.: Discussione: Expo, al via la società di gestione

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 26 Gen 2009 - 23:50
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Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_gennaio_26/expo_slitta_nomina_ad-150935073429.shtml

Nuovo Cda convocato per giovedì. Penati: siamo preoccupati per l'impasse

Nomine Expo, Milano ferma da un anno

Ieri l'ennesimo rinvio su Glisenti. La Lega: ordine del giorno improponibile. Mercoledì vertice a Roma

MILANO - Un'altra fumata nera, un altro rinvio. La nomina di Paolo Glisenti ad amministratore delegato della società Expo slitta nuovamente. Se ne riparlerà giovedì. Ieri, per l'ennesima volta, è andato in scena il braccio di ferro tra il presidente dei revisori dei conti, il leghista, Dario Fruscio e la presidente della società, Diana Bracco. Oggetto: la ricapitalizzazione di Expo 2015. Ancora una volta, nonostante le rassicurazioni del numero 1 di Assolombarda, la situazione non si è sbloccata. Anzi, si è incancrenita. Quindi, il vertice di domani a Roma, tra i soci Expo, a partire da Letizia Moratti, con il premier Silvio Berlusconi e il sottosegretario Gianni Letta assume una valenza strategica. Per capire se c'è o meno la volontà politica di andare avanti sulla tortuosissima strada che porta al 2015. Stesso copione dell'altra volta. La «rottura » è affidata a una lettera che il leghista Fruscio invia alla Bracco e agli altri componenti del cda. Dove annuncia che non sarà presente al cda. Il motivo? «L'ordine del giorno che conteneva anche la nomina di Glisenti e i relativi poteri, ndr - è improponibile».

La questione riguarda la ricapitalizzazione della società, ossia i finanziamenti che permetteranno a Expo di partire e di poter pagare gli stipendi. La Camera di Commercio ha messo la sua quota. Comune e Regione hanno garantito il loro impegno ma manca ancora un pezzo di carta. La Provincia lo farà. Ma, secondo Fruscio, non è sufficiente: l'assemblea dei soci deve avere tutte le garanzie in mano e solo a quel punto votare la ricapitalizzazione. «Ogni deliberazione del cda - scrive Fruscio - deve essere preceduta dalla convocazione dell'assemblea ». Quindi, per il presidente del collegio sindacale, quella di ieri è stata una riunione assolutamente inutile, «improponibile » appunto. Il cda si riunisce lo stesso. E arriva alla conclusione esattamente opposta. Non c'è bisogno di convocare l'assemblea dei soci. «Era stato formulato un dubbio - ha spiegato Diana Bracco - che il cda dovesse convocare un'assemblea per la ricapitalizzazione. Ma nel frattempo io ho contattato tutti i soci separatamente, i quali hanno preso l'impegno a versare la propria quota, pertanto nell'immediato noi non siamo chiamati a riconvocare l'assemblea, e quindi possiamo operare».

Tutto risolto? Assolutamente no, perché qualche socio non intende seguire la strada indicata dalla Bracco. Per esempio la Provincia. Almeno, fino a quando non ci sarà un chiarimento tra la Bracco e Fruscio. «Cresce la preoccupazione per l'attuale impasse in cui si trova la società di gestione dell'Expo - attacca il presidente della Provincia, Filippo Penati - Credo sarebbe opportuno che ci fosse un chiarimento urgente tra il presidente della società Diana Bracco e Dario Fruscio, presidente del collegio sindacale di Expo, che hanno sul tema della ricapitalizzazione opinioni diverse. Mi auguro che ci sia quanto prima un incontro chiarificatore». Quindi, anche il cda di giovedì rischia di concludersi con un nulla di fatto. Intanto, la Moratti annuncia che Palazzo Marino sta lavorando sulla proposta dell'ad di F2I, Vito Gamberale: finanziare parte delle opere che non hanno ancora una copertura se Palazzo Marino intenderà dismettere alcuni asset come le partecipazioni in Serravalle, Sea e la gestione dell'Ecopass: «È una ipotesi sulla quale stiamo lavorando da tempo, vedremo se andrà a maturazione».

Maurizio Giannattasio

26 gennaio 2009(ultima modifica: 27 gennaio 2009)


In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 1 Dic 2008 - 21:54
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