Milano dai più è vista come una città grigia e nebbiosa, dagli odori di gas di scarico di autobus camion e auto, e la pubblicità che ti guarda nei metro sui tram, per la strada, nella casella della posta, al telefono, alla radio, alla tv, fino a quelle enormi coprendo interi edifici, ci osserva ci scruta ci oscura le bellezze estetiche di questa nostra metropoli. Oramai chiusi nel display del nostro telefonino ci osserviamo assenti di sfuggiata sui mezzi pubblici i, ed in questa assenza quardiamo con non curanza le pubblicità, ma le guardiamo? Io no credo, anche quelle giganti non le guarda più nessuno, Morta la novità.
Gli interessi estetici dei milanesi che vivono in città è quella di rigenerarsi nel fine settimana. Ma possibile che la nostra Bellissima città con i suoi parchi, giardini, edifici, musei, ville ecc. non vengono rivalutati per quello che sono?, solo i muri finalmente vengono un pò ripuliti.
Si prenda atto che tutta quella pubblicità per strada e persino sui tram rende la nostra quotidianità grigia! Questa pubblicità per non essere volgari è diseducativa, forviante,mentitrice, ingannevole, ecc. e cosi noi ci roviniamo la vita per questo? Altre città D'arte vivonotranquillamente senza di essa e tutto va bene. Non basta il traffico, lo smog. Il RUMORE.? Perchè non vivere in un ambiente sano tranquillo bello. è forse chiedere la luna?
Vivere a Milano comporta più rischi di multe e sanzioni (codice della strada) rispetto a chi vive a Vidigulfo o a Vertemate con Minoprio.
Sono d'accordo che le infrazioni vadano sanzionate e riscosse, ma oggi le sanzioni sono diventate una percentuale del reddito che incide troppo sulla grande massa dei cittadini sempre più in difficoltà (Finanziaria 2007 e riflesso sull’inasprimento prevedibile delle tasse locali docet).
Certo chi viaggia in SUV magari considera la multa per divieto di sosta sui marciapiedi equivalente alla tariffa di un "comodo" parcheggio, e dato il reddito (non sempre dichiarato e censito dalle statistiche ufficiali del Tesoro) se ne strafrega dei Vigili Urbani o degli Ausiliari del Traffico, altri invece con una semplice multa si vedono erodere pensione o stipendio già dimezzato dall'era dell'EURO e dall'inflazione non più censita in termini reali.
La multa o la sanzione quindi cominciano ad essere una vera preoccupazione sociale per la maggioranza dei cittadini, che le istituzioni farebbero bene a prendere maggiormente in considerazione.
La mia posizione personale è quella di un moderato giustizialismo, cioè sono contro gli accanimenti di un giustizialismo sfrenato e ingiustificato che si porta dietro più danni che benefici e sono contro il lassismo istituzionale altrettanto negativo e diseducativo.
Moderazione quindi e ponderazione e aggiornamento attento dello stato della socialità per tarare la sanzione in modo che abbia un giusto effetto e non sia una punizione sproporzionata, considerando che in Milano in 12 mesi all'anno rimanere assolutamente indenni anche da casuali e non pericolose infrazioni non è cosa facile, Milano è un "Camel Trophy" anche se non ce ne accorgiamo del tutto.
Certo il consiglio è quello di alzare convenientemente la soglia di attenzione, di abituarsi a comportamenti virtuosi, di far spazio a maggiore cultura civica e civile, ma pretendere dalle istituzioni che la multa o la sanzione siano più ponderate e non un metodo subdolo e perverso di riscossione tributi per le esangui casse comunali.
La mia paura è che passata in Parlamento una Finanziaria 2007 rigorosa e penalizzante per Regione, Provincia e Comuni, si dia sfogo a sadismi tributari a 360° gradi, dove a pagare è il più indifeso, come l’impiegato di Melegnano, la Pensionata di Rho, l’operaio della Bovisa o lo studente di Rogoredo, che non hanno studi legali e commercialisti (specialisti in paradisi fiscali) a proteggerli dalle facili mazzate delle istituzioni in termini di fiscalità indiretta, palese mascherata.
Pagano solo i più deboli, solo quelli che possono soccombere agli accanimenti giustizialismi tributari del nostro Vice-Ministro Visco.
Faccio quindi appello a moderazione e ponderazione agli effetti sociali di multe e sanzioni, pagate sempre e solo dalle fasce più deboli della società.
il Presidente Sergio Dario Merzario
www.ilmilanese.it www.acraccademia.it
CARO SINDACO... LETTERA APERTA AL SINDACO DI MILANO
INUTILE BLOCCARE L'USO DELLE AUTO PER UN GIORNO (MENTRE NOI ABBIAMO PAGATO IN ANTICIPO BOLLO E ASSICURAZIONE, MA NESSUNO CI RIMBORSA), ALLO SCOPO DI RIDURRE L'INQUINAMENTO, QUANDO POI IL PROBLEMA INESORABILMENTE SI RIPETE. E CHE DIRE DELLA DIFFICOLTA' DI PARCHEGGIO IN CENTRO? BISOGNA GIRARE A LUNGO E FARE LA LOTTA PER TROVARNE UNO LIBERO! (A PARTE CHE, ORMAI, SONO QUASI TUTTI A PAGAMENTO....E CHE TARIFFE!). SAREBBE ANCHE OPPORTUNO DARE DELLE BELLE MULTE SALATE A CERTI RAGAZZI INCOSCIENTI CHE GUIDANO MOTO E MOTORINI A TUTTO GAS, PROVOCANDO UN RUMORE ASSORDANTE. LA POLIZIA MUNICIPALE, SE E' PRESENTE, FA FINTA DI NIENTE. UN ALTRO ARGOMENTO CHE NECESSITA DI ESSERE AFFRONTATO E' QUELLO CHE RIGUARDA LA MANCANZA DI CENTRI DI RITROVO PER I GIOVANI E LE PERSONE SOLE, DI OGNI ETA'. SPESSO I NOSTRI RAGAZZI VANNO BIGHELLONANDO NEI BAR O NELLE SALE DA GIOCO, PERCHE' NON HANNO UN LOCALE DOVE TROVARSI. PERCHE' NON OFFRIRE LORO L'OPPORTUNITA' DI QUALCOSA DI DIVERSO? E QUANTE SONO LE PERSONE, TALVOLTA ANCHE CON GRAVI PATOLOGIE, CHE TRASCORRONO LE GIORNATE IN DEPRESSIONE, PERCHE' SONO SOLE E ABBANDONATE, TALVOLTA ANCHE PSICOLOGICAMENTE BISOGNOSE DI ASSISTENZA, SENZA QUALCUNO CON CUI SCAMBIARE UNA PAROLA? CARO SINDACO, SAPPIAMO CHE NON E' FACILE GESTIRE I MILLE PROBLEMI DI QUESTA NOSTRA CITTA': ATTENDIAMO CON FIDUCIA CHE LE PROMESSE FATTE DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE DIVENTINO REALTA'. NON CI DELUDA.
GRAZIE!
Sergio e dario Merzario con un GRUPPO DI SOCI DI ACR DELLE ZONE 6 E 7
Sono d'accordo con la presa di posizione di Vittorio Sgarbi sui graffiti del C.S. Leoncavallo; (giudizio estetico, il suo, che immagino esteso a tutti i graffiti di qualità che si vedono, talora, sui muri o sulle saracinesche della città.) Non sono d'accordo, quindi, con le prese di posizione di segno diverso e ostile o prevenuto di altri suoi colleghi della Giunta. La presa di posizione di Vittorio Sgarbi ha il segno della chiarezza e della liberta' di pensiero, gli altolà di altri politici del Consiglio o della Giunta hanno il sapore un po' bigotto - scusate neh? -- della ipocrisia, della presa di posizione demagogica e titillante il senso comune che vorrebbe tutto di brutto quanto appartiene ai Centri sociali.. oltre che della 'chiusura' alle espressioni nuove ((ma ormai sono decenni che il segno grafico si è rinnovato!!)) della comunicazione e dell'Arte. Esprimo sostegno a Sgarbi anche per aver, prima di questo intervento a favore dei graffiti - espresso la sua scandalizzata contrarietà all'aver scelto come sede di traforazioni cittadine per i parcheggi luoghi come quello attiguo a S. Ambrogio o alla Darsena (ma non solo quelli. direi, sono discutibili..). Spero che sia possibile ancora una riflessione sull'intervento in S. Ambrogio specialmente! Ho espresso qui il mio parere di persona che a suo tempo ha votato per la coalizione di Centro Sinistra e che e' disposta ad apprezzare ..e ci mancherebbe.. quanto di positivo e bello viene operato da una Giunta diversa dalle mie preferenze.
Cordiali saluti. germana
Gravissime indiscrezioni danno per certo l'appoggio dello staff del Ministero dei Trasporti al riposizionamento Alitalia su Roma, oramai dato per scontato, e l'abbandono dell'Hub di Malpensa considerato uno scalo senza prospettive, geograficamente troppo gregario di Francoforte (qualficata fonte giornalistica documentabile di oggi su IL SECOLO XIX).
Se questa è la "cultura" logistica di cui è permeato il Ministero dei Trasporti, e questa è la filosofia con cui sta per essere consegnato il nuovo piano industriale di Alitalia, per il nostro paese ci sono solo prospettive di serie B.
Adesso vengono messe in chiaro molte cose, tra cui la necessità di un forte strappo istituzionale tra Milano e Roma di cui devono farsi portavoce i Presidenti di Regione Formigoni e Provincia Penati e il Sindaco Moratti in difesa di interessi locali e nazionali che qui a Milano coincidono, mentre a Roma no.
Dopo una finanziaria che premia scandalosamente solo il Comune di Roma nel panorama nazionale, adesso questo gravissimo sgarbo a Milano che metterà in ginocchio l'economia lombarda e farà saltare del tutto la possibilità di rimettere in sesto un vettore nazionale (ALITALIA).
Malpensa terra di nessuno quindi o meglio terra di conquista e condanna ad un ruolo marginale, questa è la politica del Centrosinistra nazionale che affossa le realtà portuali storiche come Genova e aeroportuali come Milano Malpensa a favore di alternative più "mediterranee" rincorrendo fantasmi che esistono solo nelle "grasse botteghe romane", ben attrezzate a fare a pezzi l'area produttiva del nostro paese per vivere di rendita "ad libitum".
Milano e la Lombardia sappiano riposizionarsi lontano da Roma riorientando la sfera dei propri interessi economici e politici.
Mi auguro che il Comune di Milano non si abbandoni a recitare un ruolo troppo compassato in stile "Albertini", sarebbe un danno enorme per Milano e Provincia, morale, economico, sociale e politico, ed auspico che trovi la forza con azioni istrituzionali forti e concertate per sbarrare la strada alla Finanziaria 2007 e a tutti quei piani sciagurati che rischiano di portare involuzione e gravi danni all'economia e alla socialità milanese e lombarda.
E' opportuno che il processo di pedonalizzazione del centro storico e dei centri storici degli ex-comuni annessi con gl ultimi accorpamenti al Comune di Milano, che sono grosso modo le zone attorno alla Zona 1, riprenda con rinnovato vigore, sono oramai troppi anni e troppe le incertezze che hanno fermato questo processo virtuoso.
Bisogna riguardare con attenzione a questo problema andando a rivalutare e riqualificare le vecchie aree un tempo funzionali e centrali rispetto ai vecchi comuni, facendo emergere la vera anima di Milano che è di fatto una città policentrica, ripristinando equilibri cancellati con troppa fretta e superficialità dalla disattenzione degli ultimi 80 anni e dalla evastazone della seconda guerra mondiale.
Nuovo idoneo e sobrio arredo urbano e restyling a cancellare quella monocultura dell'auto che ha sacrificato ogni cosa all'auto creando solo strade anonime asfaltate e parcheggi al posto di piazze e viali pedonali che vano riportati alla funzione e allo spazio urbano originario con opportuna riumanizzazione di grande pregio urbanistico.
Poi c'è il verde arboreo e arbustivo insieme con l'architettura del verde in genere a fare da contorno non secondario al nuovo scenario urbano, con funzione igienico-estetica. Serve un forte impegno in questa direzione in Comune e nelle Zone, con l'obiettivo in 10 anni di raddoppiare le attuali aree pedonali permanenti e intensificare il patrimonio verde sfruttando al 100% gli spazi offerti nelle zone pedonali.
Questo progetto deve andare di pari passo col progetto dell'Area Metropolitana, gettando le basi per l'accorpamento nella nuova macro-Municipalità anche dei Comuni della cintura, con i quali vanno concordati riassetti specie nelle terre di nessuno oggi confinanti e magari per questo più abbandonate e trasandate di altre.
Vanno quindi individuati zona per zona progetti condivisi dalle comunità locali e realizzabili anche con un uso più razionale delle risorse a disposizione e attraverso opportune e mirate sponsorizzazioni di aziende (dalla moda alla finanza e alle assicurazioni, all'industria e ai servzi), con un processo di coinvolgimento ben studiato, di eco internazionale.
Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni e volevo chiedervi in che modo agevolate i giovani nel creare un'impresa. In specifico ci sono degli spazi agevolati messi a disposizione dal comune. E come fare per ottenerli perché quando si chiede in comune sembra di chiedere la luna.
vi ringrazio
Il Comune di Milano si rinnova e si presenta alla città più snello ed efficiente organizzato per rispondere direttamente ai bisogni dei cittadini, senza più frammentazioni di competenze che rallentano i tempi della burocrazia. "Si tratta – ha detto il Sindaco Letizia Moratti – di una visione innovativa che mette al centro i cittadini e i loro bisogni ed è orientata a dare risposte concrete ai problemi quotidiani dei milanesi".
La nuova impostazione dell’organigramma comunale contiene alcune novità tra cui quella di uffici comunali organizzati per "ambiti di bisogno" e non più secondo le ripartizioni amministrative tradizionali.
Nuova anche l’area di pianificazione e controllo che sarà di supporto alle direzioni centrali e dovrà verificare il raggiungimento degli obiettivi. Istituite poi nuove direzioni, come quella che si occuperà di Politiche comunitarie.
Nuova linfa poi per le risorse interne che ha portato l’amministrazione alla promozione di giovani professionalità che assumono ruoli di maggiore responsabilità.
Tra le novità è significativo l'aumento della presenza femminile e la giovane età media dei dirigenti. "Abbiamo abbassato di dieci anni l’età media dei dirigenti", ha dichiarato il Sindaco Moratti, "Il più anziano ha 66 anni, il più giovane 33; dei 22 direttori centrali, 9 hanno meno di 45 anni".
Il Comune di Milano esce anche dai confini regionali e nazionali e avrà un ufficio a Bruxelles che si occuperà di monitorare l’accesso ai fondi comunitari, mentre quello di Roma si occuperà di mantenere le relazioni con ANCI e Governo.
Di nuova creazione le competenze per aree come la Salute e la Ricerca, che prima non erano previste e per le quali si è reso necessario l’innesto di nuove professionalità provenienti da ambiti diversi, come società pubbliche e private, di produzione e di servizi, enti pubblici, società di consulenza, università.