
... vedi la relativa news per saperne di più e partecipa subito al nuovo forum (magari trasferendo lì le questioni rimaste aperte che ti stanno a cuore)!
Oliverio


Buongiorno egregio Sindaco Pisapia e Assessore Maran,
vorremmo capire come viene certificata la "qualità dei servizi" ATM perchè succedono spessissimo disservizi e disfunzioni anche di una certa gravità come, ad esempio, alle fermate dei mezzi pubblici: stazioni nuove, tecnologiche, sorvegliate dal satellite ovvero georeferenziate ma all'atto pratico i fatti sono molti diversi.
Una cosa per volta: ora lei offriamo uno spaccato della fiera campionaria di quello che non funziona con i display:
o sono spenti del tutto, morti sepolti
o non hanno i tempi di attesa di una o più linee in transito
o danno 20 minuti e lì davanti c'è il muso del mezzo.
Esempi:
domenica sera, 12 maggio, ore 21.30 circa, in periferia periferia, pioggerellina e alla fermata n. 10163, il bus 63 per il centro non ha tempi, si rimane lì, in balia...dell'alba?
lunedì 13 giugno, ore 14.30, in via Larga, fermate 11514 e 11515, M3Missori, transito tram e bus, 12, 15, 27 e 54, attesa senza notizie. I display riportano solo i numeri dei mezzi ma nessun tempo e così si perdono anche più di dieci minuti mandando tutte le benevolenze a chi non fa funzionare queste tecnologie;
martedì 14 giugno, ore 15.20, via Bocconi, fermata 11469, display spento, morto.
Aggiungiamo un rischio ancora presente in metrò: giovedì 16 giugno, ore 16.15, stazione M2 Porta Genova: rischio già segnalato con precedente reclamo perchè a terra ci sono fili pericolosi che sporgono da un pozzetto (riferimento colonna dove si trova telefono arancione per radiobus). Nulla è cambiato. Qualora malauguratamente le persone inciampassero, rovinando a terra si possono fare anche molto male, ne consegue richiesta risarcimento danni causati ovvero elevati costi sociali.
ATM ha un carnet di innumerevoli reclami inviati via web più le proteste apparse sui giornali di come è mal gestita questa importante informazione istituzionale. Così è pienamente inaffidabile, non dà nessuna sicurezza e i passeggeri restano mollati lì senza sapere niente, alla mercè di qualsiasi insidia!
Grazie Sindaco Pisapia per un intervento incisivo e per una risposta congruente non come quelle di ATM che sono a dir poco "pittoresche".
Rinnovate cordialità e un poderoso buon lavoro.
Maria Lucia Caspani
Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana
Vice Presidente Nazionale Dipas - Delegazione di Milano
mlcaspani@hotmail.com
Paolo Forti
Maestro del Lavoro, Esperto di Radiotelecomunicazioni
paoloforti2001@gmail.com
Silvio Muscari
Abbonato annuale ATM e GEV, Guardia Ecologica Volontaria, Pubblico Ufficiale e Polizia Amministrativa in servizio
silviomus@yahoo.it
Ruggero Revelli
Segretario Generale dei Circoli Rotary di Milano
ruggerorevelli@gmail.com


I milanesi hanno votato e scelto Sindaco Pisapia, si rispetti democraticamente il loro voto e basta attacchi squallidi e patetici. Grazie..


Tanti Auguri Giuliano,
auguri sinceri, affettuosi e interessati pure, come spesso sono gli auguri, che tanto bene fanno riceverli, così come quanto farli. Gli auguri sono riferiti in primo luogo alla consultazione elettorale di domenica, giunta all'epilogo speriamo positivo per la tua persona, la tua famiglia, i tuoi amici e collaboratori. Da martedì possa iniziare per te un periodo bello e ricco di soddisfazioni, oberato da impegni come il governare una città grande e complessa come Milano certamente richiede, ma che al contempo possa essere la molla propositiva per la città e la sua gente, volta ad uscire finalmente da questo lunghissimo incubo, iniziato quasi vent'anni addietro. Il mio referente temporale è il tristemente famoso discorso del cavalier errante quando, nell'imminenza sempre di elezioni amministrative, qui a Roma però nel 1992, dichiarò con solennità che se fosse stato possibile, lui prodotto della Milano da bere craxiana, avrebbe sicuramente dato il suo appoggio ed il suo voto a Gianfranco Fini, contrapposto allora a quel Francesco Rutelli divenuto poi sindaco, elogiandolo pubblicamente e di fatto, sdoganando il post fascista, allora ancora delfino di Almirante, con tutto il gaudio possibile di donna Assunta. La storia poi sappiamo come è andata, e quali gli sviluppi di una passione viscerale tra l'unto dal signore e colui che, rinnegando buona parte della sua storia, chiese pubblicamente scusa per tutto quello che era stato sino a quel momento. Inaugurando in questo modo la stagione lunga della destra al potere, nonostante brevi e frammentari momenti di pertinenza del centro sinistra. Fasi alterne, sino ai recenti stracci e suppellettili di vario genere [famose le penne finiane contro Barbareschi], lanciati reciprocamente all'auditorium di via della Conciliazione. La nostra storia è talmente bizzarra che pure i luoghi ed i modi a volte, partecipano alle sua stesura. Si obbietterà che tutto questo è riferito al gran sultano più che ad un'elezione importante per una delle città maggiormente importanti del paese. Del resto, il signorotto capo del partito dell'amore ha voluto espressamente tramutare la cosa in un plebiscito popolare rivolto alla sua persona, affermando poi forse una delle poche verità in tal senso. Perché di questo si tratta, ed in questo io spero vivamente nel tuo trionfo. Ma di tutto questo caro Giuliano puoi benissimo infischiartene, tanto basse sono le vicende che appartengono a quel mondo colorato, di rosa cipria spesso, delle residenze tante, del cavalier Berlusconi, suadente volto inceronato da casting, piuttosto mal messo dell'ultimo periodo. Io invece gli auguri voglio farli a te, alla tua storia prossima e così facendo, li faccio anche a i tanti amici milanesi, che possano così uscire finalmente da quella situazione di malessere che, mi dicono molto diffusa; e li faccio pure a noi tutti, che quel malessere condividiamo e ci danniamo ad ogni occasione, ed in molti settori del quotidiano. Perché è sin troppo evidente, nonostante i tentativi di depotenziarne i risultati del primo turno dei tanti Porro e similari, che una vittoria a Milano potrebbe risultare l'inizio della fine di questo personaggio claunesco e volgare, per tornare così a respirare finalmente un'aria nuova. Il paese tutto avrebbe, no meglio avrà, di che guadagnare dall'affermazione di una persona onesta, gentile e garbata, tutto il contrario dell'arroganza becera e da quattro soldi che il berlusconismo ha imposto come valore nazionale, con sommo gaudio degli umoristi stranieri, ai quali mancano i termini per tradurre le manifestazioni picaresche del soggetto e dei suoi lacché. Tra i quali va annoverata evidentemente, anche la nobil donna Letizia Brichetto Arnaboldi, coniugata Moratti, che poco scrupolo si è fatta nei tuoi confronti infangandoti e diffamandoti agli occhi mediatici dell'elettorato, usando disinvoltamente la calunnia tanto cara a certi opinionisti di regime, che tante vittime a prodotto in questi anni. Ma caro Giuliano consentirai che gli auguri più fervidi possano andare ai figli del nostro paese. La tua vittoria di domenica potrebbe far rinascere, almeno in parte, una situazione di valori che, violentati a vari livelli dalla cultura minimalista nell'essere volgarizzata dal tubo catodico, possano tornare ad essere linfa vitale per i ragazzi più giovani di questo paese. L'affermazione che i tanti di noi si aspettano dalle urne dei ballottaggi, significherebbe senza ombra di dubbio alcuno che il paese vuole tornare alla normalità, tanto depauperata negli ultimi tempi. Giovani generazioni che lamentano nel disagio collettivo, una pochezza e una miseria a cui questa gente vuole costringerli per il prosieguo della loro vita. Cosa che noi non permetteremo, ma che abbiamo il dovere di denunciare sempre, come pericolo incombente sui nostri figli. Quale esempio può dare ai ragazzi siffatta gente mi chiedo, ed evito accuratamente di rispondermi, tale è l'angoscia che mi procura la storia triste, di tante ragazze fondamentalmente tristi pure loro, in appartamenti lussuosi e residenze principesche, in cui pensano di dar sfogo alle loro tristezze infinite.
In bocca al lupo pertanto, che la rinascita possa ripartire da Milano.
Guido....sempre con la passione che sento.


Il luogo è qualche cosa che vive del proprio passato, degli uomini che lo hanno abitato.
Il Parco Agricolo Sud Milano nasce nel 1990, occupa un area di 47.000 ettari e comprende 61 comuni che si estendono a sud, est e a ovest di Milano.
Il Parco è il riconoscimento del grande ruolo che l’agricoltura ha assunto e ancora ha, sia pure in forme diverse, nei confronti di Milano: visitarlo è come entrare in un grande monumento i cui artefici, oltre alla natura, sono generazioni di agricoltori. E’ caratterizzato da una fitta rete irrigua e dalla coltivazione agricola dove predomina il riso e i cereali.
Il sito nasce dalla necessità di raccontare il territorio con un approccio diverso da quello che tradizionalmente si incontra navigando sul web, dove il Parco viene principalmente descritto tramite la promozione delle attività di vendita di prodotti legati al territorio, di itinerari enogastronomici e storico architettonici. Ma se ci si addentra, se lo si vive quotidianamente, ci si accorge che ogni piccola realtà ha qualcosa da raccontare. I luoghi di aggregazione “storici” di ogni Comune come le Osterie, le cooperative sociali, le piazze e i sagrati delle chiese, sono permeati di memoria, i racconti legati alla trasformazione del territorio hanno una valenza storica molto più forte di quella tramandata dai libri.
Chi di noi non è rimasto affascinato da una vecchia foto in bianco e nero; confrontata con lo stesso luogo dopo 60 anni porta inevitabilmente a visualizzare le “differenze”, la trasformazione, molte volte legata a modifiche del territorio in funzione della destinazione d’uso, basti pensare alla creazione di nuove rogge usate per l’irrigazione delle risaie o alla costruzione di una cascina.
Questo approccio alla storia del luogo è quello che più ci appartiene, l’approccio anedottico nel termine più esteso, che si attiene a episodi marginali, ma ricchi di informazioni inedite che si intersecano a quelle di carattere prettamente storico.
L’idea è quella di descrivere i luoghi e il territorio a partire dalle testimonianze degli uomini che lo hanno abitato e lo abitano, dalle vicende che si sono svolte, dalle case che si sono via via costruite. Raccontare i luoghi con queste modalità è diventato sempre più difficile perché la catena generazionale, la memoria e la tradizione orale si sono interrotte.
Il progetto prenderà forma e si svilupperà a secondo del materiale e dei contributi che, sotto ogni forma (foto, cartoline,video, racconti), gli abitanti dei 61 Comuni del Parco inseriranno all’interno del sito concepito come un mosaico costituito da una moltitudine di tessere collegate tra loro, aneddoti, storie, collocate in un dinamico spazio temporale che si aggiornerà negli anni.
Così la storia di una cascina si intreccerà con una foto di un matrimonio, che porterà al racconto di una festa che rimanderà a una “leggenda”.
L’appoggio logistico e la raccolta delle testimonianze sarà mediato anche dai soggetti che operano sul territorio:la Provincia, il Comune, le Associazioni, i centri di aggregazione, le Biblioteche e le Parrocchie. Ma soprattutto le “memorie storiche” del luogo.
Costruisci con noi il MuVi del Parco Agricolo sud Milano
Puoi contribuire inviando foto, “d’epoca” e attuali, racconti, aneddoti che riguardano i 61 comuni del Parco.
Le foto ed eventuali documenti devono essere in formato jpg con il lato più lungo di 1000 pixel a 72 dpi ; se hai vecchie foto in bianco e nero e hai la possibilità di scansionarle puoi inviarcele via mail, altrimenti possiamo provvedere noi alla scansione.
Le testimonianze devono essere trascritte in un file word e contenere, qualora fosse possibile, luogo, fonte, nome e cognome dell’intervistato.
L’idea è quella di descrivere i luoghi e il territorio a partire dalle testimonianze degli uomini che lo hanno abitato e lo abitano, dalle vicende che si sono svolte, dalle case che si sono via via costruite. Raccontare i luoghi con queste modalità è diventato sempre più difficile perché la catena generazionale, la memoria e la tradizione orale si sono interrotte.
Il progetto prenderà forma e si svilupperà a secondo del materiale e dei contributi che, sotto ogni forma (foto, cartoline,video, racconti), gli abitanti dei 61 Comuni del Parco inseriranno all’interno del sito concepito come un mosaico costituito da una moltitudine di tessere collegate tra loro, aneddoti, storie, collocate in un dinamico spazio temporale che si aggiornerà negli anni.
Così la storia di una cascina si intreccerà con una foto di un matrimonio, che porterà al racconto di una festa che rimanderà a una “leggenda”.
Questo sito conterrà la testimonianza di ogni visitatore che vorrà dare il proprio contributo, il nostro compito sarà solo quello di ordinare e dare un filo logico alle sezioni (quelle iniziali potrebbero essere l’acqua, la terra, le cascine, le persone, il tempo libero, gli attrezzi, i luoghi) mano a mano che si amplieranno, grazie anche al vostro contributo.
Dove:
on line
Quando:
Fino a sabato 31 Dicembre 2011
Chi organizza:
Obiettivamente.org
Contatti:
parcosudmilano@obiettivamente.org
Sito web:
www.parcoagricolosudmilano.it


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La signora Letizia Brichetto in arte Moratti, dopo 5 anni di sciagurato sgoverno cittadino, ha la spudoratezza di presentarsi agli elettori per una riconferma del suo incarico. Per constatare in che condizioni è ridotta la città, basta girarla un po'. Lavori bloccati, cantieri infiniti, opere che mancano, aria irrespirabile. Persino sedersi sulle panchine all'esterno della stazione centrale è vietato. Benvenuti nella Milano del Buon Governo e della Libertà come dalla signora Brichetto intesa. Dato che molti, giustamente, chiedono di conoscere cosa venga, dal centrosinistra, contestato alla giunta Brichetto, è stato preparato, dal Comitato per Giuliano Pisapia sindaco, un dossier la lettura del quale consiglio a tutti (http://www.pisapiaxmilano.com/wp-content/uploads/2011/05/21-fallimenti.pdf)


Venerdì 29 "AdessoBasta" ha partecipato ad una assemblea popolare, indetta da "Memoria Antifascita", alla quale aderivano la Camera del Lavoro di Milano, nella figura del segretario generale Rosati, l'ANPI milanese, nella figura del vicepresidente provinciale Cenati, un giornalista (Scaramucci), un attore (Sarti) oltre ad associazioni come “AdessoBasta”, “26per1”, Punto Rosso.
Una assemblea popolare, dunque, organizzata allo spazio Guicciardini in via Melloni, per ricordare Gaetano Amoroso, assassinato dai fascisti a coltellate il 27 aprile del 1976, e per lanciare la proposta di preparare una giornata del Ricordo di tutte le vittime della Nuova Resistenza, che si è concordato verrà realizzata il 25 maggio, giorno nel quale veniva ucciso a coltellate dai fascisti il giovane Brasili.
Non, dunque, come scrive La Repubblica di sabato 30, una “celebrazione di sinistra”.
Era una assemblea di popolo, con i rappresentanti di prestigiose istituzioni.
Ma la brutta ricostruzione di “La Repubblica” non finisce qui. Dice l’articolista: “…sessanta militanti di Forza Nuova lasciano piazzale Susa… e iniziano a lanciare petardi e fumogeni… una decina di minuti di scontri a distanza, con la polizia che separa i due gruppi, sempre più pericolosamente vicini…”
Una ricostruzione da “opposti estremismi” che si fronteggiano, meno male che c’erano le forze dell’ordine.
E no, caro giornalista, così proprio non va. Come mai non ti domandi perché la polizia ha fatto arrivare i fascisti fino davanti allo spazio Guicciardini? Erano lì, i poliziotti. Pronti in assetto antisommossa all’angolo della strada. “ma non li abbiamo visti”, balbetta un funzionario. Non hanno visto una cinquantina di fascisti con bastoni, manganelli, caschi, fumogeni, petardi, gagliardetti, saluti romani? E cosa facevano? Giocavano a carte?
E perché, quando finalmente li hanno visti svegliandosi dal letargo, non hanno caricato? Li hanno lasciati lì 5/6 minuti prima di intervenire.
E sono intervenuti solo quando gli antifascisti indignati sono usciti e li hanno affrontati costringendoli alla ritirata.
Caro giornalista così non va.
Non si riduce una provocazione fascista ad un nuovo episodio di intolleranza tra estremisti.
Io, che leggo sempre questo giornale, non per la prima volta, sono costretto a dire: vergogna “La Repubblica”, vergogna giornalista.
Ricordiamo le prossime principali scadenze:
- venerdì 6 maggio: sciopero generale indetto dalla CGIL contro la politica fiscale del governo, per i diritti dei lavoratori.
- 15/16 maggio: si vota per cacciare la destra dal governo di Milano
- Mercoledì 25 maggio: giornata della Memoria per tutti i caduti della Nuova Resistenza
- Giovedì 2 giugno: festa della Repubblica, manifestazione nazionale a Milano per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza




Ho il piacere di invitarvi al Convegno di apertura del progetto
CIVES - CIttadini VErso la Sostenibilità
che si terrà sabato 2 Aprile 2011
dalle ore 9.30 alle 13.30
presso il Centro SeiCentro
Via Tolstoj 5 (angolo Via Savona) - Milano
CIVES è un progetto partecipativo che interessa l'area della Darsena di Porta Ticinese e dei Navigli milanesi, e l'area denominata "Parco delle Risaie". Il progetto si propone di promuovere un ruolo attivo dei cittadini e degli operatori agricoli nella costruzione di un nuovo rapporto tra la città di Milano (con i suoi stili di vita), e l'agricoltura di prossimità, affrontando al contempo il tema della funzione e della qualità urbana dell'area della Darsena di Porta Ticinese.
Gli strumenti di attivazione della rete territoriale saranno sia off line che on line, attraverso l'attivazione di tavoli di lavoro, sul territorio e in rete.
Il progetto, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell'ambito del bando 2010 "Educare alla sostenibilità", è promosso da Fondazione RCM - Rete Civica di Milano (capofila), Associazione Parco delle Risaie, ARCI Milano e DIAP (dipartimento Architettura e Pianificazione - Politecnico di Milano). Vede inoltre la partecipazione di una variegata rete di attori del territorio.
Sabato 2 aprile 2011 durante il convegno di apertura del progetto si approfondiranno i seguenti temi:
- il progetto CIVES, la partecipazione in rete e nel territorio (Fondazione RCM - Rete Civica di Milano)
- l'agricoltura urbana per Milano (Associazione Parco delle Risaie)
- territorio, agricoltura, pianificazione: le questioni aperte (DIAP) - Politecnico di Milano
- cittadini consumatori consapevoli: l'esperienza dei gruppi di acquisto solidali (ARCI)
- l'agricoltura periurbana a Milano: opportunità e prospettive (ISTVAP - Istituto per la Tutela e la Valorizzazione dell'Agricoltura Periurbana)
Per partecipare al convegno occorre registrarsi qui:
http://aperturacives.eventbrite.com/
Per approfondimenti sul progetto e per partecipare on-line:
www.cives.partecipaMi.it
su www.cives.partecipaMi.it
si partecipa con l'account di partecipaMi effettuando il login qui
http://www.cives.partecipami.it/users/login
(se non ricordi i dati - username e password - del tuo account partecipaMino, scriviMi...)
www.cives.partecipaMi.it ha anche la sua pagina Facebook:
http://www.facebook.com/pages/Progetto-CIVES-Cittadini-Verso-la-Sostenibilita/153939654667767
Buona partecipazione!
:-)
