.: Celebrazione del Ventennale dell'Associazione Anlaids - Sezione Lombarda
Segnalato da:
Hector Villanueva - Giovedì, 29 Ottobre, 2009 - 14:53
Di cosa si tratta:
VENTENNALE ANLAIDS

ANLAIDS LOMBARDIA COMPIE VENT'ANNI: UNA SFIDA CHE CONTINUA

MILANO – La sfida dell’Aids continua. E Anlaids Sezione Lombarda è determinata ad affrontarla oggi come venti anni fa. Il prossimo 30 ottobre, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano in Via Festa del Perdono 7, la Sezione regionale lombarda dell’Associazione Nazionale per la Lotta contro l’Aids celebra venti anni di attività rinnovando il proprio impegno per fermare l’epidemia di infezione da Hiv e il sostegno ai bisogni delle persone sieropositive.
Non sarà una celebrazione, ma una testimonianza di quello che è l’impegno di Anlaids Sezione Lombarda e di tutta la Società Civile lombarda nella lotta alla malattia. La presenza delle Istituzioni e degli amici delle Associazioni di volontariato e della Società Civile milanese testimonia quanto l’Aids e la lotta contro questa malattia abbiano inciso non solo sulla vita di Milano, ma anche sul sostanziare e modificare il concetto stesso di solidarietà.
Una prima prova di concretezza, in un contesto difficile, sarà rappresentata dal programma del pomeriggio, un’apertura di dialogo su un tema di assoluta attualità, tanto difficile quanto complesso: come affrontare i temi della prevenzione dell’Aids nella scuola che contiene ormai un’utenza dalle molte culture, con le quali non è semplice comunicare o anche semplicemente prendere contatto. La speranza è che questa iniziativa possa essere un primo passo verso la costituzione di un gruppo permanente di lavoro su questo tema, allargato al numero più vasto possibile di interlocutori. Perché la prevenzione trovi valide vie anche nel futuro.

UN'EMERGENZA LOMBARDA
Ogni anno in Lombardia circa 2000 persone contraggono l’infezione da Hiv, stando alle stime comunicate dalla Regione lo scorso giugno. Se si pensa che in tutta Italia il numero delle nuove infezioni è di 4000 all’anno, si comprende come il territorio lombardo e quello milanese in particolare siano il campo di una battaglia che non accenna ad acquietarsi. Esattamente come all’inizio dell’epidemia, più di venti anni fa, è qui che il problema diventa particolarmente sentito. Ed è qui che ANLAIDS Sezione Lombarda è impegnata in una sfida quotidiana.

LE QUESTIONI ANCORA DA AFFRONTARE
L’epidemia di infezione da Hiv presenta ancora dei connotati di drammaticità da diversi punti di vista.
•     Le nuove infezioni non accennano a diminuire, anzi minacciano un incremento. In Italia si stimano non meno di 3-4000 nuove infezioni l’anno, che potrebbero aumentare in relazione ai flussi migratori e al turismo sessuale.
•     Si stima che in Europa occidentale almeno il 25% delle persone sieropositive non siano consapevoli della loro condizione. È verosimile che questa percentuale sia addirittura maggiore in Italia. A fronte di poco più di 50.000 persone in trattamento antiretrovirale e di una stima non superiore ad altri 20 mila non trattati in contatto con i Centri di Assistenza, la stima delle persone viventi con Hiv/Aids resta compresa tra 110 e 130 mila. Ne deriverebbe una percentuale di inconsapevoli, o di non seguiti dai centri, superiore al 40%.
•     Nella indisponibilità di un vaccino, la terapia è un presidio fondamentale non solo per impedire la progressione della malattia, ma anche per ridurre la diffusione dell’infezione. La soppressione della replicazione virale riduce strenuamente la possibilità di trasmissione sessuale di Hiv: in sintesi, più trattamenti precoci significano non solo più vite salvate, ma anche meno virus in circolazione.
•     La prevalenza dell’infezione è molto elevata nella maggioranza dei Paesi africani, in diversi dei quali è tutt’ora in crescita. Cresce nell’Est Europeo, ed in particolare nei paesi dell’ex URSS, in cui la diffusione è principalmente associata all’uso endovenoso di droghe. È impossibile contenere la diffusione dell’infezione a livello locale in assenza di interventi a livello globale.

A COLLOQUIO CON L'ESPERTO
Il professore Massimo Galli, Direttore del Dipartimento Clinicizzato di Malattie infettive del Polo universitario A.O. “L. Sacco” di Milano e Segretario di Anlaids Sezione Lombarda, risponde ad alcune domande sull’Hiv e sull’Aids.

Professore, cosa rappresenta l’Aids per la nostra società?

Una sfida che continua. L’Aids ha dato prova a un’umanità proiettata verso il nuovo millennio di quanto si sia ancora vulnerabili. Ha cambiato stili di vita, fatto risorgere paure e risvegliato pregiudizi che si sperava fossero definitivamente, relegati nel passato. In piena espansione nei Paesi poveri, resta una minaccia significativa anche nel mondo industrializzato.

Cosa ha fatto Anlaids in Lombardia per affrontare questa sfida?

Molto è stato il lavoro fatto, forte è la tradizione di impegno di singoli cittadini milanesi e delle istituzioni: ‘Convivio’, che nel giugno 2010 vedrà la sua decima edizione, è una delle più significative iniziative di solidarietà per la lotta all’Aids in Europa. Promossa dal mondo della moda e della cultura e sostenuta dal contributo dei singoli cittadini, Convivio ha nei Volontari la risorsa più inestimabile. Anlaids Sezione Lombarda, per cui Convivio rappresenta un sostegno fondamentale, ha reinvestito le risorse umane e materiali raccolte in prevenzione, supporto della ricerca e ai giovani ricercatori, sostegno alle persone sieropositive, formazione ed advocacy.

Cosa è cambiato negli ultimi anni e come si orienterà l’attività di Anlaids Sezione Lombarda?

La lotta all’Aids impone attenzione e concretezza. Attenzione a quanto non si è riusciti a modificare e a come gli scenari della malattia vanno cambiando, concretezza su quanto si vuole proporre per fronteggiare le nuove sfide.
-     Anlaids Sezione Lombarda conta di impegnarsi in interventi che portino allo scoperto le nuove vie di diffusione dell’infezione, individuando le situazioni di maggior rischio, a partire dal ridursi delle precauzioni nei rapporti sessuali occasionali segnalate sia tra gli eterosessuali, sia tra i giovani omosessuali.
-     Intende proseguire le iniziative svolte a far emergere il sommerso mediante il test.
-     Intende promuovere interventi a protezione delle fasce svantaggiate e marginali della popolazione, delle nuove povertà, delle situazioni a maggior rischio di oppressione e di mercificazione sessuale, nell’ambito dell’immigrazione e non solo.
-     Conta di proseguire nei suoi programmi a sostegno della formazione di giovani e di diffusione della cultura della prevenzione, specie nelle scuole.
-     Si propone di promuovere programmi sperimentali incentrati sulla preparazione dei Volontari in grado di assistere e sostenere una nuova tipologia di pazienti, spesso provenienti da altre culture.
-     Vuole fortemente, anche utilizzando questi strumenti, continuare un impegno di facilitazione all’accesso alle terapie e alla corretta continuazione delle stesse.
-     Desidera impegnarsi a sostenere e promuovere programmi di assistenza in Paesi a risorse limitate, a prosecuzione di iniziative che già l’hanno vista impegnata in Guinea Bissau, Burkina Faso, Uganda, Ciad, Swaziland, Perù e Tanzania.

Scarica/vedi la lettera di Anlaids a Hector Villanueva!
Dove:
Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano - Via Festa del Perdono 7
Quando:
Da Venerdì 30 Ottobre - 09:30 a Venerdì 30 Ottobre - 18:30
Chi organizza:
ANLAIDS
Contatti:
SEZIONE LOMBARDIA
sede operativa Via Monviso, 28 20154 -Milano
Tel. 02.33608680 Fax 0233608685 - Email: info@anlaidslombardia.it
Servizio counselling attivo da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 18,30 tel. 02/33608683

Sede scientifica: Prof. Mauro Moroni
Dipartimento Scienze Cliniche  L. Sacco 
Sezione  Malattie Infettive e Tropicali Università degli Studi di Milano
Az. Osp. Polo Univ. "L. Sacco" Via G. B. Grassi, 74 - 20157 Milano 
Tel: 02/50319759- 62  02/ 39042910 e Fax: 02/50319758
Presidente: Mauro Moroni - Vicepresidente: Luigi Martignoni
Sito web:
www.anlaids.it