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Inserito da il Inserito da Germana Pisa il Sab, 17/04/2010 - 18:00

Se una "Milano vivace" artisticamente è una "Milano sostenibile", allora sono nel posto giusto per parlare: specificamente delle installazioni di design presenti  in una via della nostra città - via Vigevano - (fino a tutto domani); genericamente, per parlare della affluenza vivace di folla - giovane soprattutto ma non solo - che affolla le vie intorno: Savona, Tortona, eccetera, in questo periodo in cui si celebra il design in città.

Ma il titolo che ho dato è "due metri per cinque" e mi riferisco alle installazioni di via Vigevano, opera di giovani designers (due, forse tre italiani - Milano, Roma..) altri di varie altre provenienze - che sono i vincitori - in tutto dieci - del Concorso internazionale di Esterni, che chiedeva ai giovani artisti di creare una installazione che occupasse lo spazio di un'auto! Se non avessi conosciuto uno di essi forse non mi sarei mossa - o forse sì - ma avrei sbagliato perchè oltre a divertirmi e ad essere ammirata della loro creatività - avrei perso la opportunità di immergermi nella Milano-vivace che si affolla per l'arte, che riempie le vie del design anche in un giorno di pioggia battente.

In attesa di elaborare alcune foto per proporle qui, invito a non perdere domani l'occasione dell'ultimo giorno di vivace-creativa-giovane Milano intorno ai Navigli ! (da visitare anche - sempre che ci si riesca vista la folla! - anche il mercatino biologico del libro: porti un libro e lo scambi)

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 14/04/2010 - 20:39

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

TROFEO MARRA. RIZZI: “GIOVANNI UN GRANDE AMICO E UN GRANDE UOMO” 

Milano, 14 aprile 2010 – Sono scesi in campo sul terreno dell’Arena Civica “Gianni Brera” per ricordare l’amico e ed ex Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Marra, scomparso prematuramente nel 2004. Questo pomeriggio, nello storico impianto milanese, la squadra del Comune di Milano, dell’Arma dei Carabinieri e dei Giornalisti e degli Amici di Marra si sono sfidate per la conquista della seconda edizione del “Trofeo Giovanni Marra”, iniziativa organizzata dall’Associazione Aequas con il patrocinio del Comune. Il ricavato della partecipazione al torneo, un quadrangolare con la formula “tutti contro tutti”, è stata devoluta all’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo del professor Alessandro Frigiola

Capitano della squadra del Comune, l’assessore allo Sport Alan Rizzi: “Abbiamo voluto ricordare con questo torneo un nostro amico e un grande uomo stimato da tutti che ha sempre dimostrato, sia nella vita politica che nei rapporti con le persone, onestà, correttezza e impegno”. 

La vittoria è andata alla squadra degli Amici di Marra che ha battuto in finale la formazione dei Carabinieri. Terza la squadra del Comune, ultimi classificati i Giornalisti.

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Inserito da il Inserito da Antonella Fachin il Lun, 12/04/2010 - 09:14

Carissimi/e,

segnalo un articolo pubblicato su Repubblica che ci deve indurre a riflettere seriamente sul tipo di società che vogliamo, sui valori in cui crediamo, sul futuro dell'umanità, anche attraverso i piccoli gesti quotidiani di buon senso e di onestà, che per me sono e sempre saranno eroici, più di qualunque opera faraoinica e straordinaria.

Inoltre, solo in Italia gli stranieri sono costretti a percorsi burocratici volti a ostacolare e impedire la loro regolarizzazione .... in Italia non si vuole che gli stranieri siano in regola, perché con norme bizantine si fa di tutto per complicare a dismisura le pratiche.

... ma i bambini che colpa hanno e i diritti universali dell'infanzia che valore hanno in Italia?

E' solo un caso di malasanità o in questi due episodi c'è qualcosa d'altro?
E noi, ciascuno di noi, da quale parta della barricata vogliamo stare?

Cordiali saluti a tutti/e,
Antonella Fachin
Consigliera Zona 3
Capogruppo lista civica Uniti con DArio Fo per Milano
facebook: Antonella Fachin

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Rifiutata dall’ospedale perché le era scaduta la tessera sanitaria, una bambina nigeriana di 13 mesi muore poche ore dopo. Il padre, in regola con il permesso di soggiorno, aveva appena perso il lavoro e non poteva rinnovare il documento che forse avrebbe strappato la piccola alla morte.
«Uccisa dalla burocrazia», dicono gli amici della coppia, che ieri pomeriggio in 200 hanno sfilato per le vie di Carugate, hinterland di Milano, dove la famiglia vive. «I medici avrebbero potuto salvarla se non si fosse perso tutto quel tempo e se le cure fossero state adeguate. Se fosse stata italiana questo non sarebbe successo», grida ora Tommy Odiase, 40 anni, in Italia dal 1997. Chiede giustizia mentre stringe la mano della moglie Linda, di nove anni più giovane.
La notte del 3 marzo la piccola Rachel sta male, è preda di violenti attacchi di vomito. I genitori, spaventati, chiamano il 118. Arriva un’ambulanza che li trasporta al pronto soccorso dell’Uboldo di Cernusco sul Naviglio. Il medico di turno, in sei minuti, visita la paziente e la dimette prescrivendole tre farmaci. «Non l’ha nemmeno svestita», racconta la mamma. Sul referto medico si leggono poche parole: «Buone condizioni generali». Sono riportati anche gli orari di ingresso, 00.39, e di uscita, 00.45. Il quartetto, con loro c’è anche la figlia più grande, di due anni e mezzo, gira in cerca della farmacia di turno. Ma le medicine sono inutili e alle 2 di notte l’uomo torna al pronto soccorso. Vuole che qualcuno si occupi della figlia, che sta sempre più male. «Il personale ci risponde che “la bambina ha la tessera sanitaria scaduta, non possiamo visitarla ancora o ricoverarla”», denuncia il 40enne. «Un fatto di una gravità assoluta — sottolinea l’avvocato della famiglia, Marco Martinelli — . Dobbiamo capire se esistono delle direttive precise per casi come questo».
In mano Tommy Odiase ha un permesso di soggiorno da residente da rinnovare ogni sei mesi ma che scade in caso di disoccupazione. Il nigeriano, per ottenere il rinnovo della tessera sanitaria propria e delle figlie, doveva presentare una serie di documenti che ne attestassero la posizione, fra i quali la busta paga dell’ultimo mese. Licenziato solo sei settimane prima, la pratica si è trasformata in un incubo.
Davanti al rifiuto dei medici, l’ex operaio diventa una furia. Urla, vuole attenzione. Qualcuno dall’ospedale chiama i carabinieri per farlo allontanare. Forse dall’altra parte della cornetta ricordano che pochi giorni prima all’ospedale di Melzo, stessa Asl, era morto un bimbo albanese di un anno e mezzo rimandato a casa dal pronto soccorso.
L’intervento dell’Arma risolve momentaneamente la situazione: Rachel viene ricoverata in pediatria. Sono le 3 di notte, «ma fino alle otto del mattino nessuno la visita e non le viene somministrata alcuna flebo, nonostante nostra figlia avesse fortissimi attacchi di dissenteria e non riuscisse più a bere nulla», raccontano i genitori. Nel tono della voce rabbia e dolore si mischiano. La sera del giorno dopo la situazione è critica, tanto che oltre alla flebo accanto al letto spunta un monitor per tenere sotto costante controllo il battito cardiaco. Alle cinque e mezza il cuore della bambina si ferma, dopo 30 minuti di manovre di rianimazione viene constatato il decesso.
I carabinieri acquisiscono le cartelle cliniche, gli Odiase presentano una denuncia per omicidio colposo a carico dei medici e dell’ospedale, la Procura di Milano apre un’inchiesta con la stessa accusa contro ignoti. Ora si attendono i risultati dell’autopsia, pronti per il 12 maggio.

 

(La Repubblica, 12 aprile 2010)
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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 07/04/2010 - 20:16

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Presentata la prima edizione

Una fotografia delle dinamiche sociali

Il Sindaco Moratti e l'Assessore Moioli hanno illustrato il "consuntivo" 2008. Milano capace di "far fronte alle sfide imposte da crisi economica e nuove povertà". Analizzati obiettivi, attività e risultati delle varie aree di intervento

Milano, 7 aprile 2010
– “Un rendiconto degli investimenti e di quelle che sono le dinamiche sociali della città. Un atto di trasparenza nei confronti dei cittadini rispetto alle attività, i servizi e l’utilizzo delle risorse pubbliche messe in campo dal Comune per rispondere ai bisogni del territorio". Così Letizia Moratti, Sindaco di Milano, ha presentato la prima edizione del Bilancio Sociale del Comune di Milano. Un volume di oltre 140 pagine nato dalla necessità di comunicare in modo trasparente l’operato dell’amministrazione.

“Una fotografia incoraggiante – ha proseguito il Sindaco – che evidenzia la capacità di Milano di far fronte a sfide importanti come la crisi economica, le nuove forme di povertà, la disoccupazione, l’housing sociale e il sostegno alle famiglie. A testimonianza di quella spiccata propensione alla solidarietà che è tipica di Milano; di quella rete straordinaria, che negli ultimi anni abbiamo contribuito a consolidare, fatta di eccellenze, di professionalità disposta all’ascolto e al sostegno di chi ha più bisogno".

“Siamo partiti dal 2008 – ha spiegato Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali – in quanto il Bilancio Sociale è un documento ‘a consuntivo’ e per essere realizzato necessita dei dati di bilancio più recenti approvati dall’Amministrazione comunale. E, sempre d’accordo col Sindaco, siamo partiti dall’analisi di due tra i settori più complessi di Palazzo Marino, le politiche sociali ed educative, ma la prospettiva è quella di sviluppare il bilancio sociale per tutto il Comune di Milano".

Il Bilancio Sociale è composto da due sezioni: la prima fornisce una visione d’insieme della città, sotto l’aspetto socio-economico, finanziario, organizzativo; il secondo,  invece – che costituisce il cuore del Bilancio – analizza obiettivi, attività e risultati delle tre aree dell’assessorato alle Politiche Sociali: Famiglia, Anziani, Minori e Giovani; Adulti in difficoltà; Anziani.

“Con il Bilancio Sociale – ha sottolineato il Sindaco – rafforziamo il dialogo tra la città e le istituzioni. Un rapporto di fiducia volto a soddisfare prima di tutto i bisogni dei cittadini. Penso al sostegno dedicato alle famiglie in difficoltà, ai buoni libro, ai bonus bebè per le neomamme, ai nidi e micronidi presenti sul territorio, alle politiche di reinserimento per chi ha perso il lavoro. Penso ai tanti bambini che hanno trascorso le vacanze al mare o in montagna nelle case del Comune, e a quanti hanno partecipato ai centri estivi. Un impegno costante che si rivolge con la stessa attenzione ad anziani e adulti in difficoltà, giovani e famiglie".
“Secondo la metodologia adottata – ha spiegato Mariolina Moioli –, la scelta delle aree non ricalca la struttura organizzativa interna, ma è volta a superare la logica settoriale, favorendo l’integrazione del sociale con l’educativo che è un po’ il filo rosso che lega tutte le politiche sociali dell’amministrazione".
“Il passo successivo – ha proseguito l’assessore Moioli – sarà quello di realizzare il Bilancio Sociale 2009, che sarà presentato nell’autunno 2010: un lavoro che vedrà coinvolti tutti gli interlocutori che lo vorranno perché questo strumento possa diventare sempre più un veicolo di sussidiarietà e possa contribuire alla creazione del Modello Milano per il Welfare".

I allegato il Bilancio Sociale.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mer, 31/03/2010 - 20:33

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

GIUNTA APPROVA PIANO DELLA QUALITA' URBANA

Cadeo: “Milano sarà più bella e più funzionale“

Milano, 31 marzo 2010 – La Giunta comunale ha approvato il Piano della Qualità Urbana che contiene le indicazioni per l’incremento del verde cittadino, il riordino dei manufatti di arredo urbano, la tutela e la valorizzazione di ambiti monumentali e di pregio.
Il documento è corredato da un “abaco” degli arredi e dei sistemi verdi e da un manuale per la pianificazione e costruzione dei “Raggi Verdi”.

“Il Piano della Qualità Urbana – spiega l’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo - è un documento complesso che ha richiesto un grande impegno. Il lavoro è iniziato nel 2007 con un censimento dell’esistente ed è arrivato a definire i criteri e gli oggetti d’arredo per la città”.
“L’obiettivo del piano è ambizioso – aggiunge l’assessore - da un lato procedere al riordino dell’esistente, dall’altro proporre soluzioni per il futuro”.  
“Era necessario stabilire delle linee guida affinché, nella costruzione del verde e del grigio in città, si raggiungano obiettivi di qualità fondamentali per una grande metropoli come Milano che, grazie a questo Piano, diventerà più bella e più funzionale”.

In allegato alcuni elementi d’arredo previsti dal piano

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 30/03/2010 - 11:13
Da milano.corriere.it:

regionali 2010 - il voto

Un milanese su tre vota Pdl. Il Pd al 26%

La Moratti: il centrodestra ha tenuto, premiato il governo della città. Il partito di Grillo batte l’Udc

MILANO - «Qualcuno ha voluto leggere in queste elezioni un referendum su Milano. Il risultato è evidente: la città ha premiato il Pdl che si conferma di gran lunga il primo partito». Letizia Moratti può tirare un sospiro di sollievo. Milano non ha voltato le spalle al centrodestra. Il sindaco, a risultati ormai consolidati, si lascia andare: «La Lega è cresciuta tantissimo in Lombardia e a Milano ha ottenuto un due per cento in più. Il voto ha premiato il lavoro di squadra di giunta e maggioranza».

Otto punti di distacco, tra Formigoni e Penati, più di dieci tra centrodestra e centrosinistra. Tiene il Pdl, cresce la Lega, avanza a piccolissimi passi il Pd. Intorno, il piccolo boom di Beppe Grillo e del suo candidato Vito Crimi (il terzo incomodo dopo i due super- favoriti), la flessione dell’Udc e della sinistra radicale. Il dato che tutti attendevano era quello del Carroccio. «Una grandinata di voti e il sindaco sarà nostro», avevano tuonato alla vigilia gli uomini di Bossi. La grandinata attesa forse non è arrivata, ma certamente il Carroccio porta a casa, anche dal capoluogo, una buona affermazione, con due punti e rotti in più rispetto a nove mesi fa. Il derby col Pdl rimane comunque tutto in salita, a ventidue punti di distanza. Ce n’è abbastanza comunque per far esultare i lumbard: «Rispetto alle scorse regionali raddoppiamo i consensi», osserva il segretario provinciale Igor Iezzi. Il quale poi ribadisce l’ipoteca su Palazzo Marino: «È chiaro il messaggio che viene lanciato dalla città. Serve più Lega Nord nell’amministrazione, l’unica forza che ha ancora la capacità di portare i problemi della gente nei palazzi e risolverli. Per questo, dopo il palazzo della Regione ora l’Alberto da Giussano deve sventolare anche su Palazzo Marino».

A sinistra, nonostante il divario ancora marcato, il discreto risultato del Pd induce a un cauto, cautissimo ottimismo: «Il dato di Milano è in controtendenza », osserva per esempio Barbara Pollastrini: «La sfida per il Comune è aperta e realistica. Ma ci vogliono coraggio d’idee e classi dirigenti che segnino le dovute discontinuità culturali e politiche». La battaglia per Palazzo Marino, dunque. Sono in molti ora nel Pd ad invocare le primarie. Il segretario metropolitano (e sindaco di Cormano) Roberto Cornelli, per esempio: «A Milano il centrodestra non è più maggioranza assoluta. Lo strumento delle primarie per individuare il candidato sindaco è quello più idoneo, inciso nel Dna del nostro partito». Il capogruppo in Consiglio Pierfrancesco Majorino è invece il più deciso nel chiedere rinnovamento: «La partita è aperta, anche se sarà molto dura, perché in termini assoluti entrambi gli schieramenti hanno perso voti. Noi dobbiamo scegliere al più presto qualcosa di nuovo».

Il dato più clamoroso rimane quello sull’astensione. A Milano i votanti hanno superato di un soffio quota 60 per cento. Un’affluenza bassissima, inferiore di quattro punti alla media regionale. Il centro storico conferma la sua scarsissima propensione alle urne: affluenza inchiodata a quota 57,5%. Formigoni e il centrodestra centrano l’en plein in tutte le zone. E anche nella nove, Garibaldi- Niguarda, tradizionalmente le più rossa della città, il duello con Penati non ha riservato sorprese: quasi cinque punti di distanza.

Andrea Senesi
30 marzo 2010

Il voto a Milano, zona per zona

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Sab, 20/03/2010 - 22:19

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

ANAGRAFE. PARTE LA SPERIMENTAZIONE DELLA DIGITAL PEN: PIÙ VELOCE LA CONCESSIONE DELLA RESIDENZA

Milano, 20 marzo 2010 – Si accorciano i tempi per la concessione della residenza. È infatti cominciata in questi giorni la sperimentazione della Digital Pen, destinata a rendere sempre più veloci gli accertamenti anagrafici. Grazie a questa innovazione, i messi comunali compilano i verbali con una speciale penna ottica che, oltre a consentire più sessioni di registrazione relativi a diversi controlli, permette di scaricare ed elaborare giornalmente le immagini e i dati degli accertamenti, in modo da poter subito aggiornare le posizioni anagrafiche. 

“La diminuzione dei tempi di svolgimento di alcune procedure porta benefici non solo ai cittadini, ma anche al personale comunale incaricato - ha dichiarato l’assessore ai Servici civici e Semplificazione Stefano Pillitteri. - Il nostro obiettivo di semplificazione riguarda, infatti, anche il nostro personale: grazie a queste innovazioni il lavoro è reso più semplice, più rapido, meno soggetto a errori dovuti al passaggio dati, e viene ottimizzato l’intero sistema”.

Rendendo più veloce la registrazione dei dati, infatti, sarà possibile diminuire i tempi di concessione della residenza: un’innovazione che rientra nel più ampio progetto di riduzione dei tempi d’attesa per tutte le richieste anagrafiche. Altri e più recenti esempi sono i certificati on-line e il sistema taglia-code inaugurato nel salone dell’anagrafe di via Larga. 

In allegato la scheda tecnica e una foto

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Ven, 19/03/2010 - 12:11

Da Milano 2.0:

Regionali 2010, spazio ai candidati under 35: il progetto di Eleonora Voltolina, Antonio Incorvaia, Alessandro Rimassa e Alessandro Rosina

Pubblicato da Arianna Ascione, Blogosfere staff alle 11:12 in Milano politica

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Uscite allo scoperto, candidati alle Regionali under 35. In un paese per vecchi come il nostro, in cui gli over 60 detengono monopolio e potere trasversali, dalla ricerca alla cultura, come favorire il ricambio generazionale?

Da Eleonora Voltolina, direttore de La Repubblica degli Stagisti, Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa, autori di Generazione Mille Euro e Alessandro Rosina, docente di Demografia e autore del libro "Non è un paese per giovani", arriva una proposta concreta, rigorosamente in Rete.

Hanno realizzato 30 videointerviste ad altrettanti candidati alle regionali in Lombardia under 35 e le hanno postate  su YouTube. Sei domande uguali per tutti, per pungolarli in materia di scuola, università, stage, lavoro e integrazione, e l'identikit per capire chi sono e quanto guadagnano, come sono arrivati all'impegno politico, il percorso alle spalle, la professione dei genitori e i programmi per il futuro.

Trovate tutti i dettagli su su Blogosfere Politica e Società, mentre qui sotto vi proponiamo qualche videointervista. Le altre le potete trovare su StagistiTv.

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Gio, 18/03/2010 - 23:38

Da milano.corriere.it:

Come primo appuntamento una mostra sul terremoto in Abruzzo

Nasce «Casa di Letizia Moratti»

Associazione apartitica che si propone di diventare «un laboratorio di proposte e iniziative»

MILANO - Dopo aver sciolto la lista civica con la quale nel 2006 si candidò a governare Milano e aver aderito al Pdl, il sindaco Letizia Moratti torna alla società civile, dando vita a un'associazione apartitica che porta il suo nome. La «Casa di Letizia Moratti», la cui sede nel pieno centro della città è stata inaugurata oggi, nasce fin dal suo statuto come luogo di incontro, ascolto e orientamento per le «eccellenze» di Milano - terzo settore, onlus, centri di ricerca, imprese - con l'obiettivo di diventare un laboratorio di proposte e iniziative che non si esauriscano nella dimensione politica e istituzionale.

«NON C'ENTRA CON LE ELEZIONI» - «Non sarà un comitato elettorale», ha assicurato Marcello di Capua, avvocato, e presidente dell'associazione, cui pure non sfugge che tra un anno si tornerà a votare per il sindaco di Milano. «Il tipo di lavoro che porteremo avanti, senza i filtri della politica, lo dimostrerà. Il comitato elettorale quando sarà il momento sarà fatto e non c'entrerà nulla con Casa di Letizia Moratti». Del resto la stessa Letizia Moratti e il suo assessore Mariolina Moioli hanno assicurato che il loro contributo all'associazione prescinderà dalle loro cariche istituzionali.

Guarda il VIDEO...

«IO MAMMA E NONNA» - «Io prima di sindaco, sono donna, sono mamma, sono nonna - ha spiegato il sindaco - sono una persona e questo luogo vuole creare le opportunità perché le energie di ciascuno possano arricchirsi grazie al confronto con le energie di altre persone». I valori di riferimento di CdLM sono quelli da sempre propugnati dal sindaco di Milano: centralità della persona, responsabilità individuale, meritocrazia. «Al di là delle differenze politiche - ha spiegato Letizia Moratti - questa associazione vuole creare opportunità di dialogo tra mondi che spesso non comunicano tra loro, perché dal dialogo intersettoriale si possano gettare le basi per uno sviluppo diverso e innovativo della nostra città».

LA MOSTRA SU L'AQUILA - Come primo appuntamento una mostra: dopo un anno dal terremoto in Abruzzo, la città di Milano ospiterà, nell'isola pedonale del centro, una importante e innovative installazione fotografica di immagini e parole dedicate all'Aquila: «Remember. Vivi che ricorderai», dal 5 giugno al 4 luglio. Cinquanta gigantografie, allestite all'aperto in Corso Vittorio Emanuele, offriranno al pubblico un importante spunto di riflessione e un momento di pausa dalla frenesia quotidiana.

Redazione online
18 marzo 2010

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Inserito da il Inserito da Oliverio Gentile il Mar, 09/03/2010 - 15:47
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano e di Assolombarda: 

PER MIGLIORARE IL RAPPORTO TRA IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NASCE LA CARTA DEI DIRITTI DELLE IMPRESE

Snellimento degli adempimenti e riduzione del tempo necessario per l’espletamento di pratiche amministrative; maggiore conoscenza e comprensione delle procedure autorizzative; possibilità di contatti diretti con gli uffici del Comune attraverso l’uso degli strumenti telematici. Questi alcuni dei principali punti recepiti dalla “Carta dei diritti delle imprese” messa a punto da Assolombarda e Comune di Milano.

Milano, 9 marzo 2010 – Semplificare si deve, semplificare si può, perché la semplicità e l’efficienza del contesto normativo costituiscono un fattore determinante della competitività e della crescita economica di un Paese. Partendo da questo presupposto, Assolombarda e Comune di Milano sono da alcuni anni impegnati in un lavoro congiunto sul tema della semplificazione legislativa e amministrativa in attuazione di un Protocollo d’intesa siglato nell’ottobre del 2006.
Il Progetto Semplificazione, che ha l’obiettivo di stimolare l’effettiva introduzione di strumenti di semplificazione e trasparenza e di generare un aumento dell’efficienza-efficacia dell’operato della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese, ha visto lavorare fianco a fianco circa 70 dirigenti e funzionari del Comune di Milano e di Assolombarda, in rappresentanza di 9 Direzioni Centrali del Comune e 7 Settori/Aree di Assolombarda e ha coinvolto attivamente enti esterni quali ARPA, ASL, Vigili del Fuoco, Prefettura, Questura, Polizia Locale, Agenzia del Territorio.
Nel corso del 2009 sono stati attivati sei gruppi di lavoro tematici relativi a Carta dei diritti delle imprese, Professionisti di qualità e alta formazione, Posta Elettronica certificata (PEC), Revisione dei regolamenti comunali, Sportello Unico per l’Edilizia, Sportello Unico Attività Produttive che hanno prodotto una serie di risultati già resi operativi.
Di particolare rilievo è la redazione della “Carta dei diritti delle imprese” che è stata recentemente approvata dalla Giunta del Comune di Milano. La Carta raccoglie principi, metodologie e strumenti in grado di agevolare un rapporto più snello e concreto tra Pubblica Amministrazione e imprese; di sostenere azioni di promozione del territorio e delle attività produttive; di supportare e accompagnare la creazione di nuove imprese e lo sviluppo di quelle esistenti.
Tra i punti salienti da segnalare l’adozione da parte dell’Amministrazione Comunale di un programma annuale di semplificazione e lo snellimento delle procedure amministrative attraverso l’abbattimento dei tempi di ottenimento delle autorizzazioni, anche attraverso l’uso di strumenti informatici come la Posta Elettronica Certificata (PEC).
E’ prevista inoltre un’aggiornata informazione sulla disciplina dei processi autorizzativi e una chiara indicazione dei tempi di conclusione dei relativi iter, nonché una concreta possibilità di accedere a strumenti di consultazione, dialogo e interazione via web, tipici di uno sportello virtuale presso il quale le imprese possano espletare con facilità, a distanza e in via telematica le pratiche di avvio e modifica dell’attività.
“La Carta dei diritti delle imprese giunge all’esito di un positivo lavoro svolto in partnership con Assolombarda e costituisce un passo significativo sulla strada della semplificazione, obiettivo strategico di questa Amministrazione”, ha dichiarato Stefano Pillitteri, Assessore alla Qualità, Servizi al Cittadino e Semplificazione, Servizi Civici del Comune di Milano, “la nostra attenzione è rivolta ai bisogni dei cittadini, ma anche a quelli di tutte le imprese e le realtà produttive che contribuiscono così fortemente allo sviluppo e all’affermazione della nostra Città”.
“Sono particolarmente soddisfatto del lavoro compiuto e dei risultati raggiunti nell’ambito del progetto”, ha dichiarato Stefano Venturi, Responsabile Progetto Semplificazione di Assolombarda nonché Vicepresidente di Cisco Europa, “le nostre imprese chiedono con sempre maggiore forza tempi certi, procedure semplificate e un ascolto attento da parte della Pubblica Amministrazione, e il lavoro di questi mesi ha permesso di produrre molti risultati concreti in questo senso. Ora, con la redazione della Carta dei diritti delle imprese, abbiamo deciso di dare visibilità al lavoro svolto e di definire alcuni principi generali del rapporto tra imprese e pubblica amministrazione che ora andranno tradotti in ulteriori obiettivi concreti”.
Altri importanti risultati sono emersi dai lavori del Gruppo di Lavoro sui Talenti dedicato ai Professionisti di qualità e alta formazione che aveva l’obiettivo di semplificare i percorsi burocratici riguardanti l’arrivo e la permanenza dei cosiddetti talenti provenienti da Paesi esteri (studenti universitari, ricercatori, manager, ecc.), figure considerate nodali nell’economia milanese.
Si è arrivati lo scorso anno all’apertura di sportelli dedicati presso il Comune di Milano riguardanti l’iscrizione anagrafica dei lavoratori UE e il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa per i lavoratori extra UE e alla drastica semplificazione dei documenti che devono essere presentati allo Sportello Unico nel caso di domande di ingresso in Italia riguardanti distacchi di dirigenti o personale altamente specializzato, distacco formativo, infermieri professionali.
E’ stata inoltre messa a punto un’ipotesi di intervento di revisione normativa che, fermo restando l’assetto complessivo vigente, semplifica alcuni snodi procedurali che costituiscono inutili gravami per le imprese e che è attualmente in corso di valutazione da parte del Ministero dell’Interno.
Infine, il Gruppo di lavoro dedicato allo Sportello Unico per le Attività Produttive, che ha l’obiettivo di realizzare strumenti di informazione e orientamento a supporto delle aziende che devono attivare procedimenti amministrativi per potersi insediare sul territorio comunale, ha portato alla realizzazione di “Percorsi guidati” per l’adempimento della DIAP (Dichiarazione Inizio Attività Produttiva), con guide tematiche per la compilazione corretta e informata della modulistica, e alla realizzazione del servizio SOFI, un portale del Comune dedicato all’impresa.

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