.: Discussione: Sistema aeroportuale milanese: Linate, Malpensa,...quali prospettive?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Gen 2009 - 11:46
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Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_gennaio_14/linate_nasce_fronte_salvare_city_airport-150896739208.shtml

a Roma il vertice tra il sindaco di Milano Letizia Moratti e Silvio Berlusconi.

Nasce il fronte per salvare il city airport

Cai: nuovi voli intercontinentali a Malpensa solo limitando Linate alla navetta. Formigoni: inaccettabile

MILANO — Undici voli intercontinentali in più su Malpensa valgono il funerale di Linate? Questa la domanda che interroga il Nord. La proposta di Cai è chiara: la compagnia può passare da tre a 14 voli intercontinentali a Malpensa soltanto se Linate si limita alla navetta Milano-Roma. Ma per Milano il sacrificio dello storico aeroporto alle porte della città è un prezzo molto caro. Per i prossimi giorni nell'agenda dei vertici di Cai ci sono incontri con la giunta della Camera di commercio di Milano e con il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni. Oltre che con Sea, la società controllata dal Comune di Milano che gestisce gli scali milanesi. Mentre oggi, a Roma, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, incontrerà Silvio Berlusconi.

Intanto la posizione del fronte del Nord prende forma. In Sea la proposta di Cai è vista come la classica offerta fatta per incassare un rifiuto. Se non altro perché 14 collegamenti intercontinentali sono tre in meno rispetto ai 17 garantiti dalla compagnia di bandiera fino al 30 marzo dell'anno scorso. Netta fin d'ora anche la presa di posizione del «governatore» della Lombardia, Roberto Formigoni: «La proposta di Cai è inaccettabile. A questo punto solo la liberalizzazione delle rotte può rilanciare Malpensa. E penso sia alle rotte intercontinentali che al Milano-Roma».

Diana Bracco, presidente della società di gestione dell'Expo oltre che di Assolombarda, è preoccupata sia per la grande esposizione del 2015 che per la competitività delle imprese del territorio: «Il ridimensionamento di Linate può essere valutato solo a fronte di un reale sviluppo di Malpensa come hub». Non chiude nessuna porta la Camera di Commercio di Milano: «Quattordici collegamenti intercontinentali sono un'offerta da valutare. Certo, molto dipenderà dalla distribuzione e dall'appetibilità delle destinazioni», valuta il segretario generale, Pier Andrea Chevallard. Linate è la seconda casa dei milanesi che si muovono per lavoro. Scalo affollato durante la settimana e vuoto nel weekend. Nel 2008 sono passati da Linate 9.266.152 passeggeri (di cui circa 2.400.000 diretti a Roma). Poco meno della metà di Malpensa.

Ridurre l'aeroporto a navetta Milano-Roma significherebbe sacrificare 2.000 posti di lavoro. E tagliare 569 frequenze settimanali su 11 destinazioni italiane e 12 europee. Tra queste ultime Londra e Francoforte, città da cui milanesi e lombardi spesso partono per altri continenti. Una fuga di passeggeri indigesta per Cai. D'altra parte compagnie come British Airways e Lufthansa potrebbero ricorrere in Europa contro un taglio dei voli a Linate. Film già visto undici anni fa. Anche nel '98, attraverso il decreto Burlando, si tentò la strada dello svuotamento di Linate per lanciare Malpensa. Ma la norma venne bocciata dall'Ue. Il ridimensionamento dello scalo alla periferia di Milano richiederebbe quindi i tempi necessari a gestire l'operazione con Bruxelles.

Resta il fatto che costringere 6.800.000 passeggeri a decollare e atterrare da Malpensa invece che da Linate per Milano non è sacrificio da poco. Lo scalo nella brughiera dista ottanta euro di taxi solo andata e 40 minuti con il treno delle ferrovie Nord. Nelle promesse dei politici Malpensa avrebbe dovuto collegare Milano con il mondo. Così non è. Secondo i dati del Certet Bocconi, a fronte di 153 voli intercontinentali giornalieri da Londra Heathrow, 142 da Parigi e 136 da Francoforte ce ne sono una cinquantina da Malpensa, di cui 3 garantiti da Alitalia (New York, San Paolo e Tokio). Nell'aprile 2008 Alitalia ha cancellato 17 destinazioni intercontinentali. Da allora sette sono state servite da altri vettori (tra queste Dubai, Shangai e Chicago). Ma le rotte assenti all'appello sono ancora molte. Mai rimpiazzati, per esempio, i collegamenti per Mumbai, Miami, Buenos Aires. La strada per realizzare il sogno di Malpensa hub è ancora lunga e in salita. «Forse la via più convincente resta quella della liberalizzazione delle rotte — riflette Oliviero Baccelli, vicedirettore del centro di economia dei trasporti dell'università Bocconi di Milano —. Per diventare un hub Malpensa ha bisogno del contributo di più compagnie».

Rita Querzé
14 gennaio 2009

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 13 Gen 2009 - 11:49
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