.: Discussione: Accampamento nomadi via ludovico il moro

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Antonio La Porta

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Antonio La Porta il 4 Apr 2008 - 09:06
Leggi la risposta a questo messaggio Discussione precedente ยท Discussione successiva
Vorrei segnalare che, in via Ludovico il Moro, all'altezza del cartello stradale che indica la fine della città, nella zona compresa tra la pista ciclabile del naviglio e la sede ferroviaria e sotto il cavalcavia di via pietro giordani (che collega via enna con via gonin), sono state costruite svariate baracche (al momento più di dodici) con lamiere, assi di legno e materiali di risulta.
Tali costruzioni sono occupate da un numero imprecisato di persone (uomini, donne e bambini), di probabile etnia rom.
Nelle vicinanze delle baracche sono depositati rifiuti ed altro materiale di risulta che rendono molto sporca tutta l'area circostante. Alcune delle persone che occupano la baracca, inoltre, recano disturbo ai cittadini (podisti, ciclisti e genitori con bambini) che percorrono, per sport o per relax, la pista ciclabile.
Segnalo, inoltre, che, da qualche giorno, le recinzioni che chiudevano lo svincolo in costruzione presente sul cavalcavia di via pietro giordani sono state divelte e lo svincolo è utilizzato per l'accesso, anche con automobili, all'area dell'accampamento sopra descritto.
Aggiungo, infine, che il numero di baracche abusive e di persone di probabile etnia rom presenti sul sito cresce in maniera esponenziale di giorno in giorno e la situazione di degrado, sporcizia, abbandono, unita ai problemi di sicurezza e di ordine pubblico che questa comporta, risulta intollerabile ai cittadini che abitano nella zona e deturpa una delle aree - quella del naviglio grande - più belle dal punto di vista storico ed ambientale.
Analoga comunicazione è stata inviata al Comune di Milano e alla Prefettura di Milano.