Invito tutti a leggere un interessante articolo di Enrico De Vita presente a pg. 112 del numero di novembre della rivista "Auto".

Le auto ad esempio, come molti fanno finta di non sapere in realta' rappresentano solo il 2% dell' origine del famigerato PM10. 

Il vero problema e' il loro numero inteso per lo spazio che occupano, continuare a vessare gli automobilisti con la scusa dell' inquinamento e' un falso ideologico, vengono colpite le fasce piu' povere dei cittadini, sia vietando l' uso delle piu' vecchie che facendo pagare il parcheggio in citta'. 

Tanto varrebbe far pagare la benzina 5 euro al litro.

Come mai non si fa altrettanto per le caldaie dei riscaldamenti o per le produzioni industriali? Vorrei una classe politica in rappresentanza dei verdi piu' informata a livello tecnico e meno astrattamente ideologicizzata. Demolire milioni di auto fa piacere a chi le vende ma trasferisce diseconomie terribili come i costi ambientali per produrne di nuove e smaltire quelle vecchie oltre a distruggerne il valore sottraendo risorse economiche ai cittadini.

Ostacolarne l' uso togliendo parcheggi o facendo costare quattrini per entrare in citta' e parcheggiare e' antidemocratico e lesivo di chi deve utilizzare per forza la macchina per lavoro o per necessita', vedi rappresentanti, imprenditori, anziani, disabili ecc.

L' unica strada e' investire in mezzi pubblici ed infrastrutture, negare nuove strade e nuovi parcheggi crea code, inquinamento, perdita di milioni di ore di lavoro.

Non fare costa spesso molto di piu' di fare, il bilancio si deve fare con cognizione illuminata da esperti e tecnici, ci vuole pragmatismo, non utopia...