.: Discussione: Eccellenza Milano

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Laura Anna Ripamonti

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Inserito da Laura Anna Ripamonti il 4 Apr 2006 - 15:07
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Vorrei esprimere il mio appoggio alla proposta di Cesare in una doppia veste, quella di valutatore EFQM e quella di cittadina milanese, e fare qualche precisazione a riguardo delle corrette osservazioni che sono state fatte in diversi interventi in questo forum.


Come cittadina ritengo fondamentale che Milano si impegni per riapproriarsi di quella posizione di leadership (economica e culturale) a livello inter/nazionale che le dovrebbe essere propria. Mi sembra perciò estremamente sensato che i futuri candidati sindaci (TUTTI) si impegnino ad adottare degli strumenti la cui efficacia è provata e verificabile, come il modello di autovalutazione EFQM (e sarei molto felice di poter leggere qualche loro commento in questo forum .... :-) !!).


A tale proposito, però, non posso che sottoscrivere l'invito lanciato da Fiorella ai candidati a impegnarsi per il coinvolgimento ("partecipazione") di tutti gli attori locali. E' infatti vero che il modello EFQM "pesa" questi aspetti, ma al di là di segnalare chiaramente eventuali carenze non può fare: sta ovviamente a chi "governa" intervenire.
Di fatto il modello EFQM "costringe" un'organizzazione (pubblica o privata che sia) ad auto-valutarsi, misurando oggettivamente il livello delle sue prestazioni "a tutto tondo", così come percepito da TUTTI gli stakeholders interessati (cioè includendo non solo chi appartiene o lavora per l'organizzazione, ma anche l'ambiente e il tessuto sociale in cui essa opera), permettendo a chi la governa di avere una visione di insieme che evidenzi immediatamente le aree bisognose di interventi, fornendo un efficace strumento di supporto alle decisioni.
Mi piacerebbe perciò che i candidati sindaco si impegnassero esplicitamente a supporto della partecipazione (misurata e verificabile...).


Vorrei anche fare un'osservazione riguardo al comprensibile dubbio riguardo il rischio di veder proliferare certificazioni e relativi costi. Il modello EFQM, come già detto, non è una certificazione, ma molto di più, e, se applicato correttamente e "sensatamente" (cioè senza strumentalizzazioni, ma in un'ottica di reale volontà di miglioramento) può contribuire efficacemente a contenere costi superflui e sprechi.


Infine vorrei condividere un'esperienza personale: in qualità di valutatore del Premio Qualità Italia 2005 ho avuto l'opportunità di partecipare all'audit del Circolo Didattico di Conselve nel Padovano, già vincitore di una scorsa edizione e vincitore anche dell'edizione 2005.

Si tratta di una circolo che accoglie studenti che vanno dalla scuola dell'infanzia fino alle medie, e ho potuto constatare di persona quali siano stati i grandi benefici apportati incrementalmente da una seria e motivata adozione di un modello per la valutazione dell'eccellenza nell'ambito dell'erogazione di un servizio pubblico.

In altre parole: è l'asilo che ho sempre sognato per mia figlia .... peccato che non sia a Milano .............



Laura Ripamonti - ricercatore Università degli Studi di Milano e valutatore Premio Qualità Italia

In risposta al messaggio di Cesare Saccani inserito il 21 Mar 2006 - 10:55
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