.: Discussione: Darsena: c'è il nuovo piano dei costruttori.

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Luciano Bartoli

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Luciano Bartoli il 11 Set 2009 - 19:20
accedi per inviare commenti

Cambia anche la “Via d’acqua”, quella che doveva portare le barche dalla Darsena verso Rho. Ufficialmente non è stata abbandonata ma sostanzialmente passa in coda: il preventivo minimo di 300 milioni è un costo troppo alto in tempi di crisi. Al suo posto ecco che ha preso quota, invece, il “Progetto cascine” che ha in Carlo Petrini il primo sostenitore. Progetto decisamente più economico per le casse pubbliche della “Via d’acqua” visto che si potranno affittare (o vendere) le cascine che il Comune ha già, inventandosi offerte appetibili per agricoltori e altri investitori “ecologici”: ecco farmer market, ristoranti e agriturismo, ma anche le attività del nonprofit. Dal Parco Sud a Rho-Pero.

Tratto dall'articolo del
10 settembre 2009 di Repubblica:
Con l'Expo l'isola pedonale della cultura

Una promenade lunga 1,8 chilometri che collegarà la Rotonda della Besana con il Castello: è il nuovo progetto per rilanciare l'esposizione
di Giuseppina Piano
 
Cambia il piano per la sede espositiva e cambiano, con un effetto domino, anche gli altri progetti collaterali all’area espositiva. E bisogna fare in fretta anche perché il tempo viaggia veloce. Stefano Boeri, l’architetto che ha guidato la cinquina di archistar che ha firmato il piano per Rho-Pero, spiega: «Per le serre bioclimatiche bisognerà iniziare a lavorare alle coltivazioni anche tre anni prima del 2015».

Per la prossima primavera si promette il primo tassello del nuovo piano: l’apertura, nella Cascina Triulza ristrutturata a Rho-Pero, del quartier generale per il futuro megaorto botanico che dovrà ospitare i padiglioni-serre accanto alla Vela di Fuksas.

Di certo la presentazione del nuovo progetto ha rimesso in movimento la locomotiva ma bisogna lavorare parecchio per recuperare un anno di paralisi: Stanca e Moratti cercano il rilancio. Oggi la Camera di commercio riunirà le imprese, a Palazzo Giureconsulti, con l’obiettivo di «avviare una riflessione comune sulle opportunità di business e un’analisi condivisa delle occasioni di investimento».

Domani, invece, si dovrà riunire il consiglio d’amministrazione della società di gestione del 2015: all’ordine del giorno l’a pprovazione di un “codice etico” interno, ma soprattutto la tabella di marcia per tradurre il piano degli architetti in passi concreti. Il leghista Leonardo Carioni, che Bossi ha voluto nel cda, anticipa l’umore del partito: «Il progetto è buono, c’è tanto verde, è bello da vedere. Il mio parere è positivo. Adesso il prossimo passo è fare le gare per la progettazione e verificare l’impegno finanziario degli enti locali e dei privati». Un tasto, quello dei soldi che non ci sono, su cui la Lega continua a insistere.

Toccherà al consiglio, domani, certificare i tempi e le priorità del nuovo piano. E vistare che l’Expo ha cambiato i suoi progetti non solo a Rho-Pero ma anche nei collaterali. Nel dossier di candidatura si parlava di una “Via di terra” che, ripulendo e aggiustando l’arredo urbano, creasse un ideale percorso di 35 chilometri dai Navigli a Garibaldi-Repubblica e da qui a Citylife e a Rho-Pero. Costo, 100 milioni di euro. Idea abbandonata.


Adesso ecco la molto più breve ed economica “Via della cultura”: 1,8 chilometri solo in centro, dalla Triennale al Verziere, promenade pedonale che di fatto è già chiusa al traffico, con aggiunta di pista ciclabile. Da qui, ma senza chiusura al traffico, si arriverebbe alla Rotonda della Besana. Un percorso-vetrina per i turisti del 2015 che toccherebbe i monumenti della zona Duomo.

Cambia anche la “Via d’acqua”, quella che doveva portare le barche dalla Darsena verso Rho. Ufficialmente non è stata abbandonata ma sostanzialmente passa in coda: il preventivo minimo di 300 milioni è un costo troppo alto in tempi di crisi. Al suo posto ecco che ha preso quota, invece, il “Progetto cascine” che ha in Carlo Petrini il primo sostenitore. Progetto decisamente più economico per le casse pubbliche della “Via d’acqua” visto che si potranno affittare (o vendere) le cascine che il Comune ha già, inventandosi offerte appetibili per agricoltori e altri investitori “ecologici”: ecco farmer market, ristoranti e agriturismo, ma anche le attività del nonprofit. Dal Parco Sud a Rho-Pero.

In quei luoghi oggi troppo spesso ridotti male «si può ricreare quell’idea di comunità che storicamente avevano le cascine», riassume l’architetto Boeri. E l’assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli aggiunge che «tutti gli attori adesso sono attorno al tavolo: bisogna individuare progetti specifici che valorizzino queste strutture così affascinanti ma purtroppo anche decadenti. Quello che dobbiamo fare è trovare percorsi che abbiano sostenibilità economica».

E bisogna farlo in fretta. La Cascina Triulza a Rho-Pero, vicina di casa della Fiera e dell’area espositiva del 2015, farà da apripista. Come? Diventando il quartier generale dell’Expo ecologico visibile molto prima dell’arrivo delle ruspe. Qui infatti è destinata a trovare casa la regia dell’orto planetario e dei padiglioni-serre, il centro dove dovranno arrivare le sementi da mezzo mondo per essere esposte nella fiera mondiale dedicata all’a limentazione.

Dove agronomi e ambasciatori dovranno iniziare da subito a contattare Paesi, ong, agricoltori, centri di ricerca e università, per riempire i 120 orti del 2015. Una casa-madre, auspica il masterplan degli architetti chiamati da Stanca a disegnare l’area di Rho-Pero, che si potrebbe e dovrebbe aprire molto prima già nella prossima primavera. Luciano Bartoli
In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 10 Set 2009 - 07:56
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]