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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 10/12/2010 - 22:20

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Inquinamento atmosferico

A novembre polveri sottili in diminuzione

La presentazione dei dati contenuti nel rapporto dell’Agenzia Mobilità e Ambiente conferma un trend di decrescita del particolato nell’aria. Moratti: “Un risultato che ci conforta nelle politiche intraprese”

Milano, 10 dicembre 2010 – Il rapporto dell'Agenzia Mobilità e ambiente sullo smog a Milano “Ci conforta nelle politiche che abbiamo intrapreso nella lotta all'inquinamento”. Lo ha detto il Sindaco Letizia Moratti riguardo ai dati resi noti oggi di Amat sull'inquinamento in città.

“I dati Amat sono estremamente positivi”, ha detto il Sindaco, in particolare riferendosi al “numero di giorni di superamento della soglia, che è di 71, il più basso dal 2002, quando era stato di 142 e poi progressivamente sceso”, mentre “anche la concentrazione media nei primi undici mesi dell'anno è la più bassa dal 2002, con 38 microgrammi a metrocubo rispetto a un valore limite fissato e' di 40. Per la prima volta siamo sotto il valore limite".

“Le analisi sulla concentrazione di inquinanti atmosferici a Milano nel mese di novembre indicano dei veri e propri dati record. Valori così non si sono mai registrati da quando il particolato atmosferico viene misurato nel nostro territorio, a riprova di un continuo e progressivo miglioramento della qualità dell’aria in città.” Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Mobilità e Trasporti  Riccardo De Corato.
 
Il primo dato positivo riguarda la  concentrazione media urbana di PM10 che nel periodo gennaio-novembre 2010 è pari a 38 μg/m3. Confrontando questo dato con quelli misurati nello stesso periodo si può osservare che la concentrazione media nei primi undici mesi del 2010 è risultata la più bassa mai registrata. È la prima volta a Milano che si registrano valori medi parziali di concentrazione al di sotto del Valore Limite (40 μg/m3), ormai a soli 20 giorni dalla chiusura dell’anno solare.
 
Anche per quanto riguarda il numero di superamenti del valore limite di 50 μg/m3, come concentrazione media giornaliera di PM10, il dato è da record: nei primi undici mesi del 2010 è risultato pari a 71, quando nel 2002 sull’analogo periodo erano state rilevate 142 giornate di superamento. Anche in questo caso si tratta del valore più basso mai registrato, con un quasi dimezzamento delle “giornate nere”rispetto ai valori di solo 5 anni fa.
 
Le buone notizie riguardano anche le concentrazioni medie di PM2,5, la frazione più fine del particolato atmosferico, che nei primi undici mesi del 2010 sono risultate pari a 24 μg/m3. Questo valore è il più basso in assoluto da quando sono disponibili le misurazioni di PM2,5 a Milano.
 
I dati sono positivi anche per quello che riguarda le concentrazioni di biossido d’azoto: nel corso dei primi undici mesi del 2010 il numero massimo urbano di superamenti del Valore Limite pari a 200 μg/m3 è stato pari a 11, dato tra i più bassi rilevati dopo il 2004 e il 2002 negli ultimi nove anni.
 
“Questi dati- conclude il vice Sindaco sono stati sicuramente favoriti da un quadro meteo climatico molto favorevole quest’anno, ma stanno a dimostrare che l’effetto Ecopass e le misure strutturali messe in campo da questa Amministrazione stanno producendo i risultati positivi che ci si attendeva. Già in passato Milano era stata favorita da molte giornate di pioggia e da cumulate importanti per una città dove normalmente piove poco, ma mai si erano registrati questi valori per la qualità dell’aria”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 06/11/2010 - 21:59

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Ecosostenibilità

Via libera al Car Sharing

Il vice Sindaco Riccardo De Corato: "Dal primo dicembre le auto adibite al servizio potranno circolare anche nelle ZTL e nelle corsie riservate al trasporto pubblico e ai taxi”

Milano, 6 novembre 2010 -  “La diffusione del Car Sharing può contribuire in maniera rilevante alla riduzione del  numero delle auto private in circolazione. Per questa ragione,  dal primo dicembre, le auto adibite al servizio potranno  circolare anche nelle ZTL e nelle corsie riservate al trasporto pubblico e ai taxi”. Lo ha comunicato  il vice Sindaco e assessore alla Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato,  sottolineando  l’importanza di incentivare il ricorso al servizio per ridimensionare l’ inquinamento,  i  consumi e la circolazione di auto private.

Gli studi di settore hanno evidenziato che chi utilizza il Car Sharing, per effetto di un uso più razionale dell’auto, riduce i propri consumi del 35-40% e che ogni macchina condivisa consente la riduzione della circolazione di 5-6 auto private. Il 47% degli utilizzatori del servizio di Car Sharing,  inoltre, vende la propria seconda auto, mentre il 12% rinuncia all’acquisto della prima. “Tutte ottime ragioni – conclude il vice Sindaco - “per  contribuire a un maggiore utilizzo dei veicoli condivisi”.

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Inserito da il Inserito da Gabriele Antonio Mariani il Gio, 21/10/2010 - 18:26

UNA SERIA POLITICA AMBIENTALE A MILANO HA BISOGNO DI SPAZIO

Non mi riferisco allo spazio mediatico, allo spazio dentro le nostre menti, allo spazio che dobbiamo fare nel nostro tempo quotidiano per cambiare le abitudini, mi riferisco proprio allo spazio fisico.

Le strade urbane , i marciapiedi, le piazze sono  una superficie finita, limitata  ed incomprimibile all’interno della quale coesistono piu’ funzioni, pubbliche e private.

Ci spostiamo in auto, parcheggiamo, prendiamo un bus che viaggia in una corsia preferenziale o (purtroppo) il piu’ delle volte mischiato al caos del traffico privato (la velocita’ media di un bus e’ 13 km/h) , usiamo con difficoltà la bicicletta.

A Milano ci sono 184 km di corsie preferenziali di cui solo il 24% protette, ci sono solo 7 metri di pista ciclabile ogni 100 abitanti (Amsterdam ne ha  50), ci sono ogni sera parcheggiate in divieto di sosta  70.000 auto private  che occupano 70 ettari di suolo pubblico, anche di quel prezioso suolo che dovrebbe essere verde urbano (penso agli sterrati dei viali alberati).

Supponiamo di voler portare le corsie preferenziali protette dal 24 al 70%: servono 56 ettari ; di portare da 7 a 30 i metri di pista ciclabile per abitante,  servono 90 ettari, tutto spazio da sottrarre alle attuali sezioni stradali caoticamente usate per il traffico e la sosta privata.

Quando acquistiamo un’automobile, di fatto occupiamo gratuitamente almeno 10 mq di quel prezioso spazio pubblico per un utilizzo privatamente esclusivo.

Facciamo allora due conti:

I milanesi possiedono 750.000 auto , 56 ogni 100 abitanti.

Ogni anno il Comune di Milano incassa dalle multe per divieto di sosta (ne vengono elevate 900.000 )  32.400.000 €.

Supponendo che anche solo la metà siano parcheggiate in strada in sosta regolare , una tassa di 8 € al mese porterebbe nelle casse comunali una somma di oltre 30 milioni di euro all’anno.

Costruire parcheggi interrati per 10.000 posti auto costerebbe circa la stessa somma.

In 7 anni avremmo risolto il problema della sosta in citta’ per residenti

Gabriele Mariani

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Inserito da il Inserito da Elisa Porcelluzzi il Mar, 12/10/2010 - 10:29

RAEEporter, il tuo click per l'ambiente

Hai visto un frigorifero abbandonato in strada?  C’è una lavatrice sul marciapiede?
Fotografali!
E’ partita il 6 ottobre RAEEporter, la campagna di sensibilizzazione sull'importanza del corretto riciclo dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) promossa da Ecodom in collaborazione con Legambiente.
Partecipare è semplice: fotografa i RAEE (frigoriferi, lavatrici, tv  …) abbandonati, registrati al sito www.raeeporter.it e carica il tuo scatto. Ecodom si occuperà di inviare la tua segnalazione all’ente competente, affinché intervenga al recupero del RAEE.
Per tutti i partecipanti in omaggio un simpatico gadget: non è una gara a premi ma una "missione" per fotoreporter sensibili alla tutela dell'ambiente.
Registrati e invia il tuo scatto!

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 08/10/2010 - 22:35

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

ANCI. Politiche ambientali

Il Rapporto Cittalia 2010 promuove Milano

Nel capoluogo lombardo le emissioni di CO2 diminuiscono del 14%: il risultato migliore tra 15 aree metropolitane italiane. Il vice Sindaco De Corato: "Vincenti le scelte adottate dalla Giunta Moratti"

Milano, 8 ottobre 2010 – “Secondo il Rapporto Cittalia 2010 realizzato dall'istituto di ricerca dell'Anci analizzando i dati delle 15 aree metropolitane nel decennio dal 2000 al 2009 emerge che Milano è la città con i maggiori miglioramenti nella riduzione dell'impatto ambientale e di conseguenza nell'emissione di Co2 - ha dichiarato il Vice Sindaco e Assessore alla Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato

-  Dal 2000 al 2009, infatti, la riduzione di emissioni di anidride carbonica e' scesa del 14,1 per cento. Dati in linea con quelli elaborati dal Comune e che vengono confermati da una fonte imparziale quale è ANCI.”

“Le politiche per la riduzione dell’inquinamento avviate dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Moratti danno quindi risultati positivi inequivocabili – prosegue il vice Sindaco –. Il potenziamento del trasporto pubblico, lo sviluppo del bikesharing, l’introduzione di Ecopass e per ultimo della ZTL merci sono tutte azioni che hanno avuto un impatto importante in termini di riduzione del traffico e di conseguenza delle emissioni inquinanti, compresa quindi anche la CO2”.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 07/10/2010 - 17:09

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

PM 10 sotto la soglia

ZTL Merci: rinviato giro di vite

L'aria migliora e vengono posticipate le limitazioni alla viabilità per il traffico commerciale in città. Il vice Sindaco De Corato: "La Giunta stabilirà la nuova data per l'inseverimento"

Milano, 7 ottobre 2010 - Il PM 10 cala e la ZTL Merci "fase due" può attendere. Il previsto giro di vite sulla viabilità commerciale in città è rimandato proprio alla luce dei recenti risultati sulla qualità dell'aria.
“Oggi ho incontrato i rappresentati dei commercianti e degli artigiani di Milano e Provincia e li ho personalmente informati che il Comune, a fronte del miglioramento della qualità dell’aria verificatosi in questi mesi,  ha deciso di posticipare l’avvio dell’inseverimento della ZTL Merci previsto per il prossimo 15 ottobre – lo rende noto il Vice Sindaco e Assessore alla Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato –. Domani ci sarà l’ufficializzazione del rinvio con un’apposita delibera di Giunta e proporrò una possibile data per l’entrata in vigore della seconda fase della ZTL merci".

Il 22 marzo scorso è entrata in vigore la ZTL Merci che regolamenta gli accessi dei veicoli adibiti al trasporto di cose e merci all’interno della Cerchia dei Bastioni nei giorni feriali . Il provvedimento, volto a fluidificare il traffico e a migliorare le condizioni ambientali di Milano, stabilisce per i veicoli merci meno inquinanti una fascia oraria più ampia in cui poter accedere all’interno della ZTL Merci, mentre ai veicoli merci più inquinanti consente una fascia oraria di accesso più ristretta.

“Grazie anche a questa misura adottata dall’Amministrazione - spiega De Corato -  negli ultimi mesi la qualità dell’aria di Milano ha registrato un progressivo trend di miglioramento. Secondo le elaborazioni dell’Agenzia per la Mobilità, l’Ambiente e il Territorio la concentrazione media di PM10 dello scorso mese ha registrato un valore di 30 mg/m3, il più basso degli ultimi 9 anni. Infatti, confrontando i mesi di settembre dal 2002 al 2009, la media delle concentrazioni di PM10 registrate a Milano è di 40 mg/m3 ".

“Positivo – prosegue il vice Sindaco - anche il confronto con gli anni passati per le concentrazioni medie di PM10 prendendo in esame un periodo di tempo più ampio compreso tra il 1° gennaio e il 30 settembre: per i primi 9 mesi del 2010 la concentrazione media di PM10 è stata di 37 mg/m3, la media dello stesso periodo per gli anni dal 2002 al 2009 è invece di quasi 47 mg/m3. Inoltre, è la prima volta da quando si misura questo inquinante a Milano che si ha una media di concentrazioni di PM10 ben al sotto del limite di legge fissato a 40 mg/m3" .

Oggi la libera circolazione all’interno della “ZTL Merci" nelle 24 ore è prevista per:

  • i veicoli elettrici, ibridi, gpl e metano;
  • i veicoli benzina di classe Euro 3, 4 e 5;
  • i veicoli diesel  che, o all’origine o attraverso l’installazione di un filtro, raggiungono lo standard di emissione di particolato degli Euro 5 (previa registrazione della targa del veicolo);
  • i veicoli diesel Euro 4 (ad eccezione della fascia oraria 7.30-9.30 in cui possono accedere solo quelli con omologazione HDV/ diesel pesanti. Mentre i LDV/diesel leggeri possono accedere - per quella fascia oraria - solo se trasportano merci deperibili).

Il divieto completo di circolazione nelle 24 ore è previsto per:

  • i pre Euro sia benzina sia diesel.

Per le altre classi sono state individuate fasce orarie specifiche in cui non è possibile accedere:

  • i veicoli diesel Euro 3 non possono accedere dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 14.00 alle 19.30 (ad esclusione di quelli che trasportano merci deperibili che possono accedere nella finestra oraria dalle 14.00 alle 16.00);
  • i veicoli diesel Euro 2 ed Euro 1 non possono accedere dalle 7.30 alle 19.30;
  • i veicoli a benzina Euro 2 non possono accedere dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 14.00 alle 19.30 (ad esclusione di quelli che trasportano merci deperibili che possono accedere nella finestra oraria dalle 14.00 alle 16.00);
  • i veicoli a benzina Euro 2 ed Euro 1 non possono accedere dalle 7.30 alle 19.30.
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 28/08/2010 - 14:23

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Da gennaio a giugno

Bilancio Ecopass, in calo il PM10, aumenta l'uso dei mezzi pubblici

Il monitoraggio Ecopass nel periodo gennaio-giugno 2010, da parte dell’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio Srl, conferma l’effetto dissuasivo del provvedimento sulle classi a pagamento. Pm10 in calo del 14%, in aumento l'uso dei mezzi pubblici

Milano, 28 agosto 2010 - Il monitoraggio Ecopass nel periodo gennaio-giugno 2010, da parte dell’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio Srl, conferma l’effetto dissuasivo del provvedimento sulle classi a pagamento. In calo i livelli di PM10 e i giorni di superamento della soglia di guardia. Inoltre è aumentato l’utilizzo dei mezzi pubblici e sono diminuiti gli incidenti stradali all’interno della cerchia dei 43 varchi controllati dalle telecamere. Nel corso dei 121 giorni di applicazione del provvedimento nel 2010, sono entrati in area Ecopass 1.038.851 veicoli diversi, di cui 127.688 veicoli commerciali (12,3%) e 911.163 veicoli adibiti al trasporto di persone (87,7%).

LIVELLI DI PM10 IN DIMINUZIONE
Dai dati emerge che, nel primo semestre 2010, le emissioni medie giornaliere di PM10 in area Ecopass sono diminuite del 14%. L'efficacia del provvedimento è da attribuire anche alla revoca dell'esenzione dal pagamento per l'ingresso in area Ecopass per i veicoli diesel Euro 4 senza sistemi di abbattimento della massa di particolato. La revoca è rimasta provvisoriamente in vigore dall'1 al 19 febbraio 2010, e poi è stata adottata in via definitiva a partire dal 1°giugno 2010. Proprio nei mesi di febbraio e giugno 2010 l'efficacia del provvedimento è risultata più alta rispetto agli altri mesi del semestre.

IN CALO IL NUMERO DI GIORNI DI SUPERAMENTO DEL VALORE LIMITE
Dal confronto dei dati si nota che la media del numero massimo di superamenti del Valore Limite giornaliero di 50 mg/m3 registrati nel Comune di Milano tra il 2008 ed il 2010 è risultato inferiore di 22 giorni (-28%) rispetto alla media del numero massimo di superamenti urbani dei sei anni precedenti l'introduzione di Ecopass (2002-2007) rilevati nel periodo analogo.

IN AUMENTO L’UTILIZZO DEL TRASPORTO PUBBLICO
Dati positivi anche da ATM, i passeggeri che nei primi sei mesi del 2010 hanno utilizzato la metropolitana per recarsi in area Ecopass sono stati mediamente 281.908 al giorno (+10,1%). Confrontando i dati del primo semestre 2010 con quelli del corrispondente periodo del 2009, si conferma il lieve incremento di passeggeri rilevato nel primo trimestre (+1,3%, corrispondente ad oltre 4.000 passeggeri in più al giorno). Anche i dati inerenti i passeggeri diretti all’esterno dell’area Ecopass mostrano un andamento simile a quello rilevato per l’area Ecopass, ma con un incremento più consistente rispetto al 2009 (+3,9%).

IN TRE ANNI TRAFFICO DIMINUITO DEL 12,9%
Nel corso dei 121 giorni di applicazione del provvedimento nel 2010, sono entrati in area Ecopass 1.038.851 veicoli diversi, di cui 127.688 veicoli commerciali (12,3%) e 911.163 veicoli adibiti al trasporto di persone (87,7%). L’andamento del traffico in area Ecopass nei primi 6 mesi del 2010 mostra un decremento medio del 12,9% rispetto al periodo di riferimento del 2007, con una netta prevalenza di utenti occasionali (83,6% del totale), rispetto a quelli sistematici (3,2%). Il numero medio di giorni di ingresso, rilevato nel primo semestre del 2010, è stato pari a 8,6, valore inferiore rispetto al corrispondente periodo del 2009 (9,2 ingressi). Come già osservato nei primi 3 mesi del 2010, l’analisi della frequenza d’ingresso per classe inquinamento, mostra inoltre (come nel 2009) un calo del numero medio di ingressi per veicolo per le classi 3, 4 e 5 (soggette a pagamento), un calo anche per la classe 2 ed un aumento per la classe 1. Anche nel 2010 si conferma dunque l’effetto dissuasivo del provvedimento sulle classi soggette a pagamento, evidenziato dalla quota sensibilmente superiore di veicoli occasionali e da un numero minore di ingressi effettuati dai veicoli appartenenti alle classi soggette a pagamento, rispetto a quelli di classe 1 e 2 che entrano con frequenza media quasi doppia.

MENO INCIDENTI STRADALI IN AREA ECOPASS
Secondo i dati sull’incidentalità, trasmessi dalla Polizia Municipale, nel corso dei primi 6 mesi del 2010 è stata rilevata una riduzione degli incidenti in area Ecopass, durante l’orario di applicazione del provvedimento, pari al 10,1% (15,3% se si considerano solo gli incidenti con feriti).

In allegato le Tabelle...

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 27/08/2010 - 21:47

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Verde in periferia

Orti e giardini da adottare

Un'opportunità per gli appassionati di giardinaggio nelle periferie

Milano, 27 agosto 2010 – Grande successo per i 434 orti che i Consigli di Zona danno in concessione ai cittadini milanesi. Merito anche dei corsi gratuiti di giardinaggio indetti presso alcuni Centri di Aggregazione Multifunzionale (CAM). “Gestire un orto è un’attività appassionante che nella nostra città impegna tanti pensionati dando loro la possibilità di svolgere una salutare attività fisica all’aperto – ha dichiarato Andrea Mascaretti, assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona –. Pensando a coloro che hanno il pollice verde, che non possiedono un giardino e neppure un balcone che possa ospitare qualche vaso da fiori da curare con amore, stiamo pensando di aumentare il numero di spazi da dedicare a queste attività”. Da qui la volontà dell’assessore alle Aree Cittadine di coinvolgere da una parte gli enti e le istituzioni proprietarie di aree verdi e, dall’altra gli appassionati di giardinaggio, pensionati, associazioni e disabili, che abbiamo tempo da dedicare alla cura del verde.

“L’idea – ha concluso l’assessore Mascaretti – è quella di realizzare dei corsi, con tanto di esercitazioni pratiche, con l’obiettivo di realizzare e mantenere piccoli giardini e aiuole nelle aree verdi messe a disposizioni da privati, in quelle pubbliche e negli appezzamenti che sarà possibile destinare a questo scopo. Così otterremo il duplice risultato di offrire, da un lato, un’opportunità di svago agli appassionati di giardinaggio e, dall’altro, renderemo più verdi e belle le nostre periferie”.

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Inserito da il Inserito da Antonio Bisignano il Mar, 20/07/2010 - 15:25

Ciao a tutti, vi scrivo qui sotto il testo della seconda proposta di Change Milano (www.changemilano.it). Di seguito anche il video di presentazione

Spero che inizi una discussione per sapere cosa ne pensate e per darci spunti per migliorarla. Commentate, commentate, commentate...

RISPARMIO E PROSSIMITÀ NELLA SPESA ALIMENTARE

La Milano dell’Expo 2015 - che aprirà le sue porte al mondo per porre il tema della nutrizione al centro dell’attenzione internazionale - obbliga il governo della città a ripensare anche un nuovo modello di filiera alimentare, vale a dire a costruire nuovi strumenti per favorire il ciclo che attraverso la distribuzione passa dai produttori ai consumatori. 
Negli ultimi vent’anni la prossimità commerciale, ovvero la vicinanza reale tra venditore e acquirente, è stata sacrificata alle logiche di un nuovo ciclo di sviluppo urbanistico e a politiche immobiliari che hanno visto la grande distribuzione sottrarre progressivamente spazio al dettagliante. 
A Milano, epicentro dei processi di modernizzazione, i mutamenti degli anni ’90 hanno falcidiato i ranghi del piccolo commercio. La crescita della grande distribuzione ha determinato in 10 anni la scomparsa di 12mila negozi, desertificando interi quartieri (Fonte: Impresa e Stato n° 42, Camera di Commercio Milano).
Alla sopravvivenza di quell’economia di prossimità fondata sulla densità dei luoghi metropolitani ha finora contribuito proprio la rete capillare dei mercati rionali all’aperto con il commercio ambulante. 
In tutta Italia, le persone che frequentano il mercato sono 25,5 milioni di cui il 78% donne e il 20% a Milano: una fetta consistente di popolazione che in questi luoghi coniuga il bisogno di risparmio, di comodità e di socialità (dati F.I.V.A., Federazione dei Venditori Ambulanti e su Aree Pubbliche).

Ma la competizione all’interno della rete distributiva, e i nuovi indirizzi della normativa europea costringono anche questo settore a specializzarsi e ad assumere assetti organizzativi e imprenditoriali adatti ad affrontare i cambiamenti del mercato.

A Milano sono presenti 95 mercati rionali - 10 dei quali con due presenze settimanali con un fatturato annuo di 1,5 miliardi di euro. Circa 12 mila bancarelle cui si rivolgono oltre 260 mila abitanti - alcuni mercati al sabato superano i 10 mila visitatori - per acquistare frutta, verdura, formaggi, abbigliamento.
(Fonte: Repubblica Milano, 23/05/2010)

 

UN NUOVO LOW-COST DI QUALITÀ PER IL CIBO

La prossimità non significa solo risparmio di tempo e di fatica nell’acquisto ma investe anche la domanda di salute come qualità della produzione alimentare: 3 italiani su 4 hanno cambiato le abitudini di consumo a favore di prodotti del territorio, cibi locali freschi, che non devono percorrere grandi distanze e subire lunghi tempi di trasporto prima di giungere in tavola, diminuendo i passaggi intermedi dai produttori al consumatore con un risparmio anche in termini di impatto ambientale. 
Nasce così negli ultimi anni il concetto di Km 0, ovvero di prodotto a filiera corta, e il fenomeno dei Farmers Market (i mercati degli agricoltori in città, il cibo a Km 0). 
Il consumo di prodotti agricoli locali provenienti dai dintorni rappresenta tuttavia ancora un fenomeno elitario di nicchia, basato su un’elevata disponibilità di tempo e sulla necessità di ritirare le merci dal produttore
Oggi, infatti, l’unica l’alternativa all’acquisto diretto in loco è costituita dai quasi 2 milioni di italiani che attraverso i gruppi di acquisto organizzano la spesa collettiva e il ritiro delle merci ordinate.  

 

PRODOTTI LOCALI LOW-COST

Nel progetto di CHANGE MILANO, la Rete Civica Alimentare, la prossimità tra beni alimentari e consumatori si realizza a partire dal ruolo centrale nel rapporto tra produttori e venditore al dettaglio svolto dal Mercato Agroalimentare di Milano (So.Ge.MI) che deve riappropriarsi della sua anima pubblica recuperando efficienza e consentendo il rilancio della società. 
So.Ge.MI è la società partecipata al 100% del Comune di Milano che gestisce il mercato agroalimentare cittadino, il maggiore d’Italia e tra i più grandi d’Europa.

Il sistema distributivo 
I prodotti locali del distretto agricolo milanese verranno portati dai produttori a So.Ge.MI, dove verranno presi la mattina dai bancarellisti (con quantitativi già pre-ordinati su Internet e via telefono) e, assieme agli altri prodotti alimentari, portati ogni giorno nei mercati rionali della città. I prodotti locali saranno selezionati e certificati da So.Ge.MI e rappresenteranno così un nuovo assortimento di prodotti di qualità preselezionati.

IL SISTEMA PROPOSTO

PROSSIMITÀ DELLA PRODUZIONE 
Attraverso una nuova divisione dedicata ai prodotti locali nel Mercato Agroalimentare di Milano (So.Ge.MI) i prodotti del territorio saranno disponibili anche al di fuori della vendita in loco, promuovendo la diffusione delle coltivazioni locali della filiera corta, con la riduzione di consumi energetici, traffico e inquinamento. I diversi produttori agricoli del distretto agricolo milanese, che coincide in larga parte con il Parco Agricolo Sud Milano, che attualmente vendono in loco i loro prodotti, concentreranno la distribuzione al mercato ortofrutticolo. 

PROSSIMITÀ DELLA DISTRIBUZIONE 
Al Mercato Ortofrutticolo i bancarellisti, oltre ai prodotti per la vendita ordinaria, si riforniranno di quella quantità di prodotti locali - controllati e identificati da un bollino di qualità e di prezzo certificati da So.Ge.MI - già preordinata e pagata in anticipo dai milanesi. Attraverso un call center e un portale del Comune di Milano che raccoglie le ordinazioni i bancarellisti avranno così una quota di venduto assicurato dal sistema, senza perdite di tempo, di soldi e di spostamenti. 

PROSSIMITÀ COI CONSUMATORI 
Tutti i milanesi che avranno aderito a “Rete Civica Alimentare” (tramite un’iscrizione) potranno accedere, risparmiando, a prodotti di qualità, ritirando il proprio ordine direttamente sulle bancarelle del mercato aderenti al servizio. I cittadini che desiderano ricevere a casa i prodotti avranno a disposizione un sistema di home delivery organizzato dagli esercenti ambulanti e garantito dal Comune nei casi di necessità (anziani, malati).

LA SICUREZZA AL CENTRO DELLA DISTRIBUZIONE

Oltre alla prossimità del commercio, la Rete Civica Alimentare è centrata sulla qualità come...

CURA DEI PRODOTTI 
So.Ge.MI. avrà un ruolo pubblico centrale nella selezione e certificazione di qualità dei prodotti agroalimentari locali, con la garanzia di prezzi finali controllati per chi acquista, remunerazioni eque per chi produce e maggiore accessibilità dei prodotti.

CURA DELLE PERSONE 
La messa in rete prevede per i cittadini l’accessibilità multicanale (telefono, sms, Internet) alle ordinazioni e alle informazioni sui luoghi di distribuzione (giorno/mercato di arrivo/numero di postazione della bancarella), e l’implementazione di servizi a valore aggiunto per tutte le fasce di popolazione (consegna a domicilio, e-commerce, borsa telematica, virtual place) per semplificare e agevolare l’incontro tra domanda e offerta. 
CHANGE MILANO prevede:

  • un sistema di home delivery per cittadini con problemi di mobilità, come anziani e disabili;
  • un collegamento con i mercati comunali coperti, per le persone che hanno problemi di tempo, creando spazi appositi in ogni mercato comunale dove i bancarellisti possono lasciare i prodotti in modo da rendere possibile il ritiro delle merci ordinate anche in orari diversi da quelli del mercato rionale.

CURA DEI LUOGHI 
Il Comune di Milano deve valorizzare la bellezza tipica del patrimonio milanese dei mercati rionali - oggi quotidianamente presenti in 15/18 punti della città - trasformandola in elemento di armonia tra la dimensione commerciale, sociale e urbanistica, con lo sviluppo di un’organizzazione più efficiente e moderna che prevede l’innovazione delle infrastrutture e dei servizi offerti dai mercati, e che fa leva anche sulla capacità imprenditoriale dei commercianti.
Il progetto prevede:

  • una postazione di polizia locale/annonaria per assicurare il regolare svolgimento delle attività commerciali e vigilare la sicurezza dei cittadini, con un presidio fisso per un regolare svolgimento delle attività commerciali, oggi non sempre possibile per gli attuali insufficienti 4 presidi giornalieri a rotazione;
  • un sistema cofinanziato dal Comune e dagli esercenti ambulanti - già in via di sperimentazione nel mercato di via Fauché - di torrette fisse a scomparsa presenti in ogni mercato che consentirebbe di estinguere l’utilizzo dei generatori elettrici a benzina, fonti di inquinamento acustico e di un alto livello di emissioni di CO2, che la quasi totalità delle bancarelle alimentari utilizza soprattutto nei periodi invernali, con un risparmio sul lungo periodo in termini di consumi elettrici. Le torrette potranno anche essere attrezzate come access-point wi-fi, garantendo in questo modo la connettività Internet wireless al mercato;
  • oltre all’elettricità i mercati devono essere dotati di pilette di allacciamento alla rete idrica, scarichi, servizi igienici, raccolta rifiuti, biciclette attrezzate per la consegna a domicilio. 

LA RETE CIVICA ALIMENTARE PER LA MILANO DEL FUTURO

Anche in vista del compito assegnato dall’Expo alla Città, CHANGE MILANO con il progetto della Rete Civica Alimentare propone un nuovo modello distributivo che - con la partecipazione dei diversi attori della filiera - potrà anche promuovere la valorizzazione dei territori del distretto agricolo del Parco Sud Milano, il rilancio dei mercati rionali, e l’accesso dei cittadini a prodotti locali di qualità, a prezzo contenuto e a minore impatto ambientale.

La creazione del Distretto Agricolo milanese permetterà anche di organizzare in maniera più efficiente la produzione e di gestire al meglio la distribuzione, e al Comune di diventare facilitatore dell’alimentazione di prossimità, facendo dell’Expo 2015 non più solo un evento isolato ma un sistema stabile per una nuova economia più vicina ai cittadini anche nel campo alimentare.

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Inserito da il Inserito da Ermanno Giudici il Mar, 13/07/2010 - 15:45

La difesa dell'ambiente e la tutela di tutte le categorie deboli, fra le quali ci deve essere anche quella degli "animali", devono essere una priorità di qualsiasi amministrazione.

Non ci può essere una città che non si occupa del suo ambiente e che pone fra i suoi obbiettivi principali la tutela di chi è più indifeso, di chi ha più bisogno che la città sia una rete in cui trovarsi, e trovar sostegno, e non una ragnatela che ti avvolge fino a stritolarti. Spesso la pubblica amministrazione, parafrasando una realtà animale, si comporta come un ragno, individuando nei cittadini il suo cibo. Bisogna far passare il concetto che la democrazia comporta che vi siano "persone al servizio", che ricevono un mandato dai cittadini e non un potere, il diritto a un carica. Ricevono l'incarico di servire e questo devono rispettare.

Oggi vediamo invece troppi interessi paralleli, una politica basata solo sull'economia, l'assenza di piani di lungo periodo, la costante parentopoli/amicopoli, che allontana competenza e avvicina ingiustizia. 

Troppo cemento, troppi immobiliaristi, poco verde, poco sociale e una città imbarbarita.

Credo che su questo bisognerà avere un ripensamento perchè è proprio dalla qualità della vita e dall'ambiente che può ripartire il riscatto di questa città, sempre più brutta, sempre più ferita e stanca, come i suoi abitanti.

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