.: Discussione: La città dell’Expo progetta il suo futuro - Più metrò e centro chiuso alle auto

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 17 Mar 2010 - 22:28
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Da milano.corriere.it:

alberi, servizi, mezzi pubblici, cultura, periferie, Expo

«I vostri desideri, il mio impegno»

Il sindaco risponde, punto per punto, ai «sogni» espressi dai lettori nei lavori inviati

di  LETIZIA MORATTI

«La città che vorrei»: una bella idea del Corriere, un modo per parlare di Milano, per fare proposte, per immaginare il futuro. Il numero e la qualità delle risposte rappresentano bene il patrimonio di positività dei milanesi, il desiderio di una Milano sempre più bella e accogliente, una città di cui essere orgogliosi e nella quali sentirsi a casa. Mi metto in gioco anch'io con i miei sogni, quelli a cui sto lavorando, progetti avviati e già in parte realizzati. Ne scelgo alcuni.

Una Milano più verde:
abbiamo piantato in tre anni 35.000 nuovi alberi; entro quest'anno ne pianteremo altri 90.000; l'obiettivo è arrivare a 500.000 alberi. In questo progetto si inserisce il piano del maestro Abbado, che tornerà al Teatro alla Scala grazie all'impegno del Comune di creare un'oasi verde nel cuore della città. Stiamo lavorando inoltre sulle periferie disegnando una cintura verde attorno alla città raccordata al centro da un sistema di raggi verdi.

Una città più vivibile.
Vogliamo una fermata dei mezzi pubblici a non più di 500 metri da casa. A non più di dieci minuti ci devono essere i servizi di base: asili, scuole, farmacie, negozi di vicinato, una biblioteca. È questo l'obiettivo del nostro Piano di Governo del Territorio. Non si costruisce senza servizi e senza infrastrutture. Più cultura, più luoghi di aggregazione per promuovere la coesione sociale e chiudere la stagione dei quartieri ghetto. Stiamo introducendo l'housing sociale: un mix abitativo di edilizia libera, convenzionata e pubblica. Esperimenti che stanno funzionando. La Milano che vorrei è una città che si sviluppa in modo armonico.

Una città aperta e internazionale.
Lavoriamo su una dimensione che supera i confini amministrativi, ragioniamo in termini di area estesa partendo dai collegamenti, le nuove metropolitane, le alleanze strategiche tra aziende municipalizzate, come l'Aem e la Asm di Brescia, e tra i gestori aeroportuali di Linate, Malpensa e Orio al Serio per dare servizi integrati, più efficienti e convenienti.

La nuova sfida è Expo,
una grande occasione per tutto il nostro Paese. Un evento che attrae un fortissimo interesse in Italia e nel mondo. Cinquanta città italiane si sono già alleate con Milano per promuovere il turismo valorizzando i nostri beni culturali. Ogni giorno ho contatti con Governi esteri e Capi di Stato che ci chiedono di partecipare a Expo: Cina, Corea, Egitto, Libia, Siria, solo per citare i più recenti. Sono rapporti che vanno oltre Expo, sono nuovi mercati per le nostre imprese, nuovi partner per i nostri centri di ricerca. In Corea abbiamo inaugurato Milano Triennale Incheon: con Triennale è nata una piccola Milano delle eccellenze, interamente finanziata dai coreani, a cui partecipano l'Accademia della Scala, il Conservatorio, lo IED e il Museo della Scienza e della Tecnologia. Con Expo abbiamo ottenuto l'impossibile: due nuove linee della metropolitana e i prolungamenti di M2 e M3 fuori dalla cintura urbana e quattro nuove autostrade: Tem, Brebemi, Pedemontana, l'ampliamento della A4. Milano è una città esigente, che giustamente ci sprona a fare sempre meglio, ma anche una città che mostra di avere fiducia nel futuro. Le idee raccolte dal Corriere ci parlano dell'amore per Milano. La Milano che vorrei, anzi direi la Milano che voglio, è quella che intercetta questo amore e lo rende operativo a vantaggio di tutti.

Letizia Moratti, sindaco di Milano

15 marzo 2010
(ultima modifica: 17 marzo 2010)
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 5 Mar 2010 - 15:47
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