.: Discussione: Milano «Denunceremo il Comune alla Corte dei conti»

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Luciano Bartoli

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Inserito da Luciano Bartoli il 15 Ago 2009 - 20:03
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Assoedilizia: «i residenti rimasti in città sono aumentati dell'8-9% rispetto al 2008»
Osservatorio all'attacco: «Dati falsi»

WinkTerzi: «Patto rispettato nel 98% dei casi»
Todisco: 1.050 serrande alzate per 600mila persone rimaste in città, denunceremo il Comune di Milano
MILANO - L'Osservatorio di Milano va all'attacco. «I dati sulle aperture estive dei negozi forniti dall'assessore al Commercio Giovanni Terzi non sono corretti - dice il presidente Massimo Todisco

-. Basta andare nelle zone periferiche per rendersi conto: per gli anziani di Baggio e Quarto Oggiaro la situazione è ben diversa rispetto a Porta Romana. Inoltre i numeri che Terzi ha dato sui negozi di Roma, Torino sono ben diversi da quelli che abbiamo noi e hanno fatto infuriare gli altri assessori al commercio».

UN NEGOZIO PER 571 ABITANTI - Secondo i dati dell'Osservatorio, i negozi aperti sarebbero 1.050 su 600mila persone rimaste in città, con un rapporto di un negozio per 571 abitanti. Indice che a Torino viene calcolato in 459 (870 esercizi aperti su 400mila persone), e a Roma in 526(1.900 negozi per un milione di persone).

«Denunceremo il Comune alla Corte dei conti per danni erariali e alla Procura per abuso di atti d'ufficio a seguito del milione di euro sborsato dall'amministrazione per convincere i commercianti a restare aperti nonostante la legge preveda un numero minimo per le aperture estive»
annuncia Todisco.
TERZI: PATTI RISPETTATI - Replica l'assessore alle Attività produttive, Giovanni Terzi: nella prima settimana di agosto i negozi che hanno abbassato la serranda, a dispetto della promessa di rimanere aperti, «non sono stati più del 2 per cento del totale». «Parliamo di circa 150 esercizi - spiega -. È un dato minimale, che mi preoccupa poco». «La punizione esemplare di questi esercizi richiesta da alcuni non va nella direzione che intendiamo seguire, che è piuttosto quella di incentivare gli operatori che vogliono tenere aperto. Diverso è il discorso per quanto riguarda i panificatori, con i quali stiamo ragionando per studiare un percorso per il prossimo anno sia per quanto riguarda la turnazione che le sanzioni. Comunque, già quest'anno ci sono stati 100 panettieri aperti in più nella prima settimana e 80 nella seconda».
BONUS PER DIPENDENTI - Novità di quest’anno è invece il bonus elargito ai commercianti per sostituire i dipendenti in ferie nelle settimane centrali del mese. «Per ora gli esercenti che hanno beneficiato del voucher sono un’ottantina». Meno quindi del centinaio di bonus messi a disposizione del Comune. «L’intenzione è comunque quella di replicare il meccanismo anche nel periodo natalizio». Dai dipendenti del Comune, intanto, arriva l’allarme: «Non si trovano locali aperti dove mangiare un panino in pausa pranzo», dicono i sindacalisti Aldo Tritto e Roberto Miglio.
MILANESI IN CITTÀ: +8% - A sottolineare che Milano a Ferragosto non è poi così deserta arriva anche un'indagine del Cescat, il centro studi su casa, ambiente e territorio di Assoedilizia, secondo cui quest'anno i residenti rimasti in città sono aumentati dell'8-9% rispetto allo stesso periodo del 2008. Si tratta di circa 750mila persone, il 50% della popolazione. Tra venerdì e domenica, però, le presenze dovrebbero scendere a 550mila (di cui 210mila ultrasessantenni). Milano sarà anche meta di turisti: in tutto agosto, secondo il Cescat, si stimano 300mila presenze straniere. Ma Assoedilizia dà anche ragione al Comune: il monitoraggio evidenzia un aumento del 30% dei punti vendita aperti nonostante il periodo di ferie, anche se resta più critica la situazione in periferia. «Le abitudini dei milanesi sono mutate - è il bilancio del Cescat -. Progressivamente il periodo di vacanze si stempera nelle altre settimane e negli altri mesi dell'anno e a Ferragosto Milano diventa sempre più abitata».

Corriere della sera milano
12 agosto 2009 (ultima modifica: 14 agosto 2009)