.: Discussione: Il Sindaco e le palle

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Fabrizio Pallotta

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Inserito da Fabrizio Pallotta il 11 Set 2009 - 13:18
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Gent.mo Sig. Agostino,

partiamo da due parole: "...continuo dibattito...". E' proprio questo il problema, che si continua a dibattere. FARE, bisogna FARE. Lei non è stanco dei litigi dei politici? Stiano zitti e lavorino per quello per cui NOI li paghiamo e li manteniamo.

Quanto agli altri due punti:

1° PUNTO

<< ". Se risolve è più bravo degli altri, se sbaglia, nessuna pietà, deve uscire per sempre dalla politica italiana.>>

"...che strumenti avrebbe il cittadino per valutare in maniera OGGETTIVA l'operato di un politico ?."

Lo strumento per valutare se il sindaco (o il presidente di Zona), stanno lavorando bene è.....gli occhi, semplicemente i propri occhi. Se passo di fianco alla ricicleria di piazzale delle milizie, VEDO un'autofficina dismessa, degrado e zingari (perchè, come giustamente ha fatto notare un concittadino in risposta al mio post, i ROM sono altro). Vedo, analizzo, formulo un'idea e un giudizio. Se dopo più di un anno la situazione è la stessa, vuol dire che qualcuno non ha fatto qualcosa. Sicuramente però ne avranno parlato per ore, ma i fatti sono diversi.

"...Ha forse lei visibilità degli obbiettivi assegnati a livello individuale per ogni singolo soggetto politico ?"

Non ho proposto di render pubblici i compiti di ciascuno, anche perchè non serve, è già palesato dai nomi delle cariche dei vari assessori. La giunta esiste, ha un capo (il sindaco), i nomi di tutti si trovano facilmente in Internet. Loro sono i responsabili referenti con i cittadini. Poniamo un esempio: se l'assessore al traffico non risolve un problema di sua competenza, sua è la responsabilità, anche se a sbagliare è una persona del suo team. Probabilmente non l'ha istruita bene o la persona non è abbastanza capace o competente, probabilmente dovrebbe essere sostituita. Poco importa però al cittadino. Se il problema resta (peggio se se ne aggiungono), la responsabilità è dell'assessore o di chi ci mette la faccia e la carica pubblica.
Così via verso l'alto per quanto riguarda il sindaco che deve sapersi circondare di gente capace.

E' più semplice di quanto si pensi, mi creda. E' la volontà che manca, troppi interessi.

2° PUNTO

<< GLI IMMIGRATI >> quale è il problema mi scusi ?  forse lei voleva dire immigrati clandestini ?( se si potrebbe gentilmente farmi qualche esempio concreto ), o non le piacciono tutti gli immigrati?

Questo è più spinoso, in quanto è facile scivolare in facili accuse di razzismo così come di qualunquismo. Il tema da me sollevato verte le cariche politiche e le loro responsabilità, non gli immigrati, sui quali potremmo discutere per ore, portando esempi pro e contro di loro.

Giusto per farle capire che non parte senza cognizione di causa, le dico che abito in una casa vecchia Milano in Via Rubens e che potrei scrivere un libro di esempi di incompatibilità con gli immigrati, nonchè sui loro stili di vita e modo di affrontare la realtà italiana. Ma, ripeto, non è questo l'argomento e non cado nella tentazione di affrontarlo.

Comunque, per quieto vivere, diciamo che parliamo solo di quelli clandestini.

Anche in questo caso chi ha il potere di FARE, deve FARE. Non mi sembra sia così.

NOTA:
la politica del FARE non l'ho presa da Di Pietro, che non ho votato. E' caso mai lui che l'ha presa dalla gente che ripete da anni di fare qualcosa e non di parlare. Ci tengo a chiarirlo solo perchè il mio discorso vuol essere a 360°, senza influenze di sorta. Voglio parlare di Politica con la "P" maiuscola. A Milano ce ne sono pochi, i più sono comparse, spesso di comodo, altrimenti non si spiegherebbe l'immobilismo permanente (e che non mi si risponda di quello che si sta facendo per l'Expo perchè vorrebbe dire che non si conosce ciò di cui si sta parlando).

Grazie per la sua risposta e cordiali saluti,
Fabrizio Pallotta.
In risposta al messaggio di Agostino Filoscia inserito il 11 Set 2009 - 08:43
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