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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 21/05/2010 - 10:48

Dal sito Web del Comune di Milano:

"Il Sindaco Risponde"

Moratti ai microfoni di Radio Lombardia

Letizia Moratti è stata ospite dell'emittente radiofonica Radio Lombardia dove ha partecipato alla trasmissione "Il Sindaco Risponde" condotta da Piermaurizio Di Rienzo

Milano, 21 maggio 2010 - Cuffie, microfono e luce rossa "on air" lampeggiante. Il Sindaco Letizia Moratti è stata ospite dell'emittente radiofonica Radio Lombardia (radiolombardia.it) dove ha partecipato alla trasmissione "Il Sindaco Risponde" condotta dal vice direttore Piermaurizio Di Rienzo.

Quella di ieri è stata l'ultima puntata di un ciclo iniziato a dicembre che ogni due settimane, per un ora, ha dato spazio alle domande dei radioascoltatori e alle risposte del Sindaco. I temi affrontati hanno toccato questioni di interesse pubblico: dalle aree verdi e i parchi alle nuove realizzazioni immobiliari e i grattacieli che cambieranno il volto di Milano in vista dell'Expo. Altre tematiche affrontate nel corso della trasmissione hanno riguardato Ecopass, i parcheggi, gli immigrati irregolari e la disinfestazione delle zanzare.

Il Sindaco Letizia Moratti e il vice direttore di Radio Lombardia,  Piermaurizio Di Rienzo

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 20/05/2010 - 17:13

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

INTER. PALAZZO MARINO IN FESTA PER 18° SCUDETTO CON PRESIDENTE PALMERI, CONSIGLIERI E DIPENDENTI COMUNALI

 
Milano, 20 maggio 2010 – Il 18° scudetto e la 6ª Coppa Italia dell’Inter sono stati festeggiati nel Cortile d’Onore di Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, dai consiglieri di maggioranza e opposizione Barbara Bianchi Bonomi, Davide Corritore, Stefano Di Martino, Giuseppe Landonio, Ines Quartieri, Francesco Rizzati e dai dipendenti comunali tifosi nerazzurri, che hanno dispiegato un maxi striscione con il tricolore e indossato le magliette e le sciarpe della squadra campione d’Italia. Insieme a loro c’erano anche il Direttore generale del Comune Giuseppe Sala e il Segretario generale Giuseppe Mele
I consiglieri, che hanno voluto improvvisare il breve e informale incontro festoso, sono tra i fondatori dell’Inter Club Palazzo Marino, presieduto dallo stesso Manfredi Palmeri.

“Grazie allo scudetto dell’Inter – ha detto il Presidente Palmeri –  Milano è ora la città più titolata d’Italia, superando Torino dopo 39 anni per 35 tricolori a 34. è la seconda volta che succede dal 1932: l’ultima stagione, quella 1970-1971, si era conclusa con la vittoria dell’Inter, portando il capoluogo lombardo a 20-19 su quello piemontese e, curiosamente anche in quel caso, dopo un intervallo di 39 anni”.

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Inserito da il Inserito da Fiorella De Cindio il Ven, 14/05/2010 - 22:26

Il Manifesto per Milano rilanciato ieri con grande evidenza sulle pagine del Corriere chiede a noi  cittadini di ritrovare “il coraggio di esporsi, di prendere posizioni coraggiose“, di “reagire alla diffusa convinzione che non vale la pena di darsi da fare per cambiare”, “di agire al di là dell’oggi e dei nostri interessi personali, immaginando e lavorando per il benessere della comunità […] portando un mattone da mettere al posto giusto nel modo giusto”.

Difficile non condividere l’appello, ma il coraggio e la concretezza meneghina a cui si fa appello impongono di considerare nel merito la proposta, di esercitare “la critica [che] non deve essere vista come un ostacolo alla politica del fare”, ma come un contributo per migliorare.

E allora mi sento in dovere di mettere in gioco le mie competenze, quel che ho imparato in 15 anni di lavoro di ricerca alla Statale sulle comunità civiche online, per affermare che gli strumenti proposti sono inadeguati allo scopo. Schiavi, Scaparro e Vitale per dar voce ai cittadini affermano “è urgente creare subito un tavolo permanente sulla qualità della vita in città, un osservatorio neutrale in grado di fornire indicazioni utili, a chi governa e ai cittadini” e chiedono “ai cittadini di segnalare le prime urgenze al forum «Milano per voi» aperto su Corriere.it: non solo il cahier des doléances, ma soprattutto cose che si possono fare, presto e bene. ”Cominciamo dal secondo punto: il forum e’ organizzato giorno per giorno, le discussioni volano via, a quelle di ieri si sostituiscono quelle di oggi. Ieri, il giorno della pubblicazione del Manifesto, la discussione più partecipata (52 contributi) è stata quella aperta da Luc@ su Celentano sindaco di Milano? Oggi si contendono il primato una discussione su un incidente avvenuto stamattina (Moto contro autobus, 37 messaggi) e Il decalogo dell'aperitivo scritto da AAndrea (35). Chi volesse, come me, contribuire con un commento al Manifesto, non può più farlo perché un avviso informa che “Non è possibile inviare commenti a questo articolo”. Ci sono in tutto 57 commenti il primo di pazu74 alle 09:29 l’ultimo alle 19:36 di Lettore_735164. Tra gli ultimi, quelli brunetti86, barabba48, Uffa !!!  e via “nicknamando”. Come è possibile “cercare insieme soluzioni ai problemi” senza responsabilizzare chi li propone a farlo mettendosi personalmente in gioco, come l’appello richiede, con la forza della propria identità? Del resto, lo stesso successo planetario di Facebook è stato trainato dall’avere scommesso sul gioco del “metterci la faccia”. Ma anche Facebook, che ha permesso l’organizzazione di straordinarie proteste civili, in Italia e nel mondo che hanno visto il mobilitarsi di migliaia di quei giovani il cui coinvolgimento tutti auspicano,  è inadeguato quando si deve passare dalla protesta alla elaborazione di proposte.

La progettazione e la gestione democratica (cioè che dia pari opportunità a tutti) di un dialogo civico online è, nella società della rete, una disciplina scientifica come altre più note e consolidate. Si occupa di studiare (o analizzare) le tecnologie e le regole che governano le dinamiche delle interazioni online, rispettando, privacy, trasparenza, libertà di espressione per garantire un dialogo costruttivo (cioè interattivo, razionale, corretto e responsabile). C’è una comunità di ricercatori che studia tutto ciò e, guarda caso, proprio come Schiavi, Scaparro e Vitale riconoscono all’inizio del Manifesto, una delle università milanesi ne è parte attiva (e sarebbe interessante spiegare perché il convegno di cui al link precedente si tiene a Leeds e non a Milano, come avrebbe dovuto essere).

Queste competenze sono state messe a frutto per creare una iniziativa di dialogo civico (e civile) online – partecipaMi -- che  ha più di 3000 cittadini registrati con la propria identità e il  proprio profilo, un significativo numero di pagine viste ogni mese (oltre 300.000 di media) e vede la partecipazione attiva di vari consiglieri di zona, quella  più sporadica, ma significativa di alcuni volonterosi consiglieri comunali e l’intervento occasionale di qualche assessore. Viene ritenuta da chi ci partecipa  un ambiente super-partes  che, nell’interesse della città, dà voce a destra e sinistra.  Ha anche raccolto per il Tavolo per la Sicurezza Stradale istituito dal poi dimissionato assessore Croci le segnalazioni e proposte dei cittadini sulla mobilità ciclabile. E’ stata costruita con software (libero) realizzato in parte da giovani studenti universitari di informatica nelle loro tesi di laurea. E’ gestito da una Fondazione di partecipazione a cui aderiscono, oltre all’Università degli Studi, Regione, Provincia e Camera di Commercio.

Potrebbe essere la piattaforma per ospitare  quella raccolta e condivisione di intelligenza civica che il Manifesto sollecita, Perché non considerarla? Spero che non si tratti di orgoglio … e pregiudizio ;-))

-- Fiorella de Cindio

professore del Dipartimento di Informatica e Comunicazione
Universita’ degli Studi di Milano
Responsabile del Laboratorio di Informatica Civica.
Fiorella.decindio@unimi.it

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 14/05/2010 - 14:34

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Missione a New York

A Wall Street il Sindaco presenta la Milano delle imprese

"Innovazione e passione", il tema dell'incontro con gli operatori Usa della finanza, investitori e imprenditori italiani. Moratti: "Siamo la prima area economica in Italia e la seconda in Europa, con il 25% delle banche, più di 9 mila compagnie finanziarie e 17 Camere di Commercio straniere"

Il Sindaco Moratti durante l'incontro con gli operatori di Wall  Street

Milano, 14 maggio 2010 – “Milano è già il cuore pulsante di una grande area metropolitana e costituisce uno dei principali nodi dell’economia mondiale, in termini di mercato, di servizi all’impresa, di eccellenze tecnologiche, scientifiche e del design. E’ una città in continua trasformazione. L’Expo 2015 e il nuovo Piano di Governo del Territorio rappresentano le forze innovative più importanti che cambieranno il futuro della città, per renderla sempre più attrattiva a livello internazionale. Un futuro all’insegna del verde e dell’ecosostenibilità”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta ieri, all’ANdAZ Wall Street Hotel, al convegno dal titolo “Impresa Milano: Innovation and Passion”, dove ha presentato l’universo imprenditoriale milanese, davanti a un parterre di circa 300 persone. Presenti non solo finanzieri e banchieri ma anche imprenditori dei diversi settori merceologici.

Il Sindaco ha proseguito illustrando lo straordinario patrimonio di risorse economiche, finanziarie e culturali della città per attirare investimenti. Con una popolazione di circa 3,4 milioni di abitanti, di cui  256mila stranieri, attualmente la metropoli lombarda genera un Pil di 162 miliardi di dollari, il 10% del Pil nazionale, un reddito pro-capite di 44 mila dollari e un tasso di disoccupazione del 3,8%.

“A Milano – ha spiegato Letizia Moratti - nelle oltre 280 mila imprese del territorio, il 28% delle quali opera nel terziario, lavorano ogni giorno più di 600mila persone residenti, cui si aggiungono altre 500mila provenienti dai Comuni limitrofi. Siamo una grande città collocata al centro dei più importanti corridoi di comunicazione da Est a Ovest e da Nord a Sud dell’Europa – ha aggiunto il Sindaco – e siamo in grado di attirare potenzialmente 650 milioni di individui provenienti da altri Paesi europei, Nord Africa e Medio Oriente”.

“Milano - ha commentato Letizia Moratti - è una città strategica per gli investitori che decidono di localizzarsi in Europa. Con il 25% delle banche italiane, più di 9 mila compagnie finanziarie e 17 Camere di Commercio straniere, è la prima area economica in Italia e la seconda in Europa per R&D, investimenti e progetti immobiliari. Il 50% del Pil della città si concentra, insieme con la moda, nel design. Milano è sede del Salone Internazionale del Mobile – ha precisato il Sindaco - primo salone al mondo e punto di riferimento internazionale del settore, da oltre quarant’anni”.

“Delle 120mila imprese innovative italiane, oltre 16 mila hanno sede a Milano e provincia e rappresentano l’8.5% di tutta Italia. I settori trainanti sono l’ICT, la farmaceutica e le biotecnologie. Milano è la capitale dell’editoria e la Borsa milanese è la quinta in Europa e nona nel mondo. Con 106 consolati Milano – ha proseguito il Sindaco – vanta il più alto numero di sedi diplomatiche dopo New York”.

Infine il Sindaco ha raccontato come Milano ha conquistato la candidatura all’Expo del 2015, per la quale sono previsti 20 milioni di visitatori, 70mila posti di lavoro e 7mila eventi. L’internazionalità del brand Milano ha portato a collaborazioni con più di 90 Paesi e a 485 progetti di cooperazione avviati in tutto il mondo.

“Non ci siamo mai arresi durante la battaglia per l’Expo – ha continuato Letizia Moratti - Abbiamo costruito un progetto aperto al mondo che mette a disposizione di tutti il patrimonio di risorse, intelligenza e creatività offerto da Milano e dall’Italia. L’organizzazione di Expo sarà realizzata secondo criteri di compatibilità ambientale e di sostenibilità.

L’Esposizione Universale sarà uno strumento straordinario per aprire nuovi canali di collaborazione economica e culturale con il mondo e per aiutare concretamente i Paesi in via di sviluppo. Sarà un’occasione preziosa per la città. Dobbiamo continuare a costruirla con entusiasmo come abbiamo fatto fino ad ora – ha concluso il Sindaco Moratti - per dare impulso all’innovazione nel campo della Green economy, alle nuove tecnologie nei settori dell’agroindustria e coinvolgere i giovani di tutto il mondo, attraverso programmi di scambio formativi e culturali”.

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Inserito da il Inserito da Giuseppe Criseo il Gio, 13/05/2010 - 11:33

La sicurezza prima di tutto

PostDateIcon Mercoledì 12 Maggio 2010 12:46 | PostAuthorIcon Author: Administrator | PDF Stampa E-mail

Vi chiedo di segnalarmi eventuali cartelli pubblicitari luminosi come quelli che sto verificando in provincia di Varese e che trovate sul sito della mia associazione La Grande Famiglia

Il cartello che vedete nella home page è stato segnalato come pericoloso ed in violazione del Codice della Strada inutilmente a livello comunale per cui ho allertato il Prefetto di Varese che mi ha dato ragione, chiedendo di spostarlo in altra posizione non pericolosa.

Tutta la vicenda la trovate nel sito sopra citato, per cui Vi chiedo di segnalarmi altri cartelli simili per sollecitare le istituzioni ad intervenire.

La salute e la sicurezza devono, ripeto devono venire prima degli introiti economici.

E' inutile piangere quando succedono gli incidenti, occorre fare il possibile per prevenirli.

 

Giuseppe Criseo

Presidente associazione consumatori 

www.lagrandefamiglia.com

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 12/05/2010 - 21:57

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Scuole d’Infazia

Pubblicate le graduatorie definitive

Disponibili per l’anno 2010-2011 oltre 22mila posti a fronte di più di 23mila domande. Molte riguardano i bambini anticipatari che in gran numero hanno un posto al Nido

Milano, 12 maggio 2010 – Sono state pubblicate sul sito internet del Comune e nelle scuole dell’infanzia le graduatorie definitive per le iscrizioni all’anno educativo 2010-2011.
L’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli ha commentato positivamente i dati relativi alle assegnazioni, sottolineando che i posti disponibili per l’anno 2010-2011 sono 22.117 e le domande pervenute sono state 23.460. Di queste, 945 riguardano i bambini anticipatari (per i quali i genitori richiedono un posto nelle Scuole dell’Infanzia prima del compimento dei 3 anni) che in gran numero hanno comunque un posto al nido/Sezione Primavera.
“Si tratta di un buon risultato – afferma l’assessore – che limita notevolmente il numero dei bambini in attesa e risponde alla quasi totalità delle richieste delle famiglie milanesi”.
I bambini in età da Scuola dell’Infanzia ancora in attesa di un posto sono 237. I posti disponibili sono 15. Si prevede di eliminare a breve anche questa lista d’attesa, dal momento che continuano a pervenire rinunce da parte dei genitori.
“I genitori – spiega l’assessore - dovranno provvedere alla conferma del posto assegnato mediante compilazione dell’apposito modello presso il Polo territoriale al quale afferisce la Scuola d’Infanzia entro e non oltre mercoledì 19 maggio 2010. La mancata comunicazione nei termini previsti da parte dei genitori equivale alla rinuncia del posto assegnato”.

Per le famiglie dei bambini nati nel 2008, ai quali è stato assegnato un posto nella Scuola dell’Infanzia e che contestualmente risultino assegnatari di un posto al Nido d’Infanzia, l’accettazione del posto nella Scuola dell’Infanzia verrà considerata come rinuncia al posto Nido già assegnato per l’anno 2010-2011 salvo diversa comunicazione da parte della famiglia entro il 19 maggio 2010.

“Le famiglie dei bambini anticipatari in attesa di un posto che non risultano assegnati al Nido – aggiunge Moioli - possono presentare domanda per i ‘Tempi per le Famiglie’ (975 posti) e per i ‘Centri Prima Infanzia’ (180 posti) nel periodo che va dal 24 maggio al 25 giugno 2010. Per informazioni ci si può rivolgere alla responsabile del Polo territoriale di competenza”.

“Il posto assegnato in una delle sedi indicate in fase di iscrizione –conclude l’assessore – determina di conseguenza l’impossibilità di rimanere in graduatoria nelle altre sedi indicate in fase di iscrizione”.

Nelle graduatorie pubblicate, i nominativi dei bambini anticipatari in attesa di assegnazione che hanno ricevuto un posto al Nido o alla Sezione Primavera sono contrassegnati da un asterisco. Le famiglie possono comunicare alla responsabile del Polo di competenza la loro intenzione a rimanere in attesa di assegnazione per la Scuola dell’Infanzia o ad accettare il posto al Nido/Sezione Primavera entro il 19 maggio 2010.

Verranno accolte domande di trasferimento in un’altra scuola solo in presenza di un cambio di residenza accertato all’anagrafe cittadina e per ricongiungimento dei fratelli. I trasferimenti verranno concessi a fronte di posti disponibili nella scuola richiesta e avranno la precedenza rispetto alle liste d’attesa. Infine, in presenza di posti disponibili, potranno essere inoltrate eventuali domande fuori termine direttamente ai Poli territoriali. Le domande verranno esaminate secondo l’ordine di presentazione. In caso di presentazione contemporanea di più domande di iscrizione, la precedenza verrà data ai figli dei dipendenti delle Forze dell’Ordine che hanno avuto un trasferimento nel Comune di Milano.

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Mar, 11/05/2010 - 09:21

Per opportuna riflessione.
Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
--------------------------------------------
Facciamo girare queste parole. Perchè sono le parole che mancavano. Quelle che in molti pensavano ma non hanno avuto la possibilità, la forza o il coraggio di urlare.
Le ha scritte un giovane sindaco, Domenico Finiguerra, ai cittadini di Cassinetta di Lugagnano, ma sono rivolte a tutti. O almeno a tutti quelli che vorrebbero davvero un'altra Italia.
_________________

Con questa lettera mi rivolgo ai 1800 cittadini di Cassinetta di Lugagnano, ai frequentatori del mio sito internet, ai miei contatti sui social network, ai 30 mila aderenti alla Campagna Stop al Consumo di Territorio, ai 420 mila sostenitori dell’Acqua Pubblica, alle migliaia di persone che ho incontrato in incontri pubblici, conferenze e dibattiti, ai miei colleghi, amministratori o politici.
Negli ultimi 8 anni sono state molte le occasioni per scrivere, commentare, riflettere a voce alta.
Ho condiviso con dei fantastici compagni di viaggio, il gruppo “Per Cassinetta”, protagonisti dell’esperienza di rinnovamento del nostro comune, l’orgoglio e l’onore di guidare Cassinetta di Lugagnano, la sua comunità e il suo territorio, nella difesa dell’ambiente, del paesaggio e dei beni comuni, per la terra e per l’acqua.
Ho condiviso la speranza e la volontà di contribuire alla costruzione di un futuro migliore e diverso per i nostri figli.
Insieme alla mia giunta ho sempre manifestato pensieri e idee con la massima sincerità.
Oggi, non posso non fare altrettanto.
Spesso i politici dicono e fanno cose con lo scopo di accattivarsi la simpatia dei cittadini elettori. Prestando molta attenzione a non urtare le sensibilità e le suscettibilità. Evitando scomodi argomenti che potrebbero far perdere qualche voto al loro partito.
Sono stato eletto nel 2002 e riconfermato nel 2007 alla guida di una lista civica. Senza nessun legame con i partiti. Ma la mia storia personale e le mie idee mi collocano nella parte del campo che si contrappone (o sarebbe meglio dire dovrebbe farlo), all’attuale maggioranza di Governo guidata da Silvio Berlusconi e da Umberto Bossi.
Per l’affetto o per il rispetto che devo a tutti i cittadini di Cassineta e a tutti coloro che mi seguono in rete o che mi hanno ascoltato in qualche sala pubblica, cinema o teatro, è per me indispensabile manifestare apertamente il mio pensiero rispetto alla deriva culturale e all’impoverimento civile che sta interessando l’Italia.
Negli ultimi anni, lentamente, giorno dopo giorno, si è diffuso un amaro rancore preventivo nei confronti di chi è straniero, di chi professa altre religioni rispetto a quella cattolica, di chi è diventato nostro vicino di casa. “Andate via, a calci nel c…!”, “L’Italia agli Italiani!”,“Giù la mani dalle nostre donne, dal nostro lavoro, dal nostro crocifisso!”
Quante volte abbiamo udito queste frasi? Alla televisione, alla radio o in comizi elettorali.
Ma nelle ultime settimane l’accelerazione di questo processo e l’affermazione di prassi e comportamenti indegni di un paese che vuole definirsi civile, ha assunto un carattere davvero insopportabile. Ha cominciato a coinvolgere in maniera diretta i bambini. E cosa ancor più grave, per me, ha visto sindaci e assessori agitare spettri e propaganda per far venire ai cittadini la bava del livore alla bocca, sperando di interpretare questi istinti primordiali e alimentare così il proprio consenso.
Un comune in Provincia di Verona ha lasciato a piedi i bambini (figli di stranieri) non in regola con il pagamento dello scuolabus. Così, se le porte del pulmino giallo si aprivano per taluni, per altri si chiudevano. “Tu sali! Tu resti giù!”
In un altro comune in Provincia di Brescia alcuni bambini (sempre figli di stranieri) non in regola con il pagamento della refezione sono stati lasciati a digiuno. Proprio così. Mentre i loro compagni venivano serviti con pastasciutta, bistecca e insalata, questi piccoli esseri umani si sono trovati davanti un semplice pezzo di pane e dell’acqua. Quando un imprenditore, volendo separare le sue responsabilità da quelle del suo sindaco, ha voluto saldare il debito per conto delle famiglie morose, gli sono giunti messaggi indispettiti, raccolte di firme contro la sua donazione. Perché? Perché si era azzardato a guastare il clima di ritorsione collettiva e vendicativa… a sporcarlo con un gesto di buona volontà?
Una vergogna. Una vera e propria vergogna. Ho provato ad immaginare mio figlio, seduto ad un banchetto. L’ho immaginato guardare il suo compagno mangiare ed abbassare lo sguardo, umiliato, senza sapere perché. Ho provato ad immaginarlo con lo zainetto in spalla tornare mestamente e a piedi verso casa. Il capo chino e l’etichetta di diverso sulla giacchettina.
Cari cittadini e cari amici,
di fronte a questi episodi, cartine di tornasole di cosa è diventato il nostro paese, non posso tacere. Non posso non gridare il mio disprezzo umano e politico per chi nell’intento di ottenere voti e approvazione, non riuscendo a far pagare genitori morosi, si inorgoglisce nel prenderne a calci i figli. Si inorgoglisce. Invece di mettere in campo un’azione doverosa di recupero e verifica dell’evasione, cavalca tale occasione per raccogliere i frutti dall’albero dell’insofferenza diffusa.
Io sento il dovere morale di dire e fare la mia parte. Innanzitutto non voltandomi, per opportunismo, dall’altra parte, diventando così complice. Corresponsabile morale di una classe politica di aspiranti gerarchi che cercano visibilità in un regime culturale fondato sulla ripugnanza, sull’egoismo e sulle povertà ideali e materiali. Sospinti da cittadini che hanno smarrito, sono stati spogliati o si sono liberati dei sentimenti di fraternità e pietà.
Sul mio sito si parla molto di temi ambientali. Ma di fronte ai respingimenti in alto mare di donne e bambini in fuga dalla fame e dalla guerra, di fronte ai cadaveri di stranieri ammassati nel deserto libico perché non idonei ad avere un pezzo di carta, di fronte alle scene di razzismo e deportazione cui abbiamo assistito alcuni mesi fa a Rosarno, di fronte a tutto questo, non me la sento di cambiare discorso per parlare di nucleare o risparmio energetico.
Di fronte alle rivoltanti e spregevoli parole di politici che incitano alla caccia al diverso, sia esso musulmano, nero o omosessuale, di fronte a questa deriva barbarica, che sta gettando le basi, e forse ha già costruito, una società della violenza, dell’invidia e dell’iperindividualismo, di fronte agli sguardi di giustificazione (se non addirittura di approvazione) delle parole cariche di retorica razzista, di fronte ai fatti prodotti da un clima che ricorda quello preparatorio dei tempi bui del nazi-fascismo, di fronte a tutto questo, non me la sento di cambiare discorso per parlare di inceneritori o autostrade.
Di fronte al degrado civile e morale del mio paese, l’Italia, che sta mostrando in questi giorni il suo lato peggiore, mi sento in dovere di manifestarvi tutto il mio disagio e la mia indignazione. Affinché tutti voi sappiate da che parte sto. Anche se, e ne sono consapevole, ciò comporterà da parte di alcuni di voi, ma spero di pochi, l’abbandono di sentimenti di simpatia nei miei confronti.
Ma ciò che io vi chiedo non è la simpatia. Osservando insieme a voi gli occhi di un bambino che implora pietà su un gommone o quelli di un uomo abbassato su una pianta di pomodori, ciò che io vi chiedo è la comprensione e la solidarietà, per loro.
Da pochi giorni è passata la Pasqua. La gran maggioranza di voi ha festeggiato la Resurrezione di Gesù. Lo stesso Gesù che se fosse nato oggi, in Italia, magari in una catapecchia della periferia milanese, non sarebbe stato salutato con riunioni di gioia e cori di giubilo, bensì con presidi di protesta e cori razzisti.
Se siete credenti e cristiani e vi recate in chiesa tutte le domeniche, udirete parole che invitano all’amore. Ascoltatele.
Non prestate orecchio a chi, ostentando un fazzoletto verde nel taschino o una spilletta con uno spadone puntato in alto, a pochi metri del sagrato della chiesa, vi indica come unica strada da percorrere quella della paura, dell’odio e dell’intolleranza.
Pensate invece ai vostri figli e alle prossime generazioni. Cercate di non trasmettere sensazioni di lontananza rispetto a chi ha il colore della pelle diversa, a chi prega un dio diverso, a chi viene da un paese diverso. Perché non sarà né bello né piacevole per i vostri figli, vivere in un paese dove ci si guarda con diffidenza o indifferenza. Dove il pregiudizio annega ogni stimolo alla reciproca conoscenza. Dove il benessere individuale viene prima di ogni regola di giustizia sociale e collettiva.
Forse non ho nessun diritto di dirvi tutto questo, e mi scuso se ciò è vissuto da parte vostra come una sorta di predica. Ma io sono un sindaco e, seppur piccolo, sono un rappresentante delle istituzioni ed è bene che i cittadini che rappresento e quelli che si soffermano ad ascoltare ciò che dico e propongo in rete, sappiano quali sono i sentimenti che si agitano nel mio cuore.
Io sto dalla parte delle sorelle e dei fratelli stranieri. Quelli che arrivano disperati in cerca di speranza. Quelli che muoiono di stenti implorando accettazione. Quelli che sono sfruttati senza ritegno da delinquenti e criminali. Quelli che tutti i giorni accompagnano i nostri figli a scuola, quelli che curano i nostri anziani e che cureranno noi tra qualche anno, quelli che lavano i nostri gabinetti, quelli che si sporcano le mani di grasso per noi.
Io sto dalla parte dei bambini che non hanno colpa o peccato e che, pur avendo un genitore che non vuole o magari semplicemente non può pagare la mensa scolastica, hanno comunque diritto, come tutti i bambini del mondo, alla serenità e a vedersi riconosciuti pari dignità e diritti dei loro compagni di banco.
Io sto da questa parte e sarebbe bene che tutti, i piccoli e i grandi sindaci, gli assessori o i consiglieri comunali, le liste civiche, quelle democratiche, quelle progressiste, di centrosinistra o semplicemente di ispirazione civile o addirittura quelle di centrodestra che non condividono questa deriva di ostentata disumanità, così come i militanti, gli uomini di cultura, i blogger, i pastori, i cantanti, i contadini, i lavoratori, gli imprenditori,i cittadini, insomma tutti quelli che stanno da questa parte, liberassero i loro pensieri e li proponessero con fierezza, a dimostrare che esiste anche un’altra Italia.
domenico finiguerra
sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Milano, Italia
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Inserito da il Inserito da Sara Daverio il Mar, 11/05/2010 - 09:16

Ciao a tutti, volevo segnalare alle mamme e ai papà di partecipaMi questo evento per i bambini a Milano.

Sabato 29 e domenica 30 maggio 2010 a Milano si terrà “I Cantieri dei Bambini”, un evento promosso da Fondazione Riccardo Catella con il patrocinio del Comune di Milano e di Milano Expo 2015.
I quattro cantieri “Excelsior Galleria del Corso” di Beni Stabili, City Life, Maciachini/Comasina prolungamento linea 3 di Metropolitana Milanese e Porta Nuova rimarranno aperti dalle ore 9.30 alle 18.30 per ospitare visite gratuite su prenotazione, rivolte a bambini tra i 5 e gli 11 anni accompagnati da un adulto.
I gruppi dei bambini si cimenteranno in tipiche attività di cantiere in forma di gioco, guidati dagli studenti del Politecnico di Milano alla scoperta dei meccanismi che regolano e fanno funzionare un cantiere in sicurezza ed efficienza. I bambini diventeranno così protagonisti della costruzione della loro futura città.

Le visite possono essere prenotate sul sito Fondazione Riccardo Catella all’indirizzo www.fondazionericcardocatella.org o attraverso la linea telefonica gratuita 02.91431512 attiva dal lunedì al venerdì orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00 e sabato 29 maggio.

Buona visita e buon divertimento a tutti :)

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Inserito da il Inserito da Maria Lucia Caspani il Mar, 11/05/2010 - 06:34
 
Da tempo, complice la pioggia , gocciola insistentemente sulla banchina del metrò a Gambara, direzione Sesto.
C’è un segnalatore ma il bagnato, esteso, è vicinissimo al passaggio dei treni e se qualcuno, ahimè scivolasse, finirebbe dritto sui binari.
Appare una grave insicurezza per i passeggeri e la risposta dell’agente di stazione “è stato già segnalato da parecchio” non rassicura per niente.
Si evidenzia che anche le infiltrazioni d’acqua nel corridoio d’uscita, sempre nella stessa stazione e sistemate l’anno scorso, hanno ripreso vigore ed è ricomparso il “famoso secchiello ATM”.
I controlli sui lavori svolti lasciano pertanto le persone alquanto perplesse.
 
Maria Lucia Caspani
Vice Presidente Nazionale Dipas
 
 

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Inserito da il Inserito da Laura Lanza il Mer, 05/05/2010 - 14:09

Ciao a tutti, si avvicina l'estate e vorrei mettermi un pò in forma per la faticosissima prova costume (le ragazze sanno molto bene di cosa sto parlando....sigh)...
Sapete consigliarmi qualche centro particolarmente interessante, possibilmente economico o qualche promozione o iniziativa?
vi ringrazio da subito
Laura

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