.: Discussione: Sistema aeroportuale milanese: Linate, Malpensa,...quali prospettive?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 29 Giu 2010 - 19:37
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Da milano.corriere.it:

seduta straordinaria del Consiglio regionale

Malpensa, da settembre il Frecciarossa
Cattaneo: più treni da Cadorna e Centrale


Formigoni: «L'aeroporto cresce, alla faccia di chi ci vuole male». Penati: «Governo, grande assente»

MILANO - Collegamenti ferroviari veloci e più frequenti per raggiungere l'aeroporto di Malpensa dal centro di Milano. Lo ha garantito l’assessore alla mobilità e infrastrutture della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo nel suo intervento durante la seduta del Consiglio regionale straordinario che si è svolta a Malpensa per discutere dei problemi dell'aeroporto. Parlando delle azioni portate avanti dal Pirellone sul fronte dei collegamenti infrastrutturali allo scalo, Cattaneo ha assicurato che «già a settembre arriveremo a ottenere il primo collegamento commerciale ad alta velocità del Frecciarossa a Malpensa, in arrivo da Roma e Bologna. Avvieremo il servizio con due coppie di treni». L'assessore ha anche garantito che sarà potenziato il collegamento su ferro a Malpensa, con «quattro collegamenti all'ora, uno ogni quindici minuti, due in partenza da Cadorna e due dalla Stazione Centrale, alcuni più veloci, altri con fermate intermedie». Nel suo intervento, Cattaneo ha anche confermato che la Regione Lombardia «ha investito e continuerà a farlo su Malpensa» perchè questo scalo «è un punto di riferimento per il nostro sistema aeroportuale».

«FORMIGONI: L'AEROPORTO CRESCE» -
E di Malpensa come «motore di sviluppo e occupazione» ha parlato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. «Ne siamo sempre stati convinti, anche dopo il de-hubbing da parte di Alitalia avvenuto nel 2008. Allora questo aeroporto sembrava destinato al declino e alla sconfitta: dopo poco più di due anni e nonostante la crisi, tutti gli osservatori oggi devono riconoscere il suo rilancio e la rinnovata crescita, anche in controtendenza rispetto agli altri scali europei», ha detto intervenendo tra le mura di Volandia, il museo del volo a poche centinaia di metri dallo scalo, che ha ospitato la seduta del Consiglio. «Malpensa sta crescendo alla faccia di tutti coloro che ci vogliono male e che preconizzavano la sua morte - ha detto -. E se è cresciuta lo si deve alle scelte politiche compiute dalla Regione e alle scelte industriali che abbiamo aiutato. Nel corso di questi anni non abbiamo mai abbandonato Malpensa - ha ricordato Formigoni - e stiamo continuando a infrastrutturare questo territorio perché Malpensa sia collegata armonicamente con tutto il territorio della Lombardia». «Il nostro - ha detto ancora il presidente - è un confronto costante con i Comuni, le Province e le comunità per garantire le ricadute economiche importanti per il lavoro e l'occupazione che Malpensa può dare e insieme garantire l'inserimento armonico nell'ambiente circostante. Stiamo anche lavorando per una migliore integrazione con gli altri aeroporti lombardi di Linate, Orio al Serio e, in prospettiva, Montichiari e con altri aeroporti del nord». «Abbiamo chiesto al Governo - ha concluso Formigoni - di procedere a una razionalizzazione degli scali del Nord, ma Malpensa continuerà a essere la principale porta di accesso per l'Italia intera dei turisti, dei viaggiatori e degli uomini di affari che vengono da noi».

PENATI: «IL GRANDE ASSENTE E' IL GOVERNO» -
Di «tradimento verso la Lombardia e i lombardi» parla invece il vicepresidente del consiglio regionale, Filippo Penati: «Con la seduta di martedì del consiglio si è cercato di buttare il fumo negli occhi da parte della Lega e del Pdl e della stessa giunta regionale dicendo che siccome è aumentato un po' il traffico rispetto alla grande perdita del 2008, allora tutto va bene». «Si è cercato - ha aggiunto Penati - di coprire il fatto che Malpensa, dopo 2 anni di governo Berlusconi e le promesse di Bossi e Berlusconi che sarebbe tornato ad essere un grande aeroporto intercontinentale, in realtà non collega nè Milano nè la Lombardia nè il nord Italia con gli altri continenti». «Anziché alzare la voce contro il governo perchè si dia una mossa per la liberalizzazione quindi introdurre la concorrenza - ha spiegato - si è cercato di parlare d'altro e dire come sono bravi quelli della Sea che in un quadro di difficoltà sono riusciti a sopravvivere». «Se l'obiettivo - ha concluso Penati - era la sopravvivenza, abbiamo colto l'obiettivo, se era far tornare Malpensa un grande aeroporto non lo abbiamo colto e abbiamo speso 4 miliardi del contribuente per pagare i debiti di Alitalia». «Il grande assente, oggi, è il governo», ha detto Penati. «Bossi e Berlusconi avevano promesso che sarebbero venuti qui ma non si sono più visti. Ci ha pensato il Consiglio regionale a metter una pezza venendo a fare questo dibattito ma oggi è mancato completamente il ruolo del governo». «Il governo torni ad occuparsi dei problemi del territorio - chiede Penati - perchè non è possibile che Milano e la Lombardia per raggiungere le capitali di altri continenti debbano prendere le coincidenze come un tempo si faceva con le corriere».

NO ALLA TERZA PISTA» -
E contro le politiche per lo scalo lombardo si pronuncia anche Legambiente, che boccia il progetto di terza pista per Malpensa, giudicandolo «un atto di vero e proprio vandalismo». «Nulla di più distante - spiega l'associazione ambientalista - dalle vere necessità del territorio che soffre gli effetti della crisi industriale. Nulla di più sbagliato anche rispetto alle previsioni di sviluppo del traffico aereo, soprattutto un atto dichiaratamente aggressivo nei confronti del Parco del Ticino, per il quale, ai comuni chiediamo di mobilitarsi per salvaguardare un territorio che ha già dato molto al cemento». «Malpensa fino ad ora non ha mantenuto nessuna delle sue promesse - ha detto Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia - nè in merito alle previsioni di traffico per passeggeri e merci, nè alle ricadute occupazionali: il Comitato Malpensa 2000 aveva annunciato 143.000 posti di lavoro, siamo fermi a 40.000 con l'indotto. L'aeroporto non si rilancia con nuove colate di cemento ma rendendolo più compatibile con il territorio e più efficiente sotto il profilo operativo».

IL PRECEDENTE A BRESCIA -
E' la seconda volta che il consiglio della Regione Lombardia si tiene in trasferta: l'unico precedente risale a 36 anni fa quando a Brescia, dopo la strage di piazza della Loggia del 28 maggio '74, si era tenuta una seduta straordinaria del consiglio. «La mia idea - ha spiegato il presidente del consiglio regionale Davide Boni - è quella di portare l'assemblea in questi cinque anni di legislatura, in tutte le province della Lombardia perché la gente vuole partecipare, esprimere in prima persona i problemi legati al territorio e il consiglio, da parte sua, vuole essere loro vicino».

Redazione online

29 giugno 2010

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 11 Gen 2009 - 07:30
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