.: Forum permanente sulla Città
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 03/02/2010 - 15:29

Da milano.corriere.it:

Il movimento

Sgarbi: mi candido a sindaco di Milano

Il primo cittadino dimissionario di Salemi: «Lista CL. Dove C sta per Contro e L per Letizia. Contro Letizia»

MILANO - Il ritorno, se ci sarà, non avrà meno clamore della partenza. Vittorio Sgarbi è abituato ai colpi di scena. E da sindaco dimissionario di Salemi, il piccolo comune siciliano, guarda già al futuro e sceglie Affaritaliani.it per annunciare la sua candidatura a sindaco di Milano: «Se si presenta la Moratti mi candido anche io con la Lista Sgarbi CL». Dove C sta per Contro e L per Letizia. Contro Letizia. E in vista di un eventuale ballottaggio anticipa: «Starei col centrosinistra contro la Moratti». All’annuncio di candidatura segue un programma: «Il sindaco ha perso la bussola sull’Expo, è necessario che diventi un elemento di animazione della città. Inoltre riprogetterei Milano città d'arte e contro lo smog introdurrei le auto elettriche in centro».

Esuberante e ironico, poche ore dopo essersi dimesso, è già pronto a ritornare sui suoi passi: «Si può riprovare a vedere se esiste una possibilità di continuare ma non si può andare avanti con la Guardia di Finanza che si preoccupa di vedere se la macchina che ha portato un giornalista all'aeroporto era autorizzata. Solo a pensarci è una caparbietà e quindi uno non può continuare in un ruolo in cui, oltre agli ostacoli terribili come la mancanza di lavoro, ci sono anche degli interventi ridicoli a gamba tesa a creare imbarazzi e difficoltà. La mia —conclude l’ex assessore alla Cultura di Milano — è la necessità di ottenere un consenso così ampio che guardi il mio progetto con rispetto e ammirazione e lo sostenga, perché se deve essere guardato con sospetto allora se lo facciano loro».

Paola D'Amico
03 febbraio 2010

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Carlo Montalbetti il Lun, 01/02/2010 - 17:31

Cari cittadini,

il senso civico in città si sta smarrendo: ecco perché appoggio pienamente l'iniziativa "Panettone d'Oro" che un Cartello di comitati e associazioni ha promosso per premiare i buoni comportamenti quotidiani.
Vedi/scarica l'invito per la manifestazione che si terrà mercoledì 3 febbraio, alle h 20,30, e spero di incontrarvi.
A presto

Carlo Montalbetti
Consigliere comunale di Milano

Dove:
Assoedilizia, via Meravigli 3 - Milano

Quando:
Mercoledì 3 Febbraio - 20:30

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Dom, 31/01/2010 - 11:13

Giorni fa ho letto una notizia che mi ha lasciato esterrefatta e profondamente amareggiata, che qui riporto per chi non l’avesse letta: un dipendente della Regione Lombardia, Enrico De Alessandri, è stato sospeso dal lavoro per un mese per aver criticato Comunione e Liberazione!!

 
VERGOGNA!!
Ecco un palese esempio di commistione tra istituzione pubblica e associazionismo privato!
 
“De Alessandri è stato accusato di aver mancato di rispetto al suo datore di lavoro.”
Ma il suo datore di lavoro non è Comunione e Liberazione bensì la Regione Lombardia!!!
O forse sono la stessa cosa, ormai?!?!
 
Desidero manifestare, anche se in ritardo, la mia piena solidarietà nei confronti di questo cittadino, e dipendente pubblico, che con coraggio e determinazione ha espresso il suo pensiero e ha raccontato fatti nel libro «Comunione e Liberazione: assalto al potere in Lombardia»,  per il quale non mi risulta sia stato querelato, a dimostrazione del fatto che ciò che scrive non è gradito agli esponenti di CL ma non è smentibile!!!

Invito tuti a sottoscrivere la petizione:
http://firmiamo.it/sulpoteremonopolisticodiclinlombardia

 

Cordiali saluti
Antonella Fachin
consigliera di zona 3
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
---------------------------------------------
 
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_gennaio_12/critica-cl-1602275612782.shtml

ha pubblicato il libro «Comunione e Liberazione: assalto al potere in Lombardia»
Critica Comunione e Liberazione, sospeso dal lavoro in Regione.
Ed è subito scontro
Pd, Altra Lombardia e Verdi presentano un'interrogazione per il provvedimento nei confronti di un funzionario
MILANO - Verdi e Partito democratico in consiglio regionale hanno presentato un'interrogazione sulla sospensione di un mese di un dipendente del Pirellone. Il funzionario dell'assessorato alla Sanità, Enrico De Alessandri, è stato sanzionato dopo aver pubblicato il libro «Comunione e Liberazione: assalto al potere in Lombardia» edito dalla casa editrice Studi di teologia politica. De Alessandri ha anche pubblicizzato su Internet una petizione in cui si chiede «un intervento volto a impedire che movimenti settari fondamentalisti possano costituire pericolose situazioni di potere monopolistico nell’ambito delle pubbliche istituzioni». Il testo è stato inviato a Parlamento Europeo, Camera dei deputati, Senato, presidente della Commissione Europea e presidente della Repubblica Italiana.
«De Alessandri è stato accusato di aver mancato di rispetto al suo datore di lavoro. Ma il suo principale non è Comunione e Liberazione bensì la Regione Lombardia. E comunque l’Italia dovrebbe comportarsi in modo diverso dall’Iran e lasciare libertà di espressione» osserva Carlo Monguzzi del Pd, firmatario dell’interrogazione insieme con Pippo Civati e Mario Agostinelli. All’interrogazione verrà data risposta durante il question time oggi in consiglio.
Dal canto suo la Regione ribadisce che «La sospensione di un mese comminata al funzionario regionale Enrico De Alessandri è dovuta a precise violazioni del contratto di lavoro del 6 luglio '95 e del codice etico dei dipendenti della giunta regionale». In sostanza, il Pirellone fa notare come la legge vieti a qualunque dipendente (pubblico o privato) di diffondere notizie denigratorie sul proprio datore di lavoro provocandogli un danno. Intanto De Alessandri ha terminato il suo mese di sospensione a metà stipendio e il 16 dicembre scorso è tornato al lavoro.
Rita Querzé
12 gennaio 2010
------------------------------

 
http://firmiamo.it/sulpoteremonopolisticodiclinlombardia
 
 
PETIZIONE SUL POTERE MONOPOLISTICO DI COMUNIONE E LIBERAZIONE NELLA REGIONE LOMBARDIA

D’iniziativa del Dott. Enrico De Alessandri.

Premesso che

* il Rapporto Guyard sulle Sette in Francia presentato all’Assemblea Nazionale il 22 dicembre 1995, nell’esporre gli innegabili pericoli dell’espansione di movimenti religiosi integralisti, fondamentalisti o comunque di carattere settario, ha segnalato « i tentativi di infiltrazione che le sette avrebbero messo in opera nel cuore dell’autorità pubblica » e fenomeni analoghi destano crescente preoccupazione anche in Germania e in Belgio; esiste quindi un problema variamente diffuso in Europa;

* in Italia, Comunione e Liberazione è considerata dai più autorevoli professori universitari di Sociologia delle Religioni come un movimento che presenta molti aspetti del tipo setta; ed anche studi stranieri, svolti presso istituzioni sicuramente indipendenti, sono concordi nel ritenere che Comunione e Liberazione è un movimento « fondamentalista » (si veda Comunione e Liberazione: A Fundamentalist Idea of Power di Dario Zadra, Accounting For Fundamentalism, Edited by MartinE. Marty and R. Scott Appleby, The University of Chicago Press, 1994);

* Comunione e Liberazione esercita un’influenza sui mezzi di comunicazione decisamente superiore a quella di qualsiasi altra organizzazione, movimento politico o associazione di interessi esistenti in Italia; e, peraltro, i giornalisti che militano in questo movimento « fondamentalista » sono inseriti in quasi tutti i maggiori quotidiani nazionali costituendo, anche nell’ambito massmediale, una inquietante influenza dominante;

* in Lombardia, luogo privilegiato di azione del movimento, esponenti ed aderenti di Comunione e Liberazione occupano largamente posti di rilievo in tutti i centri di potere della Regione (dai Direttori Generali ai dirigenti delle Unità Organizzative nei più importanti Assessorati, dai Direttori Generali delle pubbliche Aziende Ospedaliere ai primari, dagli Amministratori Delegati ai Presidenti delle società di trasporto, dai Direttori Generali degli Enti e delle Agenzie regionali ai consigli di amministrazione delle società a capitale pubblico della Regione Lombardia operanti in ambiti strategici come le infrastrutture, la formazione, l’ambiente ecc.) costituendo, di fatto, una situazione di potere « dominante »; infatti, questa situazione di potere « monopolistico » è stata denunciata, come allarmante, sul Corriere della Sera del 7.6.2005 anche da alcuni esponenti istituzionali dello stesso partito del governatore lombardo attraverso la seguente vibrata protesta: « Il ruolo e il potere che hanno assunto Formigoni e il sistema connesso di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere determinano la quasi totalità delle scelte politiche e amministrative, di fronte a un peso elettorale che non raggiunge un decimo dei voti di Forza Italia »;

* tale capacità di influenza di Comunione e Liberazione può determinare, di fatto ed anche sotterraneamente, non solo « sudditanza psicologica » ma inaccettabili situazioni discriminatorie sia per le singole persone (si pensi alle difficoltà di avanzamento in termini di carriera per i medici che non appartengono a CL nell’ambito di precise strutture pubbliche), sia per le imprese (la distribuzione dei fondi pubblici privilegia in misura schiacciante le imprese della Compagnia delle Opere rispetto all’intero mondo imprenditoriale lombardo come è stato rilevato da noti esponenti istituzionali);

* il problema è serio, riguardando specialmente un’istituzione, come la Regione Lombardia, con un bilancio pari a quello di un piccolo Stato.

Tutto ciò premesso

si chiede

Un intervento volto a impedire che movimenti settari fondamentalisti (unanimemente riconosciuti come tali dalle maggiori autorità accademiche italiane ed estere), possano costituire pericolose situazioni di potere « monopolistico » nell’ambito delle pubbliche istituzioni.
Si chiede inoltre che venga salvaguardata la libertà di contrastare, anche attraverso Internet, l’aggressiva espansione dei movimenti settari-fondamentalisti nella sfera pubblica (in aderenza alla Risoluzione del Parlamento Europeo del 6 luglio 2006 concernente la Libertà di espressione su Internet), specie nelle aree dove gli stessi movimenti esercitano una devastante influenza anche sui mezzi di comunicazione.

 
www.teopol.it

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Mer, 27/01/2010 - 11:46

Buongiorno,

desidero esporre un'idea per conoscere il gradimento da parte di chi ha cani e frequenta le aree cani in città.

Nelle aree cani più ampie vi sarebbe spazio per attrezzare una parte dell'area in modo da poter praticare "agility" con il proprio cane. E' sufficiente posizionare:
- 5 o 6 pali per fare zig-zag (gli stessi pali in legno che vengo piantati nella "sabbiera") ;
- una porzione di tubo in cemento, per fare il tunnel (lo stesso tubo in cemento che viene usato in molti cantieri per fognature e/o sottoutilities);
- una staccionata/asta bassa per fare il salto dell'ostacolo;
oppure
- una altalena, per imparare a salire da una parte e, in equilibrio, scendere dall'altra.

Alcuni comuni dell'hinterland lo hanno già fatto e mi è piaciuto vedere i proprietari cimentarsi con i loro cani in questi esercizi.

Che ne dite?

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 26/01/2010 - 17:40

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

SCUOLA. MOIOLI INCONTRA I RAPPRESENTANTI DEI GENITORI DEL LICEO LINGUISTICO MANZONI

Milano,  26  gennaio 2010 – Per l’anno scolastico 2010/2011 gli iscritti alla prima classe del liceo linguistico Manzoni  saranno  almeno 250.
Rispetto  all’anno in corso, non è previsto un ridimensionamento del numero degli  studenti.  Lo  ha  assicurato  l’assessore  alla  Famiglia, Scuola e Politiche  sociali,  Mariolina  Moioli che ha incontrato una rappresentanza dei genitori degli alunni dell’istituto.

“Per  il  prossimo  anno  scolastico  -  ha  spiegato  Moioli - non è in programma alcun ridimensionamento riguardo al numero  degli  alunni.
Intendiamo rispettare le direttive ministeriali sulla formazione delle classi”.

Nel  corso  dell’incontro  l’assessore ha anche avanzato alcune proposte per  potenziare  l’offerta  formativa  del  liceo  e  aiutare  i genitori a supportare  più adeguatamente le attività dei loro figli: “Userò le risorse per mantenere alta la qualità dell’insegnamento – ha detto - e per proporre un prodotto formativo migliore”.

La  prossima  riunione con i rappresentati dei genitori, in programma sabato 6 febbraio, avrà all’ordine del giorno lo stato di avanzamento della nuova sede del Manzoni, in via Deledda. Secondo le previsioni dell’ufficio tecnico  del  Comune,  la struttura  verrà ultimata entro la primavera del 2011.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 26/01/2010 - 14:41

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

ATTIVITÀ PRODUTTIVE. ACCORDO FRA COMUNE E BPM: 100 MILIONI DI EURO PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE

L’assessore Terzi: “Il Comune è impegnato come interlocutore e facilitatore nel rapporto tra il mondo delle piccole imprese e quello bancario”

Milano, 26 gennaio 2010 – Il Comune di Milano e la Banca Popolare di Milano hanno firmato un Protocollo d’Intesa con cui l’Istituto si impegna a garantire un plafond di cento milioni di euro per il sostegno alle micro e piccole imprese.

“Un accordo importante - commenta l’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi – che ha l’obiettivo di sostenere, in primo luogo, l’imprenditorialità femminile e la creatività giovanile. Ma anche le imprese che assumono nuovo personale e quelle che necessitano di un aiuto nella richiesta di finanziamenti per il pagamento di imposte e tasse”.

“Il documento – ha continuato Terzi – rappresenta il primo passo significativo nella creazione di partnership con istituti bancari. Per individuare, di volta in volta, margini di miglioramento nelle attuali condizioni di accesso al credito applicate per le piccole imprese”.

“Grazie quindi alla Banca Popolare di Milano – ha concluso l’assessore – che per prima ha risposto all’appello dell’Amministrazione attenta alle criticità che le piccole imprese stanno vivendo in questo momento di generale crisi economica”.

In base a questo protocollo, la BPM si impegna a concedere forme di credito agevolato costruite sui bisogni attuali delle micro (con meno di dieci persone e un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro) e piccole imprese (con meno di 50 persone e un fatturato annuo oppur e un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro).

“Questo accordo – ha dichiarato il Direttore Generale di BPM Fiorenzo Dalu, - si inserisce nell’ambito di una collaborazione che da anni lega il nostro Istituto alla città di Milano e ne conferma l’impegno costante nel sostegno delle attività produttive anche, e a maggior ragione, durante questo periodo di grave crisi finanziaria ed economica. Il Gruppo Bipiemme è infatti da sempre  impegnato a valorizzare il risparmio delle famiglie e a sostenere con il credito lo sviluppo del sistema produttivo nei territori in cui è presente, esercitando al meglio il ruolo di gruppo bancario nei confronti di tutti i comparti dell'economia in esso rappresentati”.

L’accordo si dimostra particolarmente innovativo perché rende possibile il coinvolgimento delle Associazioni di categoria, il cui ruolo, su richiesta, sarà quello di certificare il business plan presentato dalle imprese.

Il plafond di cento milioni di euro sarà suddiviso in 5 pacchetti da 20 milioni di euro ciascuno, ognuno pensato per soddisfare esigenze diverse, con particolare attenzione all’imprenditoria giovanile e femminile.

PRIMO PACCHETTO - Sostegno all’occupazione

È finalizzato a sostenere le imprese nel momento di assunzione di nuovo personale, permettendo allo stesso, nell’arco di 18 mesi, di raggiungere la produttività richiesta.

SECONDO PACCHETTO - Sostegno Liquidità
Finanziamenti diretti al pagamento delle imposte, tasse, tredicesima e quattordicesima mensilità a carico dell’impresa.

TERZO PACCHETTO - Favorire l’imprenditoria giovanile
L’obiettivo è sostenere la nascita di nuove imprese giovanili con un finanziamento che può avvalersi di un preammortamento sino a 12 mesi.

QUARTO PACCHETTO - Favorire l’imprenditoria femminile (programma famiglia)

Il pacchetto è dedicato alle donne imprenditrici ed è finalizzato alla conciliazione dei tempi famiglia/lavoro. In caso di gravidanza, infatti, è possibile beneficiare della sospensione del rimborso del capitale per un periodo massimo di 18 mesi. 

QUINTO PACCHETTO - Anticipo crediti derivanti dalla Pubblica Amministrazione 
Si rivolge a imprese e/o soggetti fornitori di beni e servizi nei confronti del sistema degli Enti Pubblici Locali e della Regione, anticipandone i crediti.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 13/01/2010 - 22:13

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

SUICIDI GIOVANILI. LANDI: “FOCUS GROUP PER I GENITORI”

Milano, 13 gennaio 2010 – “Un recente studio inglese ha evidenziato che i ragazzi hanno ridotto drasticamente il numero delle parole usate nei loro colloqui, da un minimo di 20 a un massimo di 800. Ecco, in quelle 20 o 800 parole è racchiuso il segreto del loro benessere o del loro malessere: avere fretta di comunicare con parole contratte, sigle, neologismi evidenzia una difficoltà a tollerare l'attesa, tutto deve avvenire subito, niente vuoti, niente frustrazioni, se possibile niente pensieri, riflessioni, ma azioni, troppe volte drammatici ‘agiti’, come quelli di questi giorni, con i quali si può arrivare anche a togliersi la vita”. Lo afferma l’assessore alla Salute Gianpaolo Landi di Chiavenna.

“Di fronte a  notizie su questo tema è molto difficile promettere qualcosa. Dico promettere perché ci si aspetta, e legittimamente, che le istituzioni forniscano risposte immediate a queste manifestazioni estreme di disagio, di disadattamento, di angoscia”.

“Da tempo – spiega Landi - l’Assessorato alla Salute sta cercando di costruire un percorso di vita sereno per i nostri figli. Cerchiamo di combattere l'uso e l'abuso delle droghe, il consumo eccessivo di alcol, l'aumento del tabagismo, il crescere delle malattie sessualmente trasmesse: ognuna di queste battaglie è una battaglia epocale perché questi nemici della vita insidiano e assediano proprio le giovani generazioni. 

“Proprio in queste settimane - ha reso noto l’assessore - stiamo terminando un lunghissimo e impegnativo lavoro di analisi del disagio psichico e psicologico nella nostra città, partendo dallo stress per arrivare alle nuove dipendenze psicofisiche, lavoro che troverà il suo sbocco finale nella pubblicazione del ‘Libro bianco sullo stress a Milano’”. 

“Ma tutto questo non basta, e ne siamo consapevoli. Avvertiamo intorno a noi un aumento del disagio della vita quotidiana e abbiamo cercato di dare una prima concreta risposta istituendo la figura dello ‘psicologo di quartiere’ che opera nelle farmacie”.

“Esisteva, ed esiste, la figura dello psicologo scolastico, ma è necessario, e noi stiamo ragionando in questa direzione, trovare figure meno convenzionali o meglio luoghi meno convenzionali per indurre i ragazzi a denunciare il loro malessere”.
“Dobbiamo costruire nuove piattaforme di comunicazione – ha concluso -: probabilmente  le famiglie non ascoltano a sufficienza la voce dei loro figli, o forse non sono in grado di ascoltarle, non riescono a percepire il sorgere di eventuali malessere, lievi o gravi che siano. Eppure i segnali ci sono: l'anoressia, ad esempio, che altro non è che una disperata forma di comunicazione. I giovani comunicano attraverso Facebook, i cellulari, i social network, le chat. Siamo noi che dobbiamo imparare da loro a parlare con loro. Per questo stiamo studiando la possibilità di istituire dei ‘focus group’ per i genitori, gruppi condotti da esperti che implementino le capacità dei genitori di fronteggiare le difficoltà relazionali con i ragazzi”.

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Ven, 08/01/2010 - 12:24

Per opportuna informazione e partecipazione, segnalo il corso promosso dall'ANPI, sezione di Porta Vittora su un tema storico assolutamente attuale: dalla resistenza alla costituzione repubblicana.
C'è chi vuole cambiarla, c'è chi la sta svuotando dal suo interno, c'è chi la sta snaturando... ma siamo certi di conoscerne i valori di MODERNITA'?!?
La Costituzione è stata la più elevata sintesi delle esperienze di giuristi e politici provenienti da diverse culture politiche che hanno saputo sublimare le loro convinzioni in un credo comune. Questi giuristi erano liberali, repubblicani, socialisti, comunisti cattolici ed hanno scritto una carta costituzionale ancora in parte non attuata, così moderna che molti Stati l'hanno presa a modello per redigere la loro.

Io sono convinta che alcune persone non ne conoscono appieno i contenuti, i principi e, più in generale, l'impostazione che i cosiddetti padri costituenti hanno voluto dare come base del nostro paese democratico. Per fortuna, recentemente, quando vi è stato un tentativo di stravolgimento dei meccanismi di funzionamento degli organi delle Stato gli italiani hanno bocciato la legge di riforma della Costituzione, esprimendo la loro volontà in occasione del referendum .

Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliera di zona 3
---------------------------

ANPI - Sezione Vittoria
DALLA RESISTENZA
ALLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA

14 gennaio-18 febbraio 2010,
h 18-20 c/o la sede ANPI, Via Archimede 13, Milano.

Un corso di storia per conoscere il passato, capire il presente
e proteggere il futuro della democrazia nel nostro paese

14 gennaio - L’Italia in guerra, con Luigi Borgomaneri
storico, Fondazione Istituto per la storia dell’età contemp. (ISEC), Sesto San Giovanni
21 gennaio - L’occupazione tedesca, con Luigi Borgomaneri
28 gennaio - La Resistenza parte prima (1943-44), con Luigi Borgomaneri
4 febbraio - La Resistenza parte seconda ( 1944- 45), con Luigi Borgomaneri
11 febbraio - Il ruolo della Chiesa cattolica, con don Giovanni Barbareschi
medaglia d’argento della Resistenza
18 febbraio - La Resistenza e la Costituzione repubblicana, con Valerio Onida
presidente emerito della Corte costituzionale

Il corso, aperto a tutti e tutte, è particolarmente rivolto agli studenti delle scuole
medie superiori della zona, ai quali è riservato anche un concorso con un premio, per
la realizzazione di un audiovisivo sui temi trattati nelle lezioni.

www.anpivittoria.it iscriviti all’ANPI info@anpivittoria.it

 

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Ven, 01/01/2010 - 17:12

Il sindaco Moratti sembra entrato già nella seconda fase del suo mandato a pieno titolo e in attesa di una sua riconferma alla carica che ha coperto. Dico questo pensando alla decisione avutasi in occasione dell'assegnazione delle civiche benemerenze degli Ambrogini d'Oro di assegnare a Marina Berlusconi il titolo civico a nome della città per la sua capacità imprenditoriale. La scelta è stata giustamente contestata perchè divide la città anzichè unirla come dovrebbe essere in questo caso. La volontà ferrea del sindaco è stata originata dalla necessità di ritagliarsi un ruolo principe nelle trattative con Berlusconi, acquisendo una sorta di sostegno alla sua investitura per il 2011. Una captaptio benevolentiae ha portato a suggellare sul palco in Piazza Duomo, la sera dell'aggressione al premier, l'entrata del sindaco nelle fila del club del PdL, non più figura esterna ma pienamente interna all'estabilishement del popolo della creatura nata dall'annuncio del predellino in Piazza San Babila. Dico, infine, questo pensando alle dichiarazioni, non più solamente e semplicemente giornalistiche ma politiche, fatte dal sindaco di intitolare una via, un parco, una qualsiasi piazza, magari centrale, a Bettino Craxi, a 10 anni dalla sua morte. La figura politica viene, così, riabilitata. L'intervista rilasciata da Letizia Moratti sottolinea in diversi passaggi la necessità di rivedere la figura dello statista, anche da un punto di vista umano. Secondo il sindaco siamo in un periodo in cui si possono superare le divisioni createsi in merito alla figura di Craxi e cercare di giungere a una pacificazione del popolo italiano nella commemorazione del soggetto politico, elevato a statura di statista. Non mi sento di tratteggiare un disegno e una descrizione sulla figura dal punto di vista umano: non sarebbe neanche necessario farlo, dal momento che occorrerebbe riflettere sulla motivazione e sulle conseguenze di tale scelta. Fino a ieri il sindaco sembrava nicchiare sull'intitolazione a Craxi di una via o di una piazza della città: troppe frizioni si stavano creando, come tutt'oggi si stanno verificando, all'interno della sua stessa maggioranza. Vediamo, per esempio, i leghisti che, con Matteo Salvini, dichiarano di volere votare contro a una simile proposta, figli di quei parlamentari che esibivano con spirito qualunquista i cappi in Parlamento nella stagione di tangentopoli. La divisione che si sta creando non spaventa il sindaco, impegnato ad accreditarsi il consenso interno alla sua coalizione e del proprio leader in odore di ricandidatura per il 2011. La partita è importante: la sua figura otterrebbe, così, pieno appoggio del PdL, dove si presentano diversi componenti di fede craxiana e socialista della Milano da bere. Vorrei solo affrontare i fatti, analizzare i contenuti dei fatti storici che riguardano le vicende giudiziarie e politiche di Craxi. Non posso dire che tutto quello che Craxi fece al governo fu errato: le scelte in termini di politica internazionale furono spesso interessanti, e dovrebbero essere di esempio ad alcuni attuali governanti che sembrano totalmente privi di una cultura europea. Il problema che ricade ancora oggi riguardano le modalità e il costume politico che Craxi condusse. La politica degenerò in una consorteria fatta di clientelismo e di corruzione che ammorbò la democrazia, la sua affermazione, la sua costituzione, il principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, di pari opportunità, di trasparenza nell'amministrazione della cosa pubblica. Come dice giustamente Gerardo D'Ambrosio, attuale senatore del PD, ex magistrato impegnato nelle indagini riguardanti la corruzione politica negli anni 90, Craxi "ha subito tre gradi di giudizio come ogni cittadino davanti alla legge, ed è stato condannato con delle sentenze definitive passate in giudicato". Io aggiungo che era un latitante, dato che nel 1993 dopo la discussione parlamentare sulla richiesta di procedere nei suoi confronti, pensò bene di imbarcarsi per la Tunisia fuggendo, così, all'attuazione della giusta pena nei riguardi dei reati da lui commessi. Non credo che questo fatto possa essere riabilitato come non rilevante nel rendere alla memoria storica delle future generazioni l'immagine di una persona considerabile come statista di alta caratura. Posso anche affermare come politicamente Craxi emise il primo decreto, di fonte governativa, funzionale a svuotare di contenuto la sentenza del Tribunale di Roma di oscurare le tre reti televisive Mediaset in quanto abusive. Il decreto, noto alla storia come "decreto salva Berlusconi" fu il primo atto che andò a creare quella intramontabile frizione tra due poteri autonomi della nostra Repubblica, la cui indipendenza assicura, come Montesquieu ci insegnava, la democrazia di un stato: potere esecutivo e potere giudiziario. Da quel momento si sarebbe, poi, dato il via libera a l disegno legislativo che portò alla legge Mammì: una sanatoria dell'illegalità presente nel sistema informativo italiano, le cui conseguenze, tramite un gigantesco conflitto d'interessi nella figura del premier, sono oggi a noi drammaticamente visibili. Credo che la storia debba essere affrontata, signor sindaco, in modo oggettivo e scientifico e non in modo strumentale o arbitrale per opportunità. Discutiamo della figura di Craxi per affrontare con lucidità un'analisi puntuale su questa figura che ebbe un ruolo fondamentale nell'Italia del dopoguerra: un ruolo fatto di meriti ma di molti lati oscuri, di molti elementi spesso delineanti una figura eticamente discutibile, moralmente eccepibile. Le nuove generazioni devono conoscere la storia recente del nostro Paese: hanno il diritto di avere una lettura scientifica di quanto accaduto e poter, così, fare scelte conseguenti per un futuro fatto di giustizia e di solidarietà. L'onestà intellettuale è la base necessaria per affrontare capitoli problematici nella storia del nostro Paese: occorre comprendere le cause e le origini di una corruzione del sistema politico che ha determinato in Italia uno scadimento dei costumi civici e sociali. Occorre affrontare con saggezza e con spirito libero pagine della storia attuale al fine di dare gli strumenti alle future generazioni di migliorare la propria comunità procedendo verso un progresso sociale e civile della collettività. La rivisitazione, come sostiene il sindaco, di figure che hanno fatto la storia e che, come tali, devono essere viste da un punto di vista fattuale, è il primo passo verso un revisionismo che vorrebbe ridipingere ciò che è di tutte e di tutti: la storia del nostro Paese, appunto.

Alessandro Rizzo

Capogruppo LA SINISTRA - Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano

In risposta al messaggio di inserito il
:Info Utente:







Inserito da il Inserito da Raffaele Mazzariello il Gio, 31/12/2009 - 14:31
Gentilissimi Concittadini.

Noi iscritti a partecipaMi spesso attraverso le varie problematiche discutiamo e ci scambiamo informazioni da cui ne traiamo materiale anche di riflessione e studio.  Attraverso i nostri profili poi impariamo a conoscerci e anche se non sempre la pensiamo in sintonia su tutte le conversazioni ne diamo un'immagine ben precisa di ciò che siamo e di ciò che non siamo.
Ebbene nel mio profilo da 2 settimane é pubblicizzato il nome di un sito personale che é stato "anzi che sono stato costretto a chiudere" perchè interpretato come una minaccia.

Oscurato e obbligato a chiudere il sito dal nome www.serviziodivigilanzaecologica.it  perché ritenuto preoccupante  dal responsabile del servizio  del Comune di Milano.
Due pesi e due misure perchè in rete vi sono numerosi siti dove già da anni il Servizio di Vigilanza Ecologica viene pubblicizzato senza autorizzazione.
Per un intero anno il responsabile del servizio nonostante avvisato ha sempre chiuso gli occhi e volutamente ignorato questi siti.

Non si possono applicare loghi Comunali e ne Regionali senza autorizzazione, non si devono inserire distintivi personali, non si devono pubblicare immagini di agenti in servizio. Il sito oscurato non aveva nulla di tutto questo eccetto un banner di collegamento al sito del Comune di Milano eppure dopo due settimane dalla sua messa on line é stato chiuso obbligatoriamente, dietro alla minaccia di provvedimenti disciplinari nei confronti del suo creatore.
Questo perchè l'autority web ha accettato di pubblicare il nome simile alla funzione istituzionale.
in conclusione l'onestà non paga. il Nome  "serviziodivigilanzaecologica.it"  il responsabile del servizio di vigilanza del Comune di Milano lo ha interpretato come la volontà di volersi anteporre e sostituirsi all'istituzione.
Quando la legge 105 del 1980 fu sostituita dalla legge regionale 9. all'interno del sistema vi furono trambusti. Vennero sostituite figure con un'alta formazione  e professionalità impeccabili con apprendisti che ovviamente in un anno o due non avrebbero mai potuto imparare quello che era la storia di 30 anni. L'uomo sbagliato nel posto sbagliato.
Questo ha causato all'interno  del sistema la scalata di individualismo di chi per anni ha covato in silenzio rancori, con una sorta di insofferenza e che oggi la sfrutta sull'ingenuità del nuovo coordinatore.Sobillandolo.
Il sito serviziodivigilanzaecologica non aveva assolutamente l'intenzione di sovvertire il sistema ma informare tutti i cittadini, che le Guardie Ecologiche Volontarie non sono quei pagliacci o quelle persone senza anima che, ad ogni piccola infrazione elargiscono sanzioni godendo nella loro bella unifome. Tutti coloro che hanno scelto di servire il proprio paese difendendo l'ambiente  con onestà, sono persone che amano la natura, che vorrebbero un mondo pulito lontano dai soliti vandali, e se coloro che svolgono questa attività con entusiasmo e coscienza vengono "bloccati, minacciati e spesso messi in condizione di dare le dimissioni per cavilli burocratici inesistenti, o perchè non  condividono le stesse idee di  incompetenti che amano dare lustro solo alla propria immagine allora mi chiedo a cosa serve essere GEV.
 
Le Guardie Ecologiche Volontarie quelle vere, quelle che esplicano il loro servizio a favore della  natura, sono persone che donano il loro tempo libero, cercando di salvaguardare il patrimonio ecologico Italiano...non lo fanno per mettersi in mostra quando c'è la televisione, ma cercano il dialogo con tutti i cittadini rispondendo alle loro domande, insegnandogli ciò che é giusto e ciò che é sbagliato...questa era la missione del sito.
Il Comune di Milano ha già un sito che informa  sull'esistenza delle Guardie  Ecologiche Volontarie...Questo non lo si può negare... peccato che si trova all'interno di una pagina difficilmente raggiungibile e che comunque non offre dialogo a nessuno...una bellissima lapide in mezzo al deserto che nessuno và mai a leggere... ed ecco spiegato perchè nessuno ci conosce, perchè perfino alcuni nuclei di Polizia anche Locale non sà nemmeno chi siamo.

Oggi é il 31 dicembre del 2009  mi auguro che l'anno 2010 porti un pò di buon senso a coloro che occupando posti dirigenziali  capiscano di non adoperare il pugno di ferro solo e soltanto quando gli fà comodo perchè a certi livelli  il loro compito li impone di essere imparziali.

Raffaele  Mazzariello

In risposta al messaggio di inserito il
...
10 11 12 13 14 15 16 17 18
...
RSS feed