuose dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“Si  tratta  di  una promozione - dichiara l’assessore Landi di Chiavenna - conquistata  sul  campo  grazie alle politiche della  Giunta Moratti e alle iniziative adottate in questi anni.  Milano  che è anche  membro della rete Città  Sane  dell’OMS, se ha superato questo esame lo deve agli  interventi effettuati  nell’ambito della prevenzione  e della promozione  dei corretti stili  di vita perseguiti in accordo con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale   della  Sanità.  Al  punto da far ammettere il nostro Assessorato alla  quinta fase, la più avanzata,  della Rete Città Sane, che ha lo scopo di  promuovere  nei  vari  Paesi   la  concezione e la consapevolezza della salute pubblica”.

“Quella   salute  pubblica-  precisa  Landi  di  Chiavenna  -  che  il  mio assessorato  si  è  impegnato  a  tutelare   con  una serie di attività  di screening  come  quelli  per  il  respiro,  per  le malattie a trasmissione sessuale,   per  il sistema cardiovascolare, di carattere dermatologico, ed oculistico.  E  se  Milano è stata promossa tra le sette aree metropolitane sane  è  anche merito degli interventi a favore dei corretti stili di vita, quali  le  battaglie  contro  il  fumo  e  il consumo di alcol da parte dei giovani.  Ma  accanto  a  queste iniziative, indirizzate prevalentemente ai giovani,  non  sono   mancate  quelle  rivolte ai cittadini di tutte le età come,  per  esempio,  quelle   contro  l’obesità  e  a  favore  di una sana alimentazione.  E  ultima,  ma solo in senso cronologico, quella  di creare parchi  “allergy  free”  con alberi  non fortemente allergici  che potranno essere  adottati  dai  cittadini  con  tanto  di  targhetta  col  nome  del benefattore”.

”Tutti  interventi  -  aggiunge l’assessore - che hanno premiato Milano   e migliorato   la  qualità  della  vita  dei  suoi  cittadini  come  è  stato riconosciuto  oggi a Roma dal rapporto presentato all’Università Cattolica.
Smentendo così  le tesi catastrofiste che  dipingono  Milano come una città profondamente inquinata ed insalubre”. “Non ci deve però esimere - conclude Giampaolo  Landi  di  Chiavenna  -  dal  promuovere  tutto  ciò che serve a migliorare  il  benessere  dei  milanesi.  Ed è proprio in quest’ottica che l’assessorato alla Salute sta per costituire l’Osservatorio del respiro del quale  faranno  parte  istituzioni, università ed espressioni della società civile  per tutelare la salute dei cittadini di questa metropoli che soffre della  sua  collocazione  nella  Pianura Padana  e  dei  suoi alti livelli produttivi”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 07/06/2010 - 09:15

Da milano.corriere.it:

dalla parte del cittadino

Una Milano con meno auto
se tutti cambiamo mentalità

Vorrei iniziare questa mia lettera tessendo le lodi dell'auto. Faccio parte di Genitori Antismog e quindi può apparire strano da parte mia, tuttavia il miglioramento della nostra condizione apportato dall’auto è una verità. L'auto ci ha permesso di viaggiare, di scoprire, di sentirci liberi. Ma che senso ha, oggi, usare la macchina in un tessuto urbano denso? In un comune dove la distanza fra il centro città e l'estrema periferia non supera i 10 chilometri? In un comune di pianura dove in bici si potrebbe arrivare in centro in meno di mezz’ora e dove un autobus non bloccato dal traffico attraverserebbe la città in molto meno tempo di quanto fanno migliaia di auto in colonna? Ogni giorno entrano a Milano oltre 500 mila auto; se le mettessimo tutte in fila si tratterebbe di una colonna di 2.500 chilometri, come se tutti i giorni una infinita colonna di veicoli partisse dal paesino di Molde, sui fiordi norvegesi. Se poi provassimo a parcheggiare tutte queste auto una a fianco all’altra occuperebbero un quadrato di oltre 2 chilometri di lato, senza contare le macchine che già risiedono in città. E allora mi domando se l'amore per l'auto abbia ancora senso, se non sarebbe meglio evolvere verso forme di mobilità che ci consentano di riappropriarci della nostra aria, arricchendo la città di spazi verdi. Ritengo che sarebbe ora di smettere di investire i pochi soldi della comunità in incentivi all’auto, in parcheggi, in sanità per curare i polmoni malati; meglio sarebbe investirli in treni efficienti, in piste ciclabili, mezzi pubblici e in corsie preferenziali. Pensiamo a quanto migliorerebbe la vita di noi milanesi e dei tanti pendolari se potessimo lasciare l'auto a casa! I parcheggi sono delle calamite di traffico, non risolvono il problema perché si devono comunque raggiungere. E allora dobbiamo decidere o costruiamo parcheggi e autostrade per raggiungerli in un continuo rilancio di cemento, smog e rumore oppure capiamo che siamo in troppi per insistere su modelli di sviluppo obsoleti. Io amo questa città dove abito da oltre quarant'anni, ma non sono disposto a vivere ai bordi di una puzzolente autostrada con tanti bei parcheggi.

Giuseppe Perucelli

Quello che lei descrive succede già in molte grandi città europee: dunque non si tratta di utopia. Tale, però, temo resti per noi, chissà per quanto ancora. Oltre a una vera e propria rivoluzione— e noti che la metto al primo posto— della mentalità di politici e cittadini, servirebbero, infatti, una riprogrammazione totale del territorio e una straordinaria quantità di fondi. Ecco perché nutro poche speranze in proposito.

Isabella Bossi Fedrigotti
05 giugno 2010(ultima modifica: 06 giugno 2010)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Dom, 06/06/2010 - 07:56

Da ilgornale.it:

venerdì 04 giugno 2010, 17:54

4mila studenti alla Green Parade 2010 promossa da Amsa

di Redazione

Al via oggi la "Green Parade 2010" che ha portato 4mila bambini e ragazzi di tutte le scuole di Milano in un festoso corteo per le vie del centro. Ad accendere la simbolica “Torcia Sport e Ambiente di Milano” il Sindaco Letizia Moratti

E’ stata il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, a dare oggi il via alla “Green Parade 2010”, accendendo la simbolica “Torcia Sport e Ambiente di Milano” portata da 4mila bambini e ragazzi di tutte le scuole di Milano in un corteo che ha attraversato le vie del Centro di Milano, dal Parco Sempione a piazza Duomo.

“Un abbraccio a tutti voi” – ha detto il Sindaco, Letizia Moratti – e grazie per essere qui. Lancio una proposta: ogni classe e ogni famiglia ci aiuti a piantare un albero, così potremo fare un parco che chiameremo “Parco dei bambini di Milano”. Costruiamo insieme una Città verde per voi”.

Insieme al Sindaco il Presidente di Amsa, Sergio Galimberti, il Direttore Generale di Amsa, Salvatore Cappello e l’Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli, per la prima edizione di una iniziativa costruita in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Sono stati 4.000 i ragazzi delle scuole elementari e medie di Milano che hanno sfilato attraverso il Centro di Milano, partendo dal Parco Sempione e arrivando fino alla Loggia dei Mercanti La prima edizione della “Milano Green Parade 2010”, è stata promossa da Amsa e Fondazione Amsa per l’Ambiente, dal Comune di Milano e dall’Ufficio Scolastico Regionale nella cornice del “Festival Internazionale dell’Ambiente”, per festeggiare, celebrare e “manifestare” la loro attenzione verso la Giornata Mondiale dell’Ambiente promossa dalle Nazioni Unite il 5 giugno di ogni anno. A questo simbolico appuntamento hanno aderito scuole e istituti, pubblici e privati, di molti quartieri cittadini.

La "parata verde” e i temi ambientali hanno entusiasmato alunni e insegnanti sia del centro che delle periferie: dalle scuole Vico e Gherardini a Quarto Oggiaro e Affori, alla scuola Einaudi di Baggio, alla Maffucci/Pavoni alla Bovisa, alla “Ilaria Alpi” alla Barona, l’Istituto Maria Ausiliatrice in zona Gratosoglio, la Mauri in corso Vercelli, fino al Leone XIII e le Marcelline in via Quadronno.

“Rispettare l’ambiente non ha confini!”: i quartieri di Milano ma anche tutte le nazioni del mondo sono state così rappresentate dalle bandiere dei vari Paesi e da coloratissimi pettorali con frasi, simboli, e richiami a temi “ambientali” per far giocare - e riflettere - bambini e adulti ma anche le autorità della città, le associazioni sportive, i cittadini, i testimonial e tutti coloro che vorranno prendere parte a questo particolare corteo.

Cominciata alle 10.30 circa da una delle aree verdi più belle e significativi di Milano, Parco Sempione, la Green Parade si è poi diretta nel cuore della città tra il Castello Sforzesco, piazza Cairoli, l’isola pedonale di Via Dante e piazza Cordusio e terminare in via Mercanti, adiacente a piazza Duomo.

Qui era stato allestito uno spazio dove sono stati esposti e premiati i lavori fatti dalle scuole milanesi come modo per “interpretare creativamente” e fare propri i messaggi di rispetto dell’ambiente di educazione civica contenuti nel calendario aziendale e ripercorsi da un “decalogo” della Generazione verde” distribuito da Amsa in tutte le scuole elementari e medie di Milano.

È questo il primo passo del “Milano Green Project”, vale a dire il progetto sul quale Fondazione Amsa e Comune di Milano stanno lavorando per l’anno scolastico 2010-2011, e che verrà proposto alle scuole e alle famiglie nei prossimi mesi, anche come opportunità per creare momenti di aggregazione e socializzazione attorno a temi ambientali.

“Sono veramente felice e soddisfatto” – ha detto il Presidente di Amsa, Sergio Galimberti - della larga partecipazione di una parte così importante di Milano, la fascia dei più giovani. Sono loro, più di altri, a chiedere e a volere una città più verde e più pulita”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 04/06/2010 - 23:04

Da http://referendummilano.blogspot.com/

Cappato, Croci, Fedrighini lanciano insieme i referendum sull'ambiente a Milano

COMUNICATO STAMPA

L'audio-video della Conferenza stampa:

Milano, 3 giugno 2010

Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione delle proposte referendarie per Milano da parte di Marco Cappato, Edoardo Croci ed Enrico Fedrighini.
Il progetto referendario mira a realizzare in pochi anni una vera e propria rivoluzione del sistema dei trasporti, dell'energia e dell'abitare che generi un profondo miglioramento della qualità dell'aria, della mobilità, del verde a Milano. Con questi referendum di iniziativa popolare i promotori vogliono coinvolgere i cittadini in un grande e innovativo progetto per una vivibilità urbana oggi compromessa a causa dell'inerzia del ceto politico e del condizionamento esercitato da interessi lontani dalla promozione del bene comune. Il successo degli obiettivi referendari sarebbe determinante per fare di Milano una città all'avanguardia nel mondo sul piano della qualità dell'ambiente e della vita, nella direzione dello spirito originale dell'Expo 2015.
Di seguito una sintesi dei quesiti, aperti all'adesione di personalità, associazioni, forze politiche e sociali, e che saranno finalizzati e depositati nei prossimi giorni in conformità al regolamento comunale, per poter poi avviare la raccolta delle firme necessarie (1,5% degli iscritti alle liste elettorali, pari a circa 15.000 cittadini).

Marco Cappato: “Vogliamo impedire che la Milano dell'Expo diventi la capitale internazionale della speculazione edilizia e dell'inquinamento. I nostri referendum sono lo strumento per imporre a un ceto dirigente inerte l'abbandono del modello basato su auto privata, cemento e fonti di energia inquinanti: un modello che paghiamo sia in termini economici che di vite umane.”

Edoardo Croci: “Vogliamo dare voce ai milanesi per costruire una città più vivibile e con una proiezione internazionale, in un momento in cui la politica non sembra in grado di esprimere una visione lungimirante ed avere il coraggio di assumersi le responsabilità necessarie a contrastare l’inquinamento e a migliorare la qualità dell’ambiente, come dimostra l'incertezza sullo sviluppo di Ecopass e dell’intera strategia per la mobilità sostenibile.”

Enrico Fedrighini: “L'anno che manca alle elezioni sarà contraddistinto dalla totale inerzia delle amministrazioni locali in materia di contrasto al traffico e allo smog. I polmoni dei milanesi non possono permetterselo. Per questo impieghiamo quest'anno per una battaglia civica finalizzata a cambiare il volto di questa città, con il coinvolgimento diretto del popolo inquinato.”

Pubblicato da Referendum Milano a 05.34 0 commenti
Etichette: cappato, croci, fedrighini

SINTESI DEI QUESITI REFERENDARI
Referendum 1: ECOPASS E MOBILITA' SOSTENIBILE
per l'estensione di: Ecopass, Metrò, piste ciclabili, aree pedonali

Per dimezzare il traffico, estendere l'Ecopass alla “cerchia ferroviaria”, escludere solo gli autovelicoli a emissioni zero dal pagamento di 5 euro al giorno (10 per trasporto merci); estendere le aree di sosta regolamentata; limitare il carico-scarico merci; mantenere gli impegni sulle linee 4 e 5 del Metrò e completare l'anello ferroviario; destinare i ricavi per: estendere aree pedonali, piste ciclabili (274km), corsie riservate, bus di quartiere, bike sharing (10.000 bici), car sharing (1.000 auto elettriche), secondo turno taxi, metrò fino all'1 e 30 di notte.

Referendum 2: EXPO
per impedire la cementificazione dell'area Expo

Perché l'area del parco Agroalimentare non sia edificabile neanche dopo lo svolgimento dell'Expo 2015.

Referendum 3: NAVIGLI
per riaprire i Navigli

Per riaprire l'intero sistema dei Navigli, oggi sepolti sotto le strade, partendo dal recupero della Darsena come porto di Milano. (da finanziare attraverso la cessione del patrimonio immobiliare non storico)

Referendum 4: ALBERI E VERDE PUBBLICO
per raddoppiare il verde pubblico e ridurre il consumo del suolo

Per raddoppiare il verde pubblico entro il 2015 (fino a 30 mq per abitante) e piantare 100.000 alberi all’anno; ridurre il consumo di suolo, escludendo la possibilità di assegnare nuovi diritti volumetrici e destinando a verde pubblico almeno il 50% delle grandi aree dismesse ed ex-ferroviarie (da finanziare attraverso sponsorizzazioni, oneri di urbanizzazione e mediante la tariffazione del consumo di risorse ambientali scarse; da realizzare anche con il coinvolgimento dei cittadini); vietare i parcheggi sotterranei che distruggono alberi;

Referendum 5: ENERGIA PULITA E EDILIZIA SOSTENIBILE
per: energia pulita, rottamazione edilizia, teleriscaldamento, efficienza energetica

Standard massimi di efficienza energetica per i nuovi immobili, “rottamazione edilizia” degli immobili non di qualità per sostituirli con edifici a basso impatto ambientale premiando gli investimenti nei sistemi energetici innovativi; stop al gasolio da riscaldamento entro il 2012, teleriscaldamento a 750.000 abitanti entro il 2015

Pubblicato da Referendum Milano a 05.31 0 commenti

Il Referendum consultivo di indirizzo Comunale
L’articolo 11.3 dello Statuto del Comune di Milano istituisce Il referendum consultivo di indirizzo, uno strumento di iniziativa popolare in mano ai cittadini per proporre indirizzi e scelte su temi di competenza comunale.

Art. 11 - Referendum di Proposta Popolare e di Indirizzo
3. E' indetto referendum consultivo di indirizzo su orientamenti o scelte di competenza del Comune, o riguardo ai quali il Comune possa esprimere una proposta o un parere, quando ne faccia richiesta l'1,5% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune ovvero un quarto dei Consigli di zona, con delibera approvata a maggioranza dei Consiglieri assegnati.

Art. 13 - Effetti del Referendum
1. A seguito del referendum di cui all'art.11 l'organo comunale competente delibera o provvede sull'oggetto del referendum entro 60 giorni dalla proclamazione dell'esito della consultazione quando questo risulti favorevole alla proposta o quesito sottoposto a referendum; ove intenda deliberare senza uniformarsi all'avviso degli elettori, ne indica espressamente i motivi.

Dal Regolamento per l’attuazione dei diritti di partecipazione popolare:

Firme necessarie: 15.000 firme (1,5% degli elettori milanesi)

Tempo utile per la raccolta: 120 giorni

Periodo di indizione del Referendum: tra i 30 e i 70 giorni successivi alla fine delle verifiche di ammissibilità

Quorum: La proposta sottoposta a Referendum si intende approvata se consegue la maggioranza dei voti validamente espressi, sempre che abbia preso parte al voto almeno il 30% degli aventi diritto

Lo Statuto del Comune di Milano
Regolamento per l'attuazione dei Diritti di Partecipazione Popolare

 

 

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Inserito da il Inserito da Chiara Brughera il Gio, 03/06/2010 - 10:10

esterni sta organizzando, in collaborazione con il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, con il Comune, la Provincia di Milano e le principali realtà culturali della città, la seconda edizione di allariscossa – Giochi d’Assalto Ambientale, un entusiasmante gioco a squadre che l’anno scorso ha coinvolto oltre 1.200 partecipanti.

allariscossa è un gioco - tipo caccia al tesoro - mirato alla riscoperta del patrimonio urbano, culturale e monumentale della nostra città, che si terrà il 12 e 13 giugno a Milano, in concomitanza con Perugia e Palermo, e che coinvolgerà migliaia di partecipanti in tutta Italia. Il gioco partirà allo scoccare della mezzanotte di sabato 12, e le squadre avranno 17 ore di tempo per risolvere il maggior numero di enigmi, quiz, prove di situazionismo urbano collettivo, improvvisazioni culturali e musicali. In palio un ricco montepremi composto da esperienze e avventure uniche: week-end fuoriporta, biglietti di ingresso per cinema, teatri, musei e festival, voli aerei e molto altro ancora…

Una vera e propria festa per la città e i cittadini di Milano, che per una notte e un giorno saranno chiamati a giocare con i luoghi e i monumenti, ad interagire con le persone e con le “cose” della città.

Per info e iscrizioni visitate il sito www.allariscossa.it oppure iscrivetevi agli infopoint di allariscossa che saranno allestiti in Piazza Cadorna (dal 10 al 13 giugno, dalle 11 alle 19) o alle Colonne di San Lorenzo (il 10 e 11 giugno, dalle 19 alle 24). Vi aspettiamo alla grande festa di inaugurazione sabato 12 giugno alle ore 19 in Piazza Cadorna!

Per qualsiasi domanda o chiarimento: info@allariscossa.it

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 24/05/2010 - 16:11

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

AMBIENTE. COMUNE CERCA SPONSOR PER L’ALLESTIMENTO DELLO “SPAZIO ENERGIA”

Milano, 24 maggio 2010 – Entro il prossimo autunno aprirà a Milano lo “Spazio Energia” del Comune, un servizio di informazione ai cittadini pensato con l’obiettivo di promuovere l’uso razionale dell’energia attraverso il risparmio e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. 

I cittadini che vi accederanno saranno aiutati a individuare le soluzioni più adeguate alla propria abitazione, dissipando eventuali dubbi tecnici e tenendosi aggiornati su normative, possibilità di accedere a finanziamenti e agevolazioni, adempimenti amministrativi e costi. Saranno attivati anche un apposito numero verde e un’area dedicata del sito web istituzionale.

“Crediamo che ogni progetto che va nella direzione di una riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera debba essere sostenuto e promosso – ha detto l’assessore all’Ambiente Paolo Massari –. Lo Spazio Energia si inserisce perfettamente nell’ambito delle azioni promosse dall’Amministrazione per un uso più razionale dell'energia, che consente una maggiore efficienza degli impianti e, quindi, una riduzione delle emissioni a parità di utilizzo. Ma sarebbe un ottimo segnale se anche i privati considerassero il risparmio energetico ‘un buon affare’ e ci dessero una mano per realizzarlo”. 

Oggi è stato pubblicato un bando per la ricerca di uno sponsor che si occupi della progettazione, fornitura di materiali (arredi, pc, pannelli espositivi, ecc.) e dell’allestimento dello “Spazio Energia”.

La struttura troverà collocazione nel cortile interno del Palazzo del Capitano, sede dell’Assessorato all’Ambiente, in via Beccaria 19. Al piano terra, per essere facilmente accessibile al pubblico, lo spazio sarà articolato internamente in tre differenti aree:
·        un’area di front-office al servizio del cittadino per le informazioni su tematiche energetiche;
·        un’area per l’accoglienza e l’attesa dei cittadini;
·        un’area di back-office riservata al personale per tutte le attività correlate alla organizzazione e alla gestione dello spazio (organizzazione di eventi, gestione e predisposizione materiale informativo, ecc.)

Le domande per la partecipazione alla gara possono essere consegnate da oggi e sino alle ore 12.00 del 30 giugno 2010, in via Beccaria 19. Il bando di gara e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.comune.milano.it, alla sezione bandi, avvisi.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 21/05/2010 - 12:09

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

LEZIONI DI GUIDA ECOLOGICA IN PIAZZA DEL CANNONE. MASSARI: “GUIDARE MEGLIO PER INQUINARE MENO”

Milano, 21 maggio 2010 – Anche un autista esperto può imparare nuovi comportamenti di guida che riducono i consumi e di conseguenza le emissioni inquinanti in atmosfera. Da questa convinzione è nata “Blue on tour”, la campagna di informazione che ha l’obiettivo di far conoscere ai cittadini milanesi, teoricamente e praticamente, un nuovo modo eco-compatibile di condurre la propria auto, di qualunque marca e modello essa sia.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Milano, si svolge in piazza del Cannone, dove oggi, per tutta la giornata, un pool di driver-istruttori accompagnerà i milanesi che vogliono sperimentare questo particolare metodo di guida in un primo tour per le vie della città, durante il quale un computer di bordo registra consumi ed emissioni. Dopo una veloce spiegazione teorica nell’aula didattica appositamente allestita, il tour viene ripetuto ripercorrendo esattamente le stesse vie, ma rispettando i suggerimenti ricevuti. Al termine del secondo giro, il computer di bordo avrà calcolato il risparmio in termini di carburante e di Co2 emesso nell’atmosfera.
 
“È una campagna molto utile per indurre comportamenti virtuosi anche quando si svolge un’attività apparentemente poco ‘ecologica’ qual è quella di guidare un’auto con motore a combustione – ha detto l’assessore all’Ambiente Paolo Massari –. L’attenzione verso l’ambiente passa anche attraverso questi piccoli gesti di consapevolezza, in attesa che lo sviluppo della mobilità elettrica, alla quale il Comune sta lavorando con grande impegno, ci consenta di guidare veicoli finalmente ad emissioni zero”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 05/05/2010 - 21:10

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

RIFIUTI. AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELLA RACCOLTA SEPARATA DEL CARTONE

Milano, 5 maggio 2010 - Domani, giovedì 6 maggio, alle ore 14.30, in Sala Stampa a Palazzo Marino, l’assessore all’Ambiente Paolo Massari e il Presidente di Amsa Sergio Galimberti, insieme con il responsabile dell’area Riciclo e Recupero di Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) Roberto di Molfetta, illustreranno l’avvio, in forma sperimentale, della raccolta del cartone presso le utenze domestiche. 

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Inserito da il Inserito da Fedora Ramondino il Mar, 04/05/2010 - 09:28
Il 27 aprile scorso ho letto velocemente solo due righe e quindi non vorrei sbagliarmi.., che un deputato del PD ha proposto una normativa affinchè i ciclisti siano obbligati a portare casco e giubbotto catarifrangente. Passi per il giubbotto che si trova anche ai supermercati o dai cinesi a pochi euro. Ma il casco come deve essere? Di che tipo? E quanto costa?  Così uno molla a casa la bici...  
Meglio lavorare sulle piste ciclabili!
Meglio tassare i SUV!!!!
Meglio non far circolare le auto verso il centro città, che nonostante l'Ecopass te le trovi anche sotto le ruote delle bici!
Giusto il discorso sicurezza. Sacrosanto! Ma la sicurezza dei ciclisti (e dei pedoni) passa anche non facendo circolare le auto private che non hanno estrema necessità di usarle!
E mi riferisco alle gentili signore che devono mettersi il tacco 12 e fanno fatica a camminare (basta un pò di allenamento e ce la fate),
mi riferisco ai genitori che portano in auto i figli a scuola (fate camminare anche i bambini che è meglio...),
mi riferisco a tutti coloro che usano l'auto perchè "che schifo sui mezzi, c'è puzza, ci sono gli stranieri e sono sempre pieni" (anche noi puzziamo, anche noi verso loro siamo stranieri e soprattutto i mezzi sono pieni e fanno fatica ad arrivare a destinazione per 2 motivi:
LE AUTO e i cantieri aperti contemporaneamente in diversi punti della città)
Quindi, si sa: prevenire è meglio che curare.... (e praticità e semplicità non sono materia dei politici, ahimè...)
saluti a tutti
Fedora Ramondino
In risposta al messaggio di inserito il
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