.: Discussione: La Scuola pubblica dell'obbligo a Milano non ha risorse per svolgere il suo compito

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 20 Mar 2010 - 06:31
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Egregi Signori della Politica di Centrodestra, di Milano e dei Palazzi Romani,

noi cittadini non crediamo di essere così sprovveduti da non percepire con grave disagio il paradosso di una  Milano che vuole farsi grande al cospetto del mondo con EXPO 2015, ma che poi alle scuole pubbliche dell'obbligo cittadine, dove manca tutto, non riesce a garantire quel livello minimo indispensabile di dignità che una società che vuole dirsi civile deve necessariamente avere.

Manca tutto, dal pagamento degli arretrati agli insegnanti, al personale ATA e le supplenze sempre più miraggio sahariano, insegnanti di sostegno sempre più rarefatti, carta igienica, detersivi, materiale per i laboratori, computers aggiornati, materiale audio e video, manutenzione, messa in sicurezza.

Una porzione di Milano oggi impresentabile, la scuola dell'obbligo è costretta a pene da piaga biblica, dove i genitori oramai sono chiamati a sborsare ripetutamente denaro per rimpinguare i disastrati bilanci e consentire alla scuola galleggiare al limite (spesso valicato) della sopravvivenza, con una offerta formativa anno dopo anno sempre più critica. 
BERLUSCONI, TREMONTI, BOSSI, CASTELLI, FINI, LA RUSSA, GELMINI, STANCA, MORATTI, DECORATO, PALMERI, SALVINI, PODESTA', FORMIGONI, EMILIO FEDE, FELTRI, BELPIETRO, MINZOLINI, parlatevi tra Voi, questa vostra Milano (a filotto di Centrodestra) sul fronte scuola (dell'obbligo) è di una tale povertà che farlo sapere al mondo dovrebbe farvi arrossire paonazzi dalla vergogna.
Avreste per caso il coraggio di dirlo al BIE?
Nei magri bilanci comunali c'è ancora qualche elemosina da stanziare per le scuole dell'obbligo milanesi?

Ricordatevi bene che a Milano andremo alle elezioni regionali 2010, per 1000 ragioni molto critiche, politicamente significative, con questo macigno sullo stomaco, ad esprimere nel segreto dell'urna tutto il nostro disappunto, ed a nulla varranno le vostre affabulazioni se prive di concretezza.