.: Discussione: E-participation: io sono un cittadino che ancora "ci crede"

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 1 Gen 2009 - 14:46
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Gentile Cecilia,

io pongo un punto esclamativo all'affermazione. Ci credo ancora. Le spiego anche il perchè, almeno dal mio punto di vista. Il fatto di credere di smuovere le procedure burocratiche deriva dalla convinzione che la massa organizzata civile, adoro la frase posta come motto nel presente portale, ossia l'invenzione del civismo e della partecipazione civile come forma politica di evoluzione democratica di una comunità, può essere incisiva nell'ambito di quel che rimane ancora la rappresentanza consiliare, in ogni livello e a ogni ordine e grado, meramente fondata sul modello della delega. Come dicevo nel mio intervento che ha introdotto la discussione presente, opportuna e necessaria a un anno dal convegno "Cittadine e cittadini che ci credono" alla Sala delle Tempere a Palazzo Marino, sono assolutamente certo, e quindi credo, che sia giunto il momento in una situazione di crisi dell'Occidente e della sua visione politica basata sulla semplice "delega", lo scrive molto bene il sociologo francese Edgard Morin, esperire canali, i maggiori possibili, per passare al modello partecipato e condiviso di procedimenti decisionali in sedi istituzionali, che penso siano ancora l'unico luogo e l'unica sede dove poter addivenire senza conflittualità a soluzione e al dibattimento delle medesime a questioni primarie di una determinata comunità.
Ci credo ancora sì: svolgo una funzione, quella di consigliere di zona, che ha come obiettivo primario, seppure nell'ambito e nella dimensione modesta dove si opera, quella circoscrizionale, il promuovere ogni forma di accesso ai saperi, di accesso alle informazioni, di accesso alle realtà, agorà virtuali, di confronto civico, i web meeting regolati, le piattaforme wiki, di accesso alle comunicazioni, di configurazione di un rapporto di rappresentatività diretto, maggiormente efficace e incisivo, di canali di conoscenza delle procedure amministrative, le anagrafi degli eletti, la visione dei bilanci, dei rendiconti finanziari.
Lei dice che finora non ha avuto visione di soluzioni alle questioni che poneva o, semplicemente, non ha visto quanto i suoi interventi avessero apportato delle conseguenze. E' vero, penso che siamo in uno stadio ancora primordiale rispetto a modelli che in altri contesti municipali, ponevo come esempi le diverse città lombarde dove sono attive da anni istituzionali sezioni dedicate alle agende e-21, fatte proprie dagli organi consiliari comunali, oppure altre realtà municipali di più ampio calibro, come Roma, Torino, come Parigi, Londra, Berlino, dove la partecipazione vive anche grazie a un decentramento effettivo e sostanziale, argomento toccato nel convegno del gennaio 2008, "Cittadine e cittadini che ci credono" promosso da Fondazione RCM, oggi inesistente a Milano, lacuna da colmare se si vuole proporre una futura area Metropolitana nel governo del territorio condiviso e collegiale.

Credo, però, che le opportunità esistenti, gli elementi primari da cui partire, come la "scoperta" e la fondazione di questo importante, avanzato e magnifico portale, partecipaMi, siano presupposti su cui occorra lavorare e da cui occorra partire per un futuro modello di partecipazione universale, unica soluzione della crisi del modello ormai anacronistico e inefficace della delega. 

Io ci credo per questo: sono convinto che le condizioni di partenza ci siano e abbandonare ora gli ormeggi con senso di disillusione non sia conveniente per nessuna e per nessuno. Occorre domandarci: se non ci credessimo più che cosa accadrebbe e quale soluzione si imporrebbe? Io penso nessuna, solo delusione universale, preludio di cinismo e abbattimento di ogni forma democratica di collegialità e di condivisione di beni municipali pubblici e del nostro futuro come comunità.

Un cordiale saluto

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 - Milano

 

In risposta al messaggio di Cecilia Bonatti inserito il 31 Dic 2008 - 16:03
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