.: Discussione: Milano: vogliamo le ciclabili

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 16 Gen 2010 - 23:49
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Da milano.corriere.it:

dalla parte del cittadino

Ciclisti e pedoni sulle stesse piste
Convivenza possibile con il bon ton


Sarebbe veramente ora che il Comune facesse qualcosa per le bici dopo tanto parlare. Bisogna però vedere cosa si intende per «uso promiscuo»: un marciapiede dove pedoni e ciclisti convivono, oppure un marciapiede dove con una bella striscia di vernice si delimitano i rispettivi spazi: da una parte i ciclisti e dall'altra i pedoni, senza che i pedoni, come purtroppo spesso succede (e non capiscono— o fanno finta— anche se gli si suona il campanello che devono spostarsi), vadano a camminare sulla pista per i ciclisti. In generale sarebbe alquanto utile un po’ di educazione e rispetto da entrambe le parti. Io che pedalo con educazione (l'unico marciapiede che mi permetto di fare è quello di viale Puglie, ponte sulla ferrovia, quindi senza uscite di case e negozi), perché vedo regolarmente ciclisti che pedalano e parlano al telefonino o, peggio ancora, sbucano sparati da vie contromano. Comunque, ben venga ogni iniziativa a favore delle biciclette, anche perché se guardiamo bene, più si va a Nord — ossia dove piove di più o sovente c'è brutto tempo —e più la bicicletta è usata e messa al primo posto. È inutile continuare a parlare e scrivere di clima stravolto se poi al lato pratico non si fa nulla. Suggerirei al nostro sindaco, signora Letizia Moratti, di usare anche lei la bicicletta per recarsi in ufficio come fa il suo collega di Londra.

Daniela Pulvirenti


P.S.: in zona Corvetto dove abito è stata di recente risistemata la via Polesine, con aiuole e parcheggi con mattonelle rosse per le auto. Peccato che, pur essendo alquanto ampia, chi ha studiato il progetto e chi l'ha approvato, non abbia pensato ad una corsia per i ciclisti. Sempre in zona stanno risistemando la via Mompiani e mi domando se ci penseranno.


In attesa delle annunciate strisce sui marciapiedi larghi, per separare due categorie, ciclisti e pedoni che sempre più spesso si intralciano (e si insultano) a vicenda, è sull'educazione delle suddette categorie che vorrei tornare. Dei pedoni che passeggiano, come lungo una promenade, con bambini cani e passeggini sulle piste ciclabili, lei ha già detto. Io vorrei dire di quei miei colleghi di bicicletta che sempre più si allargano sui marciapiedi, sfrecciando imperterriti in mezzo ai pedoni, eventualmente anche scampanellando per farsi strada. Eh no. Capisco salire sul marciapiede— capita a tutti — standoci però con discrezione, lasciando il passo a chi va piedi; ma suonare proprio no perché vi si è ospiti temporaneamente tollerati e non padroni.

Isabella Bossi Fedrigotti
16 gennaio 2010

In risposta al messaggio di Giovanni Gronda inserito il 20 Dic 2009 - 14:40
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