Grazie mille davvero per lo sforzo fatto per cercare di riassumere e rendere digeribile al cittadino comune un atto che, almeno in questo caso, ci è dovuto dall'amministrazione pubblica, ma che forse sarebbe quasi dovuto anche da noi nei confronti dell'amministrazione: ci viene data la possibilità, in questo modo, di provare a rapportarci con i cambiamenti che avverranno nel nostro territorio PRIMA che accadano.

Potrebbe essere un modo di responsabilizzarci, di toglierci la scusa che "non ne sapevamo niente", di farci diventare parte di un processo e di renderci conto di quanto sia difficile "accontentare tutti". Non solo: conoscere un iter non vuol dire masticare burocrazia (qualcosa che di solito ci spaventa e un po' ci disgusta...di certo siamo convinti che ci annoierà), ma può voler anche dire essere in grado di inserirsi in un processo che ci interessa direttamente, e che magari vale lo sforzo di essere capito, per non arrivare un bel giorno a scoprire che le decisioni che abbiamo demandato ad altri non ci soddisfano.

E' anche, forse, un modo più diretto per vedere che "partecipare" vuol dire anche "fare". E che conoscere le cose che accadono attorno a noi implica anche, a volte, poterle influenzare e non viverle solamente in modo passivo.