.: Muoversi a Milano
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 17/07/2009 - 20:42

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

SOSTA. NUOVE TARIFFE NELLA CERCHIA DEI BASTIONI

Milano, 17 luglio 2009 – Dai primi giorni della prossima settimana nella cerchia dei Bastioni la tariffa per la sosta sulle strisce blu passerà da 1,50 a 2 euro l’ora.
Le nuove tariffe saranno indicate sui cartelli stradali delle vie interessate. ATM provvederà alla distribuzione dei nuovi tagliandi “gratta e sosta” alle rivendite autorizzate e agli addetti ai parcheggi. Verranno adeguati anche il sistema di pagamento “Sosta Milano” via smscon tessere a scalare e i parcometri.

“L’incremento delle tariffe per la sosta nel centro di Milano, deciso dal Consiglio comunale, risponde all’esigenza di ridurre la congestione in un’area ben servita dal trasporto pubblico – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Trasporti e Ambiente Edoardo Croci –. A tale incremento corrisponde l’introduzione di una nuova tariffa ridotta a 0.80 euro che sarà applicata a partire dal prossimo autunno nei nuovi ambiti di regolamentazione della sosta all’ esterno della cerchia filoviaria”.

L'adeguamento delle tariffe è stato deliberato dal Consiglio comunale lo scorso mese di dicembre, in occasione dell’approvazione del Bilancio. Il provvedimento rientra nel più ampio piano di sviluppo della regolamentazione della sosta a Milano. Il piano intende favorire la mobilità sostenibile e la protezione delle aree residenziali, attraverso l'estensione della sosta a pagamento a nuove zone, caratterizzate da intensi flussi di traffico e da scarsità di parcheggi, in particolare lungo gli assi delle metropolitane.

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Inserito da il Inserito da Germana Pisa il Mer, 01/07/2009 - 05:08

Per una cittadina attenta ai temi della sostenibilità ambientale, preoccupata per l'abuso di uso dell'auto, inquinamento, eccetera eccetera... è veramente dolorosoFrown scrivere per criticare una categoria di ciclisti metropolitani; però mi sembra debba essere rilevato un comportamento che ritengo scorretto e anche pericoloso. Il tema forse è gia' stato sollevato, del che mi scuserei...Insomma, un ciclista metropolitano non può pensare di sfrecciare sui marciapiedi, unica oasi di relativa sicurezza rimasta al PEDONE - come fosse in pista di un ciclodromo!!...E magari in due appaiati, e venirti addosso..
Certo, si palesa un po' una guerra tra poveri:-) : ciclisti che non hanno piste ciclabili e non vogliono per questo morire di suv...Pedoni che vogliono sopravvivere..
Qualche giorno fa mi sono vista venire incontro sul marciapiede un papà e un figlio su bici, ad andatura decisamente gagliarda e ho avuto un attimo di panico. Loro sembrava che non mi avessero neppure visto, mi sentivo un ectoplasma. Ho colto che il  papa' parlava animatamente al figlio della realtà delle piste ciclabili del nord Europa e questo aspetto informativo era certamente interessante e lo ho potuto cogliere, mentre contemporaneamente allibivo per i velocipedi che mi stavano puntando...
Parliamo poi del CONTROMANO SU STRADA: Piu' di una volta mi sono venuta venire addosso contromano - io stando alla guida di auto (talora lo debbo fare) - un ciclista, a rischio impatto frontale...( taloro anche anche un motorinista, caso recente. Si deve essere preso uno spavento!...ma io pure!)
Io capisco bene che il ciclista cerchi disperatamente il suo spazio di agibilità, e che voglia sopravvivere, ma ciò non può avvenire a scapito del pedone. E che cavolo di ambientalista è un cittadino-ciclista che non rispetta la convivenza  tra umani!
Si', mi sono proprio rotta, come si dice...Certamente qualche tratto di marciapiede ad andatura estremamente cauta lo può fare, il ciclista! ma io noto che man mano che si va avanti questo, che non può che essere - per il ciclista - una concessione , una eccezione... - sembra essere diventata un'abitudine e un diritto per lui...E i pedoni? Chiederanno un percorso protetto, una pista pedonale in area urbana?
Un'altro aspetto del problema è poi quello del ciclista- serotino- notturno senza le luci
...non procedo oltre, si è capito, credo...

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Inserito da il Inserito da Germana Pisa il Mar, 16/06/2009 - 18:52

E' durata poco la guarigione dei semafori affetti da fretta ansiogena (più che altro: procuranti ansia , nonchè sconcerto e rabbia). Mi ricordo che, quando venne fuori la notizia che qualcuno aveva per così dire "ritoccato" la centralina che anima detti oggetti, immediatamente il verde cominciò a durare di più, diciamo un periodo in più sufficiente a far sì che, per esempio, qualche anziano signore non fosse colto da malore da corsa per arrivare dall'altra parte della strada...) . Io, da quando i semafori hanno preso la malattia della fretta di cambiare colore, ho preso l'abitudine di contare dopo quanti passi il verde passa al giallo. Ebbene, nel periodo di malattia - che purtroppo, e' qui che voglio arrivare.. - persiste! - dopo otto passi scarsi e trovandomi a metà della strada sulle strisce e sentendo pericolosamente rombare alla mia sinistra o alla mia destra le auto anche loro ansiogene - dopo OTTO scatta il rosso!
Però, dopo che un qualche medico di semafori aveva rilevato quelle crisi di ansia semaforica creata da una centralina ribalda, per un certo tempo si riusciva, come pedone (neanche affetto da vecchiezza o scarsa agilità...) ad arrivare dall'altra parte della strada. Io infatti, all'indomani subito della notizia dell'intervento del medico, cominciai a contare i passi ed erano diventati diciamo 14, adesso non ricordo bene, ma fra me e me ridacchiai. Pero' anche mi illusi! Stolta!

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 15/06/2009 - 14:55

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

MILANO LABORATORIO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Presentati a Palazzo Marino i risultati del 3° rapporto della Fondazione Rosselli

Milano, 15 giugno 2009 – Realizzare una mobilità e un sistema di trasporto di persone e di merci più efficienti e al tempo stesso più rispettosi dell’ambiente e delle esigenze sociali. Questo l’obiettivo del 3° Rapporto “Le priorità nazionali della ricerca industriale” relativi all’area “Mobilità sostenibile”, i cui risultati sono stati presentati oggi a Palazzo Marino. Si tratta di un’analisi sistemica approfondita, per valutare il potenziale tecnologico del mondo della ricerca e della produzione italiani e, inoltre, le potenzialità strategiche delle ICT (tecnologia dell'informazione e della comunicazione).

“Il rapporto fornisce importanti indicazioni per indirizzare le politiche delle amministrazioni pubbliche e le prospettive di sviluppo industriale per l’amplissimo settore delle imprese impegnate nella mobilità sostenibile”, ha dichiarato l’Assessore Luigi Rossi Bernardi, Assessore alla Ricerca, Innovazione, Capitale Umano del Comune di Milano.

Lo studio ha assunto, come focus dell’analisi, la mobilità di persone e merci sulle infrastrutture stradali con veicoli su gomma – automobili, autobus, autocarri, autoarticolati – nel contesto sia urbano sia extraurbano, con l’interconnessione con altre modalità di trasporto (ferrovia, nave, aereo).

Il Rapporto ha analizzato il livello di conoscenze e competenze riguardo la tecnologia in Italia, le opportunità funzionali e l’attrattività di venti tecnologie (sistemi software, wireless, sensoristica). Tecnologie considerate strategiche sia dal punto di vista sociale sia da quello del mercato, in quanto consentono di realizzare una mobilità più informata, di ridurre le congestioni e l’entità del traffico con un effetto positivo sull’ambiente, di aumentare la sicurezza dei viaggiatori e dell’ambiente circostante, di soddisfare le istanze sociali del trasporto, ad esempio, migliorando la qualità della mobilità di persone ipovedenti.

Per quanto riguarda la fattibilità delle tecnologie, il documento evidenzia come le competenze delle aziende e dei centri di ricerca italiani siano particolarmente solide a partire da diverse tecnologie di base, per alcune delle quali le aziende italiane occupano posizioni di leadership internazionale nel loro sviluppo.

“Le imprese italiane, in primo luogo quelle dell’area milanese – ha confermato Claudio Roveda, Professore di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano e socio fondatore della Fondazione Rosselli – dispongono di competenze tecniche e capacità innovative allineate a quelle della concorrenza internazionale, per cui sono pienamente in grado di collaborare alla progettazione e alla realizzazione di soluzioni avanzate di tipo sistemico ai problemi della mobilità sostenibile. Occorre però che le istituzioni pubbliche assumano decisamente il ruolo di promotore e progettista di sistema di tali soluzioni e quindi di “acquirenti” di innovazioni sviluppate dalle imprese.”

Il Rapporto ha messo in rilievo fattori di freno alla diffusione di queste tecnologie, principalmente sul piano socio-organizzativo, raramente su quello tecnologico. Le difficoltà derivano dalla complessità intrinseca della filiera dell’offerta di servizi e soluzioni per la mobilità sostenibile, che coinvolge “mondi” diversi e autonomi: i provider ICT, i produttori di terminali consumer, gli operatori di rete mobile, wireless, satellitare, le aziende automobilistiche, i gestori dell’infrastruttura. E’ necessario che questi attori elaborino soluzioni condivise riguardo la compartecipazione agli investimenti e la ripartizione dei benefici, la condivisione dei dati, la costruzione di sistemi compatibili secondo opportuni standard.

Esistono poi criticità connesse all’utente finale, ossia alla sua disponibilità a investire in dispositivi e servizi sofisticati e ancora costosi, e soprattutto alle possibili intrusioni nella sua privacy, con la registrazione da parte di terzi dei suoi spostamenti e della sua posizione.

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Inserito da il Inserito da Fabio Nova il Ven, 15/05/2009 - 17:42

Sono un automobilista molto attento e disciplinato, nonostante cio' a Milano e in genere in tutto il nord non riesco ad evitare multe assurde tipo semaforo nascosto da camion posteggiati e alberi in vle monteceneri con il giallo che dura un secondo, rischio un incidente grave per colpa di un disservizio e come beffa mi arriva una multa con ritiro dei punti sulla patente. Oppure dover stare con l occhio puntato sul contachilometri per fare attenzione a non superare i limiti di velocita' e rischiare di tamponare chi mi precede. Oltre alla rottura di scatole mentre si guida diventa anche un problema di costi esagerati. Ora basta qualcosa deve cambiare, mobilitiamoci in massa contro la multa e la cartella selvaggia che sono diventate ormai un incubo per i milanesi

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Inserito da il Inserito da Nadia Mondi il Lun, 06/04/2009 - 21:51
5 aprile 2009 - Tre corse in un unico evento, la Stramilano dei 50.000, la Stramilanina e la Stramilano per professionisti; partenza da piazza Duomo.
Due manifestazioni, il raduno di Forza Nuova in piazza Missori e la contro-manifestazione del gruppo antifascista in piazza della Scala.
Forze dell’ordine ovunque.
È più che comprensibile che il centro sia bloccato in una situazione di questo genere. Possiamo portare pazienza per una volta all’anno.
Però...
Non sapevo dei due raduni aggiuntivi; finita la Stramilano mi sono messa in attesa del tram 15 in piazza Missori; ritardava e sul display alla pensilina non erano indicati i minuti di attesa, perciò ho telefonato al numero verde dell’ATM per chiedere se ci fosse un motivo per tale ritardo. La ragazza al centralino mi risponde che non c’è nessuna interruzione sulla linea ma che un rallentamento è comprensibile, causa la Stramilano.
-      Ora, premesso che erano le 12.00, che l’ultima partenza da piazza Duomo era stata alle 10,45, e che la Stramilano era terminata da almeno mezz’ora all’arena;
-      e premesso che il tram 15 termina in piazza Fontana e riparte entrando subito in via Larga e pertanto non si trova sul percorso della Stramilano;
Come mai nessuno ha informato il personale del numero verde che a causa delle due manifestazioni politiche la circolazione dei mezzi pubblici nella zona non solo era rallentata ma in alcuni casi addirittura bloccata (la fermata della metropolitana in Missori è stata chiusa per tutta la mattina)?
Gli utenti fermi ad attendere non hanno potuto avere informazioni né dal numero verde né dalle informazioni sul display della pensilina, che segnalava solamente l’interruzione della metropolitana linea 2 nella tratta Cascina Gobba-Cologno Nord dalle 21,30 circa al termine del servizio per lavori di manutenzione.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 20/03/2009 - 16:45

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

MILANO. COMUNE E UNIVERSITÁ FIRMANO ACCORDO PER LA MOBILITÁ SOSTENIBILE

Milano, 20 marzo 2009 – Andare in università con i mezzi pubblici, in bici o a piedi. Con biglietti e abbonamenti ridotti e integrati da utilizzare su tutta la rete dei trasporti e nuovi servizi di mobilità come il bike sharing, il car pooling e il car sharing.
È l’obiettivo del protocollo d'intesa, approvato oggi dalla Giunta, che impegna il Comune e i sette atenei milanesi (Statale, Bicocca, Bocconi, Politecnico, Accademia di Brera, Iulm e Cattolica) a promuovere la mobilità sostenibile tra gli studenti, ma anche tra i docenti e il personale amministrativo, attraverso azioni concrete che offrono alternative all’uso dell’auto privata.

"Comune e università milanesi collaborano per una mobilità sostenibile e un ambiente migliore con interventi a favore di studenti, docenti e personale universitario - ha dichiarato l'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente, Edoardo Croci - promuovendo l'utilizzo del trasporto pubblico, carsharing, carpooling, bike sharing e realizzando interventi di ciclabilità e pedonalità".

Comune e università avvieranno un tavolo istituzionale per la promozione della mobilità sostenibile e della pedonalità a cui parteciperanno i mobility manager che raccoglieranno e segnaleranno le esigenze degli studenti. Oltre al tavolo istituzionale che lavorerà alla programmazione degli interventi, sono previsti anche incontri tecnici con le singole università per individuare soluzioni e adottare i provvedimenti necessari alla loro attuazione.

La collaborazione tra Comune e atenei si svilupperà in più punti per sostenere tutte le forme di mobilità sostenibile alternative all’uso dell’auto. Innanzitutto l'utilizzo del mezzo pubblico, promuovendo biglietti e abbonamenti ridotti e integrati da utilizzare su tutta la rete e migliorando la segnaletica, modificando ad esempio, la denominazione delle stazioni della metropolitana inserendo il nome dell’università (Piola Politecnico, Missori Statale, Romolo Iulm e Sant’Ambrogio Cattolica). Poi facendo conoscere e incentivando nuovi servizi come il car sharing, l’auto condivisa a noleggio e il car pooling, per far viaggiare più persone su un’unica auto privata, magari riservando dove possibile un posto auto vicino alle strutture.
Infine, sostenendo l’uso della bicicletta, propria o del bike sharing, installando stazioni e rastrelliere, ciclostazioni e ciclofficine per muoversi da e verso le università, ma anche all’interno delle loro aree. Statale, Bocconi, Cattolica e Accademia di Brera sono servite da stazioni di bike sharing. Per le altre sedi e i loro distaccamenti, l’installazione è prevista entro l’anno.
Per realizzare questi interventi sarà necessario reperire risorse e mettere in campo conoscenze ed esperienze. Anche questo è stato previsto: Comune e università collaboreranno per trovare i mezzi finanziari da destinare alla realizzazione delle azioni e degli interventi programmati dal tavolo istituzionale.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 04/03/2009 - 09:04

Dal sito Web del Comune di Milano:

Lavori pubblici

Un milione e mezzo di euro per la manutenzione straordinaria delle strade

Simini: "Avviato un programma di interventi per consentire, nel giro di poche settimane, di riparare la maggior parte dei danni causati dal maltempo"

Milano, 1 marzo 2009 – L’Assessorato ai Lavori pubblici  sta procedendo con le opere di messa in sicurezza dei principali assi di circolazione cittadini particolarmente danneggiati dal maltempo. Per il piano d'interventi di  manutenzione straordinaria delle strade è stato stanziato un investimento straordinario di un milione e mezzo di euro.  Con questo ulteriore stanziamento è stato messo a punto un programma di lavori straordinari per asfaltare a caldo il manto stradale di diverse località.

Se le condizioni meteorologiche si manterranno buone, inoltre, entro le prossime settimane le squadre impegnate nella riparazione delle buche saranno in grado di intervenire sulla maggior parte dei danni causati dalle nevicate.

“Dal 1° ottobre 2008 al 12 febbraio 2009, su un totale di 135 giorni, ben 55 sono stati caratterizzati da forti piogge e 15 da nevicate, di cui una superiore alla media con 50 cm di neve”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Bruno Simini. “L’eccezionale maltempo ha comportato un fisiologico deterioramento delle pavimentazioni cittadine. Per contenere le situazioni di pericolo si è intervenuti tempestivamente con colmature necessariamente temporanee. Non appena le condizioni meteorologiche hanno invece reso possibili riparazioni definitive, cosiddette ‘a caldo’, è stato avviato un programma di interventi straordinari che ci sta consentendo, nel giro di poche settimane, di riparare la maggior parte dei danni causati dal maltempo”.

“Nelle località particolarmente critiche per la viabilità, gli interventi sono stati programmati in modo da non coincidere con gli orari di punta dei giorni feriali. Saranno pertanto effettuati nei giorni festivi e, quando possibile, in orari notturni. È stato inoltre disposto che, fatta eccezione per casi di oggettivo pericolo, gli interventi programmati nei giorni feriali avranno inizio dalle ore 10.00”.

“Siamo consapevoli del disagio che le lavorazioni stradali comportano per i cittadini, ma la sicurezza per noi è una priorità assoluta. Non credo – conclude Simini - che fuori Milano siano stati eseguiti interventi così significativi: con questo programma straordinario opereremo infatti su circa 120 km di strade”.

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Inserito da il Inserito da Lucio Chiappetti il Mer, 18/02/2009 - 17:09

Da vecchio "leibniziano" (Leibniz diceva che per risolvere i problemi occorre sedersi a un tavolo e dire "calculemus") vorrei fare alcuni commenti sul piano delle "6 linee di metro' per il 2015" apparso sul Corriere di ieri 17 febbraio.
 

Tralascio il fatto ovvio che le 6 linee sono le 3 esistenti (anche se nella cartina manca la M3 oltre Maciachini)  piu' 3 nuove. Non entro neppure nel merito se sia realistico nel contesto geopolitico attuale pensare che si possano costruire in quei tempi, quando vediamo una colossale lentezza (Passante, M3 oltre Maciachini, M2 per Assago). Lavorare rapidamente e' tecnicamente possibile, lo fanno all'estero, lo si faceva a Milano nei gloriosi anni '50-'60 e cio' mi basta.
 
Mi manca pero' la comprensione di quali siano le basi tecniche su cui sono state pensate le nuove linee. Nel 1975 il Comune e l'ATM fecero uno studio origine-destinazione con proiezione dei flussi sui percorsi delle linee ipotizzate. Ho ancora i 5 volumi di quel lavoro, mi pareva un algoritmo valido e un metodo oggettivo (ovviamente con qualche caveat, la' si voleva massimizzare il numero di passeggeri sulle linee, io vedrei anche una minimizzazione dei tempi di percorrenza e trasbordo).
 
Non vedo una analoga oggettivita' nei percorsi proposti. Ecco i miei dubbi :

 

  • Un dubbio generale. Le nuove linee saranno "pesanti" (come M1/2/3) o "leggere" (come si dice M5) ? Ho diverse riserve sulle linee leggere. Da una parte mi pare che una tipologia uniforme di linee comporti una gestione uniforme e un risparmio di scala. Dall'altra una linea leggera non e' scalabile se la richiesta di passeggeri aumenta. E' bene spendere molto o moltissimo per una metropolitana pesante al posto di una linea di forza tranviaria ? si'. E' bene spendere comunque molto per una metropolitana leggera al posto di una metrotranvia appena fatta ? ho piu' dubbi
  • Altro dubbio generale. Le linee con diramazione per loro natura hanno una frequenza della meta' sui rami. Andrebbero evitate (e quelle esistenti sbinate ove possibile).
  • Dubbio sulla M2. Perche' si e' scelto di costruire una diramazione da  Famagosta all'oscura Assago (evitando fra l'altro di servire l'Ospedale  S.Paolo e il quartiere circostante) invece di prolungare da Abbiategrasso verso Gratosoglio e Rozzano servendo anche i nuovi quartieri di via Missaglia e sfruttando la sede tranviaria (come la M2 in Palmanova) ? Si veda la critica di cui sopra sulle diramazioni. Troppo tardi per un anello Assago-Rozzano-Abbiategrasso ?
  • Dubbio sulla M4 e gli interscambi con le altre linee. Dove saranno ? Sentivo parlare di uno tra Crocetta M3 e Francesco Sforza e di un altro   tra S.Babila M1 e Visconti di Modrone. Con lunghi camminamenti inefficienti. Gli interscambi vanno studiati bene, in modo da minimizzare i percorsi di trasbordo (e separare i flussi di passeggeri)
  •  Altro dubbio sulla M4. Nella zona sud-ovest ci saranno tre tracciati  paralleli. La M1 da Bisceglie, la nuova M4 da Lorenteggio e la ferrovia   tra S.Cristoforo e Pta Genova. Non si poteva risparmiare riqualificando la sede ferroviaria ? destinando alla sola M4 la tratta verso Pta Genova, ed in condivisione con le linee S per Romolo-Pta Romana quella piu' esterna ?
  •  Dubbio sulla M5. Anche nella zona nord ci sono tre tracciati paralleli, la M1 da Sesto, la ferrovia tra Sesto e Pta Garibaldi, e la nuova M5. Forse  qui dato che la M1 e' satura ci sono elementi ... ma perche' spendere per la metrotranvia 31 se la si sostituisce con la M5 ?
  • Non ho particolari commenti sul percorso della M5 verso S.Siro, ma mi piacerebbe sapere se e' sostenuto da una analisi sul traffico.
  • Mi lascia alquanto perplesso invece questa M6. Che senso ha un nuovo tracciato che attraversa ancora il centro, gia' ben servito ? Che cosa c'e' di cosi' importante in questa misteriosa via Pompeo Leoni da farvi un capolinea ? Che senso ha attestarsi a Pagano ? Potrebbe avere un senso se la M6 rilevasse il ramo di Bisceglie della M1 ... ma per far questo dovrebbe essere una linea pesante.

 Infine mi lascia perplesso l'assenza nel piano dei percorsi urbani delle  ferrovie (FS, FNM e Passante)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 16/02/2009 - 22:27

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

MOBILITA'. CROCI: "VERSO UNA MILANO CON MENO AUTO E PIU' A MISURA D'UOMO"

Milano, 16 febbraio 2009 – In occasione del quarto anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, si è svolto stamattina presso la Fondazione Catella il convegno “Costruire una città senz’auto”, organizzato da Legambiente in cui è stata presentata una sintetica rassegna mondiale di nuovi quartieri pensati per un basso tasso di motorizzazione.

“Si realizza una migliore vivibilità sviluppando la città a misura di cittadino e non dell’auto - ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci durante il suo intervento -. A Milano stiamo già seguendo questa direzione attraverso una politica che offre valide alternative all’uso dell’auto in città. I nuovi quartieri e il sito Expo sono progettati intorno al trasporto pubblico e ad aree verdi e pedonali”.

MOBILITÀ A MILANO
Il territorio della città di Milano è interessato ogni giorno da circa 5 milioni di spostamenti: il 50,3 per cento avviene tra Milano e i comuni dell’area metropolitana e il restante 49,7 per cento avviene all’ interno della città.

Gli spostamenti tra Milano e l’area metropolitana vengono effettuati per il 60 per cento con l’auto, (considerando anche il 10 per cento effettuati come passeggero), per il 30 per cento con i mezzi pubblici, per il 4.5 per cento da motocicli e per 4.9% da bici.

All’interno della città gli spostamenti con i mezzi pubblici salgono al 45 per cento, con punte quasi del 60 (due su tre del totale) per gli spostamenti da e verso la Cerchia dei Bastioni. Infine il 14 per cento avviene in moto o in bicicletta con una percentuale per entrambi del 7 per cento.

Gli spostamenti avvengono per il 45,4 per cento per il rientro a casa, per il 22,5 per cento per lavoro, per il 14 per cento per motivi personali, per il 13,6 per cento per acquisti e per il 4,2 per cento per studio.

La popolazione residente a Milano è di 1,3 milioni di abitanti; nella fascia oraria 7-21 arrivano in media da fuori città 1.037.000 persone, così la città raggiunge un picco di presenze giornaliero (durante le ore lavorative) di 1.850.000.

La densità della popolazione all’interno della Cerchia dei Bastioni è di 9.000 abitanti per 2 chilometri quadri che diventa 130.000 nel momento di punta massima giornaliera.
Complessivamente entrano a Milano 576.900 auto al giorno di cui poco più di 400.000 dei non residenti.

INGRESSI A MILANO, FRA LE 7 E LE 21, PER TIPOLGIA DI MEZZO


Tabella 1

Il totale delle famiglie milanesi possiede 726.897autovetture, con un tasso di motorizzazione di 559 auto ogni 1.000 abitanti. Negli ultimi 9 anni le autovetture immatricolate a Milano sono calate di 60.000 unità pari al 7,6 per cento.

Per la prima volta, Milano è la città col rapporto più basso tra popolazione residente e l’intero parco veicolare (inclusi veicoli commerciali e motocicli), pari a 741 veicoli ogni 1.000 abitanti.

Nel corso di dodici anni è aumentata notevolmente la percentuale dei mezzi a due ruote posseduti: aumentate del 18 per cento le bici e del 66 per cento le moto.

TRASPORTO PUBBLICO
Con i suoi 82 km/vettura per abitante, Milano si colloca al primo posto in Italia per l’offerta di trasporto pubblico.

Tabella 2

Nel 2008 si è riscontrato un aumento dei passeggeri del trasporto pubblico del 5 per cento pari a circa 55.000 utenti in più al giorno, 20 milioni in un anno.
Il 64,4 per cento delle percorrenze effettuate dai mezzi pubblici avviene con alimentazione elettrica, Milano si colloca così al primo posto – tra le grandi città italiane – per la flotta a minore impatto ambientale.

METROPOLITANA
Milano ha la rete metropolitana più estesa d'Italia con 75,5 chilometri ed è al primo posto per il numero di chilometri percorsi, circa 50 milioni all’anno.
Attualmente sono in costruzione ulteriori 14,7 chilometri con i prolungamenti delle linee esistenti e con la realizzazione della nuova linea M5.
Al 2015 sono pianificati ulteriori 60 chilometri costituiti dai prolungamenti della rete esistente e dalle due nuove linee M4 ed M6.

CORSIE RISERVATE
Milano ha 186,4 chilometri di corsie riservate per i mezzi di superficie, pari al 19,9 per cento dei chilometri della rete di cui 16 chilometri realizzati dall'avvio di Ecopass.
Il 65,2 per cento dei percorsi dei mezzi è effettuato in sede protetta. A presidio delle corsie riservate sono state installate 45 telecamere, altre 16 verranno posizionate entro il 2009.
Per i tram ci sono 116,2 chilometri di corsie riservate, pari al 48,7 per cento della rete.
Ai chilometri di corsie riservate in superficie, a protezione di autobus, tram e filobus, si aggiungono i 150 chilometri della rete metropolitana.

PARCHEGGI DI INTERSCAMBIO

Con venti parcheggi di interscambio e un’offerta complessiva di 16.788 posti auto, Milano si colloca al primo posto in Italia, seguita da Torino, Roma e Napoli.

Tabella 3

MOBILITÀ SOSTENIBILE BIKE SHARING
Il servizio è stato avviato lo scorso dicembre con 900 biciclette e 68 stazioni. Entro la fine di aprile è previsto il completamento della prima fase con 1.300 biciclette in 103 stazioni. Obiettivo finale: 5.000 biciclette in 350 stazioni.

PISTE CICLABILI
Attualmente a Milano ci sono 73,5 chilometri di piste ciclabili. Con gli interventi già avviati l’estensione raggiungerà 80 chilometri nel 2009.
Sono inoltre già in progettazione 20 nuovi chilometri di piste ciclabili. Lo sviluppo del piano proseguirà nei prossimi anni con l’obiettivo di raggiungere i 120 chilometri entro il 2011. Entro il 2015 saranno inoltre realizzati otto raggi verdi per un totale di altri 75 chilometri.

CAR SHARING
A Milano sono attive due società di car sharing: Milano Carsharing di Legambiente e Guidami gestita dall’Atm. Milano è attualmente la città italiana con il maggior numero di vetture in car sharing: 124 auto disponibili presso 54 autorimesse. Attualmente sono 4.108 gli iscritti al servizio. Le vetture sono tutte a bassa emissione di inquinanti.

ISOLE PEDONALI
La superficie delle isole pedonali è di 400.000 metri quadri pari al 13,4 per cento della superficie calpestabile della città. Sono programmati al 2015 altri 786.000 metri quadri di isole pedonali. La superficie dei grandi parchi e delle aree verdi è di circa 700.000 metri quadri.

ECOPASS
Ecopass si è dimostrato, nei primi 11 mesi di applicazione, un provvedimento efficace per ridurre il traffico sia nell’area centrale della Cerchia dei Bastioni, dove è diminuito dell’12,3 per cento, sia nel resto della città con una diminuzione del 3,6 per cento. Importanti risultati sono stati registrati anche per la variazione del parco auto: sono diminuiti del 56,7 per cento i veicoli più inquinanti (classi 3,4 e 5) pari a 21.369 unità in meno al giorno. Sono aumentati del 5.5% i veicoli non soggetti a pagamento (classe 1 e 2) pari a 2.864 veicoli in più al giorno.
All’interno dell’area Ecopass il Pm10 allo scarico si è ridotto del 23 per cento e la CO2 del 15 per cento.
È stata registrata anche una diminuzione del numero di ricoveri causati da patologie respiratorie: meno 5 per cento nei primi sei mesi del 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007.

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