Da milano.corriere.it:

Riprende il dibattito sul Pgt. Si cerca l’intesa con l’opposizione sugli emendamenti

Urbanistica, la Moratti preme
e richiama la maggioranza

Il sindaco convoca i partiti prima del consiglio comunale. Masseroli: Pd, accordo possibile

MILANO - Un vertice di maggioranza, l’ennesimo, per cercare di rinsaldare le fila nel dibattito sul Piano di Governo del territorio. Il sindaco Letizia Moratti ha convocato per lunedì pomeriggio, prima che inizi la seduta consiliare, tutti i rappresentanti della maggioranza: l’obiettivo è di rifare il punto sul Pgt, tormentato da oltre un migliaio di emendamenti e soprattutto dalle frequenti assenze degli stessi rappresentanti del centrodestra, che in più di un caso hanno fatto saltare la seduta per mancanza di numero legale anche in seconda convocazione (quando bastano 20, non 35 consiglieri).

E dunque. Dopo che a nulla sono valsi i primi appelli della Moratti e la sollecitazione giunta perfino dal presidente Silvio Berlusconi per una «tempestiva approvazione », si riparte con una settimana dal calendario fitto, come precisa il presidente Manfredi Palmeri: quattro sedute, oggi e domani, giovedì e venerdì, per due delle quali è stata chiesta l’oltranza (martedì, già fissata, e venerdì). Il capogruppo pdl Giulio Gallera lancia il guanto della sfida: «Dimostreremo la nostra assoluta determinazione ad approvare il piano, e siamo pronti a fare notte in aula sia martedì che venerdì.

Se il centrosinistra vuole dialogare, al di là dei tatticismi usati finora, questo è il momento. Se invece si tratta solo di ostruzionismo fine a se stesso, ci misureremo e vedremo chi ha più resistenza». Come noto, su 1.395 emendamenti al Pgt, il Consiglio ne ha esaminati finora 55 in 7 sedute. A complicare le cose, c’è il fatto che entro aprile bisogna discutere anche il bilancio e che i partiti stanno pensando ad una pausa dell’attività consiliare durante la campagna elettorale delle regionali (il voto è fissato al 28 marzo). Da giorni sono in corso trattative con l’opposizione, fuori e dentro l’aula, per togliere dal tavolo almeno parte degli emendamenti. Il capogruppo dell’Udc, Pasquale Salvatore lo dice chiaramente: «Credo opportuno a questo punto attivare un dialogo anche con l’opposizione, a patto non ci siano diktat sulle scelte di fondo».

L’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli, ribadisce il concetto: «I tempi sono maturi per giungere ad un accordo che dimostri il senso di responsabilità di tutti i partiti politici. Dobbiamo dire basta ai vuoti dibattiti che si prolungano per ore, e cominciare a dare risposte concrete». Secondo molti, il punto di accordo potrebbe essere costruito intorno alla questione del tunnel sotterraneo, che il centrosinistra chiede di stralciare dal pgt. «Le nostre proposte sono sul tavolo da più di due settimane — taglia corto il vicecapogruppo del Pd, Andrea Fanzago — ma finora non sono arrivate le risposte che ci aspettavamo. E comunque, prima di aprire il dialogo cambino atteggiamento e dimostrino di non essere rigidi. Noi siamo disponibili».

Elisabetta Soglio
01 febbraio 2010