.: Discussione: Circa i Rom al Rubattino

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Giuseppe Larovere

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Inserito da Giuseppe Larovere il 10 Nov 2009 - 16:11
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Ho letto da qualche parte che la mente è come il paracadute, se non si apre è la fine.

Nel forum del mio quartiere avevo scritto circa un convegno sui Rom & Sinti tenutosi il 3 Novembre al palazzo delle Stelline. Le proposte potrà trovarle negli allegati ma per coloro che  istigano  alla conflittualità fra cittadini, sono informazioni senza  alcun interesse. La loro mente è come il paracadute che non si apre.

Presi come sono ad interessarsi di sgomberi in quartieri che non conoscono minimamente scavano nei bassifondi per trovare il modo di perseguitare gli  ultimi della terra per ripristinare la legalità (!!!????), con il piglio di  Javert del 21° secolo .

E allora cosa scoprono dopo poco più di un anno ? E la  domanda che si pongono ( la risposta era sotto i loro occhi da piu' di un anno)  è " dove prendono l'acqua i rom del Rubattino "?  La ricerca della risposta diventa  la mission nel  nuovo  percorso culturale

Verso fine Ottobre parte l'indagine  sul quartiere con foto e informazioni  a giornali compiacenti  che si prestano scrupolosi  nel gioco al massacro.

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Alcuni cittadini mi avevano da settimane segnalato che gruppi di “nomadi” si approvigionavano d’acqua presso la sede dell’INNSE. Non ne avevo fatto parola in Consiglio in quanto non avevo le prove documentate. Nella giornata di oggi, ore 12.42, ho invece avuto la possibilità di verificare personalmente la situazione e di scattare un paio di fotografie. L’ingresso dell’INNSE che da su via Rubattino era aperto e alcune persone, indisturbate, facevano scorte di acqua dai lavandini esterni. Pochi metri più indietro, verso Segrate, erano in sosta alcuni camper.

 

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A pochi giorni di distanza e sempre in Ottobre i supporter mediatici scrivono :

 

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In via Rubattino lo scippo avviene alla luce del sole. I rom attraversano la strada a gruppetti, trascinano i contenitori vuoti e li piazzano sotto il lavandino. Taniche, bottiglioni da cinque litri, bidoni in plastica. Cambia la forma, ma non il risultato: i nomadi scroccano tutti i santi giorni l’acqua alla Innse. La fonte a cui si abbeverano gli zingari del più grande insediamento abusivo della città, infatti, appartiene all’azienda metalmeccanica appena rilevata dal gruppo Camozzi. Terminate le passeggiate di protesta sui tetti, nella ditta alla periferia est di Milano gli operai stanno tornando gradualmente al lavoro. I capannoni hanno ricominciato a produrre, eppure i 200 nomadi continuano a servirsi del rubinetto gentilmente offerto dalla fabbrica. Devono bere, lavarsi e sciacquare i panni prima di appenderli fuori dalle baracche: perché comprare l’acqua all’Esselunga, lontana quasi un chilometro, se c’è un bel lavandino gratuito a disposizione? La fonte miracolosa degli zingari etc etc

 

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 E non scalfisce minimamente  che ciò stanno  perpetuando è immorale, ignobile, crudele e  va contro la Costituzione e i diritti fondamentali dell'uomo.

 Io rispondo il 2 di Novembre :

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" I Nomadi "attraversavano la strada e prendevano l'acqua dal rubinetto posto a lato del cancello d'entrata della Innse. Bastava chiederlo :
 
-Agli operai della Innse in presidio permanente da parecchi mesi ( circa 15)
-Alle centinaia e centinaia di poliziotti e carabinieri che hanno presidiato l'area Innse dall'inizio di Agosto per una quindicina di giorni.
-Alle televisioni e ai giornali che 24 ore su 24 hanno sostato davanti alla Innse e hanno filmato, fotografato l'area sempre nello stesso periodo. 
-Ad alcuni consiglieri di maggioranza ed opposizione che hanno portato il loro sostegno alla Innse nei quindici giorni
-Alle centinaia di persone che per tutti i giorni dall'inizio dell'intervento delle forze dell'ordine, hanno dato il loro sostegno agli operai dell'Innse
-Ai signori dell'Enel nella cui area sono accampati centinaia di persone grandi e piccoli da parecchi mesi (2 anni ?)
-All' istituzione comunale di Milano a cui cittadini del quartiere si erano rivolti  a partire da fine Giugno inizi di  Luglio 2009 .  Il  14.09.2009  la stessa istituzione ha fatto un sopralluogo in quell'area.
e lo stesso consiglio di zona e consiglio comunale ha approvato una mozione per lo sgombero.
 
Ma dopo parecchi mesi   le istituzioni preposte alla soluzione del problema non hanno fatto niente.  Probabilmente la materia è complessa e non è risolvibile solo con azioni di marketing sulla sicurezza che vanno a ruba.  Intervenire  sul Prefetto/ViceSindaco per smuoverli senza bisogno di tanta carta per chiedere se è vero che lo sgombero doveva essere fatto entro il 21 di Settembre ( forse intendevano Novembre), perchè non è stato fatto ?. Una istituzione cittadina come il consiglio di zona  , deve solo limitarsi a fare una telefonata o una visita al Prefetto o in Comune. Perchè non lo fa ?
 
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I rom sulla via Caduti di Marcinelle subito segnalati dai cittadini, hanno visto un pronto intervento di sgombero .  Perchè non intervengono su via Rubattino .
 
 
Domenica il rubinetto davanti alla Innse è stato chiuso. Mi rifiuto di pensare che gli esseri umani possano arrivare a tanto nei confronti dei loro simili più deboli fra cui  donne e bambini.
 
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Seminare zizzania indica il creare dissapori, malcontento e tensioni in un gruppo di persone, fino al rovinarne l'armonia.

L'espressione ha origine dal termine zizzania che deriva dal latino zizania, che deriva a sua volta dal greco zizanion, con cui si indica il loglio, una mala erba delle graminacee che ha sempre infestato i campi di grano; chi semina il loglio e' lo stupido che non teme di rovinare il raccolto.
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ma principalmente serve a sviare l'attenzione dalle  innumerevoli carenze sul Pru Rubattino e dalle tante promesse fatte che non si sono realizzate.
 
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La  mozione approvata in consiglio di zona, in cui si dava per scontato lo sgombero immediato diverse volte annunciato dal vice sindaco , chiedeva di escludere  dallo sgombero i  nuclei familiari i cui figli andavano  nelle scuole della zona . Non si deve   interrompere il percorso di integrazione . Non si dividono le famiglie. Lo chiedono  altri cittadini del quartiere, le associazioni che hanno partecipato al convegno e le istituzioni sovranazionali . Ma accettando questo non  ci sarebbe stata   una visibilità e per mero egoismo ed opportunismo politico ( politico ? brrrrr), si è voluto andare oltre.
 
Allora per spirito culturale, si va in giro a raccogliere firme come se fossero cittadini normali  mentre rappresentano le istituzioni  con indirizzo   culturale  ( ??   ) e si presenta una nuova mozione . E immediatamente si annuncia lo sgombero per questa settimana. Vero che lo avevano saputo in anticipo dai delatori  e ne hanno approfittato per poi dire " noi siamo quelli che difendono la legalità ". Ma mi facciano il piacere.
 
Non vogliono risolvere i problemi che sono complessi. Sono dei questurini alla Javert. Il  loro mondo non va oltre il campo rom . Non accettano proposte.
Tutto deve ruotare intorno a loro.
 
L'importante è dare la sicurezza virtuale e  creare paura vera per tutta la città.

 

Quando poi devono confrontarsi con gli assessorati o le società immobiliari  o le aziende che lasciano le loro proprietà private abbandonate e non in sicurezza, e che non rispettano gli impegni presi per il PRU Rubattino,   ne diventano i difensori e senza bisogno che siano loro a richiederlo, loro si offrono proni, sono già così.

 

E non fa aprire il cranio prendere atto di quello che loro stessi vanno sbandierando. Abbiamo già fatto  due sgomberi al Rubattino, quattro lì, otto  là e così via.

I dirigenti della Polizia di Stato affermano che non c'è un progetto. Si sgombera sotto il ponte della Ghisolfa e vengono al Rubattino, si sgombera di quì si sgombera di là e il tutto a danno dei cittadini inermi che da parecchi anni si ritrovano tutte le volte in nuovi conflitti.

 

Non è questione se siamo amici o nemici di questa o quella etnia, si tratta trovare  soluzioni condivise.  L'alternativa è un clima di cattiveria e conflitto che non porta da nessuna parte se non fra le braccia di chi  fomenta e non risolve questi conflitti.

Non voglio sentir parlare  di destra e di sinistra, non interessa nessuno. Le istituzioni , invitate anche al convegno, la devono smettere di seguire   vecchi e infruttuosi percorsi . La questione non è di facile soluzione ed è per questo che occorre almeno discutere  le proposte che vengono dagli altri. Un tavolo delle istituzioni   dove si invitano  le associazioni dei ROM e le associazioni che operano sul  territorio nazionale  quali Acli, Comunità di Sant'Egidio , Caritas , Fondazione Cariplo, CGIL, Padri Somaschi etc.  e  sovranazionale e insieme venirne a capo.

Il ministero dell'interno ha stanziato fondi  per facilitare questo percorso.

O cerchiamo il premio paperino per aver raggiunto un numero ics di  sgomberi effettuati  o apriamo il paracadute . 

 

 Cordiali Saluti

 

Giuseppe Larovere
Allegato Descrizione Punteggio
Rom e Sinti - Convegno Europeo.pdf
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Convegno europeo 0
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Rom e Sinti -Politiche e interventi possibili.pdf
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Rom e Sinti -Common basic principles on Roma inclusion.pdf
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In risposta al messaggio di Enrico Sardini inserito il 10 Nov 2009 - 08:31
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