.: Discussione: La Regione: newco aperta a Comune e Provincia - Nasce la società per i terreni Expo

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 12 Giu 2010 - 20:24
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Colmegna: chi vuole l' Expo aiuti i rom del Triboniano

Repubblica — 10 giugno 2010   pagina 9   sezione: MILANO

IROM del Triboniano devono andarsene per l' Expo, quindi chi ha voluto l' Expo deve occuparsi dei rom del Triboniano. Un sillogismo che don Virginio Colmegna detta con il tono dell' ultimatum, visto che Comune e prefettura hanno delegato lui - garantendogli i fondi del piano Maroni - l' assistenza sociale dei quasi 600 nomadi che abitano nei tre campi comunali. Campi in fase di smantellamento, perché attraverso quell' area deve passare una strada necessaria per collegamento alla città della sede dell' esposizione internazionale del 2015. Il presidente della Casa della Carità lancia un appello e annuncia una nuova iniziativa, «Exponiamoci- La carovana del possibile», una sorta di "porta a porta" che si svolgerà nei prossimi dieci giorni. «Ci rivolgeremo alle forze imprenditoriali, produttive, finanziarie, economiche, ma anche ecclesiali - ha spiegato Colmegna - per chiedere aiuto concreto alle famiglie rom che dovranno uscire dal campo: servono case e lavoro». Se non ci saranno risposte concrete entro una decina di giorni, Colmegna annuncia che rinuncerà all' incarico del presidio sociale nel più grande campo rom della città, inaugurato solo tre anni fa dal sindaco Moratti (al costo di un milione di euro) e in via di chiusura entro la fine dell' anno. In una lettera aperta Colmegna spiega: «L' urgenza drammatica dell' Expo vuole che in dieci giorni al massimo si raccolga questa sfida, verifichiamo se Milano è in grado di superare le favelas in modo pacifico. Evitiamo che l' emergenza diventi questione da affidare allo scontro di piazza». Nel campo di via Triboniano, dopo i tafferugli del 22 maggio scorso, è momentaneamente tornata la calma, anche se l' avvicinarsi dello sgombero tiene alta la possibilità di nuovi disordini. Fiorenzo De Molli, responsabile del presidio sociale della Casa della Carità, ha già incontrato 44 delle cento famiglie residenti e concluderà il giro entro la settimana: «Vogliamo offrire, a tutti quelli che accettano la legalità, un percorso che li porti all' autonomia abitativa e lavorativa» spiega. E Colmegna precisa: «Ma per far questo non bastano i soldi del piano Maroni: servono commesse di lavoro a imprese sociali in cui impiegare i rom del Triboniano PER SAPERNE DI PIÙ www.casadellacarita.org www.worldexpo2015.it. Ed è necessario creare un fondo di garanzia per consentire ai nomadi di accendere mutui o fornire garanzie per gli affitti. Altrimenti io mi chiamerò fuori e lo sgombero sarà una questione di ordine pubblico». - ZITA DAZZI

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 10 Giu 2010 - 19:39
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