Lista Letizia Moratti per Milano
Sindaco di Milano
Per compiere questo scatto sono indispensabili un’alta qualità di vita per i giovani, per le famiglie e per gli anziani, la spinta delle tante piccole imprese creative e innovative, la difesa delle nostre botteghe artigiane e la valorizzazione della capacità competitiva delle aziende, uno sviluppo ambientale e urbano che tuteli sicurezza e salute dei cittadini.
Le condizioni per il salto in avanti sono state create dalle giunte guidate dal Sindaco Gabriele Albertini e dai partiti che le hanno sostenute, risanando l’amministrazione, riguadagnando il rapporto con i cittadini, restaurando la capacità ambrosiana del “saper fare”. Il grande lavoro compiuto in questi ultimi dieci anni va difeso e rilanciato.
Una Milano capace di affrontare sul piano urbanistico il problema delle sacche di declino e di insicurezza, facendo delle periferie un’opportunità di crescita per l’intera Città.
Una Milano bella e vivibile è una città che valorizza il patrimonio pubblico di pregio nel centro e che risana i quartieri più degradati. E’ una città che fa delle immense zone agricole inutilizzate all’esterno della Città, della rete dei parchi e delle aree dismesse un grande polmone di difesa ambientale.
E’ il lavoro la prima risposta al bisogno di sicurezza che tutti noi avvertiamo. Penso perciò a una Città che sappia mobilitare il suo sistema educativo e le sue attività economiche per offrire opportunità di occupazione ai giovani, alle donne, alle fasce più svantaggiate della popolazione, a coloro che perdono il posto soprattutto in età adulta.
Milano non più, dunque, città delle differenze economiche e sociali, ma città delle opportunità lavorative e formative per tutti; città fiera della propria capacità di creare benessere, ma anche città della solidarietà, dell’integrazione culturale, etnica e religiosa.
Milano che decide e che fa non è solo l’amministrazione di Palazzo Marino. Città piccole, medie e grandi dell’immediato intorno di Milano costituiscono una rete di poli complementari. Ed è la rete di queste comunità che consente le soluzioni ottimali. La Regione Lombardia ha affinato capacità di programmazione del territorio che ci offrono grandi opportunità di sviluppo. La Provincia può dare un importante contributo. Accordi di programma con la Regione e gli altri Comuni vicini vanno fatti rapidamente sui temi urgenti dell’inquinamento, del traffico, della salute.
Per poter fare cose concrete nell’interesse della gente occorre avere una chiara visione del proprio futuro, occorre impegnarsi in un programma il più possibile condiviso e legato a obiettivi chiari. Occorre definire regole e metodi di governo che permettano di mobilitare tutti coloro che sono interessati ad agire, insieme all’amministrazione comunale, nell’interesse della collettività: imprese, fondazioni bancarie, enti culturali, sindacati, rappresentanze della società civile, organizzazioni del volontariato.
Alle università vanno assicurate strutture che accolgano i migliori docenti e i migliori studenti di altre città e di altri paesi, ma a loro va chiesto di operare in raccordo sempre più stretto con il mondo del lavoro affinché si crei il capitale umano qualificato di cui abbiamo bisogno.
Alle eccellenze scientifiche di cui Milano è ricchissima vanno dati strumenti e risorse per fare in modo che le loro ricerche producano, il più rapidamente possibile, ricadute sociali, economiche, occupazionali anche sul territorio milanese.
Milano capitale della salute con il più alto numero di ricercatori e clinici del Paese deve rilanciare le reti di accoglienza e di assistenza anche con il contributo del volontariato. Milano che ha realizzato la più vasta rete urbana di fibra ottica in Europa deve utilizzare queste tecnologie per la sicurezza, per l’assistenza agli anziani e agli ammalati, per gli studenti e i lavoratori atipici.
Milano delle professioni e della finanza deve proporre all’intero Paese un modello di efficienza e trasparenza. Milano centro del turismo d’affari deve usare strutture alberghiere e di ristorazione, spazi pubblici e progetti architettonici per porli al servizio della cultura, della moda, del design, dello sport.
Credo che insieme, partecipando attivamente e responsabilmente alla costruzione del programma di lavoro dei prossimi anni, potremo affrontare molti dei nostri problemi e aiutare ciascuno a realizzare le proprie aspirazioni. Milano è pronta, io penso, a scendere in campo con la sua tradizionale capacità del “fare” concreto, pragmatico, determinato, ma anche con la generosità, lo spirito solidale, il senso civico e morale che sono i valori fondanti della nostra Città.
Questo è il cuore di Milano.