.: Discussione: Milano Ristorazione, pasto scuole: aumenti, no più qualità.

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 23 Mar 2009 - 12:11
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Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/caso_del_giorno/09_marzo_21/caso-1501106745720.shtml

IL CASO DEL GIORNO

Un volontario delle mense scolastiche: sette anni di segnalazioni a vuoto


Ogni giorno ci sono sette tonnellate di scarti, di avanzi lasciati da bambini inappetenti


Caro Schiavi, sono un genitore che da sette anni collabora con la commissione mensa delle scuole che frequentano i miei due figli. Per «collaborare» s'intende che i genitori delle commissioni mensa (volontari) controllano ogni giorno il pasto di centinaia di bambini, in centinaia di scuole: materne, elementari, medie. Verifichiamo che i locali mensa siano puliti, che i pasti arrivino caldi, che siano rispettate le quantità, la distribuzione, la qualità del cibo offerto. Sette anni, dicevo, sette anni di urla nell'assordante silenzio di Milano Ristorazione, società partecipata al 100 per cento dal Comune: sette anni di segnalazioni cadute nel vuoto. Si mangia male a scuola, male e di fretta, perché i tempi stringono e un'ora in più alle disgraziate che servono i pasti non la si può concedere, costerebbe troppi soldi. Però l'anno prossimo avremo le tariffe del servizio duplicate. Aumento a fronte di cosa? Ogni mese ci arriva in casa uno sfavillante opuscolo con il menù: abbiamo appreso che il pesce che mangiano i nostri figli viene dal Sudafrica, la carne dalla Polonia, le zucchine dall'Olanda, le carote dalla Francia. Alla faccia del chilometro zero, della sostenibilità, della valorizzazione del territorio. Bisogna stare con il fucile puntato, proporre alternative e pretenderle (come il biologico) perché di mezzo ci sono i nostri bambini.

Emanuele Breveglieri

Caro Breveglieri, davanti a una esposizione così, si può soltanto chiedere un appuntamento a Milano Ristorazione ricordando che un volontario, dopo sette anni di assaggi, è un benemerito che deve essere ascoltato almeno come teste. Ricordo un rapporto sulle mense, nel 1999: gli scarti erano il metro di valutazione. La Asl bocciò la qualità dei cibi e il servizio: molti piatti arrivavano freddi o scotti. Venne deciso allora di affidare il servizio ad un fornitore unico: 70 mila pasti al giorno sono una bella impresa. Chi controlla, come lei, ha sicuramente contributo a migliorare il servizio. Io mi indigno quando si trovano piatti sporchi o c’è un verme nella pasta; quando i bambini rifiutano il rotolo di pesce lesso o le verdure cotte invece sono quasi rassegnato: i nostri bambini mangerebbero sempre polpettine al sugo, pastasciutta o hamburger. Alla scuola steineriana hanno risolto il problema affidando il menu ai genitori: ci si porta la schiscetta, come un tempo. Mi riservo di approfondire il tema del biologico e del chilometro zero e aggiungo una nota di amarezza: nelle mense scolastiche ogni giorno ci sono sette tonnellate di scarti, di avanzi lasciati da bambini inappetenti. È immorale, ha detto qualcuno. Concordo.

Giangiacomo Schiavi

21 marzo 2009(ultima modifica: 23 marzo 2009)


In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 7 Dic 2008 - 08:56
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