.: Discussione: INNSE: irresponsabile chi lavora per chiuderla. 4 operai su 1 gru

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 7 Ago 2009 - 11:32
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Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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COMUNICATO STAMPA

LA CGIL: ALLA INNSE RIAPERTA LA PROSPETTIVA DELLA CONTINUITA' PRODUTTIVA.  DICHIARAZIONE DI NERINA BENUZZI DELLA SEGRETERIA DELLA CAMERA DEL LAVORO DI MILANO E DI GIACINTO BOTTI DELLA SEGRETERIA CGIL LOMBARDIA

Dopo 15 mesi di lotte e quattro giorni di dura mobilitazione fuori e dentro l'azienda, dopo la difficile decisione di cinque lavoratori di passare due giorni e due notti su un carroponte, in un clima di solidarieta' della societa' civile e di totale disinteresse da parte delle istituzioni locali e nazionali, per la vicenda INNSE sembrano finalmente aprirsi spiragli di una soluzione positiva in grado di garantire l'occupazione e l'eccellenza della produzione. E' stata infatti ufficializzata alla Aedes, l'immobiliare proprietaria del terreno, una proposta di acquisto dei macchinari e di mantenimento dell'unita' produttiva da parte di un imprenditore.
Questo elemento ci fa dire che la giustezza degli obiettivi e la determinazione dei lavoratori INNSE, della Rsu, della Fiom e della Cgil nell'affermare la dignita' del lavoro per tutti, hanno prodotto un risultato importante che va oltre i confini della fabbrica di Lambrate.
Ora la situazione deve tornare alla normalita' perche' la trattativa possa aprirsi senza ricatti e possa produrre, stavolta seriamente, il rilancio produttivo della INNSE.

Milano 6 agosto 2009

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COMUNICATO STAMPA

INNSE: LEGGEREZZA, INDIFFERENZA, GRAVE IRRESPONSABILITA’ DA PARTE DELLE ISTITUZIONI LOCALI E NAZIONALI . DICHIARAZIONE DI GIACINTO BOTTI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA
“Leggerezza, indifferenza, grave irresponsabilità da parte delle istituzioni locali e nazionali nella ricerca di una possibile soluzione per la vertenza INNSE”.
A dirlo è Giacinto Botti della Segreteria della Cgil Lombardia.
“La novità che la Prefettura aveva richiesto nell’incontro di lunedì scorso come condizione per bloccare lo smantellamento delle macchine e avviare una trattativa seria è in campo, ma ora che la proposta è stata ufficialmente avanzata, tutte le istituzioni latitano, a partire dalla Prefettura.
L’unica cosa che manca per rilanciare l’attività produttiva e garantire l’occupazione ora è la volontà politica.
Non si comprende a questo punto quali siano gli interessi in gioco e quali ricatti incrociati politica e istituzioni stiano giocando, mentre cinque lavoratori sono da tre giorni e tre notti su un carroponte per difendere il posto di lavoro e la loro dignità, ai quali va tutto il nostro sostegno attivo e la nostra concreta vicinanza.
E’ arrivato il momento in cui il Comune, la Provincia e soprattutto la Regione e il Presidente Formigoni, che ad oggi non ha ancora mai ricevuto la delegazione sindacale, diano un segno tangibile della loro presenza e di una seria assunzione di responsabilità”.

Sesto San Giovanni 7 agosto 2009
Cristina Pecchioli - Uff.Stampa CGIL Lombardia
e-mail: cristina.pecchioli@cgil.lombardia.it
VIALE MARELLI, 497 - 20099 SESTO S.GIOVANNI
Tel.
++39-02 26254324 - Fax ++39 02 26254351
Cell. 3357491392
http://www.cgil.lombardia.it <http://www.cgil.lombardia.it/>
In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 7 Ago 2009 - 10:44
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