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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Lun, 08/03/2010 - 22:07

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

8 marzo 2010

Milano premia le sue donne

La prima edizione de “l’Alfabeto delle Primedonne” è nata per dire grazie a 22 protagoniste del mondo femminile che hanno contribuito alla crescita della città con il loro lavoro

Milano, 8 marzo 2010 – Quest’anno, in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il Sindaco Letizia Moratti ha voluto attribuire un riconoscimento a 22 donne milanesi che, attraverso il proprio lavoro, hanno contribuito alla crescita sociale e culturale della città.

È nata così la prima edizione de “l’Alfabeto delle Primedonne": un grazie a manager, volontarie, insegnanti, imprenditrici, ricercatrici, politiche e commercianti che negli anni si sono distinte in 21 campi differenti, tanti quante sono le lettere dell’alfabeto.

“Oggi Milano premia le sue donne, quelle che la fanno grande con il loro lavoro, creando eccellenza, innovazione, solidarietà e cultura- ha dichiarato il Sindaco -. Ciascuna di voi rappresenta un aspetto della vita della Città, perché Milano fa spazio alle donne nel mondo del lavoro. La nostra Città ha il primato del tasso di occupazione femminile. Abbiamo già raggiunto, infatti, l’obiettivo di Lisbona che prevede, entro il 2010, un tasso di occupazione femminile del 60%".

“Il Comune di Milano – ha proseguito il Sindaco - ha scelto di dare vita ad un alfabeto delle eccellenze milanesi tutto al femminile, che voi rappresentate, con grande professionalità, diffondendo nel Paese un messaggio positivo.
Come Sindaco scopro ogni giorno che a Milano le donne fanno davvero la differenza. Siamo tutte pronte a lavorare insieme –ha concluso Letizia Moratti- per costruire una città che metta al centro la persona, i suoi bisogni più veri". 

La cerimonia, cui ha partecipato anche Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuole e Politiche sociali, sì è svolta nel pomeriggio in Sala Otto Colonne a Palazzo Reale.

Premiate le 21 categorie, una per ogni lettera dell'alfabeto, dalla A alla Z: Associazioni, Business, Commercio, Design, Educazione, Famiglia, Giornalismo, Hospitality, Impresa, Lavoro, Medicina, No Profit, Oltrefrontiera, Politica, Qualità della vita, Ricerca, Sicurezza, Tecnologia, Università, Volontariato e Zoom.

Hanno ricevuto il riconoscimento:

· per la categoria Associazioni: Ilaria Malvezzi, dal 2003 Direttore generale della Sezione provinciale di Milano della Lega italiana per la lotta contro i tumori.

· per la categoria Business: Anna Fabbri, dal 2002 Group financial reporting manager del Gruppo Autogrill.

· per la categoria Commercio: Lionella Maggi, titolare dello Studio immobiliare Maggi e vicepresidente della Borsa immobiliare di Milano.

· per la categoria Design: Paola Navone, architetto, designer, interior designer, critica, professore di fama internazionale e art director di Richard Ginori 1735.

· per la categoria Educazione: Ana Paula Giolli, fondatrice dell’associazione “Donne in cammino”.

· per la categoria Famiglia: Gianna Savaris, dal 2008 presidente del Forum milanese delle famiglie e membro direttivo del Sindacato delle famiglie.

· per la categoria Giornalismo: Carla Vanni, direttore di Grazia dal 1978 al 2006 e attuale direttore del Grazia International Network.

· per la categoria Hospitality: Daniela Bertazzoni, presidente della Vega spa che gestisce lo storico Grand Hotel et de Milan.

· per la categoria Impresa: Federica Ferrario Olivares, fondatrice nel 1987 della Casa editrice “Edizioni Olivares”.
· per la categoria Lavoro: Luigia Cassina, responsabile del Coordinamento donne per la parità e le pari opportunità della Cisl.

· per la categoria Medicina: Federica Agosta, neurologa ricercatrice della Neuroimaging Research Unit dell’Istituto di Neurologia sperimentale, divisione Neuroscienze, dell’Istituto scientifico e Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

· per la categoria No Profit: Fede Zanchi Mezzanotte, dal 2000 presidente della Fondazione Prospero Zanchi.

· per la categoria Oltrefrontiera: Elettra Lorenzano, medico che in Ghana ha fondato l’associazione Amicus-Onlus, dove opera nel “Baobab Medical Centre” di Biriwa.

· per la categoria Politica: Camilla Musciacchio, presidente e socio fondatore dell’associazione “Donne in Libertà” del Popolo della Libertà.

· per la categoria Qualità della vita: Cristina Gabetti, autrice del libro “Tentativi di eco condotta”.

· per la categoria Ricerca: Annamaria Vezzani, capo del laboratorio di Neurologia sperimentale dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri.

· per la categoria Sicurezza: Marta Tampieri, Commissario aggiunto del Comando di Polizia municipale Zona 9.

· per la categoria Tecnologia: Roberta Cocco, direttore Marketing centrale di Microsoft Italia.

· per la categoria Università: Claudia Sorlini, preside della facoltà di Agraria all’Università di Milano.

· per la categoria Volontariato: Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus.

· per la categoria Zoom: Barbara Bianchi Bonomi e Ines Quartieri. La prima premiata è presidente dell’associazione Children in Crisis Italy Onlus. La seconda è insegnante, consigliere comunale e presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Milano.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 03/03/2010 - 11:25

Da milano.corriere.it:

dalla parte del cittadino

Portiamo la musica nei quartieri
Milano come una Scala a cielo aperto

L'altra sera, intorno alle 22, un baritono, o aspirante tale, ha intonato due arie in strada sotto casa mia. È stata un'esperienza affascinante sentire questa voce che si alzava dai vicoli stretti. Non sono una melomane ma amo l'opera: mi sono affacciata al balcone e anche l'inquilino del piano di sotto è uscito per sentire meglio. Mi sono chiesta allora perché non organizzare in città una specie di «compagnia cantante operistica» senza orchestra (se proprio si vuole con un massimo di tre elementi), che, nelle stagioni non troppo rigide, percorra tutti i quartieri di Milano, anche il Corvetto, il Gallaratese, l'Ortica, l'Isola, Lambrate, Lorenteggio e qualsiasi altra zona, perché è sbagliato pensare che chi abita in strade poco centrali, magari depresse, non ami il bello, non è così: il fatto di non potere andare alla Scala non significa che non piaccia l'opera o il balletto e anche se non si ha cultura avvezza alla lirica comunque la musica, le note colpiscono il cuore... Mi sbaglio? Non credo! E poi tutti coloro che non conoscono l'opera, ma che avranno l'occasione di sentirne le note anche se i cantanti saranno in abiti «civili», si affacceranno e scenderanno in strada per seguire l'evento: di conseguenza ci sarebbe più vita nel quartiere e anche più sicurezza.
Luisa B.

È suggestivo il suo sogno di musica in strada e mi permetto di sognarlo per qualche riga assieme a lei. La musica —forse quella classica più di altre —serve in effetti a bonificare i cuori e le menti, altrimenti perché sia la Scala che gli altri luoghi musicali milanesi sono quasi sempre assai pieni se non esauriti? Per farsi vedere, si dirà, e anche questo è vero, però forse non vale per la maggioranza, azzarderei. Tra l'altro, qualche anno fa esisteva davvero un piccolo complesso di suonatori che andava di cortile in cortile e li ho sentiti anch’io, provando probabilmente la stessa sua piacevole sorpresa ed emozione, anche se soltanto suonavano e non cantavano. Sì, sarebbe una bella istituzione, un modo di rendere meno lugubri certe sere e certe contrade, e, magari, chi lo sa, anche più sicure. E adesso, gentile amica, torniamo alla realtà: chi le pagherebbe queste compagnie di cantanti— perché ce ne vorrebbero, immagino, almeno una decina per percorrere tutta la città— che, sia pure dilettanti, avrebbero comunque il loro costo? Il Comune che, almeno così sembra, non ha gli occhi per piangere? Qualche mecenate? Magari, ma non pare che facciano a botte per aggiudicarsi il privilegio. Grazie comunque per il poetico suggerimento!

Isabella Bossi Fedrigotti
03 marzo 2010

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 25/02/2010 - 14:39

...in corso nel forum "Milano Expo 2015", vedi "Fiume LAMBRO: Milano salvi il suo fiume!"...

Buona partecipazione e in bocca al lupo al povero Lambro!

Frown

Oliverio

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 19/02/2010 - 14:32

...la discussione "Fa' la cosa giusta! Dal 12 al 14 marzo 2010 la settima edizione!"

buona partecipazione!

Smile

Oliverio

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 18/02/2010 - 23:53

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

TURISMO. TUTTI GLI EVENTI DI MILANO DIRETTAMENTE SU PC, I PHONE E I POD TOUCH

Milano, 18 febbraio 2010 - Essere sempre aggiornati su quello che accade in città, per quanto concerne mostre, concerti, spettacoli teatrali e sportivi sino ai grandi eventi, da oggi è possibile grazie a “Eventi Milano”, la nuova applicazione multipiattaforma (pc, Mac, iPhone e iPod Touch) del Portale del Turismo del Comune (www.turismo.milano.it) presentata oggi a BIT 2010 dall’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Identità Massimiliano Orsatti.

“Una nuova applicazione, scaricabile gratuitamente, rivolta in particolare ai giovani per vivere e scoprire Milano – afferma Orsatti -. Uno strumento utile per conoscere gli eventi e quanto di più interessante accade in città, attraverso un  linguaggio e una tecnologia sempre più diffusi. Un mezzo che consente di avere sempre a portata di mano l’intera offerta turistica e culturale di Milano”.

“Eventi Milano” è un applicativo per pc, iPhone e iPod Touch che contiene informazioni costantemente aggiornate sugli eventi in programmazione a Milano, personalizzabili in base alle preferenze del singolo utente. Si potranno visualizzare gli eventi pubblicati sul Portale del Turismo di Milano e ricercarli per data, per categoria o zone della città. Le informazioni saranno consultabili sia in lingua italiana che inglese. Il widget “Eventi Milano” potrà essere scaricato gratuitamente da oggi direttamente da www.turismo.milano.it nella sezione “ScaricaMi” e in futuro dall’Apple Store. L’applicazione dovrà essere salvata sul dispositivo fisso o mobile e sarà immediatamente disponibile per la consultazione. Un semplice tocco sul touch-screen dell’iPhone consente di visualizza re la scheda con i dettagli dell’evento: la descrizione, gli orari, il prezzo e i contatti. Nella versione per pc, due funzioni - “Approfondisci” e “Vai alla mappa” - consentono di visualizzare, oltre alla scheda di dettaglio, anche la mappa della location e altre informazioni aggiuntive.

Tante le novità anche per gli amanti della rete. Il Portale del Turismo, grazie alla  nuova funzionalità Social Bookmarking, offre la possibilità di condividere risorse e informazioni con gli utenti di tutti i social network, come i più diffusi Facebook e Twitter.

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Inserito da il Inserito da Andrea Giorcelli il Gio, 18/02/2010 - 23:02

È un interessantissimo articolo sulla gestione del verde trovato su un sito U.S.A. (www.plantamnesty.org) e accuratamente tradotto in italiano.

Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (capogruppo Verdi)

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Inserito da il Inserito da Emanuele Vazzari il Mer, 17/02/2010 - 14:32

Serata di presentazione di ART e STEL.
Mercoledì, 24 febbraio, ore 21.00
presso la sala Mauri del Comune di Lentate sul Seveso, in via Garibaldi.

 
Mercoledì 24 febbraio le associazioni ART (Associazione Regionale Trasporti) e STEL (Salvaguardia Tranvie d'Epoca Lombarde) si presenteranno al pubblico.
Il loro scopo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla delicata problematica del trasporto urbano ed interunbano. La loro finalità è quella d'invitare Enti locali ed istituzioni a promuovere investimenti per la realizzazione di opere per il trasporto collettivo e l' utilizzo di quelle risorse che sono state, o che saranno, destinate alla motorizzazione privata.
Art e Stel propongono di razionalizzare le risorse già disponibili, distorgliendole dalle opere non prioritarie, o persino dannose, per il modello di sviluppo socio-ambientale e dei trasporti, per dirottarle su opere di carattere sociale e di supporto al lavoro.
Siamo aperti alla collaborazione di quei comitati e quelle associazioni, che volessero affiancarsi a noi, per portare contributi di idee, progetti e fattive collaborazioni.
Programma della serata:
-Esposizione conoscitiva di ART (Associazione regionale trasporti), che  ha la volontà di collaborare con i vari enti pubblici e i vari comitati esistenti, nella stesura organizzativa della pianificazione delle linee di trasporto;
-Presentazione di STEL (Salvaguardia tranvie d’epoca lombarde) interna ad ART, che promuove il recupero del materiale storico e d’archeologia industriale, focalizzando l'attenzione sui fondi da destinare all’organizzazione di centri professionali per inoccupati, in ex aree industriali ora abbandonate, dove i futuri allievi  potranno studiare ed imparare tecniche costruttive artigianali, affinchè queste aree vengano sottratte alla speculazione edilizia . STEL promuove anche il recupero dei macchinari in disuso per un loro riutilizzo nel contesto sociale.
-Verrà affrontato un argomento di grande importanza ed urgenza: la prossima prevista ristrutturazione della rete dei trasporto pubblico milanese. Ristrutturazione peggiorativa, perché presenta cali di servizio e soppressioni della rete di superficie: in completa antitesi ai reali bisogni dei cittadini, che vedono necessario il rinforzo ed il potenziamento del servizio ferroviario.  Un potenziamento che dimostri davvero come il trasporto su ferro possa essere alternativo all'auto, con la capacità d'agire sia all'interno di Milano che nei Comuni della Provincia e limitrofi. Il proposito, pertanto è quello di far ritirare il previsto provvedimento da ATM e Comune di Milano, per studiarne uno che preveda un’ampliamento generale del servizio e percorsi offerti.
 
Durante la serata, interverrà anche Angelo Elio Campi, presidente del Comitato Ambientale e per il recupero dell'area di Archeologia industriale ex-Schiatti.
 
Relatori della serata:                                            Moderatore:
-Diego Ferrariì                                                    Carlo Alberto Aceti, de “L’esagono”
-Luca Cossutti
-Emanuele Vazzari
P.S.
Interventi e domande, al termine delle principali esposizioni dei relatori.
Ulteriori informazioni: 3293638597
oppure
nidodaquila73@gmail.com
 

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Inserito da il Inserito da Giovanni Muttoni il Lun, 15/02/2010 - 13:14

Salve

propongo ai cittadini di Milano in possesso di una videocamere di girare filmini amatoriali su questioni legate al vivere quotidiano. Ad esempio, io sono un ciclista. Ho montato la videocamera sul manubrio della bici e filmo. Documento, commento e poi carico su You Tube.  Se la cosa prendesse piede, la cosa potrebbe essere in qualche modo coordinata.

 

Saluti

Giovanni Muttoni 

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Sab, 06/02/2010 - 11:56

Per opportuna informazione e, se volete, sottoscrizione, riporto qui di seguito la petizione contro una via intitolata a Giorgio Almirante, che fu firmatario nel 1938 del manifesto della razza, tenente della famigerata brigata nera, fondatore dei fasci di azione rivoluzionaria, dal 1938 al 1942 collaborò alla rivista La difesa della razza come segretario di redazione. condannato per collaborazionismo con le truppe naziste, nonché più volte denunciato per vilipendio degli organi costituzionali dello stato.

La Repubblica italiana, fondata sulla democrazia e nata dalla resistenza al Fascismo e al Nazismo, non merita di essere infangata in questo modo nei suoi principi fondamentali di uguaglianza tra le persone senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Non si può dedicare una via o un altro luogo di Milano, città medaglia d'oro della resistenza, a chi dichiarò (estratti da Wikipedia):
« Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tollera confusioni di sorta […] Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti – nel nostro credere, obbedire, combattere – noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti. Esclusivamente e gelosamente fascisti noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo »

(Giorgio Almirante,  1942)
Alla creazione della Repubblica Sociale Italiana Giorgio Almirante passò a Salò, arruolandosi nella Guardia Nazionale Repubblicana con il grado di capomanipolo. Successivamente, dopo aver ricoperto il ruolo di Capo di Gabinetto del Ministro della Cultura Popolare di Mussolini passò al ruolo di tenente della brigata nera dipendente sempre dal Minculpop. In questa veste, al pari delle altre camicie nere, si impegnò nella lotta ai partigiani in particolare in Val d'Ossola e nel grossetano. Qui, il 10 aprile 1944, apparve un manifesto firmato da Almirante in cui si decretava la pena della fucilazione per tutti i partigiani (definiti "sbandati", all'interno del manifesto) che non avessero deposto le armi e non si fossero prontamente arresi. in quelle zone: a titolo di esempio basti ricordare che nella sola frazione di Niccioleta, a Massa Marittima, tra il 13 ed il 14 giugno 1944 vennero passati per le armi 83 minatori.

Cordiali saluti
Antonella Fachin
consigliera Zona 3
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Petizione contro una via dedicata a Giorgio Almirante.

ZONA 6
In data 25/01/2010, una mozione presentata dal consigliere Gaetano Bianchi,  gruppo del PDL al consiglio di zona 6, propone l’intitolazione di una strada od altro a Giorgio Almirante. Giorgio Almirante fu: firmatario nel 38 del manifesto della razza, tenente della famigerata brigata nera, fondatore dei
fasci di azione rivoluzionaria, condannato per collaborazionismo con le truppe naziste, nonché più volte denunciato per vilipendio degli organi costituzionali dello stato.
Considerando che Milano è la città medaglia d’oro alla resistenza, che la zona 6 ha pagato con un alto numero di vittime la guerra di Liberazione, sui tanti ricordiamo i martiri del Giambellino, Luciano Paschini, Giuseppe Frazzei e Francesco Migliavacca. Un ricordo coerente di Giorgio Almirante lo si trova dai libri di storia e dai suoi convincimenti che contrastano nettamente i valori della Costituzione della Repubblica Italiana. Da qui s’evidenzia il motivo per il quale altri esponenti democratici sono intestatari di strade o vie. Chiediamo a tutto il consiglio di zona di cassare tale richiesta in quanto non moralmente accettabile.
Chiediamo a tutti i cittadini, di vigilare affinché si possa custodire la memoria e che siano trasmissione del sapere, respingendo tali tentativi d’omologare i valori democratici a quelli autoritari.
Per queste ragioni firmiamo la petizione presentata da Sinistra Ecologia e Libertà di zona 6 (sel6@sinistraelibertamilano.it).
Primi firmatari Sergio Meazzi, Luca Gibillini e Massimo Bertani.

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Inserito da il Inserito da Alessandro Rizzo il Gio, 04/02/2010 - 22:57

Vorrei ritornare su un tema che ritengo essere fondamentale oggi come oggi per una città e un Paese che si definiscono "civili" ed "europei". Mi riferisco all'estensione dei diritti e delle garanzie, delle opportunità per le coppie di fatto. Nel maggio 2008 il Comune di Milano ha respinto, con voti trasversali, dovuti anche ad astensioni espresse da alcuni, fortunatamente minoritari, componenti dell'opposizione, la proposta, fatta propria dalla Commissione Politiche Sociali, di istituire il Registro delle Convivenze Affettive. Il titolo della proposta ha in sè qualcosa di narrativamente romantico: spesso viene reputato come passo di testimonianza, essendo la questione disciplinabile solamente con un'azione legislativa. E' vero, ma occorre precisare che gli Enti Locali, e quindi la proposta, seppure molto lacunosa in alcune sue parti licenziata nel 2008 dalla suddetta commissione consiliare, possono applicare scelte amministrative virtuose che definiscano un percorso iniziale di una consuetudine che porti a una trasformazione dell'ordinamento normativo. Nel luglio 2009 l'India ha visto esprimere dalla propria magistratura una sentenza epocale per quel paese: l'omosessualità non è più considerabile come reato. Il Governo aveva oopposto ragioni fallaci sulla giustificabilità della previsione penale in quanto ritenuta erroneamente e paradossalmente deterrente per l'avanzamento di malattie a trasmissione sessuale. La Magistratura indiana ha risposto a questa assurda ipotesi adducendo il fatto che la normazione deve evolversi recependo punti cardine di un progresso scientifico, sociale e culturale già avanzato. Dico questo in quanto a Milano, certamente in una situazione ordinamentale chiaramente differente da quella indiana, ma comunque spesso strumentalizzata in modo ideologico e confessionale, con conseguenze devastantemente discriminatorie e intolleranti, il Tribunale ha dato ragione al ricorso effettuato da un dipendente di una banca che rivendicava il diritto di dare copertura al proprio compagno tramite l'assicurazione. Era il 15 dicembre 2009 e la sentenza, n. 3113, considera pienamente titolare di tale opportunità anche coloro che convivano "more uxorio", intendendo per "more uxorio" anche le convivenze tra persone dello stesso sesso, quindi non in un'accezione meramente matrimoniale. La giurisprudenza sorpassa, come spesso accade, la legislazione italiana e l'attività amministrativa dei Comuni, di alcuni Comuni. Tra questi figura il Comune di Milano che nega ancora la possibilità di beneficiare di alcune garanzie da parte di persone dello stesso sesso, ma anche di sesso opposto, conviventi. Non è un atto discriminatorio, questo? Esiste una petizione che sta riscuotendo molto successo che chiede all'ISTAT di contare le coppie gay esistenti in Italia, in quanto soggettività presenti, in quanto soggettività che lavorano, producono, consumano, incrementano la ricchezza del Paese, concorrono al benessere dello Stato, versano contributi, seppure in modo penalizzante rispetto alla disciplina tributaria esistente per le coppie di diritto. Riconoscere le convivenze di fatto significa anche riconoscere ai singoli componenti dei doveri, degli obblighi verso l'altra persona. Ma significa anche pareggiare e omogeneizzare un sistema tributario e fiscale che non discrimini persone in base al proprio orientamento sessuale. Il Comune su questo ultimo fronte può fare molto. Il Comune può garantire, per esempio, una tariffazione unitaria per i rifiuti. Può riconoscere il diritto della coppia di accedere ai bandi per l'assegnazione delle case popolari. Può riconsocere, infine, assegni e sostegni in termini economico sociali che sono canalizzati tramite il sistema cosidetto "familiare", essendo la famiglia l'istituzione considerata primigenia realtà beneficiante di possibili agevolazioni economiche e sociali. E' anacronistico pensare ancora alla famiglia come nucleo tradizionale basato su un matrimonio, la visione spesso coincide con l'impianto ecclesiastico, in quanto il soggetto di diritto dovrebbe essere la persona, come in altri sistemi europei. Il matrimonio stesso come concepito dal legislatore attuale, ossia la classe dirigente, sovente poco diligente in alcune seu componenti maggioritarie, parlamentare, e come interpretato è fortemente contrario nel concetto alla previsione ordinamentale generale e fondante il sistema normativo italiano. Il Tribunale di Milano ha fatto riferimento a diversi articoli della nostra costituzione che sono basi principali di un'interpretazione attuale del concetto di unione, sia essa eterosessuale, sia essa omosessuale. Parliamo dell'articolo 3 sull'eguaglianza dei cittadini difronte alla legge; parliamo dell'articolo 2, articolo che recepisce i contenuti della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, come fonti prevalenti a quella ordinaria. Ma parliamo anche della subordinazione della nostra legislazione alle direttive e alle norme di organismi internazionali a cui esso ha aderito: quindi a quella europea, che sancisce la necessità di ogni stato di esperire forme e canali per il riconoscimento dei diritti e delle garanzie per le convivenze tra persone dello stesso sesso, o per le coppie di fatto eterosessuali. Il Comune potrebbe aprire una strada in questo senso, come fatto da altri comuni in Italia, primo fra tutti quello di Pisa, che istituì il registro nel 1998. Attendiamo risposta dall'amministrazione comunale in merito a tale capitolo. Si attende un passo che dovrebbe garantire quello che è già dato di fatto in moltra dottrina giurisprudenziale e in molta letteratura giuridica nostrana. Attendiamo di concepire quali saranno le proposte e i porvvedimenti utili a estendere diritti e garanzie per le convivenze affettive presenti in città, sono molte, diverse per tipologia. Includerei anche il rapporto di tipo collaborativo di convivenza, ossia anche quello esistente tra una persona e il proprio badante, oppure tra un signore anziano e il ragazzo che condivide con questi l'appartamento a fronte di un suo impegno ad accudirlo. La libera autodeterminazione civile deve consentire la libera scelta di impostare la propria relazione con qualsivoglia persona per qualsiasi motivo che non sia inficiante la libertà altrui o che non violi gli interessi collettivi. Viola gli interessi comuni permettere a due persone che convivono di poter accedere alle stesse opportunità e garanzie, seppure solamente amministrative e tributarie, previste per coloro che hanno un rapporto formalizzato in diritto? Se la risposta è negativa, come credo sia se si addiviene a una giusta riflessione, che cosa impedisce se non un atteggiamento ideologico e confessionale il raggiungimento di tale prospettiva?

 

Alessandro Rizzo

Capogruppo LA SINISTRA - Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano

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