.: Discussione: Sistema aeroportuale milanese: Linate, Malpensa,...quali prospettive?

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 2 Giu 2009 - 08:16
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Linate ha dei limiti oggettivi di crescita e problemi di sicurezza oltre una soglia ben determinata di traffico, stabilita non a capocchia da un paperino qualsiasi, ma bensì dall'ENAC,  l'ente nazionale di controllo della sicurezza aerea, pertanto Malpensa non è un capriccio di nessuno, ma un atto dovuto, un tassello insostituibile della logistica aerea del sud-Europa e per Milano.

Certo oggi è ancora vergognosamente una cattedrale nel deserto per mancanza di infrastrutture, per adeguare le ferrovie ci vorranno ancora 5-7 anni (anche se da giugno 2009 si raggiungerà Malpensa da Cadorna in 25 minuti con lo SHUTTLE delle FNM, e poi sarà la volta di RFI da Centrale, avremo tra 5 anni il collegamento diretto con Lugano CH); per le strade brucia la bocciatura in seno al Consiglio Provinciale di Milano avvenuta giusto pochi giorni fa per la superstrada MAGENTA-ABBIATEGRASSO-CUSAGO- Tang.Ovest, a completamento della Marcallo-Mesero/Malpensa, un atto che non faccio fatica a definire sciagurato, che mette i riflettori sulla reale volontà della Giunta Penati di aiutare lo sviluppo delle infrastrutture, piegandosi ai bisogni elettorali più ventrali. Ma anche dall'altra sponda politica non è venuto ahimè nessun segnale di sconcerto, evidentemente questo è un puro calcolo elettorale bipartizan, in perfetto avvilente stile italianicolo. Comunque il vero tassello infrastrutturale fondamentale per Malpensa sarà la Pedemontana Lombarda, altri 5-7 anni di agonia in attesa. 

Linate ha per Milano un ruolo insostituibile di City Airport, mentre Malpensa ha un ruolo insostituibile come Hub intercontinentale e per il Cargo, per le merci di una vastissima porzione di Sud Europa ed in particolare del cuore economico italiano che fino ad oggi ha arricchito Parigi, Amsterdam Francoforte, Lussemburgo etc. con l'avio-camionato. Da quando Alitalia ha praticamente lasciato Malpensa l'aeroporto non ha smesso di crescere e migliorare il suo mix di destinazioni (passeggeri), crescendo in qualità, in infrastrutture aeroportuali con grossi investimenti, e ha enormemente allargato le sue prospettive (Lufthansa Italia sta costruendo la sua base tecnica di manutenzione degli aerei posizionati a Malpensa, il Cargo si sta sviluppando con nuove destinazioni e nuovi vettori come Cargolux Italia, Luftansa Italia sta costruendo il suo Hub, etc.), grazie all'attenta opera del Presidente SEA Avv.Bonomi (eccellente stratega). 

Quando la corrente crisi economica sarà alle spalle avremo in Italia un nuovo sistema più consono alle esigenze economiche del paese e resteremo in attesa che la politica faccia il sio mestiere con meno finzioni & propaganda e più concretezza, accelerando le realizzazioni infrastrutturali che hanno azzoppato il sistema aeroportuale milanese fino ad oggi, coinvolgendo di più il governo centrale di Roma, finora particolarmente ostile a Milano ed alla Lombardia, nonostante tutte le affabulazioni palesemente insostenibili dei nuovi e vecchi tromboni lombardi e nazionali della politica di centrodestra.

Il Comune di Milano è stato tra quelli più mortificati dal Governo Berlusconi (es. bocciatura LINEA 6 della MM - fondi EXPO'2015 e lotte intestine, ritardi per le infrastrutture di Malpensa che a consuntivo ammonteranno a ben 15 anni dalla sua inaugurazione), si abbia più onestà intellettuale di ammetterlo; non che il centrosinistra si sia mai comportato meglio, purtroppo.


Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Giovanni Gronda inserito il 1 Feb 2009 - 21:13
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