Per opportuna informazione e partecipazione.
Cordiali saluti
Antonella Fachin
Consigliera Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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L’istituzione di questo premio è finalizzata a promuovere, attraverso riconoscimento di tre premi per categoria, la cultura della pace e della solidarietà, le politiche dei diritti umani, della tolleranza, della nonviolenza, dell’educazione alla pace e della cooperazione allo sviluppo.
Certi dell' interesse per l’iniziativa, che costituisce anche un incentivo per futuri progetti e percorsi di pace, trasmettiamo in allegato le modalità e la domanda di Partecipazione al Premio “Casa della Pace”. Cogliamo inoltre l’occasione per chiederVi cortesemente di diffondere ai Vostri contatti e pubblicare sui Vostri siti internet tutte le informazioni relative all'iniziative.
Dal sito Web del Comune di Milano:
Convegno Forex
Moratti:"Più formazione, ricerca e innovazione"
Milano, 21 febbraio 2009 – Il Sindaco Letizia Moratti ha partecipato al quindicesimo convegno Aiaf-Assiom-Atic Forex a FieraMilanoCity, nel suo intervento ha sottolineato l’impegno che governi e istituzioni stanno mettendo per uscire dalla crisi.
“Sostenere i rischi bancari e delle imprese è sempre più importante – ha dichiarato il Sindaco Moratti – la crisi è nata come finanziaria, ma ha ricadute sull’economia reale. Forse bisogna ripensare le modalità con cui si giudicano banche e imprese, dando più importanza alla formazione, alla ricerca e all'innovazione”.
“L'Expo è un evento contro la crisi – ha sottolineato il Sindaco – e siamo felici di averlo pensato quando ancora questa non c'era. Gli investimenti di Expo sono stati pensati anche per colmare il gap infrastrutturale della nostra regione”.
Nel suo intervento Letizia Moratti ha anche ricordato gli interventi che il Comune ha messo in atto per contrastare l’attuale crisi, come la creazione della Fondazione welfare.Si allega l'intervento del Sindaco Letizia Moratti al 15° Congresso Annuale degli operatori dei mercati finanziari.
QUALCUNO DISSE PIU' DI UN SECOLO FA: LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO.
LA NOSTRA COSTITUZIONE RECITA ALL'ART. 3:
ma è davvero così nei fatti?
ecco un esempio in contrasto con la nostra Costituzione:
alle scuole materne vengono ridotti i fondi pubblici, ma raddoppiano gli insegnanti di religione!
Alla faccia della laicità delle istituzioni .... ma da quando la religione cattolica è ritornata ad essere religione di stato?!?!
Purtroppo nei fatti non ha mai cessato di esserlo, nonostante la nostra Costituzione riconosca la libertà di religione, ma noi cittadini -credenti di religioni diverse da quella cattolica o non credenti,- continuiamo a pagare gli insegnanti di religione scelti dalla curia e non dalle istituzioni.
Mi chiedo: perchè gli insegnanti di inglese non vengono scelti dal consolato inglese? e gli insegnanti di italiano dall'accademia della crusca?!?!
La religione cattolica va insegnata non dallo stato italiano, ma dalle famiglie interessate a tale insegnamento personalmente o tramite le proprie parrocchie, così come le famiglie che seguono altre religioni provvedono a dare il proprio insegnamento religiosa ai propri figli.
Le istituzioni devono essere laiche e insegnare ai bambini come diventare "cittadini" del loro stato.
Nella scuola pubblica, pagata da tutti i contribuenti: W l'educazione civica e M la religione!
Spero che il crocefisso non sia più presente negli edifici pubblici, ma solo nelle case e nei luoghi privati delle persone che credono in lui, non nei luoghi pubblici, ossia nelle case di tutti i cittadini, credenti di qualsiasi religione, atei o agnostici.
Volete un altro esempio di violazione della nostra Costituzione?
Basta leggere l'art. 2 dello Statuto della Regione Lombardia, approvato il 14 maggio 2008, per constatare la deriva cattolica in atto, in contrasto con i principi di laicità del nostro paese:
Art. 2
... omissis...
4. In particolare, nell’ambito delle sue competenze, la Regione:
formazioni sociali in cui si svolge la personalità dell’individuo e orienta
di pensiero, di parola, di
il riconoscimento e la valorizzazione delle identità storiche, culturali e linguistiche presenti sul territorio;
Dal sito Web del Comune di Milano:
Bit 2009
Milano turistica, la città fa sistema
"Oggi - ha dichiarato il Sindaco - abbiamo inaugurato questa grande Fiera del turismo che per Milano è un appuntamento straordinario. In un momento di difficoltà abbiamo registrato una presenza di espositori estremamente significativa e abbiamo atteso un numero di visitatori estremamente importante".
"Milano – ha concluso il Sindaco - si presenta con dei numeri importanti nel turismo. Un turismo in crescita, anche se la situazione non è facile per nessuno. Abbiamo puntato molto sul turismo congressuale, aggiungendo anche quello culturale, scelta che ci stia premiando e dando ottime soddisfazioni".
Il Sindaco, prima di raggiungere la Fiera per l’inaugurazione della Bit, ha ricevuto a Palazzo Marino, insieme con il rettore dell’Università statale - Bicocca, Marcello Fontanesi, Mohamed Nasheed, neo Presidente della Repubblica delle Maldive. Il Governo delle Maldive ha sostenuto Milano per l’Esposizione Universale del 2015. Al centro dell'incontro la prossima apertura di un polo universitario nelle isole dell'Oceano Indiano.
E dopo aver visitato lo stand della Corea dedicato alle eccellenze di Milano coinvolte, con la Città di Incheon, nel progetto “Milan Design City”, il Sindaco Moratti ha raggiunto quello del Comune, al padiglione 3, realizzato dall’Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità. Lo spazio espositivo di oltre 1060 metri quadri, rappresenta, nelle sue linee estetiche e nei suoi contenuti, il nuovo modo di promuovere il turismo a Milano.
"Per generare un’offerta turistica integrata – ha commentato l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti – adeguata alle nuove esigenze di un turismo sempre più internazionale, in questa edizione della Bit, Milano si presenta come Città e non esclusivamente come Comune: pubblico e privato hanno definito un’unica e forte collaborazione per fare di Milano una vera e propria città turistica non più legata al solo comparto business ma atta a valorizzare le tante eccellenze presenti sul territorio”.
È l’occasione giusta per esporre le linee guida del “Sistema Turistico della Città di Milano”, progetto nato dalla partnership tra Comune, Camera di Commercio, Assolombarda, Atm, Fiera Milano, Sea, Unione del Commercio che da quest’anno annovera tra i suoi aderenti l’Unione Artigiani della Provincia di Milano, Fondazione “La Triennale di Milano”, Touring Club Italiano, Associazione Italiana Alberghi della Gioventù, Centro Turistico Studentesco e Giovanile, Navigli Lombardi Scarl, la Fondazione Artistica Poldi Pezzoli insieme con il nuovo circuito delle “Case Museo di Milano” proprio per favorire, potenziare e sviluppare l’offerta turistica dell’area urbana di Milano.
Il Sistema Turistico della Città di Milano assume un importante ruolo per gestire il turismo cittadino, facilitando le iniziative per lo sviluppo e la creazione di partnership tra i soggetti attivi nella filiera turistica. Al fine di portare il capoluogo lombardo a una crescita nella quantità e nella qualità dei servizi atti a promuovere la città soprattutto quale destinazione ideale per un turismo artistico, culturale ed enogastronomico attraverso la valorizzazione delle tante eccellenze da sempre presenti sul suo territorio.
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:
SCUOLE INFANZIA. MOIOLI SCRIVE AI GENITORI: “NESSUN CAMBIAMENTO, LAVORIAMO PER OFFRIRE UN SERVIZIO MIGLIORE”
Milano, 18 febbraio 2009 – L'assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli invierà una lettera a tutti i genitori dei bambini delle scuole dell'infanzia per fornire alcune precisazioni sulla circolare relativa alle iscrizioni e al modulo di conferma per l’anno 2009/2010.
“Le informazioni - si legge nella comunicazione alle famiglie -, anche se corrette, a volte, possono determinare interpretazioni personali e fraintendimenti, che rendono difficoltoso cogliere persino il valore e la positività che si vogliono introdurre per migliorare i servizi e soddisfare le esigenze delle famiglie”.
“L’intento - prosegue l'assessore - è quello di definire delle linee comuni e orientative, al fine di facilitare i genitori nella scelta dell’orario di frequenza dei propri figli, per conciliare i tempi della famiglia con quelli dei Servizi Educativi:
l’orario di funzionamento della Scuola dell’Infanzia rimane fissato dalle ore 8.00 alle ore 18.00. (Su richiesta motivata dei genitori l’orario di entrata può essere anticipato alle ore 7.30)”.
Nella lettera che le scuole consegneranno ai genitori dei circa 15.000 bambini delle scuole dell'Infanzia comunale si dice inoltre che “il cosiddetto orario base, dalle 9.00 alle 16.00, è e rimane la fascia oraria privilegiata per lo svolgimento delle attività educative, perché, oltretutto, vede la presenza di tutti i bambini della sezione. Sono però, altrettanto importanti i momenti iniziali dell’accoglienza e quelli della conclusione della giornata educativa che spesso hanno creato disagi alle famiglie".
"La richiesta del modulo orario non implica per i genitori un’osservanza rigida, ma viene utilizzata per una migliore e appropriata programmazione del servizio. Il tutto comunque va gestito con flessibilità".
"L’attuale composizione delle sezioni rimane invariata per garantire la continuità educativa e relazionale dei bambini".
"Nelle nostre scuole dell’infanzia vengono assegnate almeno due educatrici per ogni sezione, che costituiscono il punto di riferimento stabile per i bambini e per i genitori".
"Si continuerà ad avere, nelle sezioni la compresenza di due o più educatrici, nella fascia oraria stabilita dalla programmazione, tenute in debita considerazione le scelte dei genitori e, fatti salvi, in ogni caso, il diritto dei lavoratori e le norme contrattuali che regolano il rapporto di lavoro delle educatrici".
"Inoltre per ogni tre sezioni è prevista un’educatrice in più, come dotazione organica aggiuntiva, al fine di offrire una migliore qualità del servizio".
"Colgo l’occasione - conclude la lettera - per invitarvi a contattarci personalmente, attraverso le e-mail sotto indicate, inviando suggerimenti e proposte al fine comune di offrire il migliore servizio”.
“Per favorire la comunicazione con i genitori dei bambini che frequentano le 170 scuole dell’Infanzia del Comune - spiega l'assessore Moioli -, ho deciso di indicare in calce alla lettera anche il mio indirizzo e-mail, insieme a quello dei direttori centrale e di settore. Per quanto riguarda le nuove iscrizioni, tra chi ha effettuato le 779 domande on-line e i genitori che hanno già fissato 1.685 appuntamenti, non sono emerse particolari preoccupazioni in merito all’organizzazione dei servizi”.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/caso_del_giorno/09_febbraio_7/caso-150977427754.shtml
il caso del giorno
Piccoli club di resistenza contro il declino
La borghesia e gli industriali milanesi sono spariti, i politici della zona non contano nulla...
Caro Schiavi, mi chiedo quanti a Milano parlano usando il «noi» intendendo la nostra città. Nel 1950-60 c’erano i milanesi orgogliosi e produttivi, i «meridionali» ben integrati che lavoravano ed erano grati alla città che permetteva loro di fare carriera (in seguito votavano Lega più dei lombardi). Ora chi c’è? La borghesia e gli industriali milanesi sono spariti, i politici della zona non contano nulla, quelli non milanesi in giunta comunale se ne fregano e/o favoriscono solo il loro quartierino, i nuovi imprenditori che hanno fatto/fanno carriera e soldi qui restano 4 giorni alla settimana e poi— partendo da Linate con i loro aerei — «tornano» alle loro origini per il fine settimana. I moltissimi lavoratori che ogni mattina arrivano in città utilizzano solo il ticket per pranzo, si lamentano (giustamente) dei mezzi, dello smog e quindi fuggono. Chi può fare gli interessi di Milano? Chi può dare delle idee? Quanti degli assessori sono andati in giro per l'Europa da soli a vedere cosa fanno i nostri vicini? Mi offro di accompagnarli a spese mie. Milanesi vogliamo contarci? Ma quanto contiamo per il Comune e soprattutto per l’azienda Italia? Sanno che noi milanesi, come muli, continuiamo a lavorare, lavorare, lavorare e pagare le tasse?
Camilla Merlini
Gentile Camilla, la crisi obbliga tutti a cicaleggiare un po’ meno e a tirarsi su le maniche per non lasciar andare la barca nei pali. Questo è il momento delle responsabilità: il «noi» dovremo imparare a dirlo, e presto qui a Milano, per non precipitare nel new medioevo, come ci aveva avvertito una giovane lettrice. Siamo in pieno sbandamento etico e il rischio è che invece degli interessi comuni prevalgano ancora di più quelli di parte, dalla famiglia alle istituzioni. Per questo molti di «noi» danno importanza alla scuola, alla cultura, all’onestà e al buon esempio. Viviamo nelle contraddizioni, a Milano e in Italia. Ma a Milano, nonostante i suoi dubbi e la borghesia scomparsa, ci sono risorse che messe insieme possono accendere qualche scintilla di speranza. Quanto all’Expo, Malpensa, inquinamento e via elencando, siamo messi male, male davvero. E questo preoccupa. Ma da qualche parte vedo tentativi di resistenza civica, ci sono tanti talenti solitari che si stanno cercando, torna la voglia di fare qualcosa contro il disimpegno imperante, la voglia di fuga. Quanto contano questi milanesi non lo so, ma io ne conosco qualcuno: si incontrano, parlano, progettano, non accettano niente a scatola chiusa, vogliono essere attori e non spettatori. Per ora sono pochi, un piccolo club: ma dicono «noi», ci siamo. Auguri.
Giangiacomo Schiavi
07 febbraio 2009 (ultima modifica: 09 febbraio 2009)
Mi piacerebbe che in Italia sorgessero dei locali e dei bar dove poter ascoltare musica classica , in filodiffusione e anche con concerti da camera dal vivo . Che bello sarebbe l ' aperitivo con Bach Vivaldi e tutti gli altri maestri , pazienza se uno non sentirebbe un concerto per intero .
Cari cittadini,
Lunedì 26 gennaio 2009 i genitori che seguono il servizio di refezione scolastica dei bambini
attraverso le commissioni mensa hanno consegnato ai vertici di Milano Ristorazione
un documento (in allegato col formato .pdf) nel quale
sono riportate delle proposte concrete in quanto:
per quanto concerne grammature,
capitolato d'appalto,
tabelle caloriche
(confrontate www.milanoristorazione.it con www.comune.genova.it, www.comune.cuneo.ecc.)
ma solo per la lavorazione (ditte Horafrost/Dicolgel)
PERCHE' I VERTICI NON SI SIEDONO AD UN TAVOLO PER UNA CONVENZIONE
AL FINE DELL'UTILIZZO DI SOLE VERDURE PROVENIENTI DALL'ITALIA?
c) in tutti gli altri comuni c'è una maggiore attenzione per i primi piatti a base di legumi
a quello attualmente disponibile negli altri Comuni d'Italia.
Vi invito a visionare il documento e consegnarne una copia ai genitori della commissione mensa
della scuola che i vostri bambini frequentano.
Vi terremo aggiornati in merito all'attuazione dell eprosposte presentate.
Con viva cordialità
Martino Santoliquido
Commissione Mensa Scuola Infanzia Clericetti
In questi giorni è impossibile entrare nell'ex Cobianchi, ora nuovo Ufficio del Turismo.
E' sì ben riallestito ma c'è una puzza infernale di miasmi di fogna, provare per credere!
Ti senti male nel giro di due minuti, poveri turisti e poveri lavoratori!
Urge intervento altrimenti è meglio chiudere.
Si configura un grave problema di salute pubblica oltre che di immagine.
Cordialmente.
Maria Lucia Caspani
Vice Presidente Nazionale Dipas
Delegazione di Milano
L’OSSERVATORIO DENUNCIA UN VERO E PROPRIO SCANDALO. SESSANTA MILA IN ITALIA E QUATTROMILA A MILANO SONO LE PERSONE CHE DORMONO IN STRADA O IN RIFUGI DI FORTUNA. SI MOLTIPLICANO LE MORTI E CON ESSE INVECE CHE I FATTI LE LACRIME DA COCCODRILLO
L’Osservatorio di Milano denuncia l’ennesima morte per il freddo. Un quarantaduenne morto stamattina all’alba a Milano avendo passato la notte coperto solo da vestiti e fogli di giornale.
L’Osservatorio di Milano stima, tenendo conto che i morti trovati in strada sono la punta dell’iceberg in quanto la maggior parte delle morti accade negli ospedali dopo ricoveri per problemi alle vie respiratorie o cardio-vascolari e in case non riscaldate, in 90 le persone morte per il freddo dell’inverno 2008-2009 dai quaranta agli ottanta anni.
Secondo l’Osservatorio di Milano la Lombardia ha il primato dei morti per il freddo che coinvolgono per il 70% stranieri per un fenomeno che riguarda ogni inverno, in Italia, oltre seicento persone. Nella maggior parte dei comuni c’è carenza di posti letti che costringe almeno sessantamila persone a dormire in rifugi di fortuna o all’aperto. Per il Nord dove le temperature sono più rigide le città più carenti di posti letto sono Milano dove ci sono quattromila persone che dormono in strada, Torino dove sono duemila, a Genova, Verona ed Udine dove le persone che dormono fuori si aggirano tra le tre - quattrocento.
“Non è ammissibile – ha dichiarato il Direttore dell’Osservatorio Massimo Todisco – che un paese europeo come il nostro si possa permettere di lasciare in strada migliaia e migliaia di persone pari agli abitanti di una media o piccola provincia senza preoccuparsi di assisterli e di individuare dei posti letto per sollevarli da tante sofferenze “Non ci aspettiamo nulla da un governo che vuole tassare gli immigrati – ha continuato Todisco – ci aspettiamo però che i Comuni, a partire da quello di Milano, si preoccupino di questa povera gente che nel terzo millennio muore di freddo”.
“Nelle città sovra indicate – ha concluso Todisco – ci vogliono ottomila posti letto perché non si ripeta nel 2010 quello che è accaduto nel 2009. In particolare, per quanto riguarda Milano, basterebbe utilizzare qualche milione di euro di tutto il denaro che andrà per l’EXPO 2015”.