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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 20 Ago 2009 - 12:51
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Da milano.corriere.it:

Studio della Camera di Commercio: l’80% degli intervistati promuove la città

«In» e «out»: bene il lavoro, male lo smog

Un cittadino su cinque insoddisfatto: nel mirino carovita, trasporti e sicurezza. Piace la dimensione internazionale

MILANO - La signora è sempre gene­rosa: nonostante la crisi, quando si parla di lavoro, Mi­lano offre le migliori opportu­nità. Ma poi ti mette alla pro­va. Con il traffico, l’aria che certi giorni sembra di respira­re polvere, il miraggio del ver­de. E’ questa la Milano vista dai milanesi secondo uno stu­dio della Camera di commer­cio cittadina. Mille interviste telefoniche su un campione rappresentativo di cittadini realizzate da Digicamere, azienda speciale della stessa Camera di Commercio. Risultato: un milanese su cinque boccia la sua città. Tra­sporti, sicurezza, inquina­mento e potere d’acquisto i quattro nervi scoperti. Quan­do si tratta di proporre ricet­te, poi, i cittadini preferisco­no le aree a traffico limitato al­l’Ecopass. Chi vede il bicchiere mezzo pieno apprezza so­prattutto il fat­to che Milano sia una città in­ternazionale e che continui a offrire lavoro. Nulla di nuovo: la stessa indagi­ne è stata svolta anche tre anni fa - nel 2006 - e pure allora questi erano i principali atout di Milano. Piuttosto è inte­ressante notare che, rispetto ad allora, i milanesi soddisfatti dell’indirizzo scritto sul loro biglietto da visita so­no aumentati. Passando dal 77 all’80%. «Certo, come ogni città europea Milano presen­ta alcune criticità. Problemi vecchi e nuovi aspettano una soluzione - tira le somme il presidente della Camera di Commercio, Carlo Sangalli -. Nel complesso, però, la maggioranza dei milanesi ri­conosce che è migliorata la qualità della loro vita».

I tre punti deboli

Ma quali sono le pecche di Milano? I mille rispondono in modo chiaro: per il 25% il pro­blema numero uno è l’inqui­namento, un altro 22% conte­sta la qualità di servizi pubbli­ci e trasporti, un 26% vorreb­be vivere in una città più sicu­ra. Riassumendo, i nei che storpiano il profilo di Milano sono principalmente tre: sicu­rezza, inquinamento, traspor­ti. Sia chiaro, qualche passo avanti è stato fatto. Nel 2006 l’inquinamento preoccupava 39 milanesi su cento contro il 25% di oggi. In compenso chi abita in città sente sempre più la mancanza di spazi ver­di adeguati: il 52,6% di oggi ora contro il 25 di tre anni fa. Inoltre il tema «sicurezza» - ieri critico per il 10% - oggi tiene in ansia un milanese su quattro.

La crisi morde i redditi
Poi c’è il problema dei prez­zi. Leggi: potere d’acquisto. Perché, mentre l’inflazione in città è ferma da un pezzo, i redditi - sia da lavoro dipen­dente che autonomo - ven­gono erosi dalla crisi. E così far quadrare i conti diventa più difficile. Questo spiega un paradosso della ricerca. L’aumento, cioè, dei milanesi che trovano Milano troppo ca­ra (dal 32% del 2006 al 58,3% del 2009) nonostante i prezzi in città siano fermi da tempo.

Ecopass? Meglio altro
Per finire, gli intervistati propongono le loro ricette per risolvere i problemi della città. Il 68% chiede mezzi pub­blici più frequenti, puliti e puntuali. Il 53% vorrebbe più vigili di quartiere. Un altro 53% sogna più verde. E il traf­fico? I milanesi sono disposti a qualche sacrificio: il 12% chiede più blocchi del traffi­co, l’8% più zone a traffico li­mitato. Non entusiasma, inve­ce, il principio dell’Ecopass per cui chi inquina paga: solo il 2% chiede di potenziare l’in­gresso in città a pagamento. «Trasporti e sostenibilità ambientale per i milanesi so­no ancora nervi scoperti», constata Carlo Sangalli. Il pre­sidente della Camera di com­mercio allarga poi il discorso. «A Shangai un treno su mono­rotaia che viaggia a 400 km all'ora collega la città con l'ae­roporto principale che dista 30 chilometri in soli sette mi­nuti. Quello dei trasporti effi­cienti, e penso a Malpensa, sa­rà uno dei temi principali nei prossimi mesi. Per realizzare un Expo di successo nel 2015».

Rita Querzé
20 agosto 2009

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